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Stretta finale sulla Grecia

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Stretta finale sulla Grecia

Messaggioda franz il 25/02/2015, 13:21

mariok ha scritto:Perdere qualcosa a sinistra, ma guadagnare consensi al centro. Non mi sembra nulla di nuovo: è ciò che avviene dovunque

Vero. Di solito però lo si fa prima delle elezioni, per avere un largo consenso.
Non so che voti avrebbe preso presentando un programma in linea coi risultati raggiunti.
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Re: Stretta finale sulla Grecia

Messaggioda pianogrande il 25/02/2015, 20:34

Doccia calda, doccia fredda.

http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... f=HREC1-10

La Grecia blocca le privatizzazioni dell'energia elettrica.

Insomma, dagli all'evasore fiscale, al contrabbandiere e al ricco armatore (magari a parole) ma quando si va a toccare qualcosa di reale, di concreto, la reazione prende una direzione ben precisa e scoraggiante.

La butto sul moralista: chi non paga i debiti non è già qualcuno che non mantiene le promesse?
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Re: Stretta finale sulla Grecia

Messaggioda franz il 27/02/2015, 8:09

La sinistra protesta contro Syriza: scontri nel centro di Atene

Circa cinquecento manifestanti in piazza contro quella che viene denunciata come una nuova politica di austerity introdotta dal governo Tsipras. Auto e bus in fiamme, lanci di molotov. La polizia non reagisce

http://www.repubblica.it/esteri/2015/02 ... 108286329/
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Re: Stretta finale sulla Grecia

Messaggioda franz il 03/03/2015, 10:34

Pigs ai ferri corti: Spagna e Portogallo chiedono a Juncker di intervenire contro la Grecia di Tsipras

La Commissione europea ha confermato oggi a mezzogiorno di aver ricevuto una comunicazione scritta di lamentele da parte di Spagna e Portogallo per le accuse mosse ai rispettivi governi dal premier della Grecia, Alexis Tsipras.

Spagna e Portogallo avrebbero scritto alla Commissione europea una lettera in cui chiedono che siano loro a rispondere alle accuse del premier greco Alexis Tsipras che li aveva accusati di essere state promotori nell’Eurogruppo di una linea politica di «asfissia finanziaria» contro Atene . La portavoce della Commissione europea oggi ha fatto sapere che «la Commissione si adopererà per una azione di mediazione tra le parti». «Spagna e Portogallo hanno votato come gli altri Paesi europei», ha scritto il premier spagnolo Mariano Rajoy, precisando di «non essere responsabile della frustrazione generata dalla sinistra radicale greca che ha promesso ai suoi cittadini qualcosa che questi sapevano non poter mantenere, come è stato dimostrato».

Tsipras accusa: Madrid e Lisbona stanno cospirando contro di me. E sfida l’austerity: luce gratis per i poveri http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... d=AB1jlD2C

Tsipras ha avuto parole aspre contro i governi di Madrid e Lisbona, colpevoli di aver fatto di tutto per far «finire nel baratro» il difficile negoziato tra Atene e i creditori, poi finito felicemente con un’estansione di quattro mesi del precedente accordo che finiva il 28 febbrario. Dietro «l'intesa» tra i due Paesi, secondo il leader di Syriza, ci sarebbero state «ragioni politiche interne»: «Il loro piano era ed è indebolirci, far cadere il nostro governo o costringerlo a una resa incondizionata prima che il nostro lavoro inizi a dare frutti e prima che l'esempio greco influenzi altri paesi, in particolare prima delle elezioni in Spagna», ha detto Tsipras in un discorso al Comitato centrale di Syriza. Facendo riferimento al timore degli esecutivi conservatori di una vittoria del movimento anti austerità Podemos, che in passato ha manifestato un “asse” con Atene.

Anche il governo tedesco è sceso in campo contro il primo ministro greco, Alexis Tsipras. Il leader greco ha commesso un «errore» sabato scorso accusando la Spagna e il Portogallo di voler condurre la Grecia ad una «asfissia finanziaria» nell'ambito dei negoziati sul debito greco. La dichiarazione di Tsipras «è stato un errore molto inusuale per gli standard europei, una cosa che non si fa nell'Eurogruppo», ha detto Martin Jager, portavoce del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble, durante una conferenza stampa.

Spagna e Portogallo, ha aggiunto Jager, «sono partner con cui collaboriamo da vicino. Abbiamo un alto riconoscimento per quello che hanno ottenuto sul cammino delle riforme negli ultimi anni». Alla domanda circa la fiducia che la Germania pone negli impegni di riforma strappati alla Grecia dopo duri negoziati, Jager non ha nascosto i dubbi del suo ministro: «È un dato di fatto che un sacco di fiducia si è persa nelle ultime settimane», ha detto. «Non abbiamo altra scelta per il momento che riferirci a ciò che è stato messo per iscritto e la dichiarazione dell'Eurogruppo sul caso della Grecia è inequivocabile. Vigileremo con molta attenzione, in ogni fase del processo, a che ciò che è stato concordato insieme sia attuato», ha concluso Jager.

http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... d=ABH1Rr2C
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Re: Stretta finale sulla Grecia

Messaggioda mariok il 06/03/2015, 12:49

Grecia, Tsipras difende lo stipendio dei preti ortodossi
Il governo ha annunciato che continuerà a pagare i salari ai 10mila sacerdoti. L'annuncio è figlio dall'alleanza tra Tsipras e Anel, la destra nazionalista primo difensore della chiesa ellenica

di ETTORE LIVINI

06 marzo 2015

MILANO - Alexis Tsipras regala agli elettori di Syriza (e soprattutto ai suoi partner di governo) un'altra lezione di realpolitik. Il governo di Atene infatti, malgrado la pressione della base del partito del premier, continuerà a pagare lo stipendio di 10mila preti ortodossi. "Non cambieremo questa consuetudine", ha confermato il sottosegretario alle finanze Dimitris Mardas dopo aver incontrato l'arcivescovo Ieronimos. La scelta del presidente del Consiglio ha una spiegazione facile: Panos Kammenos, leader di Anel, la formazione di destra nazionalista alleata di Syriza, è da sempre il maggior difensore della chiesa ortodossa nel Parlamento ellenico. E poche settimane prima delle elezioni aveva addirittura dichiarato che "gli ebrei in Grecia godono di un trattamento fiscale preferenziale", clamorosa gaffe nata solo per difendere i privilegi della gerarchia ecclesiastica nazionale.

