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Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Strabismi nostrani e cinismo globale

Messaggioda franz il 17/01/2009, 21:42

pianogrande ha scritto:Ad una trasmissione "faziosa" si dovrebbe rispondere con trasmissioni o comunque interventi informativi tesi a restaurare una visione completa ed equilibrata.
Quì (in Italia), invece, si risponde condannando il giornalista "fazioso".
Quando qualcuno ha parlato di mafia in Sicilia (e quando mai?!) si voleva una trasmissione tesa a migliorare l'immagine della regione.
Meglio questo che condannare il giornalista.
Chi condanna Santoro dovrebbe smentirlo su affermazioni sbagliate o false o calunniose.
Se io do la notizia che Antonio ha ammazzato Giovanni è una notizia faziosa e di parte?
Se non è vero Antonio mi denuncerà per calunnia e si difenderà in vari modi.
Se mi accusa di dare una notizia faziosa perché dico "Povero Antonio"! si mette solo in ridicolo

Procediamo con ordine perché hai fatto un grande calderone fumogeno e occorre chiarezza.
1) ad una trasmissione faziosa (se avvenisse) ragion di logica impone che la faziosità futura sia per prima cosa impedita e poi che ci sia anche una riparazione al singolo caso avvenuto. Non che si instauri un gioco di opposte fazioni.
2) Giusto, se avvenisse, additare i casi di faziosità.
3) Se la notizia "Antonio ha ammazzato Giovanni" non menziona il fatto che Giovanni ne aveva stuprato la figlia, allora la notizia è faziosa, di parte.
4) Non vale solo quello che si dice ma soprattutto quello che non si dice. Il che è notevole, sul piano comunicativo, perché se le notizie che dovrebbero essere date per far arrivare all'ascoltatore un quadro informatico completo sono 126 ma se ne danno solo 8, è evidente che si produce una informazione di parte, faziosa.

Ciao,
Franz
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda pinopic1 il 17/01/2009, 23:19

Però non è che ogni volta che si deve informare su una vicenda si deve ripercorrere tutta la storia. Altrimenti risaliamo a Caino e Abele.
La vicenda israelo-palestinese è più breve effettivamente; sono solo 50 anni. Sempre troppi per una trasmissione televisiva.
E comunque penso che nonostante la cattiva informazione ormai tutti conoscano la situazione. Tutti sappiamo degli attentati terroristici contro i civili israeliani, tutti sappiamo dei razzi di Hamas e tutti sappiamo che Hamas non accetta l'esistenza di Israele. Sappiamo dell'Iran che sta dietro Hamas. Sappiamo delle risoluzioni dell'ONU, dei coloni israeliani, dei fondamentalisti arabi, dei kamikaze,del muro,dei podti di blocco,,,, E chi segue annozero non è lo stesso tipo di spettatore che segue l'isola dei famosi o il dottor house (si scrive così?). Mediamente è più informato e più attento alle vicende politiche anche internazionali. E in ogni caso c'è stato spazio anche per ricordare la situazione di Israele e i precedenti. Solo che se ci mettiamo a parlare dei precedenti e dei precedenti dei precedenti dei precedenti, della notizia di questi giorni non rimane tempo per parlarne. E la notizia di questi giorni è l'attacco a Gaza.
Ma qual era il tema? Il tema era "i metodi usati dai soldati israeliani in questo attacco a Gaza". Ed è un tema che non riguarda soltanto il caso specifico, ma più in generale la guerra ai giorni nostri. Ormai dovrebbe essere chiaro che nelle guerre moderne muoiono e soffrono soprattutto i civili. Tutto sommato in caso di guerra conviene fare il soldato piuttosto che il bambino o il vecchio. Sappiamo anche che il nemico si mischia ai civili. Sappiamo tutto. Però se l'Annunziata voleva fare un riassunto delle puntate precedenti ha avuto la parola per poterlo fare.
Inoltre le nostre opulente società non sopportano una guerra troppo lunga e troppi morti tra i propri soldati in caso di attacco fuori casa. Da qui la necessità di non andare troppo per il sottile e colpire qualsiasi obiettivo che dia segni di vita.
E si sperimentano armi sempre più devastanti e sempre più cieche. A chi tocca tocca.
Naturalmente tutto questo vale per tutti: anche per chi usa i kamikaze e i razzi.
Il tuo punto 4 è applicabile al singolo evento: se di un evento si dicono 8 cose invece delle 126 che lo caratterizzano, è disinformazione.
Ma è anche disinformazione bilanciare le 8 cose che riguardano un fatto con 126 che riguardano eventi precedenti. Può sembrare che lo si faccia per giustificare il fatto di cui si sta attualmente parlando.

