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La Coop sei tu, chi può darti di più?

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Re: La Coop sei tu, chi può darti di più?

Messaggioda gi.bo. il 10/12/2014, 21:46

trilogy ha scritto:1.Abbiamo, sulla carta, una cooperativa di ex detenuti che lavora nel sociale. Fino a qui tutto bene, la statistica in questo ambito dice che le recidive tra gli ex detenuti che vengono reinseriti nel mondo del lavoro sono inferiori a quelle tra gli ex che finiscono nell'emariginazione. C'è gente "incensurata", arrestata in quella inchiesta, che presiedeva associazioni per l'ambiente e la legalità, o dirigeva l'anticorruzione al Comune di Roma, non dimentichiamolo.

2.Comunque ad un certo punto, l'inchiesta dice che Buzzi è tornato a delinquere. Chi doveva accorgersene? La coop? Lo sapevano e hanno ignorato? Se è così qualcuno va sbattuto fuori, se ha commesso reati punito. Ma in generale che strumenti ha un associazione per fare indagini di questo tipo? Più o meno nessuno consentito dalla legge.

3. Abbiamo la normativa e i controlli sugli appalti più restrittivi del mondo, eppure i risultati sono quelli che sono. Il fisco italiano ha i dati di tutti i cittadini e tutti gli strumenti d'indagine possibili eppure in questa inchiesta c'è gente senza redditi che gira in ferrari e vive in appartamenti da straricchi. Nessuno si è accorto di nulla....

Quello che chiedevo nel mio post, e mi devo ripetere ancora, possibile che non ci fossero strumenti di controllo per accorgersi di questo andazzo?
Chi erano i soci fondatori(tutti ex detenuti?)
Chi sarebbe stato "il capo" di questa cooperativa?
I libri contabili,
I sindaci
I revisori dei conti
E..e..e..

Capisco che non spetta alla Coop indagare oltre a quello che spetta agli ordini preposti ma la Coop deve pur salvaguardare il suo nome e le maggioranza dei suoi soci onesti che vogliono proseguire su questa strada della cooperazione.

Non deve aspettare, come fanno i partiti, che sia la magistratura ad intervenire. È' troppo tardi.

L'etica e la morale la deve far rispettare la Coop e questo deve essere imperativo! None sarà certo compito delle forze dell'ordine questo.

Se ci fosse stata un po' di attenzione su questo probabilmente queste cose non accadrebbero.
Per il resto mi attendo alle critiche fatte sopra. Critiche costruttive, sia chiaro.


Allego il link(regolamenti) riguardo le Coop e le loro affiliate
http://www.e-coop.it/web/politiche-sociali/ancc
E' stato rispettoto tutto questo?
Se sì, siamo a cavvallo,, contrariamente son .azzi acidi.


Hola
Ultima modifica di gi.bo. il 10/12/2014, 22:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Coop sei tu, chi può darti di più?

Messaggioda flaviomob il 10/12/2014, 22:14

Cani e porci possono essere affiliati alle coop?

Sì, sostanzialmente chiunque può associarsi ad una cooperativa, ma non credo che sia questo il punto. Il problema è: chi dirige le cooperative e come, chi controlla, chi ha il coraggio di criticare. Ad esempio, una cooperativa che impiega prevalentemente precari, contratti a termine, lavoratori "intermittenti" o a chiamata, difficilmente troverà soci lavoratori disposti a mettersi contro la dirigenza, a denunciarne gli abusi, pena la possibilità di essere fatti fuori o comunque di non essere (quasi) più chiamati a lavorare. Poi c'è il macrosistema intorno: in una società corrotta conviene adeguarsi o rimanere integri, rischiando di non avere più lavoro / commesse. Ciò vale per tutte le imprese oneste, ovviamente. Parte una gara al ribasso per un appalto e ti accorgi che solo l'azienda mafiosa (magari pure una coop) è in grado di sostenere costi d'impresa così bassi, visto che ha un sacco di nero (sia di bilancio, sia di lavoratori)...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: La Coop sei tu, chi può darti di più?

