Manuela ha scritto:Secondo me stiamo sottovalutando la gravità di questa vicenda.....
Una sentenza definitiva non viene applicata perché un'altra autorità (il ministro) minaccia ritorsioni, con un atto che in sé non ha alcun valore giuridico e quindi non è nemmeno impugnabile. Questo significa che da ora in poi ciascuno che ritenga di averne l'autorità, può decidere a sua discrezione se una sentenza va applicata o meno. Le conseguenze sono inimmaginabili.
... un atto di indirizzo è, per la pubblica amministrazione, un atto interno che indica come attuare regolamenti, circolari, ecc. (spesso è necessario perché regolamenti e circolari sono redatti in modo incomprensible!); in nessun modo può superare un sentenza passata in giudicato, che deve essere applicata. Tutt'al più l'atto di indirizzo potrebbe trattare le modalità di applicazione, non certo minacciare ritorsioni verso chi l'applica. Infatti, come sostiene un'avvocato degli Englaro (che credo di queste cose si intenda a fondo), l'atto di indirizzo - al contrario degli atti che hanno valore giuridico - non è impugnabile.
Grazie delle utili precisazioni.
Mi pare che pero' il problema piu' che la democrazia sia lo stato di diritto.
E' evidente che se lo stato di diritto non è tale, inquinato da poteri e cotnropoteri in stallo continuo, chi ne soffe sono i cittadini e la democrazia stessa. Noi a mio avviso siamo un'ottima democrazia (migliorabile, come tutte, per esempio con il federalismo e con una maggiore estensione delle democrazia diretta) ma un pessimo stato di diritto.
Occhio che il pessimo stato dello stato di diritto ha varie cause ma tra esse metterei in testa una Costituzione che non ha definito bene compiti, poteri, limiti, bilanciamenti ed è quindi resposnabile del degrado. Un'ottima Costituzione sul piano dei principi ma pessima sul piano delle regole pratiche che governano il sistema politico. Per direne una hanno completamente domenticato di elencare i compiti del governo e per questo motivo il governo ha un raggio di azione che sconfina e travalica l'autonomia di altri poteri.
Ciao,
Franz