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Il nocchiere

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il nocchiere

Messaggioda Salemi il 30/11/2014, 21:54

Osservare la tempistica, perché ha un ruolo fondamentale.


Quindi il governo Berlusconi IV entra in carica il 9 maggio 2008.

Nel giugno 2008 il Governo Berlusconi IV ha espresso la volontà di riproporre un nuovo disegno di legge riguardante l'immunità alle alte cariche (stavolta solo le prime quattro, facendo cioè rientrare il Presidente del Consiglio ma escludendo quello della Corte Costituzionale): è stato denominato "lodo Alfano"[1] dal nome del proponente, il ministro della Giustizia Angelino Alfano. A parere del ministro, il nuovo provvedimento si differenzierebbe dal lodo Schifani, che riprende in termini di contenuti, in quanto compatibile con quanto indicato nella sentenza della Corte che aveva in precedenza dichiarato l'illegittimità costituzionale della parte inerente tematiche simili a quelle trattate nella nuova legge. Il lodo Alfano prevede il termine di legislatura per la sospensione dei processi e la possibilità di proseguire con le azioni civili di risarcimento.

Guarda caso, Berlusconi presenta un disegno di legge che riguarda l’immunità alle alte cariche (stavolta solo le prime quattro, facendo cioè rientrare il Presidente del Consiglio)

Cioè si fa l’ennesima legge ad personam per salvare sé stesso. Nel silenzio generale del mondo politico (super casta).

Ovvio che non potesse fare questa operazione da capo dell’opposizione.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda Salemi il 30/11/2014, 22:24

Il disegno di legge è stato presentato dal ministro della giustizia Angelino Alfano e approvato dal Consiglio dei ministri del Governo Berlusconi IV in data 26 giugno 2008 «con l'obiettivo di tutelare l'esigenza assoluta della continuità e regolarità dell'esercizio delle più alte funzioni pubbliche»[3], prima di essere approvato dalle Camere in virtù della votazione conforme del Senato tenutasi in seconda lettura il 22 luglio 2008 con 171 sì, 128 no e 6 astenuti.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, all'atto della promulgazione, ha affidato ad una nota[4] le motivazioni che l'hanno spinto a firmare immediatamente tale legge, nonostante le accese polemiche da essa suscitate e una precedente sentenza della Corte Costituzionale che aveva annullato il precedente lodo Schifani.


In tempi rapidissimi, appena insediato, Berlusconi si fa approvare una legge che lo metta al sicuro.

Le responsabilità di Napolitano.

La legge Alfano è evidente che sia incostituzionale. Si muovono 100 costituzionalisti italiani con prima firma Gustavo Zagrebelsky. Redigono un manifesto con le motivazioni della incostituzionalità della legge.

Malgrado questo, testardamente Napolitano insiste per la costituzionalità.
Da Wikipedia:

La legge è stata dichiarata incostituzionale con pronuncia della Corte costituzionale del 7 ottobre 2009 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione (sentenza 262\2009).

E qui un cittadino normale s’incazza.

S’incazza perché:

La legge è palesemente incostituzionale ma Napolitano afferma il contrario. E qui si sputtana integralmente come persona e come politico rovinando completamente la sua carriera, in quanto:
1) Napolitano diventa non più credibile vista l’insistenza nel ritenerla costituzionale a tutti i costi.
2) Sputtana l’istituzione che rappresenta.
3) Sputtana il partito di provenienza (che al tempo votavo)

Bastava una semplice operazione che la Costituzione prevede per la sua carica.

Quando ritiene nel dubbio che qualcosa non quadri, il presidente della Repubblica rinvia la legge alle Camere per un’altra lettura. Ma la Costituzione ha previsto che se anche la legge ritorna alla sua firma senza il cambiamento di una sola virgola, il presidente della Repubblica “HA L’OBBLIGO DI FIRMARE LA LEGGE”.

In questo modo, se Napolitano avesse rimandato alle Camere il Lodo Alfano lui ne sarebbe uscito pulito come un bebé. Nessuno, ripeto, nessuno avrebbe potuto sollevare obiezioni di sorta nei suoi confronti.
La figura delle istituzioni sarebbe uscita salva ed il Pd, di derivazione Pci, Pds, Ds ne sarebbe uscito intonso.

