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La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Messaggioda Salemi il 13/11/2014, 18:08

Alcuni interventi di questo thread : La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO
si intersecano con il thread : Come rimettere in moto il paese

Ad esempio :

da franz il ieri, 8:29

Avviare un’impresa in Italia: un incubo

L’ostilità dello Stato italiano nei confronti dell’imprenditoria si manifesta a ogni livello della burocrazia e in ogni fase della vita dell’impresa, finanche prima della sua nascita. Le condizioni in cui devono farsi largo gl’imprenditori italiani sono tra le piú sfavorevoli d’Europa, sebbene il governo centrale continui a sponsorizzare un’immagine d’Italia dinamica, lanciata verso il futuro e startup-friendly

=

Dipende.
Dipende da che punto di vista si osserva il fenomeno. Quattro mesi fa un imprenditore ( mi sembra Caprotti della Esselunga, ma non ne sono sicuro) si doleva del fatto che per ottenere la licenza per aprire un’attività commerciale nella bassa padana, ci sono voluti 10 anni. Un tempo che farebbe scoraggiare anche i santi.
Ma esiste diffusamente anche il fenomeno contrario. Un cinese che intende rilevare la tua attività, sia essa un ristorante, un negozio da parrucchiere, un edicola e così via, si presenta nella sede della tua attività e ti chiede il prezzo. Solitamente non fa discussioni anche se sa che il prezzo è leggermente eccessivo. Diversamente dalla cultura araba che tratta il prezzo su tutto. Ti dice va bene, ed appoggia il denaro contante sul tavolo. E’ per questo motivo che il furbo italiano chiede leggermente di più del valore reale dell’attività. Ma non esagera perché potrebbe lasciarsi sfuggire un ottimo affare pagato in contanti. Nessun italiano ti farà mai una simile offerta. Successivamente, se le parti concordano, il cinese depone sul tavolo un pacco di documenti (tutti in regola) che attestano che lui può iniziare l’attività il giorno dopo. A te rimane solo di prendere i soldi e le tue cose e toglierti dai piedi.
La prima riflessione porta a dire che il cinese ha alle sue spalle un’organizzazione. Un’organizzazione in grado di disporre in anticipo di tutti i permessi per aprire l’attività.
Come può accadere tutto questo? Conoscendo l’animo umano, vuol dire che l’organizzazione cinese ha già elargito in anticipo la mazzetta necessaria ad ungere tutte le ruote a chi di dovere. E’ nel loro interesse economico, per i cinesi, agire in questo modo. Questa è la naturale barriera umana che la P.A. frappone a tutte le transazioni. Il tempo per ottenere il via alla tua attività, dipende dalla tua disponibilità economica e morale a stare al gioco.
Qualcuno potrà obiettare: “Ma questa è concussione!!”. Certo che è concussione, ma nel Bel Paese, a meno che si voglia credere che i bambini li porta la cicogna, funziona così. Ecco perché per gli italiani è un’incubo aprire un’impresa.
Quindi, come intendete risolvere questo problema per rimettere in moto il paese?
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Re: La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Messaggioda gi.bo. il 13/11/2014, 19:16

Salemi la tua ultima domanda dice un po tutto. Quando un paese non funzione tutti cercano di pararsi il sedere e questo non fa altro che aumentare la burocrazia e le scartoffie. Il ns e' un paese malato il cui male non e' altro che quello di non fidarsi di nessuno poiche son stati i lor signori che ci governano a insegnarci che in questo paese solo i furbi hanno dei diritti mentre gli altri non sono un cazzo. Quindise ora persiste un individualismo sfrenato q che doremmo addebitare questo . Povera Italia, sei finita. Volevi rottamare e non ti sei accorta che hai buttato via l'acqua sporca assieme a quel poco di buono che ci era rimasto
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Re: La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Messaggioda franz il 14/11/2014, 8:48