Messaggioda trilogy il 10/12/2014, 22:30

gi.bo. ha scritto:[

Allego il link(regolamenti) riguardo le Coop e le loro affiliate
http://www.e-coop.it/web/politiche-sociali/ancc
E' stato rispettoto tutto questo?
Se sì, siamo a cavallo,, contrariamente son .azzi acidi.



Non ho idea se i regolamenti siano stati rispettati o meno. Ma è probabile di si, perchè in Italia i controlli sono più sulla forma che sulla sostanza, quindi rispettano la forma.
Poi si diventa "revisore" con 90 ore di formazione, :mrgreen: Un revisore nelle società di capitali ha alle spalle 5/7 anni di studi superiori e qualche anno di esperienza sul campo... e a volte ingannano anche quelli....

Nel caso di società cooperative aderenti ad una Associazione di rappresentanza legalmente riconosciuta, le revisioni ordinarie sono demandate a quest’ultima.L’attività di revisione viene attuata da revisori incaricati ed abilitati dall’Associazione stessa attraverso corsi promossi direttamente dalle Associazioni di riferimento, previa autorizzazione del Ministero.
I corsi, della durata di 90 ore, consentono al revisore di essere iscritto in un apposito albo istituito presso il MISE e di svolgere l’attività di vigilanza avvalendosi di un tesserino di identificazione.
Al revisore si applicano le cause di incompatibilità previste dall’articolo 2399 del codice civile.


La figura del revisore ha il compito di:
1. controllare la situazione economica e gestionale della cooperativa, verificandone la corretta tenuta della contabilità e la regolarità rispetto alle norme di legge e a quelle straordinarie;
2. controllare la partecipazione dei soci alla vita sociale e allo scambio mutualistico;
3. verificare che la cooperativa abbia requisiti necessari per beneficiare delle agevolazioni fiscali e previdenziali;
4. fornire agli organi di direzione e di amministrazione degli enti suggerimenti e consigli per migliorare la gestione ed il livello di democrazia interna;
5. in caso di necessità, diffidare la cooperativa ai sensi dell’art. 5 del D.lgs. n. 220/2002.
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Re: La Coop sei tu, chi può darti di più?

Messaggioda gi.bo. il 10/12/2014, 22:32

flaviomob ha scritto:Cani e porci possono essere affiliati alle coop?

Sì, sostanzialmente chiunque può associarsi ad una cooperativa, ma non credo che sia questo il punto. Il problema è: chi dirige le cooperative e come, chi controlla, chi ha il coraggio di criticare. Ad esempio, una cooperativa che impiega prevalentemente precari, contratti a termine, lavoratori "intermittenti" o a chiamata, difficilmente troverà soci lavoratori disposti a mettersi contro la dirigenza, a denunciarne gli abusi, pena la possibilità di essere fatti fuori o comunque di non essere (quasi) più chiamati a lavorare. Poi c'è il macrosistema intorno: in una società corrotta conviene adeguarsi o rimanere integri, rischiando di non avere più lavoro / commesse. Ciò vale per tutte le imprese oneste, ovviamente. Parte una gara al ribasso per un appalto e ti accorgi che solo l'azienda mafiosa (magari pure una coop) è in grado di sostenere costi d'impresa così bassi, visto che ha un sacco di nero (sia di bilancio, sia di lavoratori)...
Concordo solo in parte, Flavio.
Sulla prima parte in cui i lavoratori sono in difficolta a criticare la gestione per ovvi motivi, concorso pienamente.

Per quanto riguarda invece sul poter gareggiare col potere mafioso e quindi per sopravvivere ti devi adattare, su questo non ci sto' e non possono starci le affilate Coop.

La Coop Italia ha un'immagine costruita con fatica e con decenni di lavoro capillare e questa la si deve preservare da qualsiasi tentazione che non sia lecita.

Son sempre li ad aspettarti al varco per distruggerti.