Non andò così. PERCHE???
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Re: Il nocchiere

Messaggioda Salemi il 30/11/2014, 23:36

Non andò così perché:

In quel passaggio storico, nel Tribunale di Milano si stava celebrando il processo Mills.
http://it.wikipedia.org/wiki/David_Mills

Perché tutta questa fregola per fare approvare in tempi rapidissimi il lodo Alfano?

Perché Gaetano Pecorella, principe del Foro di Milano, nonché parlamentare di Forza Italia e consulente legale di Silvio Berlusconi, lo avvisò che a Milano questa volta ci avrebbe rimesso le penne.

L’avvocato Pecorella conosceva molto bene, per i suoi trascorsi professionali, il collegio giudicante del processo Mills, ed avendo seguito il processo si era reso conto per come si erano messe le cose, quale sarebbe stato il verdetto finale. Silvio Berlusconi colpevole.

Questa sentenza sarebbe stata l’annullamento delle ragioni per cui il patron di Mediaset era sceso in campo nel 1994. Difendersi dai processi in agenda, e salvare le sue aziende dal fallimento.

Dopo tanti sforzi, con la messa in campo di una serie di leggi ad personam tra il 2001 e 2006, adesso il Caimano si trovava ad affrontare un pericolo reale. La possibilità di essere condannato per la prima volta. Dopo anni di fatiche e sperpero di denaro.

I suoi consulenti legali, soprattutto Pecorella avevano visto giusto, perché per evitare il Lodo Alfano, il Tribunale di Milano ne decretò lo stralcio per tutto quanto riguardava Berlusconi. L’ex operatore di giustizia, Antonio Di Pietro, ai tempi ci fece sapere che Berlusconi fu salvato con lo stralcio per soli 4 giorni.

In seguito, l’avvocato Mills fu condannato, e comunque, nella motivazione, la Corte ritenne opportuno segnalare che Silvio Berlusconi era ritenuto il mandante morale.

Pecorella aveva visto giusto. Berlusconi verrà condannato successivamente in via definitiva il 1° agosto 2013 per il processo Mediaset e gli effetti di quella condanna sono oggi sotto gli occhi di tutti. La fine del Caimano che Nanni Moretti non aveva mai scritto nel suo film.

Dal suo punto di vista è ovvio che si dovesse salvare, A QUALUNQUE COSTO, dal processo Mills come gli aveva suggerito l’avvocato Pecorella.

E in quel “A TUTTI I COSTI”, ci sta dentro anche il caso De Gregorio, che ha patteggiato la corruzione per aver ricevuto da SB tre milioni di euro.

Il nodo centrale perché Silvio Berlusconi potesse salvarsi era quindi rappresentato dal Lodo Alfano. E per poterlo mettere in piedi era necessario “A TUTTI I COSTI” andare velocemente al governo. E per fare questo occorreva “AD OGNI COSTO” fare cadere il governo Prodi.

Senza poi tenere conto della complicità del neonato PD. Nella parte finale dell’estate del 2007, Repubblica riportava che gli uomini dell’ammmeregano Veltroni erano divisi. Una parte che sosteneva che Uolter si dovesse limitare a fare il segretario ed appoggiare Prodi. Mentre la parte ingorda pretendeva che toccasse a Veltroni guidare il governo. Così anche loro ne avrebbero beneficiato. Prevalse la seconda corrente, Uolter andò ad elezioni e fu sconfitto da Berlusconi e poi ci rimise anche la segreteria passata al vice Franceschini. Per la serie: Chi troppo vuole nulla stringe.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda Salemi il 01/12/2014, 0:18

NOTA AGGIUNTIVA

NAPOLITANO ha preferito sputtanarsi piuttosto che rinviare il Lodo Alfano alle Camere. Ma rinviandolo, sarebbe comunque trascorso del tempo, e quel tempo avrebbe permesso al Tribunale di Milano di poter processare Berlusconi.

