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Che dire di Vanessa e Greta?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Che dire di Vanessa e Greta?

Messaggioda franz il 16/01/2015, 13:14

Il terrorista che si è barricato nel supermercato kosher a Parigi avava comprato le armi in belgio (5'000 euro) facendo un mutuo, che sapeva di non pagare. Chissà quanti morti si possono fare dando 12 milioni in mano ai terroristi?
Comuque la faccenda del pagamento del riscatto è tutta da verificare.

Fosse vero e vista la foto che ritraggono avvolte in una bandiera che non è italiana, mi chiedo perché mai l'Italia avrebbe dovuto pagare. A maggiore ragione considerato che nel caso Moro si decise di non trattare con le BR.
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Re: Che dire di Vanessa e Greta?

Messaggioda flaviomob il 16/01/2015, 13:40

Preparazione e professionalità si pagano. Le Ong inviano personale volontario compatibilmente con i costi che possono sostenere. E' ovvio che un margine di rischio esiste sempre, soprattutto per piccole Ong. Del resto può succedere anche a giornalisti, operatori Onu, missionari; sarebbe assurdo farne una colpa a queste due ragazze.

Greta e Vanessa operano nell'ambito di Horryaty, un'associazione non governativa. Non è sufficiente?
"Questa ong non risulta nell'elenco di quelle (circa 232, ndr) riconosciute dalla Farnesina. Si tratta invece di una piccola organizzazione che avrebbe dovuto operare nell'ambito di altre più strutturate e quindi più sicure. Horryaty ha come finalità aiuti medici e sanitari nei campi profughi. Sappiamo che già qualche mese fa le due ragazze avevano compiuto un primo viaggio. Ma il quadrante iracheno-siriano sta evolvendo rapidamente sempre più nel caos. E accorgimenti di sicurezza sufficienti tre mesi fa non lo sono stati più adesso. Per questo tipo di operazioni dovevano affidarsi ad altre organizzazioni".


http://www.huffingtonpost.it/2014/08/12 ... 72363.html

(Intervista al vicepresidente COPASIR)

Il progetto della loro ONG:

gli obiettivi del progetto: ''In collaborazione con il personale medico presente sul posto si è deciso di attivarsi al fine di perseguire due specifici obiettivi: 1. Attivare un corso base di primo soccorso e rifornire alcune aree di kit di emergenza di Primo Soccorso corredati di tutto il materiale occorrente.
2. Garantire ai pazienti malati di patologie croniche di accedere alle giuste terapie rispettando i tempi, dosi e qualità dei farmaci. Il nostro Progetto si compone così di due parti distinte che verranno portate avanti sia in maniera separata e sia in parallelo, a seconda delle esigenze contingenti in loco''.


http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2 ... d442f.html


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Re: Che dire di Vanessa e Greta?

Messaggioda annalu il 16/01/2015, 21:35

flaviomob ha scritto:Preparazione e professionalità si pagano. Le Ong inviano personale volontario compatibilmente con i costi che possono sostenere. E' ovvio che un margine di rischio esiste sempre, soprattutto per piccole Ong. Del resto può succedere anche a giornalisti, operatori Onu, missionari; sarebbe assurdo farne una colpa a queste due ragazze.

Certo, preparazione e professionalità si pagano, ma chi non se le può permettere dovrebbe evitare di procurare danni alle cause che vorrebbe sostenere.
La sicurezza assoluta non esiste, e non solo in zone di guerra, ma chi decide di rischiare non può pretendere che altri paghino per la sua imprudenza: chi decide di rischiare deve farlo accettando da subito di pagare di persona.
Detto questo, trovo giusto che un Stato si adoperi per riportare in patria i volontari in pericolo, ma ritengo inaccettabile che si accolli l'onere del pagamento di un sostanzioso riscatto, mentre altri volontari (o giornalisti) sono stati uccisi perché il loro stato di origine si è rifiutato di pagare.
Sono contenta del ritorno sane e salve delle due volontarie Vanessa e Greta, ma spero proprio che l'Italia non abbia pagato alcun riscatto.

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Re: Che dire di Vanessa e Greta?