Il sistema Cooperativo deve sempre essere tenuto fuori da questi intrallazzi anche per il fatto che deve sempre onorare quell'idea nata anni orsono dai pionieri del sistema cooperativo.Un sistema che va contro a che lor signori che la vorrebbero distruggere.(esselunga docet)

La Coop ha peraltro un suo statuto/regolamenta a cui far riferimento. Ecche sono solo parole scritte queste?

Entra in questo link e ti accorgerai che probabilmente seguendo quanto scritto certe cose non sarebbero successe e non potrebbero succedere dopo.

Ora se c'e' stata disattenzione su questo, qualcuno dovra' pagare o no? O come il solito e' un sistema anche qui che si e' talmente incancrenito per cui e' difficile riformarlo se non ripartendo da zero?

Speriamo non sia casì altrimenti sarebbe triste per noi. Per gli altri sicuramente no. Questi sorriderebbero, fregandosi finalmente le mani.


hola
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Re: La Coop sei tu, chi può darti di più?

Messaggioda gi.bo. il 10/12/2014, 22:45

trilogy ha scritto:
gi.bo. ha scritto:[
Allego il link(regolamenti) riguardo le Coop e le loro affiliate
http://www.e-coop.it/web/politiche-sociali/ancc
E' stato rispettoto tutto questo?
Se sì, siamo a cavallo,, contrariamente son .azzi acidi.


Non ho idea se i regolamenti siano stati rispettati o meno. Ma è probabile di si, perchè in Italia i controlli sono più sulla forma che sulla sostanza, quindi rispettano la forma.
Poi si diventa "revisore" con 90 ore di formazione, :mrgreen: Un revisore nelle società di capitali ha alle spalle 5/7 anni di studi superiori e qualche anno di esperienza sul campo... e a volte ingannano anche quelli....

Nel caso di società cooperative aderenti ad una Associazione di rappresentanza legalmente riconosciuta, le revisioni ordinarie sono demandate a quest’ultima.L’attività di revisione viene attuata da revisori incaricati ed abilitati dall’Associazione stessa attraverso corsi promossi direttamente dalle Associazioni di riferimento, previa autorizzazione del Ministero.
I corsi, della durata di 90 ore, consentono al revisore di essere iscritto in un apposito albo istituito presso il MISE e di svolgere l’attività di vigilanza avvalendosi di un tesserino di identificazione.
Al revisore si applicano le cause di incompatibilità previste dall’articolo 2399 del codice civile.

La figura del revisore ha il compito di:
1. controllare la situazione economica e gestionale della cooperativa, verificandone la corretta tenuta della contabilità e la regolarità rispetto alle norme di legge e a quelle straordinarie;
2. controllare la partecipazione dei soci alla vita sociale e allo scambio mutualistico;
3. verificare che la cooperativa abbia requisiti necessari per beneficiare delle agevolazioni fiscali e previdenziali;
4. fornire agli organi di direzione e di amministrazione degli enti suggerimenti e consigli per migliorare la gestione ed il livello di democrazia interna;
5. in caso di necessità, diffidare la cooperativa ai sensi dell’art. 5 del D.lgs. n. 220/2002.
.azzo, Trilogy, non puoi giustificare tutto questo asserendo che sì ci sono le regole ma queste sono solo di faccaita e oltre oltre a questo non ci sono persone formate x il controllo.

Mi preoccupi quando fai queste considerazioni.

A questo punto puo' passare di tutto e se anche le Coop sono entrate in questa logica come si puo dire che : la coop sei tu. chi puo darti di piu'?

La Coop è una Cooperativa di consumatori che vuole coniugare utili e socialità, reddito e solidarietà e su questo ha creato il suo statuto.Ed e' nella logica dei padri fondatori

e' carta da macero tutta questa?

Cmq vale sempre quanto ho scritto sopra:
Chi non e' daccordo col sistema Cooperativistico, non e' costretto a postare. Non mi son rivolto a costoro! Possono riposarsi un po'


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Re: La Coop sei tu, chi può darti di più?

