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Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

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Re: Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

Messaggioda franz il 22/02/2015, 21:03

pianogrande ha scritto:Se ce la caviamo così, tanto vale dire che i licenziamenti sono liberi.
Non c'è niente di male a pulire i cessi ma neanche niente di male ad aspirare ad altro.

Giusto.
Perfetto.
Applausi.
Chi ha paura di pulire i cessi?
I vari maschietti che qui ci leggono, lo fanno a casa propria (gratis) e lo farebbero a pagamento sotto padrone?
Se sai fare di meglio, trovarlo è solo un problema di mercato, di comunicazione,
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Re: Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

Messaggioda Robyn il 22/02/2015, 22:07

I vari maschietti che qui ci leggono
I vari maschietti che qui ci leggono non c'entrano niente.Il fascismo fù dovuto alla scarsa civiltà degli italiani.Il pericolo del fascismo è sempre presente ma può ripresentarsi in forme differenti dal passato spesso non riconoscibili nell'immediato"Fini"
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Re: Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

Messaggioda pianogrande il 22/02/2015, 22:22

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Se ce la caviamo così, tanto vale dire che i licenziamenti sono liberi.
Non c'è niente di male a pulire i cessi ma neanche niente di male ad aspirare ad altro.

Giusto.
Perfetto.
Applausi.
Chi ha paura di pulire i cessi?
I vari maschietti che qui ci leggono, lo fanno a casa propria (gratis) e lo farebbero a pagamento sotto padrone?
Se sai fare di meglio, trovarlo è solo un problema di mercato, di comunicazione,


Quindi, licenziamenti liberi e va bene così.
Basta dirlo chiaramente invece di ingarbugliare il discorso con il demansionamento libero pure quello, con la pulizia dei cessi, i maschietti ed altre amenità che rischiano di portare il discorso su cose che non c'entrano molto.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

Messaggioda Robyn il 23/02/2015, 0:30

Sei sempre a sottovalutare pianogrande
Il mobbing è un crimine nazista è fuori legge.Il datore di lavoro deve preoccuparsi dell'integrità fisica e morale del lavoratore non può essere ammessa nessuna violenza morale e fisica c'è bisogno di una legge che reprima questi comportamenti
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Re: Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

Messaggioda gabriele il 23/02/2015, 9:31

Potete scrivere quello che volete ma il lavoro si crea solo ed esclusivamente con gli investimenti. Potete dare il potere di fustigare i dipendenti ai datori di lavoro, ma se non ci sono i "dindini" quale imprenditore si prenderà mai la briga di assumere qualcuno?

il resto sono cose note e stranote. Portare alla fame la gente per poter togliergli diritti. Renzi non ha inventato nulla di nuovo.

Non dico che la riforma sia sbagliata, ma farla ora che senso ha? Una riforma di questo tipo la si fa quando il mercato del lavoro è in pieno sviluppo. Il concetto di base secondo cui non occorre tutelare il posto di lavoro ma la possibilità di trovare lavoro è apprezzabile, ma farlo adesso non ha senso. E' una fustigata inutile che non porterà nuovi posti di lavoro.
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Re: Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

Messaggioda Robyn il 23/02/2015, 10:20

Questa è una riforma profondamente sbagliata che costa tanto in fatto di ammortizzatori perche rende il lavoro precario e rendendo il lavoro precario distrugge il benessere.La riforma fornero aveva cominciato a funzionare e avrebbe prodotto dei posti di lavoro quando qualcuno ha capito questo si è dato da fare per cambiarla,e questo si chiama fascismo.Mettere in atto delle vessazioni delle persecuzioni sul lavoro chi le compie è un criminale nazista il mobbing è un crimine nazista è paragonabile al reato di tentato omicidio
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Re: Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

Messaggioda mariok il 23/02/2015, 11:48

I giudizi sono tutti rispettabili, a patto che siano basati su informazioni corrette, senza terrorismo strumentale.