Messaggioda flaviomob il 17/01/2015, 13:02

Hanno rapito giornalisti, missionari, personale Onu, imprenditori, militari.
Siamo il paese più corrotto d'Europa.
Ma la gente si indigna per due volontarie, fomentata dai quotidiani del più grande dei corruttori!

Bravo, italiano medio: godi del tuo declino, te lo meriti tutto.
--
Qui Saviano:
http://www.repubblica.it/cronaca/2015/0 ... ref=HREA-1

Qui Internazionale:
http://www.internazionale.it/notizie/20 ... o-in-siria


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Re: Che dire di Vanessa e Greta?

Messaggioda franz il 17/01/2015, 15:40

ogni medaglia ha due facce.

io pertirei da questa foto, scattaa a Roma:

Immagine

Io non conosco l'arabo e quindi non so cosa ci sia scritto (e credo nessuno qui lo sappia) ma in rete si trova questa traduzione.

“Agli eroi di Liwa Shuhada grazie per l’ospitalità e se Dio vuole vediamo la città di Idlib libera quando ritorneremo”.


Ora si da il caso, se la traduzione è corretta, che "Liwa Shuhada" sia un gruppo affiniato ad al Nusra, (vedere http://it.wikipedia.org/wiki/Fronte_al-Nusra) a sua volta affiliato ad al-Qaeda, secondo varie fonti di intelligence e per lo meno fino a novembre 2013 facente parte dell'ISIS.

Ora non so se le due ragazze si siano fatte riprendere con un cartello di cui non conoscevano il contenuto (me se vanno da quelle parti, l'arabo lo conosceranno, spero) ma di certo sono due irreponsabili.

Cosiderato che sono state rapite a poche ore dal loro arrivo in syria (vedere: http://www.corriere.it/esteri/15_gennai ... 9d0e.shtml ) è chiaro che sono state attirate in una trappola, complice forse l'organizzazione stessa che le ha fatte arrivare per rapirle e chiedere soldi.

Ora Liwa Shuhada significa di fatto la brigata dei martiti ma ci sono decine di gruppi che iniziano con questo riferimento.

Secondo altre interpretazioni non si tratterebbe del gruppo "Liwa Shuhada al-Islam" (affiliato ad al qaeda) ma del gruppo "Liwa Shuhada Idlib" in riferiment alla citata città di Idlib (vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Idlib_Martyrs%27_Brigade ) ... comunque sempre gruppo armato è.

Pacifinti o sostegno ai movimenti armati?
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Re: Che dire di Vanessa e Greta?

Messaggioda flaviomob il 17/01/2015, 16:47

Lo spiega Saviano al link che avevo citato.

Gli "eroi" citati sono quelli, laici, che combattevano contro l'assolutismo di Assad e che l'occidente portava in palmo di mano. Poi invece si sono messi a finanziare gli estremisti più violenti e hanno ottenuto il califfato. Bravi.
E la ggente invece di chiedere conto di questo se la prende con le volontarie. L'infamità di questo paese ha davvero superato ogni limite.


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Re: Che dire di Vanessa e Greta?

Messaggioda franz il 17/01/2015, 17:22

Greta e Vanessa libere, “In Siria anche per aiutare i ribelli anti-Assad”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01 ... d/1346838/

Secondo quanto si legge nelle informative riservate dei Ros, le due cooperanti sarebbero state tradite dagli stessi rivoluzionari che volevano sostenere. Spuntano intercettazioni con siriani, residenti nel bolognese, considerati vicini a gruppi jihadisti
di F. Q. | 17 gennaio 2015

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo erano partite per la Siria non solo allo scopo di aiutare i civili vittime della guerra, ma anche con l’intenzione di distribuire “kit” di salvataggio destinati ai combattenti islamisti anti-Assad. Così le due 20enni potrebbero esser rimaste vittime proprio di quelli che volevano soccorrere sul campo di battaglia. Questi i retroscena inediti dell’ancora oscura genesi del sequestro delle due cooperanti rapite questa estate e liberate il 15 gennaio a quanto si legge in alcune informative riservate dei carabinieri del Ros che il Fatto ha visionato.

