franz ha scritto:Ma tornando al tema, cerco nel pomeriggio di spiegarvi appena ho tempo cosa farei io, in base alla mia esperienza di sistemi fiscali.
Ieri pomeriggio ed in serata ho seguito l'onda degli eventi francesi.
Vediamo come è possibile affrontare il tema della punizione economica dell'evasione fiscale.
Per prima cosa la frode (fiscale o in genere) deve rimanere sempre un reato penale, punibile, se il giudice cosi determina in base alle risultanze del processo. Questo elimina ogni possibilità che si possa ipotizzare una norma "salva SB".
Sul piano della commisurazione della pena il concetto principale è che il codice deve prevedere dei massimi d pena ma non il minimo della pena e la soglia per cui tale minimo scatta. Inoltre deve prevedere o il carcere o una multa (importo pecuniario). In questo modo il giudice puo', nel casi di lieve entità decidere in modo autonomo se dfare una pena detentiva o pecuniaria. Il discorso del 3% non ha alcun senso, come ovviamente nemmeno il 2, il 5 o altro numero a caso.
Gli effetti fiscali della frode (il danno che il fisco ha ricevuto) è altra cosa. Il principio è che tutti i contribuenti sono uguali davanti alla legge e quindi chi ha evaso deve come minimo pagare quello che avrebbe dovuto se non avesse evaso.
Quindi deve pagare all'erario l'imposta piu' gli interessi di ritardo. Ammettiamo che uno evada 30'000 euro. Non importa sapere se il suo fatturato fosse 100'000 o 100 milioni. Quindi la percentuale non importa. Se l'evasione scoperta è relativa a 5 anni fa pagherà 30'000 più l'interesse legale su 5 anni (che secondo i miei calcoli sono quasi 5000€)
Naturalmente se l'evasione è ripetuta nel tempo (ogni anno partendo da 5 anni fa) si devono pagare le imposte per ogni anno (150'000) e gli interessi (e qui si arriva quasi a 15'000).
Poi c'è la multa. Essa è come
minimo pari all'imposta. Quindi nel caso dei cinque anni, altri 150'000. Detta multa puo' essere ridotta fino ad 1/3 se è il contribuente ad autodenuciarsi prima che il fisco lo scopra ma puo' essere aumentata fino a 3 volte l'imposta evasa in caso di colpa grave. La determinazione della colpa è legata al tipo di attività che l'evasore ha messo in essere. Se si è limitato a non dichiarare un importo (diciamo una "dimenticanza") la colpa è lieve. Se invece ha messo in piedi un meccanismo complesso (società fantasma, fatturazioni false o infedeli) la colpa è grave.
In caso di evasione per 30'000 euro per 5 anni quindi all'evasore arriva una fattura dallo stato che puo' arrivare fino a 615'000€, interessi compresi. Diciamo che scappa la voglia ... indipendentemente dal fatto che i 30'000 fossero in 3% del fatturato o no. Se lo fossero comunque (quindi ipotizzo il fatturato di un milione e l'evasione di 30'000) la multa per l'evasione, una volta scoperta sarebbe del superiore al 60% del fatturato).
Ma a questo punto il malcapitato lo vogliamo mettere in carcere per 3 anni oppure è meglio che stia fuori, lavororando sodo per pagare il conto?. Se poi ha anche la pena per frode, ricordo che su essa il giudice dovrebbe avere la facoltà di decidere pena detentiva e/o pena pecuniaria e sarebbe anche interessante stabilire un regime detentivo notturno, del tipo di giorno (12 ore) lavoro fuori e per il resto (12 ore di notte) stai in carcere. Cosi' salviamo capra e cavoli anche per gli amanti delle manette.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)