In Italia la sinistra non esiste più

[pianogrande]

Nel vecchio dialetto delle mie parti (ormai completamente abbandonato) il termine "razza" stava tranquillamente per famiglia.
Da questo derivavano minirazzismi fatti di vecchie rivalità e convinta superiorità.
Entravano così nel linguaggio comune offese sanguinose come se fosse scientificamente dimostrato.
Più che il cognome si usava il soprannome ed ogni "razza" aveva i suoi bei marchi più o meno infamanti, più o meno rassicuranti.
Tutto questo è ormai solo folkrore?
La convinzione con cui certe affermazioni venivano fatte, ancora adesso, mi fa venire qualche brivido.
Questo per dire come le affermazioni razziali del fascismo e dei suoi "scienziati" possano aver trovato terreno fertile anche a livello popolare.

[pierodm]

Dunque, sono al computer con la radio accesa e sintonizzata su una radio locale - Radioradio - e ha da poco finito di parlare un ospite: un professore di cui non ho afferrato il nome, esperto di storia vaticana.
Si sta trattando della revoca della scomunica verso i lefevriani e delle affermazioni di quel vescovo accusato di negazionismo.
Il professore è evidentemente molto in sintonia con il tradizionalismo di Lefevre, e a proposito delle persecuzioni degli ebrei invita a "riflettere", offerendo un argomento a tale riflessione: se gli ebrei sono stati scacciati e perseguitati da tutti i sovrani, in ogni tempo - dice il professore - ci dev'essere un motivo - riflettiamoci sopra

Per la cronaca.

[Myosotis]

La sinistra è in crisi totale anche perchè, forse, non si pone nemmeno più il problema della giustizia (per esempio, e dal momento che si è scivolati senza soluzione di continuità dalle riflessioni di Bertinotti a questo tema, e una ragione dovrà
pur esserci), nei termini oggettivi della quantità e della qualità del potere che Essa, la giustizia, è in grado di esercitare NON a prescindere dall'oggetto sociale su cui tale potere viene esercitato.
In altre parole, non si pone più il problema della giustizia in termini di classe; per cui s'interpreta il garantismo e
il giustizialismo in modo sostanzialmente uni-laterale: garantista verso i potenti e
giustizialista verso i deboli.

I crimini che, per quanto odiosi, vengono perpetrati dagli ultimi diventano moralmente più riprovevoli
di quelli perpetrati da chi ha più potere; in un crescendo che vede sostanzialmente -alla fine della giostra - impunibili ed impuniti proprio le massime cariche dello Stato.
Senza arrivare al paradosso dell'italico stupratore che - perchè incensurato, di buona famiglia e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti - ha diritto, magari, alla sua fetta di comprensione mentre il rumeno va difeso dal linciaggio della folla, ma solo nei limiti in cui l'oggetto del crimine siamo noi, le italiche femmine.
Altrimenti si becca, al massimo, la sua dose di generale e pelosa riprovazione.

Non che debba essere proprio io a sostenere il teorema liberale per cui una democrazia sussiste nella misura in cui si è
messi nella condizione di esercitare la giustizia (e il Potere) anche ( e, forse, soprattutto) dal basso verso l'alto.
Mentre partiti che si dichiarano democratici delegano ai propri vertici - qualche volta evidentemente corotti - il
potere di decidere strategie unanimi per tutti e perfino per i propri iscritti.

In soldoni: il potere giudiziario è solo uno strumento del quale il sistema democratico non può fare a meno (purtroppo).
E' come quando, per tagliare una fetta di prosciutto ti serve il coltello: che ci fai poi con la fetta di prosciutto o con il coltello, infondo, non riguarda il coltello ma sono affari tuoi: potremmo optare per l'eliminazione del coltello, ma poi rinunciamo alla fetta di prosciutto.

In un certo senso è analogo il discorso di Rifondazione che, comunque, non ha mai fatto i conti con il suo dichiararsi "comunista" se non nei limiti in cui - da costola del Pci - non avrebbe potuto eludere il carico di cotanta discendenza. Nè è riuscita - purtroppo - ad eludere certi meccanismi per selezione delle proprie classi dirigenti, o a fare la scelta, molto più problematica, di vera e propria forza rivoluzionaria. Ma nemmeno è riuscita, infondo, a stare dialetticamente immezzo al proprio humus di opposizione sociale.
Per me che dentro Rifondazione - pur non essendo comunista - ho le mie radici e parte notevole dei miei più grandi affetti, questo enorme iato tra teoria e prassi è da sempre una spina enorme, a lacerarci profondamente.

Ciao
Myos

[pinopic1]

Senza arrivare al paradosso dell'italico stupratore che - perchè incensurato, di buona famiglia e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti - ha diritto, magari, alla sua fetta di comprensione mentre il rumeno va difeso dal linciaggio della folla, ma solo nei limiti in cui l'oggetto del crimine siamo noi, le italiche femmine.
Altrimenti si becca, al massimo, la sua dose di generale e pelosa riprovazione.

