da pierodm il 29/01/2009, 19:46
Ragazzi, amici, commensali e compagni: ma di che state parlando?
Ho ascoltato il pezzetto mandato in onda in Tv.
Ho letto il testo citato, mi pare, da Gabriele - l'avete letto anche voi, o vi siete limitati a dare un'occhiata da lontano?
Ebbene, mi dite dove stanno tutte quelle cose di cui parlate - la demagogia, l'eversione, l'offesa sanguinolenta a Napolitano, etc?
Tra l'altro - ammettendo che abbiate letto e non siate d'accordo con quello che dice Di Pietro - non ho visto due parole di fila che entrino nel merito e spieghino la ragione del disaccordo, anzi che "argomentino", come piace dire in continuazione ad alcuni di voi.
E poi, mi meraviglio che i clamori più feroci contro Di Pietro provengano da chi in altre occasioni ammonisce sempre di non "demonizzare" Berlusconi, la destra, e perfino i repubblichini di Salò. Evidentemente si ritiene che ci siano elementi demoniaci più in Di Pietro che in Berlusconi, nella destra, oltre che nella defunta (?) RSI.
E poi la demagogia.
Poniamo il caso che in Di Pietro e nel suo discorso ci sia demagogia: qualcuno abbia la buona grazia di spiegare perché la demagogia di Di Pietro sarebbe mefitica, mentre i provvedimenti, i discorsi, le barzellette, gli argomenti (soprattutto questi) di Berlusconi e della Lega sarebbero una specie di "democratica risposta" alle "giuste recriminazioni" della "gente".
Ripeto in questa occasione quello che ho già detto in altre analoghe: non ho speciale simpatia, tanto meno ideologica, per Di Pietro, ma quello che sta facendo in questo periodo è semplicemente di dire con parole un po' raffazzonate ma chiare quello che tutta l'opposizione dovrebbe dire. Niente di più, e niente di meno.