In proposito il capo dello Stato ha subito notevoli pressioni dallo staff di Forza Italia perché la procedura fosse la più breve possibile. In gioco c'era la condannabilità dell'amico Silvio.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda Iafran il 01/12/2014, 0:54

Salemi ha scritto:In gioco c'era la condannabilità dell'amico Silvio.

Silvio era utile a tutti per garantire un posto in parlamento (alla faccia degli ingenui elettori di Cs).

Comunque, sarebbe bene ricordare anche che:
1) a Prodi, i vari D'Alema, Rutelli, Veltroni e gli ex DC della Margherita (e qualche altro) imposero categoricamente di non creare un proprio partito, se intendeva essere il leader della coalizione politica (leggasi cartello elettorale);
2) la striminzita maggioranza al senato era frutto dalla voglia del PDS e della Margherita di "volersi contare" ed il cartello elettorale finì con un 3% di voti in meno rispetto a quanto ebbe alla Camera, sotto un'unica bandiera.

I giochi "politici" delle mezze calzette di allora, purtroppo, tarparono le ali al progetto politico vero per gli italiani che voleva realizzare Prodi.
I "politici con le palle" non sono contemplati in un sistema democratico né tantomeno possono essere contemplati quei politici che sanno raggirare bene la gente.
L'attuale PdC, Renzi, tenderebbe ad raggruppare le due caratteristiche ed è osannato da persone che non credono in un sistema democratico.
La forte astensione in Emilia Romagna ed in Calabria obbliga, adesso, i politici veri a far valere le loro ragioni.
Renzi non può essere considerata la nostra "ultima spiaggia" (la storia della sinistra sinistra mi ricorda il pericolo dei comunisti menzionato alla bisogna dall'ex cavaliere) e smettiamola di diffamare autorevoli personalità quando mettono in dubbio le capacità politiche e democratiche dell'ex sindaco fiorentino.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda Salemi il 01/12/2014, 2:25

Iafran ha scritto:
Salemi ha scritto:In gioco c'era la condannabilità dell'amico Silvio.

Silvio era utile a tutti per garantire un posto in parlamento (alla faccia degli ingenui elettori di Cs).

Comunque, sarebbe bene ricordare anche che:
1) a Prodi, i vari D'Alema, Rutelli, Veltroni e gli ex DC della Margherita (e qualche altro) imposero categoricamente di non creare un proprio partito, se intendeva essere il leader della coalizione politica (leggasi cartello elettorale);
2) la striminzita maggioranza al senato era frutto dalla voglia del PDS e della Margherita di "volersi contare" ed il cartello elettorale finì con un 3% di voti in meno rispetto a quanto ebbe alla Camera, sotto un'unica bandiera.


Visto che stiamo ricordando quel lontano 2006:

1) All'inizio della campagna elettorale l'Unione era in vantaggio sul Cd di 11 punti. Poi persero qualche punto, ma il capolavoro venne dai due furboni a 15 giorni dalle elezioni. Bertinotti, che speranzoso di far prevalere la sua parte all'interno dell'Unione, si prodigò con quel capolavoro di comunicazione: "Anche i ricchi piangeranno". Visco (Pd) parlò di tasse. Alla fine l'Unione prevalse per soli 24mila voti.

2) Non dimentichiamo poi l'operato di quei due Bibi e Bibò che guidavano Ds e Margherita.

Quando nel 1998, intervenne Cossiga, il vecchio nemico di Prodi dai tempi della DC, per farlo fuori, in nome dei poteri
forti e di Berlusconi, consigliò a quelli dell'Ulivo di spedirlo più lontano possibile dall'Italia, perché avrebbe potuto organizzare la vendetta contro chi lo aveva malamente fatto fuori.

Allora scelsero di mandarlo in Europa. Nel 2001 affrontarono da soli le elezioni contro Berlusconi. E fecero regolarmente fiasco. All'avvicinarsi delle elezioni del 2006 l'Ulivo non aveva ancora trovato l'uomo giusto da contrapporre all'eterno cavaliere. E allora pensarono bene di mandare una delegazione a Canossa.

