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Europee

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Europee

Messaggioda ranvit il 03/02/2009, 19:13

Da ilmattino.it :

Europee, la Camera dà il primo ok alla soglia del 4%. Proteste dei "piccoli"
Napolitano: «Un'eccessiva frammentazione è un disvalore»

ROMA (3 febbraio) - Primo via libera della Camera dei deputati all'introduzione della soglia di sbarramento al 4% nella legge elettorale per le europee. L'Assemblea ha infatti approvato l'emendamento del relatore, l'azzurro Peppino Calderisi, al provvedimento in discussione in Aula che introduce questo barrage. I voti a favore sono stati 487, 29 i contrari, sei gli astenuti. Concluse le votazioni sugli emendamenti, è stato avviato l'esame degli ordini del giorno al provvedimento in vista del voto finale previsto in serata.

La protesta dei "piccoli" e i volantini "Legge truffa '09". Durante il dibattito alla Camera, una piccola bagarre si è scatenata quando dalle tribune riservate agli ex parlamentari, alcuni esponenti dei cosiddetti piccoli partiti, tra i quali i socialisti Bobo Craxi, Riccardo Nencini e Mauro Del Bue e i verdi Paolo Cento, Loredana De Petris e Grazia Francescato, hanno lanciato volantini sull'aula. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha invitato gli autori della protesta a lasciare le tribune, ma dopo che il suo appello è restato lettera morta ha momentaneamente sospeso la seduta. Gli autori della protesta hanno più volte gridato "democrazia, democrazia" e "libertà, libertà". I volantini lanciati riproducevano una locandina cinematografica ritoccata: il viso di Silvio Berlusconi al posto di quello di Totò sulla locandina di "Tototruffa '62" (regia di Camillo Mastrocinque), per l'occasione ribattezzata "Legge Truffa '09" (regia di Veltrusconi). Autore e firmatario dell'iniziativa, il Comitato per la democrazia che unisce tutti i "piccoli" che rischiano, con la soglia del 4%, di scomparire anche dall'aula di Strasburgo.

Napolitano: garantire il pluralismo, ma troppa frammentazione è un disvalore. «Una eccessiva frammentazione della rappresentanza politica può in linea generale costituire un disvalore, al pari di una sua eccessiva compressione, che possa sacrificare significative, essenziali espressioni del pluralismo politico»: è questo uno dei passaggi della lettera di risposta che Giorgio Napolitano ha inviato al "'Comitato per la Democrazia" che gli aveva rivolto un appello contro la modifica della legge elettorale europea. «Si tratta dunque - dice Napolitano - di una delicata composizione tra esigenze diverse e variamente apprezzabili affidata alla valutazione delle Camere». In un altro passaggio, il capo dello Stato dice: «Mi limito ad osservare che l'introduzione di una soglia di sbarramento è presente nelle legge elettorale nazionale fin dal 1993 e in leggi elettorali europee di molti Paesi».



Ue: ecco le soglie di sbarramento negli altri Stati

ROMA (3 febbraio) - Vanno dall'1,8% di Cipro, fino al 5% di grandi Paesi come Germania, Francia e Polonia, le soglie di sbarramento adottate da numerosi Stati della Ue per la legge elettorale europea. La Ue, nel giugno 2002, ha stabilito che tutti gli Stati membri devono avere un sistema di voto di tipo proporzionale. L'Unione consente ad ogni Stato di decidere se introdurre o meno una soglia di sbarramento, ma prevede che, quando questa sia fissata, non possa superare il 5% dei voti validamente espressi.

In undici Stati membri non è prevista alcuna soglia di sbarramento: Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Slovenia, Spagna. Va detto che nei Paesi più piccoli, che eleggono pochi europarlamentari, c'è una soglia implicita; altrettanto avviene in Gran Bretagna e Spagna, per le dimensioni ridotte delle circoscrizioni elettorali.

In altri dodici Stati sono invece previste soglie minime di sbarramento: 5% in Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria; 4% in Austria e Svezia; 3% in Grecia; 1,8% a Cipro.
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Molto bene!

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Re: Europee

Messaggioda matthelm il 03/02/2009, 21:37

Ranvit, Sottoscrivo anch'io: molto bene!
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Europee

Messaggioda Paolo65 il 04/02/2009, 10:51

Sono critico verso quest'accordo sul 4%. E' stato un errore non dare la possibilità ai piccoli partiti di avere un luogo dove esprimersi, visto che il Parlamento europeo non decide nulla.

