Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

[matthelm]

E' un atto contro la razza umana! Non è sufficiente.

Poi che sia applicato anche in altri paesi, che non so, non cambia la questione.

O siamo già pronti ad accettare queste azioni veramente mostruose.

I medici hanno il dovere di curare tutti gli ammalati anche se clandestini!!!

E' fuori discussione.

[guidoparietti]

Guido in assoluto anche io penso che sia un errore obbligare i medici a denunciare il paziente clandestino, ma tu sai come si comportano gli altri maggiori Paesi europei?
Lo chiedo perchè non lo so anche se ricordo di aver sentito non so dove che anche in Germania c'è quest'obbligo.

Non lo so neanch'io. Mi sembrerebbe strano assai che fosse una pratica diffusa dato che è evidentemente in contrasto con il ruolo del medico e le garanzie del rapporto medico-paziente. Ma se anche accadesse in altri paesi (e poi bisognerebbe vedere nei dettagli di cosa si parla) non sarebbe una scusante.
Chiarisco anche, però, che pur vedendo chiaramente l'orribile linea di pensiero sottesa a questi provvedimenti, io non sono tra quelli che vuole azzerare ogni differenza catalogando tutto sotto categorie totalitarie. Non è che non si veda la differenza tra Berlusconi e Hitler, o tra il provvedimento anti-immigrati in questione e le leggi razziali, la differenza c'è, ma c'è anche una logica preoccupantemente simile che, trovando peraltro larga accoglienza nell'opinione pubblica, non dovrebbe essere sottovalutata troppo.

[pierodm]

Paolo dice e ripete: "siamo sicuri che questo... siamo sicuri che quest'altro".

Ebbene sì, Paolo, siamo sicuri.
Io almeno sono sicuro. Tu regolati come meglio credi, naturalmente.
Del resto, non staimo parlando di ipotesi azzarsate o eventi futuribili: parliamo di cose dette e cose fatte, chiare, semplici ed evidenti. O ci piacciono o non ci piacciono, se siamo capaci di avere uno straccio di idea chiara su quello che siamo e quello che è la decenza.

Piuttosto, devo fare un mea culpa. Mi sbagliavo.
Mi sbagliavo, anni fa, molti anni fa, quando era uso comune tirare fuori l'accusa di "fascismo" con facilità che mi sembrava davvero eccessiva. Ho tante volte discusso animatamente per questo, per sostenere cioè che bisognava non esagerare con questo tipo di linguaggio e di accuse distribuire con leggerezza.
Mi sbagliavo, anche se avevo ragione nell'immediato: abbiamo coltivato troppo fascismo latente, in questo paese, e una troppo ottimistica illusione che sotto la pelle sottile della democrazia formale fosse crescita una sostanza solida di democrazia e di decenza intellettuale. Soprattutto di decenza intellettuale.
Anche io - sebbene consapevole del tasso di fascismo latente nella nostra cultura - sono caduto nell'errore di pensare che fosse una questione tutto sommato chiusa, e che quel tasso di fascismo fosse confinato in aree particolari e limitate della società, incapaci di tornare ad avvelenare il clima politico generale.
Mi sbagliavo.
Indipendentemente da ciò che succederà a livello istituzionale, quello che si fa e si dice in questi ultimi anni - dalla cricca al governo ma anche da tante gente comune - segna di per sé il passaggio ad una fase molto diversa e direi piuttosto infame del clima socio-culturale del nostro paese: chi dice che non è "fascismo" ha ragione. E' peggio.
E' peggio, perché al tempo delle leggi razziali fasciste, la maggior parte della gente era analfabeta e ignorante, disinformata e agnostica, mentre adesso l'infamia si consuma nell'era di Internet, delle dieci televisioni, dei viaggi, della "modernità" e dell'istruzione di massa.

E, per favore, risparmiamoci le discussione sulle eventuali "ragioni" - leggasi "giustificazioni" - delle leggi infami e delle dichiarazioni, delle idee, dei sentimenti vergognosi.
Per una volta - una sola - siamo capaci di dare un giudizio chiaro, netto, inequivocabile su qualcosa in questo paese di gesuiti?