Per salemi.
Non mi sembra un grande argomento. Stiamo parlando di attività nuove (per esempio un supermercato) oppure di una startup tecnologica. Naturalmente esiste anche il problema della successione d'impresa, cio' dell'artigiano, negoziante o altro che vuole smettere (per limiti di età o non ce la fa piu') e cerca un subentrante. Il cinese ha il vantaggio di avere soldi liquidi mentre gli italiani sono cosi' salassati da tasse che a parte la criminalità, nessuno ha grosse somme da investire.
Anche il salasso fiscale (lîtalia è in vetta non solo nella pressione fiscale ma anche nel carico fiscale) è causa della fine del lavoro italiano (quello privato, intendo).
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Re: La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Messaggioda franz il 14/11/2014, 8:53

per gi.bo.
Premesso che i robot vengono comunque per ora costruiti da umani e che sempre umani sono gli addetti alla manutenzione e programmazione, in una ipotetica fabblica robotizzata se invece di 2000 operai ne bastano 200, credi che sia possibile avere 400 che lavorano a metà tempo (pagati la metà) invece di 200 a tempo pieno (e questo per ogni turno di lavoro)? E se fosse possibile, risolve qualche cosa?
Il problema dell'economia non è solo vedere quello che si vede ma anche quello che non si vede.
Ma questo necessita di uno studio particolare e di molto tempo per essere affrontato.
Nel pomeriggio, se ho tempo, approfondisco, altrimenti nel w-e.
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Re: La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Messaggioda gi.bo. il 14/11/2014, 9:37

franz ha scritto:per gi.bo.
Premesso che i robot vengono comunque per ora costruiti da umani e che sempre umani sono gli addetti alla manutenzione e programmazione, in una ipotetica fabblica robotizzata se invece di 2000 operai ne bastano 200, credi che sia possibile avere 400 che lavorano a metà tempo (pagati la metà) invece di 200 a tempo pieno (e questo per ogni turno di lavoro)? E se fosse possibile, risolve qualche cosa?
Il problema dell'economia non è solo vedere quello che si vede ma anche quello che non si vede.
Ma questo necessita di uno studio particolare e di molto tempo per essere affrontato.
Nel pomeriggio, se ho tempo, approfondisco, altrimenti nel w-e.
Questo tema non può essere risolto con la logica attuale e quindi se lavorano tutti e quindi lavorando metà devono assolutamente recepire metà stipendio.

Se la robotizzazione andrà nel tempo a sostituire gran parte della manodopera con la logica attuale meno lavoro e meno prendi il sistema consumistico non si avvia mai.

La robotizzazione implicherà pure un cambio di mentalità sul come consumare altrimenti la velocità di questa saturerà il mercato in modo tale che nei lavorerà solo per riciclare o fare cave di smaltimento.

Col tuo ragionamento lavori metà e prendi metà chi sostenterà il rimanente che si troverà senza lavoro?
La robotizzazione/industrializzazione del prodotto dovrà farsi carico di questi problemi e non può assolutamente soprassedere su questo.

Come si è notato alcune grosse realtà industriali se lo sono posto questo problema pensando che se non lo si risolve non resterà che il caos in questo ns.povero pianeta.

Quindi lavorare tutti e lavorare meno lo si può fare se non si vuol che succeda una catastrofe. La ricchezza deve essere distribuita in modo equo . Non abbiamo altre soluzioni.

Se non succederà dovranno armarsi fin sopra i denti per difendersi da queste ingiustizie. O ancor megli emigrare su Marte o sulla Luna per non essere aggrediti da coloro che avranno fame.

Come ho detto sopra alcuni industriali vedono più in là di alcuni di noi solo per il fatto che nel tempo queste situazioni si rivolteranno contro di loro. Non lo fanno per amor verso di noi ma per non perire assieme a noi.

Io ho un po' semplificato ma credo di aver reso l'idea che su questo tema debba esserci una discussione molto Franca e più profonda di quella che purtroppo oggi(non)si fa.

Far finta di niente non fa che peggiorare un problema che prima o può salterà fuori nelle sue dimensioni più disperate.

E i ns.bravi governanti persiano a che per affrontare questo tema? Diminuendo i salari e i diritti conquistati?

