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via libera alla legge di stabilità

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

via libera alla legge di stabilità

Messaggioda mauri il 15/10/2015, 19:05

c'è anche un sondaggio,
beh chi diceva che renzi non fà... giusti o sbagliati ci sono dei cambiamenti e mi sembrano significativi, peccato per i compromessi sul senato forse sarebbe stato meglio lasciarlo come è ma dimezzare deputati e senato comunque decideremo noi nel 2016 con il referendum
ciao mauri

http://www.lastampa.it/2015/10/15/econo ... agina.html
«Non c’è nessuna fregatura. Non solo le tasse non aumentano, ma vanno giù. E per la prima volta nella recente storia in modo sistematico, costante e, per molti, anche sorprendente» ha aggiunto il premier. «Fino a qualche anno fa il mondo tirava, l’Italia arrancava» ha aggiunto il premier «Adesso l’Italia è ripartita e il mondo non si sente benissimo. Lo slogan di questa legge di stabilità è “Italia con il segno più”».
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda Robyn il 15/10/2015, 20:12

mauri il numero di cento non è costituzionale perche l'attribuzione dei seggi che ogni regione fà è in modo proporzionale ai voti delle singole liste.Se una regione ha tre liste come fà ad attribuire in modo proporzionale tre o quattro seggi?e poi portarli a duecento non ha costi aggiuntivi perche il senato non dà più nessuna indennità ed è importante per l'imparzialità degli organi di garanzia
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda mariok il 24/10/2015, 8:25

Ricomincia, come ogni anno, la litania sui tagli previsti dalla legge di bilancio.

I "poveri" (si fa per dire) presidenti delle regioni lanciano grida di dolore per le sforbiciate ai loro "poveri" (si fa sempre per dire) bilanci ed in particolar modo alla sanità, che è l'unico vero servizio che ancora forniscono ai cittadini (l'altro, quello dei trasporti locali, è in via di estinzione) e che quindi si presta ad essere usato come arma di ricatto.

Poi vai a vedere e scopri che il fondo per la salute aumenta di un miliardo e che 1,8 miliardi di cosiddetti tagli sono non in valore assoluto, ma rispetto al "tendenziale", cioè alle aspettative di aumento.

Altra grande lamentela è che pare venga introdotto il divieto di ulteriori aumenti alle addizionali IRPEF per tappare i buchi dei loro bilanci disastrati. E che fanno i "poveri" (si fa ancora per dire) governatori: minacciano di aumentare i ticket della sanità (a ridaglie).

Tutto ciò riscuotendo la solidarietà dell'opposizione, 5 stelle in testa (Di maio ha parlato di una finanziaria fatta sulle spalle dei malati).

Ma quando ci decideremo a sopprimere queste regioni?
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda ranvit il 24/10/2015, 11:23

L'argomento dei tagli alla sanità è già presente nel forum Economia, Previdenza etc.

Ma visto che se ne parla anche qua, riporto quanto scritto dall'altra parte, in sintonia con quanto dice mariok:

Cominciare dalla riduzione dei trasferimenti alle Regioni serve per spingere le Regioni a darsi da fare!
Regioni che per bocca del loro rappresentante Chiamparino, non piu' tardi di due giorni fa ha affermato "se lo Stato ritiene che le Regioni non facciano un buon lavoro si riprenda la gestione della Sanità"....capito mi hai? Cioè "questi" ritengono che non ci sia niente da fare perchè è tutto a posto! I malfunzionamenti, gli assenteisti, gli straordinari a gogò, etc etc sono solo invenzioni dei giornalisti! Che facce toste!
Proprio oggi su "Il Mattino" di Napoli ho letto che la Regione Campania per ottemperare a quanto richiesto dal Governo ha "ordinato" alle Asl di eliminare i reparti speciali doppioni in ospedali dello stesso territorio facilmente e velocemente raggiungibili....ecco come si fa! Altro che manca il personale!
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda pianogrande il 24/10/2015, 11:45

Ma perché c'erano reparti speciali doppioni nello stesso territorio e facilmente e velocemente raggiungibili e finché c'erano i soldi andava bene così?
Perché nessuno è intervenuto prima realizzando dei risparmi (anzi, impedendone l'apertura)?
E' questa la domanda politica principale?
Lo stesso governo che taglia ha solo questo potere (e allora è perfettamente inutile che esista un ministero della salute) o prima dormiva o era complice?
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda mariok il 26/10/2015, 10:54

Sulle regioni e sulla loro gestione del denaro pubblico, ne esce una al giorno, tra le mille difficoltà nel capirci qualcosa grazie ad un'informazione fuorviante e tendenziosa.

Il conflitto stato-regioni che si ripropone regolarmente in occasione di ogni legge di stabilità, quest'anno è focalizzato tra gli altri su due questioni principali: il cosiddetto taglio alla sanità ed il taroccamento dei bilanci denunciato recentemente dalla corte dei conti.

Dei tagli alla sanità ho già detto in un precedente post: viene usato sia sui giornali che in tv il termine "taglio", mentre si tratta in realtà di un aumento del fondo sanitario nazionale (un miliardo) inferiore alle aspettative/pretese delle regioni.