Messaggioda flaviomob il 11/12/2014, 0:02

Gibo:

Per quanto riguarda invece sul poter gareggiare col potere mafioso e quindi per sopravvivere ti devi adattare, su questo non ci sto' e non possono starci le affilate Coop.


Non DEVONO starci, Gibo.
Ma a questo punto i vertici delle associazioni di cooperative (Legacoop, Confcooperative eccetera) hanno dormito in questi anni? Il sistema Sesto che cos'era? I presidenti di (pseudo) coop sociali scappati con la cassa che cosa sono? Gli appalti TAV inquinati dalle mafie e in cui sono presenti le potenti cooperative ravennati? I dirigenti di coop edili intercettati con i mafiosi? Le coop tangent-friendly in Expo?


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Re: La Coop sei tu, chi può darti di più?

Messaggioda Salemi il 11/12/2014, 0:41

Un mese fa, un'amico che segue gli andamenti finanziari ha ritirato una parte dei suoi depositi presso la Coop. Niente a che vedere quindi con Mafiacapitale. Qualcosa non funzionava già un mese fa. Oggi altri hanno fatto altrettanto impauriti da Mafiacapitale. Non credo che il fenomeno sia presente solo a livello locale.
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Re: La Coop sei tu, chi può darti di più?

Messaggioda franz il 11/12/2014, 8:33

Mi pare che si stia facendo una certa confusione tra la Coop, una società cooperativa in particolare, che con lo stesso nome esiste in altri paesi e che gestisce la distribuzione di prodotti alimentatari tramite una catena di negozi, ed il sistema piu' generale delle coperative, che non sono solo di consumo ma anche di produzione e servizi diversi. Se una cooperativa in particolare ha un problema, non capisco perché questo dovrebbe implicare un pregiudizio alle altre società che hanno adottato la struttura "cooperativa" http://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_cooperativa

A seconda della natura dei soci e delle finalità che gli stessi intendono perseguire possiamo avere:

una Cooperativa di credito: in particolare queste sono rappresentate dalle Banche di Credito Cooperativo (BCC): lo scopo consiste nel fare una politica del credito equa verso i loro soci e clienti, discostandosi da logiche di mero guadagno;
una Cooperativa di consumo: l'obiettivo è di acquistare e rivendere beni di qualità a prezzi vantaggiosi ai propri soci-consumatori (un esempio di tale cooperativa può essere la Coop);
una Cooperativa di produzione e lavoro: lo scopo consiste nel procurare lavoro alle migliori condizioni possibili per i propri soci-lavoratori; il rapporto fra socio e cooperativa è regolato dal Regolamento interno (obbligatorio per questo tipo di cooperative ai sensi della Legge 142/2001);
una Cooperativa sociale: si tratta di cooperative di lavoro per la gestione di servizi socio sanitari ed educativi (dette di tipo A) o finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate come disabili, ex detenuti, ecc.(dette di tipo B);
una Cooperativa di abitanti o Cooperativa edilizia: finalizzata alla costruzione di alloggi per i propri soci in un rapporto corretto tra qualità e prezzo;
una Cooperativa agricola o della pesca: si tratta di cooperative per coltivazione, trasformazione, conservazione, distribuzione di prodotti agricoli o zootecnici oppure finalizzate all'esercizio in comune della pesca o di attività ad essa inerenti.


Anche le associazioni tra cooperative (leghe) sono diverse:
UE.COOP – Unione Europea delle Cooperative
Confcooperative
LegaCoop
A.G.C.I. Associazione Generale Cooperative Italiane
UNCI - Unione Nazionale Cooperative Italiane
UN.I.COOP. - Unione Italiana Cooperative

Le società coperative in Italia sono oltre 71'000 e sono semplicemente una delle varie forme societarie che i soci possono stabilire tra loro al momento della costituzione. hanno particolari obblighi e hanno particolari facilitazioni ma posssono delinquere come ogni altra società ed i controlli spettano giustamente allo Stato.

http://euricse.eu/sites/euricse.eu/file ... _n1868.pdf

Mi chiedo allora cosa c'entri: "la Coop sei tu, ...."
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Re: La Coop sei tu, chi può darti di più?