Questa mentalità non solo di costoro ma anche di molti di noi ci porterà inevitabilmente dovre non avremmo mai pensato di arrivare. E non so quanto tempo abbiamo davanti per fare un'inversione di marcia.

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Re: La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Messaggioda gi.bo. il 14/11/2014, 15:53

Ecco cosi si scriveva su panorama nel luglio 2012

I robot conquisteranno il mondo (del lavoro)

La Foxconn sarebbe pronta a introdurre nelle fabbriche un milione di robot lavoratori. Nel frattempo gli investimenti per l'automazione dei processi industriali schizza alle stelle. Quanto manca alla scomparsa della manodopera umana?
Fabio Deotto

Omissis....... Nel suo saggio Race Against The Machine, Andrew McAfee, ricercatore al MIT di Boston, si interroga sulle ragioni che hanno portato a un costante aumento della disoccupazione dalla crisi finanziaria del 2008 ad oggi, a prescindere dai segni di ricrescita dell'economia americana.

Secondo McAfee la colpa è in parte della crescente automatizzazione di un numero sempre crescente di settori lavorativi, che ha portato non solo gli operai, ma anche impiegati e colletti bianchi a poter essere sostituiti da macchinari sempre più sofisticati.

Tuttavia, nonostante la crescente mole di investimenti nell’automatizzazione della forza lavoro, nonostante le prospettive semi-apocalittiche spalancate dalla Foxconn, nonostante la crescita della disoccupazione, McAfee riesce a trovare uno scampolo d’ottimismo.

“Erik Brynjolfsson mi ha aperto gli occhi parlando di Atene Digitale.

I cittadini ateniesi conducevano una vita di ozio; partecipavano alla vita politica, creavano arte. Questo era possibile soprattutto perché i lavoro lo facevano gli schiavi.

Ok, non voglio schiavi umani, ma in un’economia molto, molto automatizzata e digitalmente produttiva, non si avrebbe bisogno di lavorare così tanto, così duramente, con così tante persone, per ottenere i frutti dell’economia. Volendo essere ottimisti, l’automatizzazione potrebbe portarci ad avere molte più ore libere alla settimana.

http://www.panorama.it/mytech/i-robot-c ... el-lavoro/

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Re: La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Messaggioda flaviomob il 14/11/2014, 16:23

Tanto i robot li fabbricheranno in Corea e poi li useranno nelle fabbriche cinesi... :shock: :o :shock:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Messaggioda Salemi il 14/11/2014, 18:33

franz ha scritto:Per salemi.
Non mi sembra un grande argomento. Stiamo parlando di attività nuove (per esempio un supermercato) oppure di una startup tecnologica. Naturalmente esiste anche il problema della successione d'impresa, cio' dell'artigiano, negoziante o altro che vuole smettere (per limiti di età o non ce la fa piu') e cerca un subentrante. Il cinese ha il vantaggio di avere soldi liquidi mentre gli italiani sono cosi' salassati da tasse che a parte la criminalità, nessuno ha grosse somme da investire.
Anche il salasso fiscale (lîtalia è in vetta non solo nella pressione fiscale ma anche nel carico fiscale) è causa della fine del lavoro italiano (quello privato, intendo).



Molto probabilmente non sono stato in grado di esprimermi nel dovuto modo. Non intendevo segnalare le difficoltà di aprire un’azienda nelle sue varie forme. Intendevo solo segnalare la realtà italiana degli ultimi 40 anni. La difficoltà ad aprire un’azienda legata strettamente a chi detiene il potere decisionale nella P.A.
Anche davanti ad un piccolo potere, come quello di rilasciare permessi e licenze. La via crucis per un’azienda comincia dal primo gradino e riguarda indistintamente tutti quanti.

Nel 2012 stavamo al 72° posto nella classifica mondiale:
1. Indice corruzione mondiale, Italia al 72esimo posto. Le più ...
http://www.ilsole24ore.com/.../indice-c ... 06.shtml...
05/dic/2012 - Indice corruzione mondiale, Italia al 72esimo posto. Le più ...Corruzione, opacità, scarsi livelli di integrità, uniti a deboli sistemi di controllo e ...

