Pigs ai ferri corti: Spagna e Portogallo chiedono a Juncker di intervenire contro la Grecia di TsiprasLa Commissione europea ha confermato oggi a mezzogiorno di aver ricevuto una comunicazione scritta di lamentele da parte di Spagna e Portogallo per le accuse mosse ai rispettivi governi dal premier della Grecia, Alexis Tsipras.
Spagna e Portogallo avrebbero scritto alla Commissione europea una lettera in cui chiedono che siano loro a rispondere alle accuse del premier greco Alexis Tsipras che li aveva accusati di essere state promotori nell’Eurogruppo di una linea politica di «asfissia finanziaria» contro Atene . La portavoce della Commissione europea oggi ha fatto sapere che «la Commissione si adopererà per una azione di mediazione tra le parti». «Spagna e Portogallo hanno votato come gli altri Paesi europei», ha scritto il premier spagnolo Mariano Rajoy, precisando di «non essere responsabile della frustrazione generata dalla sinistra radicale greca che ha promesso ai suoi cittadini qualcosa che questi sapevano non poter mantenere, come è stato dimostrato».
Tsipras accusa: Madrid e Lisbona stanno cospirando contro di me. E sfida l’austerity: luce gratis per i poveri
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... d=AB1jlD2CTsipras ha avuto parole aspre contro i governi di Madrid e Lisbona, colpevoli di aver fatto di tutto per far «finire nel baratro» il difficile negoziato tra Atene e i creditori, poi finito felicemente con un’estansione di quattro mesi del precedente accordo che finiva il 28 febbrario. Dietro «l'intesa» tra i due Paesi, secondo il leader di Syriza, ci sarebbero state «ragioni politiche interne»: «Il loro piano era ed è indebolirci, far cadere il nostro governo o costringerlo a una resa incondizionata prima che il nostro lavoro inizi a dare frutti e prima che l'esempio greco influenzi altri paesi, in particolare prima delle elezioni in Spagna», ha detto Tsipras in un discorso al Comitato centrale di Syriza. Facendo riferimento al timore degli esecutivi conservatori di una vittoria del movimento anti austerità Podemos, che in passato ha manifestato un “asse” con Atene.
Anche il governo tedesco è sceso in campo contro il primo ministro greco, Alexis Tsipras. Il leader greco ha commesso un «errore» sabato scorso accusando la Spagna e il Portogallo di voler condurre la Grecia ad una «asfissia finanziaria» nell'ambito dei negoziati sul debito greco. La dichiarazione di Tsipras «è stato un errore molto inusuale per gli standard europei, una cosa che non si fa nell'Eurogruppo», ha detto Martin Jager, portavoce del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble, durante una conferenza stampa.
Spagna e Portogallo, ha aggiunto Jager, «sono partner con cui collaboriamo da vicino. Abbiamo un alto riconoscimento per quello che hanno ottenuto sul cammino delle riforme negli ultimi anni». Alla domanda circa la fiducia che la Germania pone negli impegni di riforma strappati alla Grecia dopo duri negoziati, Jager non ha nascosto i dubbi del suo ministro: «È un dato di fatto che un sacco di fiducia si è persa nelle ultime settimane», ha detto. «Non abbiamo altra scelta per il momento che riferirci a ciò che è stato messo per iscritto e la dichiarazione dell'Eurogruppo sul caso della Grecia è inequivocabile. Vigileremo con molta attenzione, in ogni fase del processo, a che ciò che è stato concordato insieme sia attuato», ha concluso Jager.
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“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)