Documenti che riportano, tra le altre cose, anche la trascrizione di intercettazioni telefoniche di aprile tra la stessa Greta – in quel momento impegnata a organizzare il suo viaggio in Medio Oriente – e un siriano 47enne di Aleppo, Mohammed Yaser Tayeb, che fa il pizzaiolo ad Anzola dell’Emilia, provincia di Bologna, ma che gli investigatori considerano un militante islamista in quanto legato ad altri siriani impegnati in “attività di supporto a gruppi di combattenti operativi in Siria a fianco di milizie contraddistinte da ideologie jihadiste”. Si è scoperto così che il progetto delle due giovanissime “era rivolto a offrire supporto al Free Syrian Army”, ora supportato dall’Occidente in funzione anti-Isis ma anch’esso composto da variegate frange di combattenti islamisti, alcuni dei quali vicino ad al Qaeda.

Le due ragazze erano infatti partite per Aleppo con l’idea di svolgere “un lavoro in favore della rivoluzione” piuttosto che restare neutrali rispetto al conflitto interno al Paese. L’informativa del Ros sintetizza così una telefonata tra Greta Ramelli e Mohammed Yaser Tayeb: “Greta precisa che un primo corso si terrà prossimamente in Siria con un operatore che illustrerà ai frequentatori – circa 150 persone tra civili e militari dell’esercito libero – i componenti del kit di primo soccorso e il loro utilizzo. La donna dice che ha concordato con il leader della zona di Astargi (fonetico) di consegnare loro i kit e che a loro volta li distribuiranno ai gruppi di combattenti composti solitamente da 14 persone, facendo in modo che almeno uno degli appartenenti a questi gruppi fosse dotato del kit e avesse partecipato al corso”.

La ragazza è entusiasta all’idea di fare propaganda alla sua iniziativa: “Greta racconta – prosegue il resoconto del Ros – che vogliono pubblicare delle notizie su Facebook prima della loro partenza e fare una presentazione su di loro e sulle esperienze già fatte. Greta racconta che nonostante non pensassero di farcela hanno raccolto tutti i soldi per pagarsi il viaggio da soli e per il trasporto di latte aggiungendo di volere pubblicare per una questione di visibilità sotto il logo della comunità siriana in Italia tutta l’esperienza che lei, Vanessa e Roberto hanno maturato in campo umanitario comprese tutte le foto degli scontri e quant’altro”. Poi Greta “fa l’esempio dell’invio di 1.800 kg di latte in polvere” e concorda con Yaser di evitare le foto dei militanti anche perché l’amico siriano le ricorda che a seguito della pubblicazione di una foto “un ragazzo era stato arrestato dalle forze del regime”. Mohammed Yaser Tayeb secondo quanto emerso finora dalle indagini potrebbe aver aiutato in buona fede le due cooperanti senza immaginare il loro destino.

Tayeb risulta però in contatto da più di un anno con uno studente dell’università di Bologna, Maher Alhamdoosh, residente a Casalecchio di Reno. Maher Alhamdoosh ha iniziato a interessare gli inquirenti all’indomani di un altro rapimento in Siria: quello dei reporter, tornati in libertà lo scorso anno, Amedeo Ricucci, Elio Colavolpe, Andrea Vignali e della free-lance italo siriana Susan Dabous, finiti per dieci giorni in mano a un gruppo filo-qaedista dopo nemmeno 24 ore il loro arrivo in Siria. I giornalisti – era la primavera del 2013 – si erano rivolti proprio ad Alhamdoosh per chiedergli di accompagnarli nella loro trasferta ed è stato iniziando ad indagare sulla loro sparizione che i carabinieri del Ros sono incappati in conversazioni tra lo studente e altri islamici residenti in Turchia e in Siria ritenute di “interesse investigativo” e anche nelle conversazioni telefoniche tra Greta Ramelli e uno dei più stretti amici di Alhamdoosh, appunto il pizzaiolo Yasser Mohammed Tayeb.