Messaggioda flaviomob il 11/12/2014, 9:03

Non sono "come ogni altra società", hanno vantaggi fiscali (e fino a qualche anno fa sgravi contributivi, a danno dei dipendenti) ma in cambio devono garantire di non lucrare e di perseguire progetti per il bene comune della collettività.
Per cui i controlli devono essere più serrati, giusto che la magistratura controlli "a valle" ma anche "a monte" le grandi unioni di cooperative devono dotarsi di strumenti di vigilanza maggiore ed anche all'interno delle stesse coop chi è socio dev'essere incentivato ad esercitare una funzione di controllo attraverso la trasparenza degli atti amministrativi e la partecipazione attiva alla vita della cooperativa, senza intimidazioni o condizionamenti. Certo, bisogna ammettere che da parte di molti soci c'è stata collusione e convenienza altrimenti si sarebbero fatti sentire prima.


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Re: La Coop sei tu, chi può darti di più?

Messaggioda trilogy il 11/12/2014, 10:11

gi.bo. ha scritto:... Trilogy, non puoi giustificare tutto questo asserendo che sì ci sono le regole ma queste sono solo di faccaita e oltre oltre a questo non ci sono persone formate x il controllo.

Mi preoccupi quando fai queste considerazioni.

A questo punto puo' passare di tutto e se anche le Coop sono entrate in questa logica come si puo dire che : la coop sei tu. chi puo darti di piu'?

La Coop è una Cooperativa di consumatori che vuole coniugare utili e socialità, reddito e solidarietà e su questo ha creato il suo statuto.Ed e' nella logica dei padri fondatori

e' carta da macero tutta questa?

Cmq vale sempre quanto ho scritto sopra:
Chi non e' daccordo col sistema Cooperativistico, non e' costretto a postare. Non mi son rivolto a costoro! Possono riposarsi un po' [/color]
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gi.bo Io non giustifico un bel nulla. Vorrei sapere dove lo faccio. Mi limito ad osservare la situazione, e conosco il mondo cooperativo molto bene, dato che ho fatto le mie prime esperienze di lavoro proprio nel settore cooperativo, occupandomi di finanza.
Stai facendo un sacco di confusione con lo slogan delle cooperative di consumo che fatturano centinaia di milioni in tutta Italia e non centrano nulla con questa storia. Qui è coinvolta una cooperativa, di ex detenuti, che fattura qualche milione con gli appalti del comune di Roma. Stai confrontando realtà completamente differenti, nella storia, nel modello di governance, nella partecipazione dei soci, nei controlli a cui sono sottoposte.
Se prendiamo un caso e automaticamente lo estendiamo a tutto un settore, allora tutta la cooperazione è marcia, tutto il terzo settore è una banda di mafiosi ecc.ecc. Anche nelle varie associazioni per la legalità, anti racket, antiusura, sono documentate da varie indagini pesanti infiltrazioni mafiose. Allora che facciamo? Dobbiamo concludere che tutti coloro che si occupano di legalità, di contrasto all'usura, al racket sono mafiosi?

Per il resto in Italia ci sono dei problemi culturali, che riguardano tutti gli ambiti, non la cooperazione, il primo è che il controllo formale prevale sulla sostanza. Una amministrazione pubblica può sperperare miliardi di euro, purchè tutte le carte siano in regola.

Il secondo è che quando si parla di corruzione o malaffare si cerca di sostenere che il problema riguardi solo qualche specifica categoria: i politici sono ladri, gli industriali sono corruttori ecc. Non è così, sono problematiche che attraversano tutte le categorie del paese. Per cui in qualunque settore trovi gente che fa il suo lavoro onestamente e gente che ruba o abusa del potere che ha.
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