Non so se hai seguito nella trasmissione di Sposini la storia del giovane soldato israeliano morto per fuoco amico a Gaza e che ha lasciato la giovane sposa e la figlia di pochi mesi. Mica si è ricordato di dire cosa ci faceva a Gaza. Ma va bene così, tanto qualcosa dai TG abbiamo saputo.

Tutto questo non per dare ragione ai Palestinesi o agli Israeliani che non mi sento di darne a nessuno.
E neanche sono disposto a credere sempre alle motivazioni ufficiali che si danno di una guerra. Raramente è avvenuto nella storia che fossero proprio genuine.
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda franz il 18/01/2009, 1:12

pinopic1 ha scritto:Però non è che ogni volta che si deve informare su una vicenda si deve ripercorrere tutta la storia. Altrimenti risaliamo a Caino e Abele.
La vicenda israelo-palestinese è più breve effettivamente; sono solo 50 anni. Sempre troppi per una trasmissione televisiva.
E comunque penso che nonostante la cattiva informazione ormai tutti conoscano la situazione.

Se mi permetti per un attimo di fare il precisino, ma solo un attimo, :-) una rapida prova con excel o con calc (se non ci si fida della normale calcolatrice) puo' dimostrare inequivocabilmente che 2008 meno 1948 fa 60. Il che fa il 20% in piu' di 50.
Chiarito questo, che è il meno, non so veramente chi, tra i cittadini italiani che non seguono la politica, ma seguono il grande fratello, sappiano tutte le cose che hai elencato. E se non se seguono è anche perché forse sono stanchi di una inforamzione partigiana. Che è disoriantante. Noi che siamo piu' informati di altri ce la caviamo, galleggiamo, riconosciamo trucchi e disinformazioni, parziali verità e parziali falsità abilmente mischiati. Altri non so. Ma ne stanno alla larga. Ok, chi guarda anno zero è piu' scafato ma questo cosa importa?

Poi sul "conoscere la situazione" o sul "credere di conoscerla" io credo che ci sia una grande differenza, perché noi là non ci viviamo e chi ci è stato puo' testimoniare che le cose non sono cosi' semplici come racconti.

Ma qual era il tema? Il tema era "i metodi usati dai soldati israeliani in questo attacco a Gaza". Ed è un tema che non riguarda soltanto il caso specifico, ma più in generale la guerra ai giorni nostri. Ormai dovrebbe essere chiaro che nelle guerre moderne muoiono e soffrono soprattutto i civili. Tutto sommato in caso di guerra conviene fare il soldato piuttosto che il bambino o il vecchio. Sappiamo anche che il nemico si mischia ai civili. Sappiamo tutto. Però se l'Annunziata voleva fare un riassunto delle puntate precedenti ha avuto la parola per poterlo fare.