Così è. Ed è interessante rilevare che l'uso di sostanze stupefacenti in questo caso invece di essere un'aggravante diventa un'attenuante.
Più che comprensione ha avuto anche attestati di solidarietà.

Per tornare alla sinistra, ieri sera, guardando annozero, ho avuto la conferma di quanto sostengo a proposito della tendenza all'autodistruzione della sinistra attraverso l'annullamento della sua identità. Mi sono scoperto d'accordo con Casini quasi al 100% tanto che ad un certo punto ho cominciato a preoccuparmi e a sperare che Casini dicesse qualcosa di centro. Ormai noi di sinistra siamo ridotti a cercare in Tabacci e Casini qualcosa di compatibile con quelli che erano i nostri valori. Sintomatico anche il fatto che Casini per non farsi scavalcare a sinistra dalla Bindi ha fatto ricorso alla frase usatissima anche in questo forum "... però non facciamo ideologia...".
Ecco, le stesse cose dette da Tabacci o Casini sono cose liberali, dette da uno di sinistra sono ideologia.
Ma tutto questo non è stato prodotto dagli avversari politici, no, deriva dal nostro stesso campo
Comunque, grazie Casini per avermi fatto ascoltare qualche cosa di sinistra. Questo l'ho detto per scherzo.
Invece parlando seriamente dico: bravo Casini che sa fare politica.

[mauri]

vuoi vedere che si sono invertite le parti senza accorgerci?
noi conservatori e loro di sinistra, lo afferma anche berlusconi
magari è anche vero, siamo dei bacchettoni ancorati a principi di democrazia paletti di moralità che per noi sono intangibili e inderogabili, questo fa la differenza tra noi e loro che sono spregiudicati e trasgressivi persino tremonti ora fa battute di spirito, la carfagna i calendari, brunetta le verità scontate ma che piacciono agli italiani, larussa che non va a vedere italiabrasile insomma tanto fumo e niente arrosto
è così che siamo noi? gente di bar che non vuole avere pensieri e invece noi di sx al contrario ci diamo le martellate sui coglioni facendoci tante seghe mentali, siamo dunque così insostenibilmente pesanti nell'essere?

le europeee saranno un banco di prova per la sx in generale, e un 4 per 100 per esistere o morire, niente alleanze niente dialogo siamo puri... e la destra fa i salti di gioia
siamo dei deficenti, mauri

[pinopic1]

Forse non ho capito, scusa. Ma dovremmo fare i calendari pure noi? Noi ci faremo le seghe mentali; ma, quelli che sfogliano i calendari che si fanno ....?

Il fatto che Berlusconi affermi una cosa, vuol dire che la verità è il contrario.

Ma forse non ho capito il senso del tuo post.

[Paolo65]

L'accordo sul 4% tra PD e PDL è il vero inciucio di cui dovrebbe essere accusato Veltroni, il quale invece su altri temi non riesce a proporre uno straccio di nulla.

Io che sono sempre stato contro la SR non mi trovo però d'accordo nel silenziarli in Europa, in quanto quel parlamento non decide un bel nulla.

Mi auguro solamente,in caso di superamento del 4% ,che la SR non si galvanizzi e non trovi sponda nel PD con quelli che rivorrebbero un CS targato Prodi(D'Alema,Bindi ecc).

Paolo

[pinopic1]

L'accordo sul 4% tra PD e PDL è il vero inciucio di cui dovrebbe essere accusato Veltroni, il quale invece su altri temi non riesce a proporre uno straccio di nulla.

Io che sono sempre stato contro la SR non mi trovo però d'accordo nel silenziarli in Europa, in quanto quel parlamento non decide un bel nulla.

Mi auguro solamente,in caso di superamento del 4% ,che la SR non si galvanizzi e non trovi sponda nel PD con quelli che rivorrebbero un CS targato Prodi(D'Alema,Bindi ecc).

Paolo

Concordo in pieno.
Senza contare che Veltroni potrebbe ottenere l'effetto opposto. Invece del voto utile il voto dispettoso.

[pianogrande]

Alle ultime elezioni, il "voto dispettoso" se ne è andato a destra (in particolare alla lega).
Il rischio che il PD diventasse un partito di centro è stato paventato da tempo.
Stiamo attenti però a non confondere il centro con la neutralità e l'insipienza assoluta.
Il centro di Casini & C ha una caratteritica diversa.
E' camaleontico e predisposto a governare sia con la destra che con la sinistra.
In pratica più che un centro si tratta di un pendolo (il vecchio ago della bilancia).
Se loro dicono qualcosa di sinistra significa soltanto che il pendolo non può fermarsi.

[ranvit]

Io trovo che sia piu' che legittimo e utile avere uno sbarramento per l'elezione al Parlamento nazionale. Figuriamoci poi a quello Europeo! Che senso ha far andare un paio di rappresentanti con posizioni fortemente minoritarie già in Italia in un contesto europeo che raggruppa non-so-piu'-quanti-Paesi?

Per quanto riguarda il voto dispettoso, credo che il vero problema sarà l'astensione di tanti in generale e in particolare del Pd.

Vittorio