"Scusaci Romano, sappiamo di aver sbagliato. Perdonaci non lo faremo più. Ma adesso torna, dacci una mano a battere Berlusconi".

Prodi accettò, pur facendo una figura, diciamo di palta, perché lasciava il suo incarico 6 mesi prima.

Ma una volta messo piede in Italia, le iene gettarono la maschera. "Romano quante tessere hai?"- "Nessuna - rispose Romano". "Bene allora sappi, precisarono le iene, che comandiamo noi perché abbiamo le tessere".

Fu così che Prodi fu costretto ad inventarsi La fabbrica del programma e le primarie, per ottenere indipendenza dalle iene delle tessere.
-+-
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Re: Il nocchiere

Messaggioda ranvit il 01/12/2014, 8:45

Salemi: Visto che stiamo ricordando quel lontano 2006:

1) All'inizio della campagna elettorale l'Unione era in vantaggio sul Cd di 11 punti. Poi persero qualche punto, ma il capolavoro venne dai due furboni a 15 giorni dalle elezioni. Bertinotti, che speranzoso di far prevalere la sua parte all'interno dell'Unione, si prodigò con quel capolavoro di comunicazione: "Anche i ricchi piangeranno". Visco (Pd) parlò di tasse. Alla fine l'Unione prevalse per soli 24mila voti.

2) Non dimentichiamo poi l'operato di quei due Bibi e Bibò che guidavano Ds e Margherita.



Vedi che, anche se con un'altra ondata di post per mascherare la cosa, mi dai ragione? :lol:

La differenza sta nel fatto che per te è stata colpa degli altri mentre per me è evidente che Prodi non aveva, e non ha, la capacità di districarsi in politica: è un buon economista ma come politico...ciccia.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda ranvit il 01/12/2014, 8:59

annalu ha scritto: Ranvit, dato che a te piace tanto Craxi mi sembra giusto che non ti piaccia Prodi, e forse qualche ombra Renzi ce l'ha, dato che ti piace. Ormai però è inutile parlare di Prodi che ha deciso di non fare più politica in Italia (e non credo che l'Italia ci abbia guadagnato).
Quello che mi preoccupa è che continuiamo a tenere nel Pd i famigerati 101 (e più) che hanno impallinato Prodi PdR in segreto, dopo averlo osannato in pubblico, e continuano a non motiare il loro agire.
Per quanto la politica sia l'arte del possibile e richieda qualche compromesso, non mi pare che il tradimento e il non voler rendere conto delle proprie azioni sia segno di democrazia e buona politica.
Abbiamo un Pd che non si vergogna di avere nel suo seno persone delle quali non ci si può fidare. Renzi è tra questi? All'inizio pensavo di no, ma adesso, che dopo tanto tempo ancora i nomi dei famigerati restano ben coperti da segreto, mi viene un forte dubbio riguardo ad una sua connivenza con loro.

C'è qualcuno di meglio di Renzi nel Pd? Forse su questo hai ragione, non mi sembra ci siano questi grandi personaggi disponibili. Questo però non è certo motivo di gioia.

Annalu


Ripeto: sono "ranvittiano" (non "ranvinista" come dice Salemi :D ) e quindi do' il mio parere favorevole a chi interpreta il mio pensiero....
- Craxi aveva il progetto di portare la sinistra italiana verso un socialismo all'europea (occidentale, democratico, liberale)
liberando l'Italia dalla zavorra comunisteggiante/cigiellina che l'asfissiava. Purtroppo non ci riusci' (la sua unica vera vittoria fu l'abolizione della folle "scala mobile" nelle retribuzioni), grazie all'ottusità del Pci....("Nemesi" si è poi vendicata: Pci dissolto e berlusconismo).
- Renzi ha portato il Pd all'adesione nel Pse (socialismo europeo occidentale, democratico, liberale), sta cercando di liberare l'Italia dalla zavorra comunisteggiante/cigiellina che l'asfissia.....e quindi, anche se non amo molto il suo modo teatrale di fare politica, lo sostengo.

