da Salemi il 27/11/2014, 17:50
il Fatto 27.11.14
Renzi & co. molto veloci da fermi
risponde Furio Colombo
CARO COLOMBO, che senso ha un governo che corre e non arriva, decide e non succede, promette e non accade, salvo multe e privazioni?
Ruggero
LA PAROLA è cambiamento. E cambiamento c’è. Più gente ha paura, più negozi chiudono, più operai, ex operai e precari di tutti i tipi, compresi i futuri precari, chiamati studenti, scendono in piazza, più periferie si infuocano, più destre si animano e si rafforzano confortate dal fatto che la sinistra si vede come protesta (grande ma marginale) nelle piazze ma non al governo, dove ogni singola decisione viene salutata e celebrata dalle due destre (Alfano e Brunetta) salvo finte scenate con un occhio ai sondaggi. Ma anche i sondaggi appaiono disorientati. Renzi cammina sempre più in fretta sul suo tappeto mobile, e perde punti. Salvini dice cose che Fantozzi una volta definiva “bestiali”, e va su di due punti poi di altri due. Hanno fatto bene, ancora una volta, molti nostri colleghi giornalisti a non dire della Lega ciò che sanno e che pensano. Di questo passo un personale politico di questo genere para-nazista te lo puoi ritrovare al governo. Salvini, diventando segretario della Lega dopo la spartizione dei proventi dei precedenti leader politici e guide morali incaponite sia con l'uso privato dei fondi pubblici sia con la secessione del Nord, si è posto la giusta domanda: ma forse un’Italia canaglia, disposta a tutto, pur di terrorizzare un bambino nero o di dare la caccia a un rom, non c’è solo in certi cortili della Lombardia e del Veneto. Forse c’è anche nel resto d'Italia. Ed eccolo al lavoro, con il patriota Borghezio, che ha già spento ogni stima per l’Italia con il suo indefesso lavoro al Parlamento europeo, impegnato insieme ai fascisti di Casa Pound a far saltare in aria le periferie di Roma. Tra poco si scende, perché, come ha spiegato bene Saviano, la ’ndrangheta e le mafie hanno un buon tornaconto da disordini come questi. Se non altro tengono impegnata la polizia, e la costringono a distrarsi dai veri affari che tengono in piedi una buona parte dell’Italia. Intanto il resto del Paese, un aggregato di cittadini che credevano in un partito, credevano nelle istituzioni (o almeno le volevano vive) credevano di poter dare una mano, con buona volontà civica, e nei limiti del possibile, si vedono ogni giorno trascinati da nuove, inattese, non spiegate decisioni, fuori dai limiti del possibile, e sottoposti a cambiamenti che fanno paura perché il costo è tutto sui cittadini, non si vede niente di nuovo o diverso (salvo il costo). E, se c’è un vantaggio, se lo attribuiscono ministre e ministri di bell’aspetto quando vanno (ogni pomeriggio e ogni sera) in televisione, sottobraccio agli alleati e sostenitori di una nuova destra senza tanti pregiudizi verso i “comunisti” come Renzi e Boschi. Come vedete ne abbiamo fatta di strada. Tutta verso il niente.