Quello che dici è solo relativamente vero. Ed il riassunto possiamo farlo qui. Se guardiamo al passato le guerre prima del 1500 (quindi dalla preistoria all'era moderna) colpivano soprattutto i civili, con stragi che nemmeno possiamo immaginare. Spesso faccio l'esempio di cartagine (mezzo milioni di morti nella distruzione della città) ma molto prima Alessandro il Grande nelle sue scorribande in Asia distrusse intere città, oggi note solo per gli scavi archeologichi. Lo studio dei conflitti tra le tribu di cacciatori raccoglitori mostra che la percentuale delle vittime copriva dal 30% alla totalità di villaggi, tribu, etnie. E chi non moriva era fatto schiavo. Ed in certe zone del mondo finiva in pentola.
Nell'epoca moderna, con la creazione dei moderni eserciti, iniziano le battaglie campali ma questi eserciti, avanzando, facevano razzie nelle campagne deprendandole e condannando i contadini alla fame per deprivazione del raccolto.
Forse pero' è prendendo le misure con le guerre del 1700 e 1800 che si puo' vedere oggi in un cremento delle vittime civili ma il rapporto prima era assai piu' tremento. Le invasioni barbariche non erano scampagnate, anche se oggi sono solo una trasmissione televisiva.

Oggi con le guerriglie condotte in città torna alto il numero di vittime civili ma esso è una inezia riesptto al secolo scorso.
Le seconda guerra mondiale ebbe, in base a stime, 62 milioni di morti, di cui 25 militari e 37 civili. Le vittime civili furono il 60% delle vittime totali ma se consideriamo la popolazione coinvolta mi pare che siano state sotto il 2%.

Il raffronto, nel tempo, tra vittime dei conflitti e popolazione mondiale mostra che il numero dei morti per abitante scende sempre, anche se sale il numero assoluto (infatti mentre 2000 anni fa si era in poche decine e centinaia di milioni oggi si vive in 6 miliardi e mezzo). Relativamente parlando quindi il numero dei morti, militari e civili, diminuisce proporzionalmente. Ad esempio l'invasione del libano del 1982 costo' la vota a 17'000 persone. La guerra del 2006, sepre in Libano, a circa 800-1200 persone. Il minor numero dei morti è dovuto alle tecniche di battaglia ed alle tecnologie impiegate, naturalmente. Pur essendo controintuitivo infatti a colpi di zagaglie, macete e pietre (quindi "a mano") in Uganda hanno fatto un milione di morti (tutti civili) mentre una guerra tecnologica moderna produce mille volte meno vittime e con un rapporto di morti per abitante decisamente inferiore. Inoltre con un rapporto militari civili che vede piu' vittime militari, ancne se ne caso della guerriglia delle milizie non in divisa il confine è labile. Questo non ci deve assolutamente consolare ed esaltare ma solo far considerare che l'affermazione "nelle guerre moderne muoiono e soffrono soprattutto i civili" dimostra che in Italia non si spiega bene la storia o che nell'informazione (ecco dove volevo arrivare) qualche cosa non funziona.

Ciao,
Franz
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda incrociatore il 18/01/2009, 10:40

più che la disinformazione (che pure gioca una parte straordinaria), conta molto di più la voglia di dimenticare in fretta... e in questo in Italia siamo maestri.

Quanto alla capacità di incidere sulla vita umana delle guerre "moderne" (virgoletto perché l'aggettivo pare sempre suonare come segnale di progresso... e in questo caso mi fa orrore... mi basta attribuirgli un significato di collocazione temporale), più si analizza e più si scopre che ci si dimentica delle più vicine... la ex-jugoslavia, l'Iraq, l'Afghanistan... perché più ci si avvicina a noi, il "progresso" della nostra capacità comunicativa non coincide affatto con la possibilità di conoscere... mai tanti giornalisti e operatori dell'informazione sono morti in guerre "meno moderne" mentre oggi è assolutamente quotidianità per chi sceglie di fare il proprio lavoro con serietà e non fa l'embedded o l'inviato dalla suite a 5 stelle con la Jacuzzi dell'albergo di Tel Aviv. Allora c'è da supporre che cambino i numeri o che ci dobbiamo far andare bene i numeri che vengono passati?