Veltroni poi ha dimostrato tutta la debolezza sua e del PD con quest'accordo.

Ribadisco la mia sempre maggior lontananza da questo PD, che non voterò alle europee.

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Re: Europee

Messaggioda ranvit il 04/02/2009, 11:34

Ho già risposto nell'altro 3d.
Aggiungo che la frammentazione della politica è uno dei mali piu' tipici d'Italia e una delle cause principali della mancata modernizzazione del Paese.

In Europa poi non si capisce cosa puo' fare un micropartito italiano se non un po' di sceneggiate!

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Re: Europee

Messaggioda ranvit il 04/02/2009, 18:44

Da repubblica.it :

IL SONDAGGIO
Soglia di sbarramento e finanziamenti
gli italiani per una politica più razionale

di ANTONIO NOTO
Gli italiani cercano un'offerta politica chiara e coerente su cui esercitare con pienezza il proprio diritto di scelta. E' questo il dato che si ricava dagli orientamenti degli elettori sulle regole delle prossime elezioni europee.

Tutti, sia a destra che a sinistra, sembrano condividere la necessità di una razionalizzazione dello scenario politico. Le elezioni europee non vengono percepite con modalità diverse rispetto a quelle politiche, anche se in queste ultime c'è in gioco la governabilità e quindi una necessità maggiore della soglia. E' opinione diffusa, dunque, sia che la soglia di sbarramento vada alzata, sia che sia necessaria una stretta sui rimborsi elettorali.

Questo dato lascia aperto un dubbio. Si tratta di elettori che credono fortemente in un sistema bipolare o di elettori che hanno sempre meno fiducia nei partiti e che quindi vedono le liste - in questo scenario di offerta elettorale attuale - come un "peso" da ridurre? La soglia ed il taglio dei finanziamenti diventano, pertanto, i due fattori con cui la popolazione sembra più punire il mercato politico che favorire un sistema bipolare.

In questa ottica si legge anche il desiderio dell'elettorato di rivendicare una partecipazione attiva alla selezione dei propri rappresentanti, dichiarandosi in larga parte a favore del voto di preferenza.

Lo scenario, all'apparenza omogeneo, riflette tuttavia nel corredo delle cifre il diverso valore strategico della competizione elettorale per i due poli.

L'elettorato del Pd evidenzia una maggiore attenzione al tema della riforma elettorale oltre che una divaricazione superiore tra le diverse soglie di sbarramento: questo perché, più che un orientamento ideale, nell'area democratica la scelta di una percentuale piuttosto che un'altra assume un valore di indirizzo politico. L'ipotesi di innalzamento della soglia implica l'esclusione della sinistra radicale dalla competizione elettorale, e la riconferma della strategia di "autosufficienza" seguita fino ad ora. L'ipotesi di un abbassamento, diversamente, accanto a una concezione allargata della competizione, esprime un'attenzione alle esigenze dell'estrema sinistra e un primo segno di riavvicinamento - recupero? - della formula ulivista. Il dialogo aperto nel partito, insomma, divide anche gli elettori: i sostenitori di uno sbarramento inferiore al 4% sono 1 su 4, più del doppio che tra gli elettori di centrodestra.

Per quest'ultimi, il tema della soglia è decisamente meno controverso. A dispetto delle incomprensioni delle ultime settimane, i sostenitori del Pdl non vedono alternative possibili alla creazione di un grande aggregato politico del centrodestra. In tale disegno la variabile dello sbarramento risulta del tutto ininfluente, o meglio, acquista un valore squisitamente di sistema. Meglio dunque spingere verso l'alto l'asticella: oltre il 50% dell'elettorato di centrodestra, non a caso, è a favore di una soglia superiore al 4%.

