da Salemi il 12/12/2014, 18:49
MANI PULITE 2.0 - La caduta della seconda Repubblica
Alcuni opinionisti azzardano inopinatamente che siamo all'inizio della Terza Repubblica. Più che altro sembrano specialisti della disinformazione. I dominus della prima Repubblica sono stati completamente esclusi dalla seconda Repubblica. Allora sono passate solo le seconde file della prima Repubblica. Mentre sul palcoscenico appare un nuovo personaggio, Silvio Berlusconi. Dal punto di vista storico la seconda Repubblica é stata dominata, nel bene e nel male dal patron di Mediaset. Fino a quando Berlusconi non esce di scena definitivamente, non si potrà parlare di Terza Repubblica. Per ora assistiamo alla coda della caduta della Seconda Repubblica. Esattamente come 22 anni fa.
il Fatto 12.12.14
Pignatone: “Siamo solo all’inizio”
Il procuratore parla all’Antimafia e chiede una legge che protegga i pentiti della corruzione
di Gianluca Roselli
Presto ci saranno nuove operazioni”. Ma “gli arresti di oggi (ieri, ndr) dimostrano il carattere mafioso dell’organizzazione di Massimo Carminati, che era legata a doppio filo con la ‘ndrangheta”. Il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, nel giorno dei due nuovi arresti nell’ambito dell’inchiesta Mafia capitale, torna a parlare e lo fa davanti alla commissione parlamentare antimafia presieduta da Rosy Bindi. Qui il procuratore capo difende il carattere mafioso attribuito all’indagine, che qualcuno, tipo alcuni organi di stampa, in questi giorni aveva messo in dubbio. “Non c’è una sola mafia, ce ne sono diverse. Quella romana è una mafia originaria e originale”, spiega Pignatone, annunciando nuovi sviluppi. “Ci saranno altre operazioni perché l’indagine va avanti. Su Odevaine, per esempio, siamo solo alla punta dell’iceberg”, aggiunge il procuratore. Che poi cita appalti per 85 milioni bloccati da Comune e Provincia che stavano per finire nelle mani di Salvatore Buzzi. “In totale abbiamo sequestrato beni per 220 milioni, ma la cifra crescerà”, sottolinea.
Ma in cosa si differenzia dalle altre la mafia capitolina? Il magistrato ne traccia un perfetto identikit. “È una mafia che non è legata a un territorio preciso o un quartiere della città, ma vive sulle relazioni, anche politiche, e sulla corruzione. Per intimidire non ammazza e non usa le armi (attirerebbero l’attenzione delle forze dell’ordine), ma non è meno pericolosa”, racconta Pignatone. Nelle intercettazioni, infatti, Carminati parla di “acquistare armi per fare rapine” e di un deposito di munizioni nella villa di Riccardo Brugia. “Non le abbiamo trovate, ma siamo sicuri che ci sono”, dicono i magistrati.
È ANCHE una mafia trasversale. Perché, se è vero che nasce con una matrice di estrema destra (Carminati) e trova terreno fertile negli uomini vicini a Gianni Alemanno, secondo gli inquirenti “sono coperti anche a sinistra, specialmente con Buzzi che si vantava di essere del Pd”. E “la giunta Marino non è detto che ne sia immune”. La spina dorsale dell’organizzazione è semplice: Carmi-nati è il capo, Buzzi è il braccio economico e Brugia quello militare. “Quella di Carminati è una delle mafie che agiscono su Roma, città troppo grande per essere controllata da una sola entità, e che, per forza di cose, aveva stretti legami con la politica”, aggiunge il procuratore aggiunto Michele Prestipino.
Durante l’audizione, poi, si sottolinea l’importanza degli arresti della mattina. “C’è stato uno scambio di favore con la famiglia Mancuso: Buzzi ha potuto operare indisturbato in Calabria, sempre nell’ambito dell’accoglienza agli immigrati, e Carminati ha fatto entrare un imprenditore legato ai Mancuso (Giovanni Campenni, ndr) nell’affare delle pulizie al mercato Esquilino a Roma”, racconta Pignatone. Il quale poi chiede “una premialità” per i collaboratori di giustizia anche in materia di corruzione. “Se diciamo che la corruzione è un problema tanto quanto la mafia, pure qui i collaboratori di giustizia sono fondamentali per le indagini”, afferma il magistrato.
Dai parlamentari molti complimenti e alcune domande, che servono al procuratore per chiarire alcuni punti. “No, nessun riscontro sui soldi in Argentina di Alemanno”. “No, per ora nessun legame diretto tra Carminati e i servizi”.
il Fatto 12.12.14
Copasir: avvisateci se nell’inchiesta c’è qualcuno dei servizi
Capire se nell’inchiesta sul “Mondo di Mezzo”, siano finiti anche uomini dei Servizi segreti: è la richiesta ufficiale del Copasir, il comitato di vigilanza parlamentare sui servizi. Lo ha annunciato il presidente Giacomo Stucchi, su Radio 24: “Per fugare ogni dubbio - ha spiegato Stucchi - il Comitato ha chiesto fin dalla settimana scorsa un’informativa urgente al direttore dell’Aisi (il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, ndr) Arturo Esposito e proprio ieri abbiamo chiesto di essere aggiornati costantemente su quelli che sono gli sviluppi delle informazioni, qualora dovesse verificarsi che qualcuno dell’agenzia, magari negli anni passati, abbia preso parte a qualche operazione che viene oggi analizzata dalla magistratura. A oggi è escluso , ma è nostra intenzione verificare tutto”. Tra gli indagati dell’inchiesta della Procura di Roma, infatti, non risulta nessun agente, ma in alcune intercettazioni si parla di un trasferimento di denaro. Dice Stucchi: “Anche questa intercettazione riporta dei sentiti dire, delle cose che nessuno mai ha avuto modo di verificare di persona, anche qui siamo nel campo delle ipotesi”.