La seconda questione, che ha provocato le dimissioni (congelate) di Chiamparino da presidente della conferenza stato regioni, deriva dal fatto che molte regioni hanno utilizzato circa 20 miliardi di fondi dello Stato destinati al pagamento dei famosi debiti verso i fornitori, per finanziare altra spesa corrente. Una vera e propria appropriazione indebita di denaro destinato alle aziende creditrici. E' vero che in molti casi, come quello della regione Piemonte, gli attuali governatori sono incolpevoli in quanto hanno ereditato tali "buchi" dai loro predecessori (per il Piemonte il leghista Cota), tuttavia continua a valere il principio della non responsabilità, in base al quale mai nessuno paga per le proprie responsabilità.

Come al solito, per evitare la totale paralisi del sistema, il governo sta pensando a metterci una pezza, pare, attraverso un decreto legge che consentirà alle regioni di ripianare queste falle di bilancio con un piano a 30 anni (sic!).

Si continua cioè ad accumulare debiti per quelli che verranno dopo. Un malvezzo che è non solo praticato dal governo centrale, ma che grazie alle regioni è moltiplicato per 20.
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda ranvit il 26/10/2015, 12:01

Cosa altro si potrebbe fare????
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda pianogrande il 26/10/2015, 13:01

Ma se poi le regioni continuano a sprecare e il deficit non lo ripianano neanche in 30 anni che succede?

"Cosa altro si potrebbe fare"?

Il discorso dovrebbe partire molto da lontano (ma partire bisogna).
Il banale binomio potere-responsabilità , in politica, non esiste.
Esiste solo il potere.
Va bene la democrazia, va benissimo "eletti dal popolo" ma possibile che amministratori di miliardi non siano sottoposti a un minimo legame con le pratiche conseguenze di quello che combinano?
Parlo di qualcosa tecnicamente definibile.

Esempio estremo, solo per chiarire il concetto: nel settore 4 della regione X sono stati disattesi i parametri gestionali A; C; Z. I massimi responsabili politici e tecnici del settore decadono dalla carica e sono sotto inchiesta.
Qualcosa di automatico, insomma, che non richieda il voto di una assemblea perché quello (avendo per definizione la maggioranza) sarebbe fatalmente auto assolutorio.
Fantascienza?
Sotto l'aspetto tecnico assolutamente no.
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda Robyn il 26/10/2015, 14:47

La spesa eccessiva che si è creata con la riforma del titolo v non dipende dal numero delle regioni e dal numero e delle province ma da alcuni difetti della riforma e da un decentramento mal realizzato.La riforma del titolo v ha fatto degenerare il federalismo perche prevedeva che le regioni,le province e i comuni potessero stabilire tasse proprie senza limiti e un numero di amministratori nelle amministrazioni locali senza limite.L'altro difetto è che se prima quando ancora regioni e province non c'erano la tassazione aveva un livello,con l'attuazione del decentramento anziche mantenere pari la tassazione e dividerla,una quota ai comuni,l'altra alle province e l'altra alle regioni fino a finire al centro,si e sommata alla tassazione che esisteva la tassazione degli enti locali facendola crescere a livelli eccessivi,in più gli italiani non hanno avuto chiaro cosa fosse veramente il federalismo.Invece il federalismo si dovrebbe attuare così:a parità di tassazione il cittadino che paga le tasse,al suo comune lascia una percentuale,alla provincia una percentuale,alla regione una percentuale e la parte restante và al centro che può attuare il federalismo fiscale solidale verso le regioni depresse.Queste percentuali di tassazione che il cittadino lascia agli enti periferici devono essere fisse e stabilite dal centro,cioè in parlamento a Roma.Adesso credo che lo stato regionale sia superato e si possa andare verso lo stato federale senza toccare la geografia delle attuali regioni.Ma che cos'è lo stato federale?nello stato federale c'è la suddivisione delle competenze fra il centro e gli enti periferici che devono essere chiare e non creare confusione tra legislazione esclusiva e degli enti periferici.Le regioni hanno una loro costituzione che non può essere in contrasto con la costituzione principale le leggi regionali non possono essere in contrasto con quelle statali il parlamento può intervenire per stabilire un'uniformità delle leggi quando è necessario.Adesso se il cittadino paga una tassazione standart con quella bisogna farci uscire tutti servizi e questo evita le clientele un'eccesso di spese di rappresentanza e di amministratori in più che non sono necessari,la duplicazione di Asl presso le regioni.Ma non è il numero delle regioni o delle province che aumenta la spesa perche una provincia posso dividerla in due il che significa che non pagherò più la local tax alla provincia di origine ma alla nuova alla quale appartengo e questo è in linea con il principio che" La Repubblica attua il più ampio decentramento e adegua i principi della sua legislazione alle mutate esigenze del decentramento"
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Re: via libera alla legge di stabilità

Messaggioda pianogrande il 26/10/2015, 15:40

Il decentramento non deve significare mancanza di controllo da parte dello stato.
Quello è un aspetto del mitico equilibrio dei poteri.
Una giunta regionale non può fare man bassa delle risorse regionali senza che lo stato intervenga.
Lo stesso dicasi per i comuni.

Giustissima l'osservazione del fatto che l'aumento di enti locali e decentramenti ha portato non ad una ripartizione delle tasse ma a un deciso aumento.

Lo stato taglia agli enti locali e questi hanno in ostaggio i cittadini a cui aumentano le tasse.

Dopodiché i cittadini vengono anche presi in giro da un governo centrale che dichiara di aver diminuito le tasse o si vanta di aver fatto una azione correttiva verso gli enti locali spendaccioni tagliando soldi (e senza neanche tradurre questi tagli in diminuzione delle tasse).
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