È datato 26 aprile uno dei colloqui più interessanti. In questa telefonata Greta illustra a Tayeb dettagli e spirito del progetto che lei e Vanessa hanno in mente . “Greta dice a Tayeb – annotano gli investigatori – che quello a cui tengono di più, soprattutto lei e Vanessa, è far capire che il loro lavoro si svolge in favore della rivoluzione e dell’aiuto umanitario, che il loro sito ha come simbolo la bandiera della rivoluzione a differenza di tutti gli altri che lavorano sotto l’egida della neutralità; che sono state protette dall’Esercito Libero e che loro (quelli dell’Esercito Libero, ndr) non sono l’Isis, infatti in alcune zone non indossavano neppure il velo”.

Mohammed Tayeb, secondo quanto emerso dalle successive intercettazioni, si attivò concretamente per sostenere il progetto delle due cooperanti. Tayeb le mise in contatto, infatti, con un altro siriano insediato nel Bolognese: Nabil Almreden, nato a Damasco, medico chirurgo residente a Budrio, presso il cui ospedale civile lavorava prima di andare in pensione. Al medico Nabil, anche lui vicino allo studente bolognese Maher, il pizzaiolo Tayeb chiese, sempre a fine aprile del 2014, di inviare in Siria una “lettera di raccomandazione” per Vanessa Marzullo: “ Verosimilmente – annota il Ros – un ‘accredito’ presso una non meglio istituzione all’interno del territorio siriano”.

di Angela Camuso
da il Fatto Quotidiano del 17 gennaio 2015


PS: ma cosa importa se gli eroi combattenti sono laici o fanatici religiosi? O sei sul posto per aiutare tutti (come fanno le ONG serie, Emergency compresa) o sei sul posto per dare sostengno ai combattenti di una fazione.
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Re: Che dire di Vanessa e Greta?

Messaggioda flaviomob il 20/01/2015, 18:16

I kit di salvataggio servono a salvare vite umane? Il resto sono illazioni.
___

#Greta, #Vanessa e #Fabrizio, il valore della vita umana
Scritto da: Antonino Roseto in Il Teatro degli Indecenti, Mondo 20 gennaio 2015

Ci sono volte in cui non mi sento italiano. Ma per fortuna o purtroppo lo sono, come direbbe Giorgio Gaber.
Per fortuna lo sono, quando penso a Fabrizio Pulvirenti, medico siciliano di Emergency. Fabrizio era partito per la Sierra Leone. Era partito per fermare la diffusione dell’ebola. Era partito per curare i malati. Fabrizio Pulvirenti, in Sierra Leone, ha contratto il virus che combatteva. È tornato in Italia per essere curato, con cure sperimentali. Fabrizio è guarito. È tornato in Sierra Leone. E con il suo sangue verrà creata una banca centralizzata di plasma per curare le altre persone. Fabrizio è simbolo di umanità.
Purtroppo lo sono. Quando penso a chi ha detto che Fabrizio Pulvirenti è ‘un idiota’, perché è andato li, ha contratto il virus, è tornato e abbiamo dovuto pagare le sue cure. Non solo, poi è addirittura tornato in Africa, invece di rimanere in Italia a curare gli italiani. Si, perché per alcuni è meglio che ‘quegli africani’ muoiano. Per alcuni il problema non è nostro. Loro, a differenza di Fabrizio, sono simbolo di stupidità. Perché coloro che si ammalano di ebola hanno tutti lo stesso diritto a essere curati. Lo stesso diritto che ha un italiano, un tedesco o un americano.
Poi penso a Greta e Vanessa. Sono tornate a casa. E niente conta di più.
Purtroppo lo sono. Quando penso a chi, durante la loro prigionia, si auspicava che rimanessero li. O, peggio, che fossero uccise. Quando penso a chi le ha fatte bersaglio di commenti sessisti. ‘Siete andate li per farvi scopare’, ha detto qualcuno. Certo è un paradosso che l’Islam da queste persone viene criticato per il modo con cui trattano le donne. Ormai non mi meraviglio più di quanto in basso l’uomo possa arrivare. L’odio, veicolato da chi l’umanità non sa nemmeno cercarla sul dizionario, fa presto a diffondersi. Seduti dietro una scrivania è facile giudicare chi si dà da fare per cercare di cambiare, nel proprio piccolo, questo mondo. L’odio è tanto più grande quanto più si è consapevoli della propria piccolezza morale.
E mi fa sorridere che quando i profughi di guerra vengono in Italia, la prima giustificazione che riescono a trovare gli xenofobi è quella che li dobbiamo aiutare a casa loro. Ed è proprio quello che hanno fatto Greta e Vanessa. Con la testa sempre rivolta al cielo per vedere se sta per cadere qualche bomba. Chi insulta, è un misogino pieno d’odio che ha la testa alzata solo per prendere un barattolo di fagioli dalla mensola. E, la maggior parte delle volte, deve abbassarla subito, perche non è abituato a tenerla alta.
Ma la cosa più paradossale è la questione relativa al presunto riscatto pagato per la liberazione di Greta e Vanessa. Tralasciando il fatto che non è stato confermato da nessuna fonte istituzionale, mi lascia perplesso la rivolta su questi presunti soldi ‘sprecati’ (!). Sono perplesso perché faccio fatica a capire. Facciamo un semplice ragionamento.
Secondo le intelligence occidentali, il terrorismo islamico ha una ricchezza di oltre 2 miliardi di dollari. I gruppi terroristici, come l’Isis sono stati creati inizialmente dall’Occidente. Attualmente vengono finanziati dall’Arabia Saudita e dall’Egitto (principalmente). Indirettamente, quindi dagli Stati Uniti e dai suoi alleati (leggi Italia), che, anche se volessero (e non vogliono), non possono toccare i delicati rapporti economici con i sauditi. I principali esportatori di morte siamo noi. Noi li finanziamo, e noi gli vendiamo le armi che, con quei soldi, comprano. E stiamo parlando di miliardi, non di 12 milioni. Eppure quando andiamo a comprare il petrolio, non mi sembra ci sia tutta questa indignazione. Ma può darsi che sia davvero io che non capisca. Però mi chiedo. Quanto vale la vita umana? Può essere quantificata? Come si fa a dire che 12 milioni sono troppi? O davvero pensate che vale più un pieno di benzina che la vita di due ragazze?
Beh, se pensate che vale di più il primo, allora vi prego, “Non insegnate ai bambini, non insegnate la vostra morale, è troppo stanca e malata, potrebbe far male”.