Nel 2013, un anno dopo, siamo:
1. Internazionale » Quanto siamo corrotti?
http://www.internazionale.it/news/mondo ... -corrotti/
04/dic/2013 - ... il rapporto 2013 sull'indice di percezione della corruzione in 177 paesi del mondo. ... L'Italia, con 43 punti (tra il Montenegro e il Kuwait), è al 69° posto, ... il fenomeno della corruzione, non potendo fornire stime su livelli ...

L’economia è una scienza vecchia di oltre 8.000 anni. Risalente alla società del baratto, quando si praticavano i principi basilari dell’economia, senza sapere cosa fossero.

Quando ci si trova di fronte a questo tipo di crisi, che non più tardi di 3 settimane fa, il ministro Padoan ha ammesso con grave ritardo che si tratta di una crisi economica

(Solo ieri - S&P: aumentano i rischi di una terza recessione nella zona euro. Bce: disoccupati sotto il 10% solo nel 2019
Il Sole 24 Ore‎ - 1 giorno fa
La Banca centrale si è detta «pronta a ricorrere a strumenti non convenzionali» per favorire ..)

che non ha precedenti, ben superiore a quella del 1929, bisogna tentare di mettere in campo tutti gli strumenti per cercare di venirne fuori. Ripeto, tutti quanti gli strumenti, sapendo che il fattore tempo gioca un ruolo determinante.

Quindi, contemporaneamente alla messa in campo di provvedimenti che possano equivalere ad uno shock economico bisognava anche affrontare subito l’eliminazione delle barriere che ostacolano la ripresa del mercato, immettendo in circolo nuove attività. Un provvedimento come quello di bloccare il sistema tangentizio che ostacola l’inizio dell’attività di un impresa.

Perché non si è fatto tutto questo?

Perché questa operazione è strettamente legata al consenso politico. Nessuno si auto castra in queste situazioni. Soprattutto questa classe politica fallita.

Non potevamo aspettarci che mister B. attuasse questi provvedimenti, perché è sceso in politica per salvare se stesso dalla magistratura e per salvare le sue aziende dal fallimento. Poteva farlo tecnicamente Monti, preside della più prestigiosa università di Economia del Bel Paese. Ma non aveva le capacità politiche per operare in questo disastro. Non lo poteva fare Letta, perché troppo dipendente da un certo mondo. E non lo ha fatto neppure questo bamboccione parolaio, specializzato in selfie, in gelati, e docce di acqua gelata, in cui privilegia solo il suo interesse personale di successo rispetto agli interessi del 90 % di 60 milioni di italiani.
Come ha detto il renziano Richetti, non si governa tenendo sul tavolo i sondaggi aggiornati del proprio consenso.

Il potere legislativo, quello esecutivo e quello giudiziario, sanno molto bene che la corruzione va eliminata subito all’istante per favorire la ripresa (la sola corruzione ovviamente non basta), ma il potere legislativo e quello esecutivo sono legati al consenso. Ragion per cui non se ne fa nulla. Non spetta al potere giudiziario intervenire perché gli si sono già stati attribuiti interventi fuori ordinanza per supplire al deficit del mondo della politica. Quindi si limita ad solo osservare.
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Re: La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Messaggioda flaviomob il 14/11/2014, 19:26

Salemi, chapeau! :)


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Re: La madre di tutte le battaglie:LA FINE DEL LAVORO

Messaggioda ranvit il 14/11/2014, 20:47

Anche davanti ad un piccolo potere, come quello di rilasciare permessi e licenze. La via crucis per un’azienda comincia dal primo gradino e riguarda indistintamente tutti quanti.


I Paesi comunisti erano al top per queste cose...
Solo per dire che non è un problema legato solo alle ideologie ma anche alle caratteristiche sociali dei popoli: chi piu' chi meno in tutti i Paesi del mondo c'è la corruzione...e va combattuta!
Ma nessuno ha la bacchetta magica proprio per le ragioni dette prima.

Ma che cavolo c'entra tutto cio' con "LA FINE DEL LAVORO"??????? :roll: :roll: :roll:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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