1) demansionamento: è chiaro che sarebbe ingiusto consentire al datore di lavoro di mettere il dipendente (magari laureato) a pulire i cessi. Ma è un esempio fuori dalla realtà: infatti il recente decreto stabilisce che un dipendente può essere "demansionato", cioè l'azienda lo può destinare ad altri compiti riducendo però il suo status di un solo livello e senza modifarne il salario. Il demansionamento è inoltre possibile in caso di ristrutturazione o riorganizzazione aziendale.

2) libertà di licenziare: ciò che viene eliminato (tranne che in caso di licenziamento discriminatorio o per motivi disciplinari insussistenti) è il reintegro automatico nel posto di lavoro, sostituito da un indennizzo fino a due anni di retribuzione. Si potrà non essere d'accordo, ma non mi sembrano giustificate invettive su diritti calpestati o richiami addirittura al fascismo. Nei miei ultimi 20 anni di lavoro il mio rapporto con l'azienda è stato regolato dal contratto dei dirigenti, che prevede la possibilità di licenziamento "ad nutum" con un massimo di 36 mensilità di indennizzo. Ebbene, non ho mai vissuto, direttamente o indirettamente, prevaricazioni o episodi di schiavismo. Anche perché non capisco per quale motivo un imprenditore debba privarsi di un collaboratore senza motivo e rimettendoci per giunta 3 anni di retribuzione. In proposito, rispetto al decreto, eccepirei che forse, per lavoratori anziani e difficilmente riallocabili sul mercato, i due anni di indennizzo sono pochi, mentre trovo stupidamente ideologiche affermazioni del tipo "il rapporto di lavoro non si può monetizzare". Ma che vuol dire? Persino il matrimonio si può sciogliere con un equo indennizzo del coniuge più debole, perché mai il rapporto di lavoro dovrebbe essere per la vita?

Sinceramente la sinistra dovrebbe far sentire la sua presenza su argomenti più solidi, come la lotta alla corruzione, il mantenimento di enti inutili, la timidezza verso lobby come farmacie, assicurazioni, giochi d'azzardo ecc. Ma nulla al riguardo ho mai sentito da Fassina, Civati & C.
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Re: Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

Messaggioda flaviomob il 23/02/2015, 11:54

Pensa quanto valore aggiunto produrranno tutti gli ingegneri sturacessi nel Belpaese!


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

Messaggioda gabriele il 23/02/2015, 11:56

mariok ha scritto:Sinceramente la sinistra dovrebbe far sentire la sua presenza su argomenti più solidi, come la lotta alla corruzione, il mantenimento di enti inutili, la timidezza verso lobby come farmacie, assicurazioni, giochi d'azzardo ecc. Ma nulla al riguardo ho mai sentito da Fassina, Civati & C.


Tanto meno da Renzi & co, e la cosa è un po' più grave. La questione sarà contenuta in un prossimo annuncio?
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Re: Il futuro del mercato del lavoro: tutele decrescenti?

Messaggioda mariok il 23/02/2015, 12:02

gabriele ha scritto:
mariok ha scritto:Sinceramente la sinistra dovrebbe far sentire la sua presenza su argomenti più solidi, come la lotta alla corruzione, il mantenimento di enti inutili, la timidezza verso lobby come farmacie, assicurazioni, giochi d'azzardo ecc. Ma nulla al riguardo ho mai sentito da Fassina, Civati & C.


Tanto meno da Renzi & co, e la cosa è un po' più grave. La questione sarà contenuta in un prossimo annuncio?


E perché mai "è un po' più grave"? L'opposizione deve scegliere le sue battaglie in modo intelligente e comprensibile, colpendo "l'avversario" nei suoi veri punti deboli. E gli argomenti citati lo sono e come.

Il solo Grillo fa sentire qualcosa al riguardo. Ed infatti gli elettori lo hanno premiato. Il problema che usando questi argomenti talvolta anche a sproposito ha perso credibilità. Senza contare l'effetto negativo di altre bandiere come l'uscita dall'euro, il salario minimo garantito ecc.
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