http://www.qualcosadisinistra.it/2015/0 ... ita-umana/


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Re: Che dire di Vanessa e Greta?

Messaggioda annalu il 20/01/2015, 19:22

flaviomob ha scritto:I kit di salvataggio servono a salvare vite umane? Il resto sono illazioni.

Se invece che kit di sopravvivenza avessero portato armi, non saremmo qui a parlarne, ti pare?
Mi sembra che le ONG (Strada compreso, che pure ha una posizione politica ben precisa) si preoccupino di curare i malati ed i feriti, indipendentemente dal fronte sul quale combattono, o sbaglio?
Fa una bella differenza andare a curare i malati di Ebola rischiando il contagio, ed andare a portare kit di sopravvivenza ad un determinato gruppo armato e solo a quello. Se davvero è così (come pare) le due cooperanti hanno una posizione ben diversa da quella di Fabrizio Pulvirenti, medico di Emergency, cui va tutto il mio rispetto e la mia stima.

Vedi Flavio, io provo una grande tristezza quando come risposta a dubbi e perplessità su una determinata situazione si risponde con la chiusura e l'insulto.
Per esempio, io trovo offensivo l'accostamento di ogni tipo di perplessità al discorso che riporti di Antonio Roseto:
flaviomob ha scritto:Antonino Roseto in Il Teatro degli Indecenti, Mondo 20 gennaio 2015
Ci sono volte in cui non mi sento italiano. Ma per fortuna o purtroppo lo sono
[...]
Purtroppo lo sono. Quando penso a chi ha detto che Fabrizio Pulvirenti è ‘un idiota’, perché è andato li, ha contratto il virus, è tornato e abbiamo dovuto pagare le sue cure. Non solo, poi è addirittura tornato in Africa
[...]
Purtroppo lo sono. Quando penso a chi, durante la loro prigionia, si auspicava che rimanessero li. O, peggio, che fossero uccise. Quando penso a chi le ha fatte bersaglio di commenti sessisti. ‘Siete andate li per farvi scopare’, ha detto qualcuno.
[...]

