gi.bo. ha scritto:Berlusca, Berluschino e tutti finora che hanno fatto se non tagliare sempre a noi come fossimo noi gli spendaccioni e coloro che hanno fatto questi danni.
Perché una buona volta non dimostrano che chi sbaglia sia il primo a pagare con interessi alti e poi casomai chiedere (dopoa noi un contributo? Cosa ci può essere di sinistra in questo governo?
Destra o sinitsra non conta: hai individiato il centro del problema.
Non siamo noi cittadini a vivere sopra le nostre possibilità. Non ci sono in gro elicotteri che spargomo banconote sulle città.
Se le cose costano di piu' ma lo stipendio viene convertito al centesimo (1936.27) le personaenormali fanno delle scelte.
Si comprano prima le cose indispensabili (costi quel che costi) che sono il mangiare e tutti gli obblighi inderogabili (affitti, assicurazioni) e poi sul resto si risparmia, posticipando quello che non è indispensabile. Eventualmente si possono per un po' usare i risparmi. Magari qualcuno puo' anche fare debiti. Ma sostanzialmente parlando, sono fatti privati. Ognuno fa quello che puo' e che vuole.
Il vero problema riguarda la spesa pubblica, perché essa è di tutti, non di nessuno.
E qui valgono gli stessi principi. Non si puo' spendere piu' di quanto si incassa.
Non si possono fare debito oltre un tot, altrimenti chi presta i soldi inizia a dubitare di poter rivedere indietro quanto prestato.
Con un'ulterore precisazione. Non esistono soldi pubblci. Esistono solo soldi nostri che diventano pubblici pagando le tasse.
Quindi se le tasse aumentano, noi abbiamo meno soldi per comprere beni e servizi.
Se andiamo a vedere gli aumenti dei prezzi da quando c'è l'euro vedremo che tra tariffe pubbliche (gas, autobus, treni) e tasse, il vero furto dalla nostre tasche lo ha fatto lo stato, non i commercianti. Ovvio che poi se aumenti le tasse alle imprese ed ai dettaglianti, se aumenti le tasse sulla benzina e l'IVA, le tasse si traslano e finiscono nel prezzo di vendita.