[Paolo65]

Pierdom, al 100% nessuno può essere sicuro di nulla,ma da anni leggo ed ascolto di una deriva pseudo-fascista che nei fatti concreti non si manifesta.
Diciamo che al 95% sono sicuro che fra qualche anno molti dovranno ricredersi sul tanto abusato termine fascista.
Ricordo sempre che Berlusca viaggia sui 74 e Fini non mi pare il titpico esempio di fascista post-moderno.
Ritengo che questo timore nasca dal fatto che l'Italia è stato per decenni un paese dove non si è mai deciso nulla e il compromesso politico è diventato un fatto culturale.
Inoltre, il linguaggio catto-comunista sempre pacato e forbito, che però ha nascosto anche un gran numero di nefandezze, sta venendo travolto da un linguaggio più diretto e meno formale(che non ha diminuito però il numero di nefandezze).
Quando poi un Veltroni accusa di golpismo colui che con l'accordo sul 4% gli limiterà i danni,c'è solo che ridere amaramente.

Paolo

[Paolo65]

Matthelm, non è un atto contro la razza umana,ma contro chi è irregolare nel nostro paese.
Non si vietano le cure a nessuno ma si elimina l'obbligo al medico di denunciare il malato se irregolare.

Ripeto, è un pessimo metodo per combattere i clandestini,in quanto un medico non deve fare il poliziotto,ma da qui a definirla razzista ce ne vuole.

Se non erro il medico deve obbligatoriamente informare la polizia se si presenta un malato che presenta lesioni da arma o in generale se in seguito ad un'aggressione. Qui non si fa differenza tra clandestini e non,ma resta sempre una norma fatta a fini di sicurezza.

Non ci facciamo fregare dal leader del PD che siccome non sa fare un'opposizione credibile,pensa che buttandola in caciara nessuno se ne accorga.

Paolo

[pierodm]

Paolo
Si sente da anni il richiamo verso il rischio di una revanche fascista, e puntualmente questa revanche si sta verificando.
Certo, bisogna decidersi a vederla: se non riesci a vederla, o attribusci significati diversi ai fatti o ai fenomeni che si verificano, allora non la vedrai mai.
Fruttero e Lucentini - in un divertente libro di diversi anni fa che s'intitolava Mille lire al mese, sulla vita quotidiana nel Ventennio - alla fine, parlando di libertà, dicono più o meno: la maggior parte della gente era convinta di essere assolutamente libera, perché identificava "la libertà" nella libertà che gli veniva concessa.

[Paolo65]

In questo paese c'è e continuano ad esserci tutti i canoni di un paese democratico.

Non è il paese perfetto,anzi,ma è un paese in linea con tutte le democrazie più evolute.

La libertà che ci è concessa oggi è la stessa che gli italiani godono dal dopoguerra.

Continuare invece a gridare che il fascismo è alle porte, e quasi peggio del fascismo stesso: nel primo caso si inganna la gente ma almeno essa vive in libertà; nel secondo non c'è inganno ma neppure la libertà.

Pierdom, ho 10 decimi. Forse tu hai lenti deformanti della realtà.

Paolo

[matthelm]

Paolo il clandestino non è automaticamente un criminale e se viene da noi è perché ha fame! Di qualunque razza esso sia.

Vanno certamente prese delle contromisure ma se è ammalato il medico, degno di tale nome, lo deve curare non denunciare. Per questo ci sono altri addetti alla sicurezza non i medici. E' anche una questione egoistica, se vuoi, per le malattie che può trasmettere.

Per me è una questione di rispetto dell'Uomo.

Abbiamo proprio perso il senso delle cose?

[Paolo65]

Matthelm, le tue critiche alla norma che si vuole introdurre sono condivisbili in toto e le faccio mie proprio perchè questa volta non hai detto che sono razziste.

Quella norma è sbagliata ma non razzista: se rileggi quello che ho scritto, ho voluto solo affermare quel concetto.

Paolo

[matthelm]

Si va bene, cosa cambia in sostanza? E poi non è forse vero che in genere i clandestini in maggioranza non sono della nostra razza?

Non facciamo i soliti distinguo tipici della sinistra parolaia.

Il fatto è di una gravità eccezionale e va denunciato ad altissima voce come ha fatto Famiglia Cristianan che sempre più ammiro per il coraggio controcorrente.