Del resto, forse le guerre moderne fanno più morti (civili) quando non viene sparato nemmeno un colpo di cannone... solo che di quelle morti si può solo ipotizzare a contabilità... sono bambini e vecchi che non possono essere curati, gente che muore per denutrizione, per mancanza di medicine, cibo, acqua... bloccati da embarghi e blocchi che ne impediscono la distribuzione con la scusa di controllare il mercato delle armi... che si sa benissimo quante, chi, quando e dove sono state fornite... perché il più delle volte è chi promuove l'embargo ad averlo fatto.
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda pinopic1 il 18/01/2009, 12:32

Rispondo a Franz.
Va bene la precisione nelle date. Per me è incominciata una piovosa mattina d'inverno quando per paura di essere interrogato, non essendo preparato, marinai la scuola e andai a trascorrere la mattinata al cinema Olimpia di Messina che faceva uno spettacolo anche al mattino a partire dalle ore 10; 150 lire il prezzo del biglietto. Così vidi il film Exodus di Otto Preminger con una bella colonna sonora. (A volte marinare la scuola è più istruttivo che andarci). Fu allora che presi coscienza dell'esistenza di qualche problema tra israeliani e palestinesi.

Sulla storia hai ragione, ma i saccheggi dei villaggi, delle città erano una delle conseguenze della guerra che veniva combattuta duramente tra soldati e si concludeva con un armistizio e un trattato di pace. Spesso il saccheggio era il premio promesso a soldati mercenari.
Oggi l'attacco ai civili è la guerra stessa. Sono le sofferenze dei civili il mezzo per vincere la guerra. Anche i bombardamenti delle nostre città durante la seconda guerra mondiale avevano una finalità "psicologica" giocata sulla popolazione civile.
C'è un altro aspetto da considerare: armi sempre più cieche, efficaci a distanza e tecnologiche, tolgono di mezzo qualsiasi freno inibitorio in chi le usa. Chi le usa senza dover guardare in faccia il nemico e sempre di più senza vedere le sofferenze del nemico. Quando finalmente avremo armi capaci di disintegrare il corpo del nemico saremo liberati anche dal fastidio di vederne il cadavere.
Ma un giorno finalmente e nessuno sentirà il bisogno di cantare:
«E se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore.»

Per tornare al tema.
Per essere solidale con Israele e dare agli israeliani ragione mi basta la semplice considerazione che esistono stati, governi e movimenti che ne vogliono la scomparsa. Quindi ha tutto il diritto di difendersi. Qualunque cosa sia accaduta in passato.
Ma questo non c'entra con il discorso sulla qualità dell'informazione. L'informazione i fatti li deve raccontare; ogni volta che avvengono.
Una volta raccontati i fatti, nei commenti, nei dibattiti, si potranno fare tutte le considerazioni a favore di questo o di quello, condannare, discolpare, distinguere, collegarli ad altre vicende precedenti, tutto quello che vuoi.
Per essere faziosi si può scegliere la via diretta usata da Santoro o la via indiretta usata dai più. La via indiretta è quella di non raccontare i fatti ma qualche episodio toccante che evidenzi la sofferenza della parte per la quale teniamo e che magari è avvenuto in altra epoca e in altro luogo facendo in modo che il lettore lo metta in relazione con quanto sta accadendo e di cui qualche eco gli deve essere per forza arrivata.
Io sinceramente preferisco la faziosità diretta, perché la vedi e se la vedi la eviti.

Poi c'è l'intervento dei politici che di solito è più disinformante e ipocrita della non informazione di professione. L'onorevole Fini, per esempio, è da tempo impegnato a farsi accettare dal mondo israeliano e a farsi perdonare le vecchie convinzioni dopo aver circoscritto i mali del fascismo alle leggi razziali. Quindi esterna regolarmente e automaticamente ormai. tanti altri invece non hanno bisogno di farsi perdonare niente, quindi possono criticare il governo dello stato di Israele senza complessi.
Ultima modifica di pinopic1 il 18/01/2009, 12:51, modificato 2 volte in totale.
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda mauri il 18/01/2009, 12:42