No, non è una gioia riconoscere che nel Pd non ci sono alternative....ma cosi' è e allora teniamoci stretti Renzi...per ora.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda Salemi il 01/12/2014, 16:16

franz ha scritto:Diciamo che quando arriviamo a citare Massimo Fini, siamo ormai alla frutta :lol:



Al di là delle polemiche personali, di cui non me ne frega assolutamente una mazza, perché questi non sono i tempi di Ulivo.it, in cui ci si poteva permettere il lusso di questo tipo di polemiche, oggi un forum assume la funzione fondamentale di fucina di idee e confronti per portare il paese fuori da questa tragedia. Questo però se si crede ancora perlomeno in una parvenza di democrazia (ho fatto un tentativo per chiedere al forum cosa si intende oggi per democrazia ma è andato regolarmente a vuoto). Esattamente come fecero in primis De Gasperi ed Einaudi 65 anni fa, assieme ad altri pur nell’asprezza delle divisioni polemiche dell’epoca, dove però erano presenti le comuni radici fondanti della democrazia, patrimonio comune forgiato nel periodo della Resistenza a cui nessuno sarebbe mai venuto meno. Fare risorgere il paese su basi democratiche. Cosa che non avviene assolutamente oggi nei tempi della Torre di Babele.
Sintomatico e significativo che non si sviluppi il thread :Come rimettere in moto il paese

Oggi si aggiunge questo problema.
Adesso come la mettiamo con : DISASTRO PRIMARIE. Autentico flop nel Veneto
.

Da oltre 170 mila votanti del 2012, ai 32 mila di ieri.

Io ho avuto la fortuna di avere in gioventù buoni maestri di vita, anche se spesso non avevano la stessa visione politica, e ai tempi erano considerati degli avversari politici perché facevano parte della Democrazia cristiana. Solo che quando si è autorevoli e non autoritari si viene comunemente accettati al di là delle barriere dell’appartenenza.

Mi riferisco ad esempio ad Alcide De Gasperi, il miglior primo ministro in assoluto della storia Repubblicana, ad Aldo Moro che ha offerto la propria vita per l’Italia, a Zaccagnini, a Tina Anselmi per la Dc, ed a Enrico Berlinguer per il Pci. Oltre all’insuperabile Sandro Pertini, il vecchiaccio con un forte caratteraccio.

Ps. Vorrei sapere da questo forum, il motivo per cui Almirante, l’avversario storico delle sinistre, si presentò con una delegazione dell’Msi a Botteghe Oscure per rendere omaggio alla salma di Enrico Berlinguer. E successivamente la stessa cosa avvenne per la delegazione comunista alla morte dello stesso Almirante.

Se, Massimo Fini, di cui condivido poche cose ha l’ardire di affermare cose condivisibili ( di cui sono pronto ad affrontare il confronto con chiunque) non ho nessun problema a citarlo. Anche perché riguarda le attuali problematiche del condominio Italia. Che poi agli occhi di altri sia screditato, lo ritengo un problema relativo. Io mi chiedo solo se il problema specifico posto in essere è vero o falso.

Le sopraggiunte elezioni primarie in Veneto, sembrano indicare che il problema posto da Fini Massimo vadano in quella direzione. Anche se riconosco il diritto ad altri di avere opinioni diverse sul personaggio Fini, che anche a me spesso non convince.

Se qualcuno mi avesse detto quarant’anni fa, che un giorno avrei dato ragione a Cirino Pomicino, in materia di recupero dei fondi per far tirare avanti lo Stato, gli avrei dato regolarmente del matto.

Come a qualcuno non può piacere che il poco convincente Corrado Passera, in procinto di formare un nuovo partito di Cd, sia condiviso dal sottoscritto quando afferma che per far ripartire l’ambaradan, occorre un shok economico.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda ranvit il 01/12/2014, 17:43

Come a qualcuno non può piacere che il poco convincente Corrado Passera, in procinto di formare un nuovo partito di Cd, sia condiviso dal sottoscritto quando afferma che per far ripartire l’ambaradan, occorre un shok economico.

L'ho proposto già qualche anno fa. Concordo anch'io, ma.....in Italia nessun politico ha le palle (solo Renzi vi si avvicina un po' :D )!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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