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L'Italia e la questione Euro

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda gi.bo. il 20/12/2014, 10:53

franz ha scritto:.....1) quanto costa dissolvere l'europa e uscire dall'euro. La stima è di 30'000 euro a persona per i prossimi 5 anni, come perdita

.....Le persone intelligenti fanno 4 calcoli e decidono.
Chi sono costoro che fanno queste stime?

E se le sbagliano che paga i danni?

Di questi tempi conosci qualcuno a cui affidare i tuoi risparmi?

Fare 4 calcoli potrebbe sembrare semplice ma chi potrebbe farli visto i tempi che corriamo?

Siamo nella c...a fino al collo sia se si vuol rimanere che se si vuol uscire.

Economisti in grado di fare tali calcoli( che siano calcoli sicuri) pur sentendone molti, io non ne vedo.

Se tu ha questa facoltà di intravederne qualcuno, fai un piccolo elenco.

Hola
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda pianogrande il 20/12/2014, 11:05

Gibo
Visto che brancoliamo in questo buio assoluto, allora, tutte le teorie sono giuste, tutte le affermazioni sono sbagliate, ognuno può dire ciò che vuole (come la mitica Virna) le possiamo sparare gratis e possiamo sparare a zero sulle altrui affermazioni in tutta libertà.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda gabriele il 20/12/2014, 11:45

franz ha scritto:
gabriele ha scritto:
franz ha scritto: oppure rilanciarla, rifondarla?


Beato te Francesco che vedi anche questa possibilità. Io per pessimismo conclamato proprio non la vedo.

Non è un problema di pessimismo o di ottimismo ma un semplice calcolo economico.

1) quanto costa dissolvere l'europa e uscire dall'euro. La stima è di 30'000 euro a persona per i prossimi 5 anni, come perdita di reddito procapite.
2) quanto si guadagna invece a rilanciare l'europa in chiave veramente federale. Anche qui c'è un costo (perdita di sovranità) oneri ma anche valore aggiunto (come le nazioni federali ci dimostrano: USA, CH, Canada, Australia).

Le persone intelligenti fanno 4 calcoli e decidono.


...ma l'opzione più alla moda è che rimanga tutto così com'è.
Alcune persone fanno 4 calcoli e decidono che dissolvere o rilanciare non è nei loro interessi a breve termine.
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda ranvit il 20/12/2014, 12:04

La stima è di 30'000 euro a persona per i prossimi 5 anni, come perdita di reddito procapite.

Ovviamente questa è una stima personale di Franz...che potrebbe anche essere realistica se non si adottassero, sia che si esce, che se si resta ;) una serie di azioni molto drastiche a partire dalla italianizzazione quasi totale del debito (per non subire lo spread)!

Vediamo che succede entro la fine di Marzo... :roll:
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda gi.bo. il 20/12/2014, 13:33

pianogrande ha scritto:Gibo
Visto che brancoliamo in questo buio assoluto, allora, tutte le teorie sono giuste, tutte le affermazioni sono sbagliate, ognuno può dire ciò che vuole (come la mitica Virna) le possiamo sparare gratis e possiamo sparare a zero sulle altrui affermazioni in tutta libertà.
certo, in questo stato di cose, ognuno puo' dire quello che vuole.

Pero' anche a te chiedo a chi di questi affideresti i tuoi risparmi?

Chi li fa questi eventuali calcoli per farci rimanere dentro o per farci uscire?

Non saranno per caso gli stessi che allora ci avevano detto che saremmo stati tutti meglio e che ora ci dicono (come al solito) che intravedono una luce nel tunnell?

In questi 8-10 anni quante ne hanno detto di queste fregnacce? A mo' di non spaventarci o per non spaventare i mercati?
E la verita' dove stava?

E' un calvario il nostro eppure ci sono persone che continuano ad avere fiducia di chi continua ad usare in continuazione e con molta disinvoltura il gerundio.

Stiamo andando nel baratro e quando arriveremo al fondo piu' profondo, costoro, troveranno certamente la solita scusa scaricando altrove i loro calcoli sbagliati.

E' sempre stato cosi come e' sempre stato cosi che a pagare gli errori dei calcoli siano sempre i soliti "merli", purtroppo..

La domanda allora viene piu' che spontanea!!: POSSIAMO CONTINUARE SEMPRE IN QUESTO MODO?

Qualcuno potrebbe obiettare chiedendomi cosa potremmo fare altrimenti.
Certo , domanda piu che lecita alla quale non saprei rispondere. Sta' di fatto che siamo nella melma fino al collo e ora qualsiasi soluzione potrebbe farci raddrizzare i capelli. Sia essa proposta dai pro che dai contrari.

Pero' vivaIddio, siamo un popolo assuefatto a tutto e perfino a questi disastri economici che ci stanno distruggendo piu' di una guerra.
Non secoli orsono per tanto meno si fermavano i treni si bloccavano le autostrade e quant'altro. Ora siamo diventati un popolo di "merli". Un popolo spoliticizzato, lasciato alla merce' di un qualsiasi personaggio che cerchi di dare risposte ai ns. problemi. Siano essi personali siano che interessino l'intera comunità.

La politica non e' stata in grado di assolvere il suo compito e cioe' quello di essere espressione del suo popolo ma nello stesso tempo a questo popolo ha fatto comodo stare in poltrona a seguire il grande fratello.

Quindi, arrivati a questo punto dovremmo pagare pegno con alti interessi appunto per aver abbandonato le sedi in cui si sarebbe dovuto discutere delle cosa pubblica e non siamo stati capaci di prendere in forconi quando lo avremmo dovuto fare.