quanti italiani seguono anno 0? ipotizzo 1 - 1,5 milioni, il 2 x 100
e sono sempre gli stessi che si muovono per i problemi, mettendoci volontariato e soldi, non poche persone ma non si riesce a smuovere e informare perchè gli altri dormono o se ne fragano o più semplicemente non capiscono, e magari sbagliamo noi ed è giusto che sia così
ma io condivido gaber che canta, libertà non è stare sopra un albero libertà è partecipazione
santoro ha il grande e innegabile pregio di dare parola agli ultimi
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda pinopic1 il 18/01/2009, 12:49

mauri ha scritto:quanti italiani seguono anno 0? ipotizzo 1 - 1,5 milioni, il 2 x 100
e sono sempre gli stessi che si muovono per i problemi, mettendoci volontariato e soldi, non poche persone ma non si riesce a smuovere e informare perchè gli altri dormono o se ne fragano o più semplicemente non capiscono, e magari sbagliamo noi ed è giusto che sia così
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E sono già di sinistra da tempo. Non c'è il rischio che possa corrompere qualche anima moderata demolendone le convinzioni faticosamente maturate in anni di reality.
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda franz il 18/01/2009, 13:34

pinopic1 ha scritto:Rispondo a Franz.
Va bene la precisione nelle date. Per me è incominciata una piovosa mattina d'inverno quando per paura di essere interrogato, non essendo preparato, marinai la scuola e andai a trascorrere la mattinata al cinema Olimpia di Messina che faceva uno spettacolo anche al mattino a partire dalle ore 10; 150 lire il prezzo del biglietto. Così vidi il film Exodus di Otto Preminger con una bella colonna sonora. (A volte marinare la scuola è più istruttivo che andarci). Fu allora che presi coscienza dell'esistenza di qualche problema tra israeliani e palestinesi.

Marinare è piu' istruttivo? certo, ... se la scuola è pessima hai ragione. Ma non voglio cambiare argomento. ;)
pinopic1 ha scritto:Sulla storia hai ragione, ma i saccheggi dei villaggi, delle città erano una delle conseguenze della guerra che veniva combattuta duramente tra soldati e si concludeva con un armistizio e un trattato di pace. Spesso il saccheggio era il premio promesso a soldati mercenari.

Vero, ed inoltre spesso i soldati erano coatti, comunque pagati (il nome soldato dice tutto sull'origine) come i mercenari. Diciamo che i mercenari erano professionisti volontari ed i soldati erano arruolati con la forza (quindi in pratica ex-civili).
pinopic1 ha scritto:C'è un altro aspetto da considerare: armi sempre più cieche, efficaci a distanza e tecnologiche, tolgono di mezzo qualsiasi freno inibitorio in chi le usa. Chi le usa senza dover guardare in faccia il nemico e sempre di più senza vedere le sofferenze del nemico. Quando finalmente avremo armi capaci di disintegrare il corpo del nemico saremo liberati anche dal fastidio di vederne il cadavere.

Vero ma cio' non toglie nulla alla considerazione che il grilletto non sta nelle armi ma nella mente dell'uomo e nella sua cultura. Quindi a mani nude, guardando in faccia chi stai ammazzando, si possono fare un milione di civili morti in pochi mesi come in Uganda, mentre cliccando su bottoni senza vedere bene cosa succede abbiamo poche migliaia di vittime, in gran parte militari. I civili ci sono sempre ma solo perché i militari/miliziani li usano come scudo, sapendo di non avere scampo in campo aperto.
pinopic1 ha scritto:Poi c'è l'intervento dei politici che di solito è più disinformante e ipocrita della non informazione di professione. L'onorevole Fini, per esempio, è da tempo impegnato a farsi accettare dal mondo israeliano e a farsi perdonare le vecchie convinzioni dopo aver circoscritto i mali del fascismo alle leggi razziali. Quindi esterna regolarmente e automaticamente ormai. tanti altri invece non hanno bisogno di farsi perdonare niente, quindi possono criticare il governo dello stato di Israele senza complessi.