(4 febbraio 2009)
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Re: Europee

Messaggioda lucameni il 05/02/2009, 0:03

Non è che il Parlamento ad oggi, con le riforme fatte, sia ininfluente.
Tant'è che non a caso nasce con rappresentanza proporzionale fin dal '79 e i gruppi sono europei (indi anche l'eletto di un piccolo partito si aggrega e non è nella condizione italiana).
Certo è che proprio per le funzioni proprie del Parlamento europeo che non si possono parificare a quelle di un parlamento nazionale, non la vedo poi così limpida questa scelta dello sbarramento.
Indotta a mio avviso più da motivi interni che relativi alla funzionalità del Parlamento europeo, peraltro legato alla Commissione solo in parte da un rapporto di fiducia.
Ragioniamo come se si parlasse del parlamento dello Stato italiano, con la sua frammentazione (ma in Europa così non è), e questa sensazione è stata fatta passare con facilità.
Non sarà inciucio ma qualcosa che c'assomiglia e non mi entusiasma.
In questo concordo con Paolo65.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Europee

Messaggioda ranvit il 05/02/2009, 9:09

E' chiaro che sullo sfondo c'è anche la volontà di andare verso il bipolarismo/bipartitismo, ma questo oltre che legittimo è anche un'ottima idea!

Rammento comunque che nella maggior parte dei Paesi europei esiste lo sbarramento.
In quelli dove non è presente esplicitamente come Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Slovenia, c'è una soglia implicita perchè eleggono pochi europarlamentari. Altrettanto avviene in Gran Bretagna e Spagna, per le dimensioni ridotte delle circoscrizioni elettorali".

Chissà perchè in Italia le cose sono sempre complicate....


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Re: Europee

Messaggioda Paolo65 il 06/02/2009, 11:31

E' chiaro come la luce del sole che lo sbarramento è frutto di un accordo tra PD e la DX, dove il primo ne trae un vantaggio evidente mentre il secondo lo sfrutterà per una partita di scambio su qualche riforma o disegno di legge.....le intercettazioni??

E' vero che il 4% va incontro alla voglia della gente di avere un quandro politico semplificato,ma il Parlamento Europeo non decide nulla e comunque trovo strano che il PD e PDL "abbiano mostrato quasta voglia di semplificazione" proprio in questo momento.

Strano che il partito degli inciucisti che accusavano Veltroni ancor prima delle elezioni politiche, oggi non dicano nulla su questa operazione politica che non è niente altro che una partita di scambio.

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Re: Europee

Messaggioda guidoparietti il 06/02/2009, 13:29

Ma se un partito non riesce a raccogliere nemmeno il 4%, ha senso innalzare proteste così urlate per la rappresentanza politica? Ma davvero le idee politiche degli italiani sono così frammentate da doversi dividere in quattro partiti comunisti (contando RC, PDCI, Sinistra Critica e i Vendoliani, ma ce ne sono ancora altri ancor più piccoli) dei quali il più grande spera forse di arrivare al 3% e gli altri ancor meno? Oppure la destra di Storace con il 2,5% rappresenta un settore di società che non si potrebbe ritrovare assieme (alternativamente) con l'estrema destra della Fiamma e gli altri partitucoli parafascisti o con il PDL? O i socialisti all'1%, sulle questioni politiche vere in che si differenziano dai radicali? Ed entrambi questi dai settori laici del PD? E Mastella, porta davvero un ideale politico con il suo 1,5%, oppure è semplicemente un mediocre politico cattolico-sociale che potrebbe benissimo stare accanto agli ex-popolari dentro al PD ma che vuole star fuori per provare a far fruttare rendite di posizione? Infine prendiamo il caso del più furbetto di tutti, Lombardo e il suo MPA, che vorrebbe imbarcare tutti, dai comunisti ai fascisti, per poi giocarsela sulle preferenze ben sapendo di avere a disposizione un voto clientelare che gli altri se lo sognano?
Hanno davvero un senso politico tutte queste rivendicazioni contro il 4%?

Per me, come già ho detto, il proporzionale con preferenze (3!) e in più anche la soglia di sbarramento è in assoluto il peggior sistema elettorale che si possa concepire. Ma i motivi per cui tutta questa manica di buffoni, dall'estrema destra all'estrema sinistra, protesta così rumorosamente non hanno nulla a che fare con nessuna idea politica ma soltanto con la voglia di coltivarsi uno strapuntino dotato dei suoi rimborsi elettorali. Chi rappresenta qualcosa, un'opzione politica magari anche molto minoritaria ma realmente esistente, non ha alcun problema a prendere più del 4%.
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Re: Europee

Messaggioda ranvit il 06/02/2009, 13:50

Io sarei per uno sbarramento al 5% in tutte le elezioni, locali, nazionali ed europee. E certo non per inciucismo!
Sono convinto infatti che la frammentazione politica che in Italia sfiora un partito=una testa sia quanto di piu' deleterio possibile per una gestione decente della cosa pubblica.

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