gabriele ha scritto:franz ha scritto:Per trovare il migliore, la democrazia mi pare un sistema assolutamente inadatto.
Devo citarti Churchill?

In questo caso, direi che la citazione di Churchill non sarebbe pertinente.
La democrazia, come lo stesso Churchill affermava, ha un preciso costo: chiede a tutti i cittadini di essere informati, quindi di informarsi attivamente, e poi di sapere e volere scegliere.
Questo costo lo si paga volentieri solo se l'impegno di ognuno non supera un certo limite e le competenze richieste sono accessibili con relativa facilità, condizione non certo raggiungibile quando si tratta di scegliere tecnici esperti in campi sui quali il comune cittadino sa poco, o peggio se deve fare scelte impegnative e per giunta troppo frequenti.
Alla fine il comune cittadino rinuncerà a partecipare almeno sugli argomenti che conosce poco, e la "scelta" finirà per restare nelle mani di pochi direttamente interessati che faranno le scelte favorevoli ai loro interessi nascondendosi sotto un mantello di "invisibilità democratica".
Meglio quindi che i "tecnici esperti" siano scelti secondo criteri il più possibile oggettivi, da persone che se ne assumano in pieno la responsabilità.
Compito della popolazione, con tutti i mezzi disponibili, deve comunque restare il controllo a-posteriori, perché nessuno meglio dei cittadini può valutare se un servizio funziona bene o meno. Ovviamente il giudizio dei cittadini riguarda sì il "tecnico esperto", ma anche chi lo ha scelto e chi ha stabilito i criteri in base ai quali sceglierlo.
Insomma, a mio parere la cosa importante è la trasparenza degli atti a tutti i livelli, in modo che il controllo sia possibile ed efficiente.
Annalu