Chiarissimo e perfettamente condivisibile, tuttavia ... (te lo aspettavi che un "ma" fosse in arrivo vero?) a parte gli ex-fascisti che devono purificarsi, in modo palese, ci sono anche gli altri, quelli che non hanno mosso un dito durante la seconda guerra mondiale e che vivono un senso di colpa diverso da quello dei fascisti ma non meno forte. Questo senso di colpa arriva fino ad oggi e si esprime in questo modo (secondo alcuni osservatori ebraici) "Ecco! Come vedete anche gli ebrei sono capaci di fare quello che hanno subìto". Il che tra le righe significa: "sono come noi, non possono piu' fare solo le vittime, sono anche carnefici". Quindi scatta la classica posizione di ruolo (il salvatore, della triade che comprende anche vittima e carnefice ) che prima aveva dormito sonni profondi e tranquilli, fregandosene di ben altre stragi (Darfur, Sri lanka, Uganda). Gli europei, ex fascisti e non, sono ben lieti di potersi liberare dal ruolo di carnefice, tenuto per 2000 anni, ed osservare che finalmente le vittime hanno deciso di smetterla di esserlo e di difendersi, in modo anche sproporzionato.

Ciao,
Franz

Nota aggiuntiva. Sulla "proporzionalità" delle reazioni sarebbe utile considerare che la nostra mentalità mediterranea considera proporzionale (per cultura) una risposta tipo "faida", dove se gli avversari mi ammazzano il fratello, il padre, il figlio, la reazione è fare altrettanto, in un ciclo (appunto, la faida) infinito di botta e risposta. Una risposta militare moderna invece non è di tipo "faida" ma tesa a distruggere la forza dell'esercito nemico. Come tale puo' fare molte piu' vittime rispetto a quanto ricevuto. Una risposta tipo "faida" è un gioco di ruolo teso all'infinito, a perpetuare il ciclo di botta risposta. Una risposta militare estrema è tesa a spezzare per sempre quel gioco ed entra in gioco se nessuno a livello internazionale ha saputo negli anni precedenti trovare ed applicare una soluzione. In pratica chi si lamenta della eccessiva risposta israeliana è come se temesse (in modo inconsapevole) che il gioco possa essere interrotto.
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda pianogrande il 18/01/2009, 16:10

Mi agancio all'ultima affermazione di Franz.
Sì! E' ora di interrompere il gioco!
Proviamo a parlare di pace. Invece di come si fa a fare la guerra, discutiamo su come si potrebbe non farla.
Sono ancora possibili uno stato ebraico ed uno stato palestinese?
Al dilà delle recriminazioni e delle colpe, chi si deve muovere e come?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda incrociatore il 18/01/2009, 16:44

pianogrande ha scritto:Mi agancio all'ultima affermazione di Franz.
Sì! E' ora di interrompere il gioco!
Proviamo a parlare di pace. Invece di come si fa a fare la guerra, discutiamo su come si potrebbe non farla.
Sono ancora possibili uno stato ebraico ed uno stato palestinese?
Al dilà delle recriminazioni e delle colpe, chi si deve muovere e come?

È Israele che ha la chiave per uscirne... invece sembra di aver bisogno di dimostrare di avere la forza... su quello nessuno (credo nemmeno Hamas) ha invece mai avuto dubbi.

La chiave in mano di Israele è una proposta vera, non l'ennesima mappa aggiornata in base alle spinte provenienti da una realtà modificata da nuovi insediamenti che nel frattempo è avvenuta, sul territorio da assegnare al nuovo Stato Palestinese.

Come diceva Moni Ovadia oltre 6 anni fa: «Israele ha gli strumenti per spezzare questa spirale, molto più dei palestinesi. [...]La proposta di Barak [quella del 2000 a Oslo] era certamente coraggiosa, forse il massimo possibile, ma non ciò che certi circoli della destra israeliana, che allora la rifiutarono, cerca ora di far passare. “Le monde diplomatique” la analizzava ed escludeva che Israele fosse disposta a cedere il 93% dei territori. Era meno, forse il 77-78%. Io ritengo che lo stato palestinese debba essere uno stato vero, non un Bantustan. A quello bisognerà arrivare. La pace si farà soltanto al tavolo della trattativa.»
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