Certo, se criticare il pagamento eventuale di un riscatto per delle cooperanti un po' incoscienti che sono partite per una missione almeno in parte discutibile ed affidandosi di conseguenza ad una organizzazione poco sicura, significa automaticamente stare dalla parte di chi offende Fabrizio Pulvirenti ed insulta le due ragazze Greta e Vanessa, allora smettiamo subito di discutere, perché l'odio e l'estremismo si propaganda anche in questo modo, pretendendo che le persone si schierino in modo totale ed assoluto, o di qua o di la, o con noi o contro di noi, ed ogni dialogo va strocato sul nascere, ogni critica significa tradimento e merita il più totale ostracismo.

Mi dispiace, io non ci sto.
Credo di aver diritto di criticare l'eventuale pagamento di un riscatto senza per questo venir accusata di aver desiderato la morte delle due ragazze. Non credo di averla inventata io la regola che i riscatti non dovrebbero mai essere pagati perché rappresentano un incentivo ad altri rapimenti, ed ogni volta il prezzo cresce e comunque non si può mai essere certi che le cose finiscano bene.
Capisco l'entusiasmo di Vanessa e Greta, sono convinta che siano partite con le migliori intenzioni, ma questo non significa giustificare ogni leggerezza nell'organizzazione di imprese così pericolose, da parte loro, ma soprattutto da parte di chi ha organizzato la loro partenza, perché certo non hanno organizzato tutto loro due da sole.

L'articolo continua:
flaviomob ha scritto:Ma la cosa più paradossale è la questione relativa al presunto riscatto pagato per la liberazione di Greta e Vanessa.
[...] .
I gruppi terroristici, come l’Isis sono stati creati inizialmente dall’Occidente. Attualmente vengono finanziati dall’Arabia Saudita e dall’Egitto (principalmente). Indirettamente, quindi dagli Stati Uniti e dai suoi alleati (leggi Italia), che, anche se volessero (e non vogliono), non possono toccare i delicati rapporti economici con i sauditi. I principali esportatori di morte siamo noi. Noi li finanziamo, e noi gli vendiamo le armi che, con quei soldi, comprano.
[...]

Questa mi sembra un ragionamento fuori dal mondo.
Che dietro ai problemi del terrorismo ci siano anche enormi interessi finanziari, che sia necessario affrontare una volta per tutte il problema dei legami tra interessi finanziari e destabilizzazione di molti paesi medio-orientali, che l'occidente tenda a chiudere gli occhi di fronte a dittature sanguinarie che però mantengono buoni rapporti finanziari con l'occidente stesso, tutto questo non giustifica affatto il continuare ad aiutare i gruppi terroristici più disparati e feroci pagando i riscatti per ogni occidentale rapito.

Io sono contro il terrorismo ed i terroristi, di qualsiasi fazione siano. Essere di sinistra, augurarsi un equilibrio mondiale più giusto, dove la differenza tra ricchi e poveri venga ridotta e ci sia maggiore democrazia per tutti, non significa giustificare alcuna forma di violenza e di terrorismo integralista, perché abbiamo già avuto modo di sperimentare in passato che il fine non è vero che giustifica i mezzi, in quanto alla lunga sono i mezzi a trasformarsi in fine, e per eliminare una ditatura si finisce per instaurarne un'altra più sanguinaria della precedente.

Cerchiamo di discutere con serentià, senza insultare nessuno, se vogliamo trovarci insieme a combattere contro le ingiustizie di questo mondo, preoccupandoci anche di non sostiturle con altre ingiustizie altrettanto pericolose.

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Re: Che dire di Vanessa e Greta?

Messaggioda gabriele il 20/01/2015, 20:14

annalu ha scritto:Mi sembra che le ONG (Strada compreso, che pure ha una posizione politica ben precisa) si preoccupino di curare i malati ed i feriti, indipendentemente dal fronte sul quale combattono, o sbaglio?


Hai perfettamente ragione. Questo è uno dei punti di forza di Emergency. Nessuno ha mai attaccato i medici che vi lavorano, nemmeno i più accaniti guerriglieri talebani in quanto sanno che le porte di Emergency sono aperte a tutti coloro che hanno bisogno di cure mediche
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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