Il segretario nazionale per gli affari religiosi Giorgos Kalantzis ha spiegato nero su bianco in un comunicato le ragioni della scelta: "I salari del clero hanno subito durante la crisi gli stessi tagli patiti dagli altri lavoratori ellenici. E la Chiesa paga le tasse su tutte le sue entrate a scopo di lucro e sugli immobili non strumentali al culto". Non pagano una lira al fisco invece le mense sociali e i luoghi dedicati al terzo settore che durante gli ultimi cinque difficilissimi anni per Atene sono stato una forma importantissima di ammortizzatore sociale. "Il pagamento dello stipendio è un dovere reciproco tra Stato e Chiesa - ha spiegato Ieronimos - Nell'ambito di questa intesa abbiamo anche ceduto diverse proprietà al governo".

La parte più laica del paese del resto ha già avuto questa settimana alcune piccole soddisfazioni: lunedì è iniziato il processo per lo scandalo Vatopedi. Dietro le sbarre, fisicamente, il numero uno dei monaci di Monte Athos Ephraim, il monaco Arsenios e la moglie dell'ex ministro all'ordine pubblico Katerina Peleki. I religiosi e i politici sono accusati di aver raggirato i contribuenti nell'ambito di uno scambio di terreni e immobili tra il 2006 e il 2008. I rappresentanti di Monte Athos avevano chiesto e ottenuto di non pagare tasse per diverse decine di milioni in virtù di una norma bizantina del 1080.
http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... ref=HRLV-4
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Stretta finale sulla Grecia

Messaggioda franz il 07/03/2015, 9:22

A proposito di soluzioni "non ortodosse" ...
http://www.corriere.it/economia/15_marz ... cb1a.shtml

Grecia, Varoufakis pensa a studenti e turisti per stanare gli evasori
Il ministro dell’Economia scrive a Dijsselbloem: migliaia di agenti per caso sguinzagliati nel Paese per contrastare l’evasione fiscale
di Paola Pica

Domestici, studenti e persino turisti assoldati dal governo di Atene come agenti segreti anti evasori. Anche così il ministro greco dell’Economia Yanis Varoufakis intende contrastare la frode fiscale; l’idea è sua e a quanto pare è già nero su bianco tra le proposte inviate al collega Jeroen Dijsselbloem, titolare delle Finanze in Olanda e presidente dell’Eurogruppo. Lo riferisce il Financial Times citando frasi tra virgolette della corrispondenza Varoufakis-Dijsselbloem.

«Piano non ortodosso»
Secondo il quotidiano finanziario britannico il piano creativo, «non ortodosso», del ministro del governo Tsipras, prevede l’impiego di un grande numero di «casual onlookers», ispettori per caso. Le spie non professionali acquisirebbero competenze sulla materia fiscale frequentando corsi di formazione prima di essere sguinzagliati sul territorio, naturalmente sotto copertura.

Ovunque
Il piano prevede l’utilizzo anche di falsi turisti e studenti, pagati a ore: «La cosa davvero nuova - scriverebbe tra le altre cose Varoufakis nella lettera - è che migliaia di casual onlookers sarebbero ovunque, raccogliendo audio e video».
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Re: Stretta finale sulla Grecia

Messaggioda pianogrande il 07/03/2015, 15:00

Toh!

La fantasia al potere.

Speriamo che i risultati non vadano a far parte dello stesso mondo delle idee.
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Re: Stretta finale sulla Grecia

Messaggioda franz il 07/03/2015, 18:40

Il successo di una simile stategia dipende da quanto nero scaturisce in fase di vendita (e quindi consumo) rispetto alla produzione (lavoro nero). Non puoi mandare finti turisti nelle fabblichette nei semi interrati.
Non conoscendo la realtà greca (l'unica che quanto ad evasione supera l'Italia), non mi posso esprimere.
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Re: Stretta finale sulla Grecia

Messaggioda pianogrande il 07/03/2015, 22:19

La logica, se non la competenza, mi dice che quello che il negozio vende in nero sarà anche stato prodotto in nero e quindi mettere in difficoltà la vendita in nero al dettaglio dovrebbe significare mettere in difficoltà anche la produzione.

Detto questo, il mio livello di fiducia in queste dichiarazioni rimane sullo scarso --.
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Re: Stretta finale sulla Grecia

Messaggioda trilogy il 07/03/2015, 22:49

E' una strategia di prevenzione tipo "ambientale", che conta sull'effetto dissuasione. In pratica avvisano gli evasori che chiunque può essere un agente del fisco, quindi il rischio per l'evasore di essere scoperto aumenta.
Una volta resa operativa la strategia, se si da grande diffusione mediatica ai singoli risultati ottenuti (evasori scoperti), si incrementa l'effetto di dissuasione. Il messaggio che passa è: "evadere è più rischioso, l'ambiente è diventato insicuro."
Può produrre dei risultati indipendentemente dal numero di evasori realmente scoperti.
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