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mariok ha scritto:Diciamolo per l'ennesima volta.
La spesa pubblica italiana nell'ultimo anno è aumentata, in valore assoluto, del 7,8% rispetto all'anno precedente.
ranvit ha scritto:Il vero processo di Norimberga andrebbe fatto alla classe politica che ha prodotto tutto questo.
Giusto! ma chi farebbe la parte dei giudici??
IL CASO
Senato, aula dice no all’uso
delle intercettazioni Azzollini
L’Aula di Palazzo Madama conferma il «no» alla richiesta dei magistrati di Trani di poter utilizzare le intercettazioni del presidente della commissione Bilancio
di Redazione Online
Via libera dell’Aula del Senato al diniego della richiesta di autorizzazione all’uso delle intercettazioni del senatore Antonio Azzollini (Ncd), trasmessa a palazzo Madama dalla procura di Trani nell’ambito dell’inchiesta sul porto di Molfetta.Poche ore prima che prenda il via al Senato la sessione di bilancio, l’Aula di Palazzo Madama conferma il «no» alla richiesta dei magistrati di Trani di poter utilizzare le intercettazioni del presidente della commissione Bilancio, Antonio Azzollini (Ncd), coinvolto nell’inchiesta sugli appalti per il porto di Molfetta con 160 sì e 36 no.
L’inchiesta
Il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama Azzollini è indagato dalla procura di Trani per la presunta maxifrode da 150 milioni di euro legata alla costruzione del nuovo porto di Molfetta (Bari), città in cui Azzollini è stato per molti anni sindaco. Il parlamentare è ritenuto dalla pubblica accusa il promotore di un’associazione per delinquere costituita per commettere delitti contro il patrimonio, la fede pubblica e la pubblica amministrazione. Azzollini nell’ottobre 2013 ricevette un avviso di garanzia per associazione per delinquere, abuso d’ufficio, reati ambientali, truffa e falso. Disse subito che avrebbe chiarito tutto ai magistrati ma, il mese successivo, convocato in procura per l’interrogatorio, si avvalse della facoltà di non rispondere. L’inchiesta - a quanto si apprende - è vicina alla conclusione. Secondo la procura di Trani, il Comune di Molfetta, guidato da Azzollini, sapeva dal 2005 che sui fondali del nuovo porto c’erano decine di migliaia di ordigni bellici inesplosi. Nonostante questo fece finta di nulla: nel 2007 appaltò i lavori per la costruzione della diga foranea e del nuovo porto commerciale, opere finora non realizzate e forse irrealizzabili. Un intervento dal costo iniziale di 72 milioni che col tempo è lievitato a 147 milioni perché era necessario bonificare l’area da proiettili, bombe e fusti contenenti cianuro, iprite, acido clorosolfonico, fosforo e fosgene. Gran parte dei finanziamenti pubblici, col passare del tempo, sono stati distratti dal Comune che li ha utilizzati - secondo i pm - per fare un’operazione di maquillage del bilancio cittadino per dimostrare il rispetto del patto di stabilità ed evitare un ipotetico rischio di default. L’area interessata dai lavori (del valore di 42 milioni) è stata sottoposta a sequestro il 7 ottobre 2013, così come i restanti 33 milioni di euro stanziati per la realizzazione dell’infrastruttura e ancora disponibili.
M5S: «Pd e Lega salvano indagato Azzollini»
«Il Senato con il voto di Pd, Lega Nord, Forza Italia, Ncd vota no all’uso delle intercettazioni telefoniche nel procedimento penale che vede coinvolto il senatore Azzolini (Ncd)». Enrico Cappelletti, capogruppo M5S in Commissione Giustizia di Palazzo Madama, è chiaro - «Azzolini è indagato per truffa allo Stato, associazione a delinquere, abuso d’ufficio, frode in pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientali nell’inchiesta che lo vede coinvolto nello scandalo sul porto di Molfetta». «Renzi e Salvini vanno in tv a parlare di lotta alla corruzione e legalità. Tutte balle. Nei fatti in parlamento Pd e Lega vanno a braccetto per non permettere un completo svolgimento delle indagini alla magistratura, negando l’utilizzo di intercettazioni telefoniche su un senatore indagato per gravissimi reati. Solo Movimento 5 Stelle e Sel hanno votato favorevolmente all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche».
4 dicembre 2014 | 11:01
Allora la risposta a questo sarebbe molto semplice:Perché lasciare alla storia di dire chi sono stati gli autori di questi disastri se la sappiamo ora? Chi ci trattiene a non dirlo ora se lo sappiamo? Che sia dovuto alle ns. diverse interpretazioni sulle cause dei ns. disastri?franz ha scritto:ranvit ha scritto:Il vero processo di Norimberga andrebbe fatto alla classe politica che ha prodotto tutto questo.
Giusto! ma chi farebbe la parte dei giudici??
Beh, solitamente questi processi si fanno perché qualcuno perde e chi vince fa il processo.
Vedi appunto Norimberga.
Chiaro che sia nella proposta di Galloni sia nella mia, è implicita solo l'allegoria.
Non è detto poi che in Italia qualcuno vinca o perda mai qualche cosa.
L'Italia secondo alcuni è solo una palude, dove nulla cambia, tutto ristagna, e certe cose ... galleggiano sempre.
gi.bo. ha scritto:Allora la risposta a questo sarebbe molto semplice:Perché lasciare alla storia di dire chi sono stati gli autori di questi disastri se la sappiamo ora?
Fino ad ora i processi tipo Norimberga si son fatti soltanto davanti a disastri umanitari come quelli causati dal nazifascismo o come quelli ultimi dei Balcani ma visto che oramai questi son stati sostituiti dai disastri finanziari e dalla politiche sbagliate dei politici sapendo di sbagliare o per inesperienza , xche questi non possono essere giudicati come gli altri visto che in molti casi fan più danni degli altri?
No carissimo Franceso, ora più che mai abbiamo bisogno di processi e saper distinguere il bene dal male e il giusto dall'ingiusto.franz ha scritto:gi.bo. ha scritto:Allora la risposta a questo sarebbe molto semplice:Perché lasciare alla storia di dire chi sono stati gli autori di questi disastri se la sappiamo ora?
Cosa cambia? La storia la scrivono i vincitori.
Avesse vinto Hitler, chi avrebbero processato?
Lasciamo perdere i processi, caro Galloni e caro gi.bo.
Teniamoci le nostre opinioni e discutiamole, senza avvocati tra le balle.
gi.bo. ha scritto:No carissimo Franceso, ora più che mai abbiamo bisogno di processi e saper distinguere il bene dal male e il giusto dall'ingiusto.
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