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Flat tax

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Re: Flat tax

Messaggioda franz il 08/12/2014, 10:59

trilogy ha scritto:
flaviomob ha scritto:Trilogy, com'è possibile che in alcuni paesi (Argentina p.e.) la tassazione sia sopra al 100%? :shock: :shock:


In Argentina infatti non se la passano bene :mrgreen:
Comunque è un dato a cui dovrebbero dare una definizione differente, perchè così è ingannevole.
Viene calcolato come percentuale sui profitti totali ma oltre alla tassa sui profitti contiene le tasse su dividendi, capital gain; tasse sui rifiuti, veicoli, ecc. A queste voci vengono sommati i contributi sociali pagati dalle imprese. Quindi evidenzia l'intera pressione fiscale/contributiva sull'azienda. Quello che penalizza l'Italia in questa graduatoria sono in particolare i contributi sociali.
Per il nostro paese, altre simulazioni che prendono in esame la pressione fiscale utilizzando "aziende tipo" forniscono comunque risultati di una pressione fiscale complessiva sulle imprese ben oltre la soglia del 50%

Un attimo.
Se vi riferite a questa statistica: http://data.worldbank.org/indicator/IC. ... &sort=desc
si tratta di come gravano le imposte sull'utile inteso come la differenza tra cio' che si è fatturato e tutto cio' che è considerato deducibile.
La dicitura qui è chiara:
Total tax rate measures the amount of taxes and mandatory contributions payable by businesses after accounting for allowable deductions and exemptions as a share of commercial profits.

In italia i contributi sono deducibili dall'utile IRES (e ci mancherebbe) e bisogna vedere cosa fanno invece in Argentina e Comoros per evare tassi cosi' alti. Molto probabilmente una serie di costi non saranno deducibili, con la conseguenza che le tasse sono superiori all'utile civile. Oppure ci sono tasse che non gravano sull'utile ma su componenti
Tornando all'Italia, abbiamo che IRAP invece non ammette in deduzione il costo del lavoro (tutto) dipendente ed indipendente.
Come si calcola l’IRAP
Per il calcolo IRAP occorre fare riferimento alle informazioni in bilancio. La base imponibile IRAP è data dalla differenza tra Valore della Produzione e Costi della Produzione al netto di spese del personale, compensi per lavoro autonomo, svalutazioni delle immobilizzazioni, perdite sui crediti, quota interessi del canone di locazione finanziaria e perdite su crediti. L’aliquota da applicare alla base imponibile è del 3,90% ma le Regioni hanno la facoltà di variarla fino a un punto percentuale. Nella formazione della base imponibile IRAP risultano indeducibili i costi del lavoro, il più grande ostacolo alla crescita delle imprese poiché scoraggia gli imprenditori ad assumere nuovo personale. Non solo: non risultano detraibili neppure gli interessi passivi, penalizzando le imprese che vogliono farsi aiutare dalle banche a crescere nel business.
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Re: Flat tax

Messaggioda franz il 08/12/2014, 11:11

ranvit ha scritto:Poi sul link indicato da franz leggo: Anche il Regno Unito e la Germania finanziano la sanità con contributi che ricadono in parte sui datori di lavoro, ma nello studio non vengono considerati. :roll:
Solito modo di fare i furbi....ma questa volta non italiano (come quello delle banche tedesche negli stress test)? :roll:

No, Ranvit, semplicemente capire la differenza tra tassa e contributo. Una cosa sono le tasse, altro i contributi.
Quella statistica misura la pressione fiscale sugli utili delle aziende, non il peso dei contributi.
Giusto quindi che non vengano considerati i contributi sanitari, previdenziali. Quella sarebbe una statistica a parte.
E non so qui l'Italia come sarebbe messa.
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Re: Flat tax

