A me pare che stiamo facendo un po' di confusione tra perdite, debiti e libri in tribunale.
Secondo il c.c. se le perdite di un esercizio superano 1/3 del capitale sociale, l'azienda non fallisce automaticamente.
Va convocata l'assemblea dei soci che può decidere:
- di non fare niente (portare la perdita "a nuovo", ma solo per la prima volta);
- procedere con la copertura della perdita;
- abbattere il capitale sociale di pari importo.
Se dopo l'abbattimento, il capitale sociale scende sotto il minimo di legge (100 mila euro per le s.p.a.) va deliberato contestualmente un aumento di capitale per riportarlo almeno al minimo di legge.
Ciò è quello che accade per le aziende "normali", cosa che come è facile intuire non sarebbe possibile per una banca, in quanto nel frattempo i depositi fuggirebbero e la banca fallirebbe.
La Deutsche Bank denuncia perdite per 6 miliardi di euro a fronte di un capitale sociale di poco più di 310 milioni di euro.
Se non fosse una banca, cioè se i risparmiatori non sapessero che, al di là del capitale sociale, ha fondi rischio e asset controllati dalle autorità di vigilanza e che comunque non verrebbe mai lasciata fallire, avrebbe già chiuso bottega.

« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville