incrociatore ha scritto:il guaio è che, non io che là non sono, ma decine di osservatori di tutto il mondo stanno da giorni ripetendo che Hamas dopo questo intervento è politicamente più forte.
La comunità palestinese, per un senso di appartenenza... vai a capire te per quale altro meccanismo psicologico o sindrome, si unisce verso il solo nemico che vede reale: Israele.
Gli osservatori aggiungono che tutto dipende dall'esito del conflitto.
Hamas potrebbe essere vittorioso oppure perdente.
Sarà perdente se deve accettare osservatori internazionali ed un controllo stretto sulle sue attività.
Sarà perdente se la popolazione riterrà, in maggioranza, la sua responsabilità a causa del lancio di razzi (e già qualche notizia su questo è trapelata). La popolazione conosce Israele e sa che quello stato fa quello che fa per una logica che conoscono (e che noi stentiamo a capire) quindi capisce che israele ragisce quasi automaticamente, e che è meglio non stuzzicarlo. Capisce quindi che la responsabilità è di Hamas.
Quando all'unirsi contro i nemici esterni si tratta di un classico meccanismo psicologico di proiezione.
Popoli oppressi dai loro leader fanatici vengono distratti dando loro in pasto un nemico esterno, un capro espiatorio.
Immancambilmente gli amerciani, e dove capita, anche israele.
Lo fece anche Hitler, se ricordiamo bene, proprio con gli ebrei.
Ciao,
Franz