Messaggioda ranvit il 08/12/2014, 11:13

Come si calcola l’IRAP
Per il calcolo IRAP occorre fare riferimento alle informazioni in bilancio. La base imponibile IRAP è data dalla differenza tra Valore della Produzione e Costi della Produzione al netto di spese del personale, compensi per lavoro autonomo, svalutazioni delle immobilizzazioni, perdite sui crediti, quota interessi del canone di locazione finanziaria e perdite su crediti. L’aliquota da applicare alla base imponibile è del 3,90% ma le Regioni hanno la facoltà di variarla fino a un punto percentuale. Nella formazione della base imponibile IRAP risultano indeducibili i costi del lavoro, il più grande ostacolo alla crescita delle imprese poiché scoraggia gli imprenditori ad assumere nuovo personale. Non solo: non risultano detraibili neppure gli interessi passivi, penalizzando le imprese che vogliono farsi aiutare dalle banche a crescere nel business.



Follia che solo un dracula poteva immaginare e che restera' a lungo sulla coscienza di Prodi e della sinistra monstre (prima di Renzi :D )! :twisted: :twisted:
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Re: Flat tax

Messaggioda trilogy il 08/12/2014, 11:42

Purtroppo si. L'IRAP è stata un errore macroscopico. Diversi economisti avevano evidenziato i problemi che comportava, ma ha prevalso l'approccio ideologico tipico dei dibattiti sulle questioni economiche e fiscali in italia. Questo ha impedito di porvi rimedio per anni. Solo ora, la stanno lentamente modificando.
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Re: Flat tax

Messaggioda franz il 08/12/2014, 11:50

Comunque, visto che è ancora è pendente la domanda di Ranvit ("si dice che la tassazione per le imprese arrivi al 68%, ma come si compone questo 68?") io ci provo.
Per prima cosa il dato che riesco a trovare (tassazione sulle imprese) è pari al 65.4%
http://data.worldbank.org/indicator/IC. ... &sort=desc
Nei pesi occidentali europei solo la Francia ci batte (66.6%) e la Svezia e di un filo sotto il 50, con la Germania al 48.8%, USA al 43.8%, UK al 36.7% la Svizzera al 29% ed il Lussemburgo al 20%.

Dato che l'aliquota IRES è il 27.5% (flat tax) potremmo partire da qui per capire quale è la somma di tutti gli utili societari. In effett non è vero perché lo stato chiede acconti (che fanno parte del gettito) superiori al 100% ed arrivano fino al 130% per alcune tipologie. Ho quindi stimato una aliquota media equivalente del 30%.
In questo modo i 40 miliardi di gettito corrispondono a 133 miliardi di utili in tutte le imprese.
Ci sono poi i 37 miliardi IRAP che vanno incidere su quell'utile ma va anche detto che IRAP non è pagata solo dai privati. Anche lo stato e le amministrazioni locali ed alcune persone fisiche la pagano. La quota a carico delle imprese è (secondo l'immancabile CGIA di Mestre) di 24 miliardi. Questo fa un altro 18% sull'utile ed un 48% totale.

L'imu a carico delle imprese è stata di 18 miliardi nel 2013 (fonte sole 24 ore) e questo fa un altro 13.50% sull'utile. Arriviamo al 61.50% in totale.

Il resto sono spiccioli. Esistono sicuramente mille altri balzelli indiretti a carico delle imprese (imposta di bollo, imposta di pubblicità, .. probablmente potremmo anche contare le accise sulla benzina) e si fanno in fretta a raggranellare 5.2 miliardi in varie cose.

In totale la mia ipotesi è che quel 65.4% sia composto da

IRES 45.9%
IRAP 27.5%
IMU 20.6%
Altri 6.0%
Totale 100.0%
===
Le imprese pagherebbero quindi 87.2 miliardi in tasse varie su una base impositiva stimata (utile) di 133.3 miliardi.
===
Salvo errori ed omissioni, ovviamente
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Re: Flat tax

Messaggioda trilogy il 08/12/2014, 12:00

franz ha scritto:Comunque, visto che è ancora è pendente la domanda di Ranvit ("si dice che la tassazione per le imprese arrivi al 68%, ma come si compone questo 68?") io ci provo.
Per prima cosa il dato che riesco a trovare (tassazione sulle imprese) è pari al 65.4% [..]

