mariok ha scritto:Quando si resta sui principi generali, tutto sembra abbastanza semplice. Chi può non essere d'accordo, appunto in linea di principio, con concetti tipo "tutele ai più deboli", "pari opportunità", "reddito minimo" (cioè diritto di non morire di fame)?
Certo, ammesso e non concesso pero' che siano principi generali esclusivi della sinistra.
A sinistra così piace credere ma chi gira il mondo, come il sottoscritto e tanti altri con cui sono in contatto e mi hanno raccontato esperienze simili alle mie, quei principi sono comuni anche alla destra conservatrice e realizzati proprio perché viene sostenuto un modello economico che genera reddito e ricchezza. Perché se la ricchezza non viene generata, c'è poco da redistribuire, i piu' deboli aumentano e le opportunità diventano dispari.
Tanto e vero che dove c'è alternaza (quindi ovunque) tra conservatori e socialdemocratici, nessuno smantella quel genere di principi e caso mai il contrasto è tra populisti di destra e di sinistra che impostano la questione solo per raccoglire voti.
Il problema dell'Italia è che ha un modello corrotot e clientelare, finanzato o a debito o tassando i ricchi e chiunque possegga qualche cosa.
C'è posto per una sinistra che esca da questo modello e proponga un sistema di tutelele di garanzie europee.
Solo che molti che si reputano di sinistra non definrebbero questo come "sinistra" ma come liberismo.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)