Purtroppo a pagarne le spese pur non avendone alcuna colpa si sono anche coloro che hanno sempre espresso la loro precarietà sia verbalmente che nelle piazze. Niente a confronto pero' di quelli che avrebbero potuto esserci.

Purtroppo, ed e' cosi', ogni popolo merita il governo che ha.

tutto qui

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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda flaviomob il 20/12/2014, 14:42

La realtà è che l'Europa, nella sua peggior crisi dal dopoguerra, avrebbe bisogno del suo Roosevelt. E invece si trova la Merkel.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda mariok il 20/12/2014, 19:13

Eppure le discussioni su euro sì euro no continuano ad apparirmi surreali.

Sembra che ci si divida tra chi elenca i disastri (abbastanza attendibili) di un'eventuale uscita e chi afferma che tutto sommato le cose non sarebbero così catastrofiche.

Nessuno però dice con chiarezza e coerenza a cosa servirebbe uscire dall'euro.

Riconquistare la cosiddetta sovranità nazionale, oltre ad affidare la sorte della nostra moneta ad una classe politica che non brilla certo per senso di responsabilità, a cosa ci servirebbe?

A fare politiche espansive a debito? Quanto espansive? A quanto potrebbe arrivare il deficit oltre l'attuale 3% senza innescare la bancarotta?

Qual'è, secondo "lorsignori", il limite oltre il quale il debito pubblico non sarebbe più sostenibile?

Quali meccanismi di indicizzazione pensano di introdurre per evitare di ridurre a carta straccia salari e pensioni e come ritengono di poter bloccare la conseguente spirale inflazionistica?

Persino Casaleggio ha affermato che il problema non è uscire dall'euro, ma cosa fare dopo.

Per liberarci della Merkel dovremmo firmare una cambiale in bianco a Grillo o a Salvini?

No, grazie!
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda ranvit il 20/12/2014, 20:26

Scusa mariok, ma è surreale anche quello che dici tu: restare...punto

Ma ti è chiaro che se non cambia qualcosa non ne veniamo fuori? Il debito nonostante anni di finanziarie cresce sempre, come sempre piu' aziende chiudono e sempre piu' alta è la disoccupazione, etc etc?
I ns politici sono degli incapaci? E chi dovrebbe tirarci fuori dai guai? L'euro forse? :roll:

In altra occasione ho detto che la ns mediocre quando non collusa/corrotta classe politica non va bene nè per restare nè per uscire dall'euro....e se fallisce Renzi (e purtroppo ci sono vari segnali in questo senso visto che non si decide ad applicare l'agenda Cottarelli, a non togliere il finanziamento alle imprese per poi azzerare l'Irap, a non combattere sufficientemente la corruzione, etc) o se l'Ue non ci concede piu' tempo per rientrare nei parametri.....non si intravvede chi altri potrà farlo :roll:

Ma se dobbiamo fallire, allora tanto vale provare ad uscire....o no? :roll:
E non ti illudere, in Italia non verrà alcuna troika....e dove li prendono i soldi per finanziarci! Già con la piccola Grecia (aiutata per aiutare le banche tedesche....) e addirittura con Cipro hanno faticato a farlo, figuriamoci con l'Italia! Per non parlare di una piu' che probabile sollevazione popolare!

E comunque il problema sta per risolversi visto che i movimenti populisti favorevoli all'uscita dall'euro stanno per andare al governo di vari Paesi....
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda mariok il 20/12/2014, 21:02

ranvit ha scritto:
Ma se dobbiamo fallire, allora tanto vale provare ad uscire....o no? :roll:

..........
E comunque il problema sta per risolversi visto che i movimenti populisti favorevoli all'uscita dall'euro stanno per andare al governo di vari Paesi....


Scusami, ma continuo a trovare questi ragionamenti surreali.

In poche parole: sappiamo quello che dobbiamo fare per uscire dalla m.... (quella che chiami efficacemente "agenda Cotarelli").

Ma visto che non abbiamo la volontà o la capacità di farlo, sai che c'è di nuovo? Usciamo dall'euro. Tanto per fare qualcosa.

Visto poi che stanno andando avanti i movimenti populisti (e fascisti) diamogli una mano anche noi! :roll:
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda franz il 20/12/2014, 21:43

gi.bo. ha scritto: Chi sono costoro che fanno queste stime?

E se le sbagliano che paga i danni?

Di questi tempi conosci qualcuno a cui affidare i tuoi risparmi?

1) centri studi di organismi bancari che gestiscono miliardi e quindi devono avvisare (per dovere) i loro clienti di rischi e pericoli.
2) no, ovviamente, Se i ti dico di stare attento a non attraversare la strada col rosso e tu lo fai lo stesso, sono responsabile di quello che ti succede? No, evidentemente. E se tu attraversi con rosso e non ti succede niente malgrado il mio warning, sono responsabile? No, evidentemente.

Ma che domande fai?
ranvit ha scritto:La stima è di 30'000 euro a persona per i prossimi 5 anni, come perdita di reddito procapite.

Ovviamente questa è una stima personale di Franz...che potrebbe anche essere realistica se non si adottassero, sia che si esce, che se si resta ;) una serie di azioni molto drastiche a partire dalla italianizzazione quasi totale del debito (per non subire lo spread)!

Non è una stima personale ma è basata su un lavoro molto piu' serio di un cento studi bancari che ho già linkato qui diverse volte ma ovviamente nessuno ha letto (ma che keiser metto i link a fare?).

Altrettanto ovviamente è una stima che si basa su scenari del tipo " se non si fa nulla allora succede questo".
E che si debbano fare azioni molto drastiche per impedire lo svolgimento di quegli scenari è cosa ovvia ed implicita nel mio ragionamento, sperando di non esagerare con il termine.
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