In totale la mia ipotesi è che quel 65.4% sia composto da

IRES 45.9%
IRAP 27.5%
IMU 20.6%
Altri 6.0%
Totale 100.0%
===
Salvo errori ed omissioni, ovviamente


Così ricavi un dato diverso da quello della WB , e bisogna fare attenzione perchè alcune voci hanno una base imponibile non legata ai profitti, quindi bisogna ragionare, nell'esempio che fai, in valori assoluti non percentuali.
Quel dato della WB è in sostanza il profitto lordo meno tasse e contributi obbligatori. Altri tax rate sono calcolati in modo differente.
La voci di calcolo di quello WB sono queste:

http://argomenti.ilsole24ore.com/parole ... -rate.html
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Re: Flat tax

Messaggioda franz il 08/12/2014, 12:11

trilogy ha scritto:Così non lo ricavi perchè sono voci che hanno una base imponibile non legata ai profitti.
Quel dato della WB è in sostanza il profitto lordo meno tasse e contributi obbligatori. Altri tax rate sono calcolati in modo differente.

Questo è chiaro, ci sono tasse diverse con basi imponibili diverse.
Ma se dovessimo considerare i contributi obbligatori ("i contributi e tasse sociali e previdenziali") allora c'è qualche cosa che non quadra. Il gettito contributivo 2013 è stato di 191 miliardi. Come sappiamo il 70% e passa è a carico delle imprese e quindi l nostro tax rate supererebbe di gran lunga il 100%. Per me con la formula "i contributi e tasse sociali e previdenziali non si intendono quelli dei lavoratori (pagati dall'azienda) ma altro. Possono essere quelli del consiglio di amminisrazione o dei titolari?

Il riferimento a "tasse su rifiuti, veicoli, trasporti e simili: tiene dunque conto dell'intera pressione fiscale sull'azienda" corrisponde tuttavia alla mia idea. Converrai che le tasse elencate hanno una base imponibile di riferimento diversa dall'utile, eppure ci sono, vanno calcolate e concorrono formare pressione fiscale sull'azienda.
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Re: Flat tax

Messaggioda trilogy il 08/12/2014, 12:33

franz ha scritto:Per me con la formula "i contributi e tasse sociali e previdenziali non si intendono quelli dei lavoratori (pagati dall'azienda) ma altro. Possono essere quelli del consiglio di amministrazione o dei titolari? ....


E' probabile, dato che i profitti lordi delle imprese nel 2013 ammontano a poco più di 70 miliardi.
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Re: Flat tax

Messaggioda ranvit il 08/12/2014, 12:40

Come abbiamo visto dai calcoli esposti da Franz, quindi, l'Irap calcolata sugli utili è intorno al 27% che si somma all'Ires....una vera follia.....se fossi un imprenditore avrei due possibilità o eludo/evado o me ne vado all'estero! :twisted:
Vediamo cosa dicono i ns amici del forum di tendenza sinistrasinistra? ;)
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Re: Flat tax

Messaggioda Robyn il 08/12/2014, 13:36

La globalizzazione ci impone di rivedere il modello universalistico del welfare che non può essere affidato completamente ne ai privati ne tanto meno si può seguire il modello della mittleuropa delle assicurazioni.Già bonus bebè,edilizia sociale e rmg non sono univeralistici.La domanda è se la sanità pubblica può negare l'assistenza sanitaria a chi è in stato di emergenza e non rientra nelle fasce di reddito,mi pare di no.Prima si presta tutta l'assistenza sanitaria necessaria e si paga successivamente se non si è nelle fasce di reddito e non come si fà negli Usa dove si controlla prima la carta di credito.La stessa cosa per l'istruzione e l'università pubblica si può venire nella scuola pubblica ma si paga per intero la retta se non si è nelle fasce di reddto
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