guidoparietti ha scritto:Stiamo rapidamente scadendo al livello dell'asilo infantile "tu hai detto io ho detto". Quello che hai detto è scritto alla pagina precedente del forum, ma visto che te lo sei dimenticato te lo re-incollo qui:Tutto sta a capire quale sia la parte che intende svolgere Israele... Vuole annientare i palestinesi? non sembra... i morti sono tanti, ma non siamo ancora all'olocausto... vuole soggiogarli? ci ha provato ma, infatti, come dice Freud deve rinunciare alla propria sicurezza...
Ora tu mi vuoi sostenere che il fatto che tu sostenga che Israele vuole soggiogare i palestinesi, citando un testo di Freud che parla di "mansioni servili", non significa che tu sostieni che Israele vuole schiavizzare i palestinesi. Cioè mi stai dicendo "x vuole soggiogare y" e poi dopo "non ho mai detto che x voglia soggiogare y". Cambiare idea è lecito, l'autonegazionismo un po' meno.
Guido ti prego di avere un po' più di rispetto per la mia intelligenza come io l'ho per la tua.
Io non sono un bambino... soggiogare, nelle mie intenzioni, ma credo anche nel significato etimologico del termine, non credo che voglia dire "schiavizzare"... soggiogare ha riferimento a ridurre alla propria autorità i vinti attraverso lo strumento militare... se non è questo il significato di soggiogare è questo il significato che aveva per me.... altrimenti avrei usato direttamente "schiavizzare"... ti pare?
Quanto al resto...
ISRAELE HA DIRITTO DI ESISTERE
adesso possiamo andare avanti? per andare avanti che si fa?
Tu ritieni che il "pensiero militare" non sia una prigione in cui si sta costringendo Israele che, anzi, è l'unico strumento oggi necessario a difendere Israele innanzitutto e magari anche convincere i palestinesi a più miti consigli. Ho sintetizzato, ma mi sembra che alla fine sia questo il succo... sbaglio?
Se, come penso, non sbaglio nella sintesi, io credo, invece, che Israele abbia molte più alternative e, anzi, quella perseguita produca più danni di quelli che pensa di risolvere. Questa osservazione, fra l'altro, mi sembra addirittura inutile spiegarla... La strategia proposta non è una novità... è la stessa da 60 anni... ha prodotto risultati oltre a costruire una democrazia sempre più militarizzata? a me sembra di no, anzi, la posizione di Israele è sempre più pericolosa...
"Soggiogare" un popolo, uso questo termine per il senso che come ho spiegato gli do, poteva anche funzionare 40 anni fa, ma averlo fatto ha deteriorato sempre di più la possibilità della convivenza ed ogni azione militare acuisce l'odio (cribbio... ormai è evidente anche ai sassi!!) e contemporaneamente l'odio ha "affinato" le tecniche tanto che i kamikaze 40 anni fa erano impensabili... tanto quanto i razzi Al-qassam... che senso ha non discutere come possibile un cambio di strategia?
Si però gli altri... è questo il tormentone no? i razzi, i kamikaze, ci vogliono distruggere, è giusto difendersi...
Già, difendersi... è sempre solo così? è sempre solo un'esigenza di difesa? Lasciamo pure perdere la politica assurda delle colonie (ne stanno insediando anche in questo momento in cis-giordania... come si fa a conciliare senza una buona dose di spudoratezza questa politica con l'enunciazione della buona volontà di territori per la palesitina!)... ma lasciamo perdere le colonie... è sempre solo difesa?
Dopo le denunce di Hamas sulle responsabilità della violazione della tregua a Gaza da parte di Israele (a differenza di quanto continuamente passato dalle nostre agenzie informative) qualcuno si è preso la briga di verificare la denuncia di Hamas e il risultato dovrebbe fare riflettere...
Cominciamo con il dire chi ha svolto questa verifica e sulla base di quali fonti. La ricerca è stata svolta da Huffingtonpost, un aggregatore di blog americano definito di area liberal a cui hanno partecipato con loro contributi personalità del calibro di Barack Obama e Hillary Clinton (insomma non è un'organizzazione messa in piedi da Casarini) le fonti che ha "lavorato" sono effettivamente di parte: il Consolato d'Israele a new York e B'Tselem un'organizzazione non governativa israeliana conosciuta anche come "Centro di informazione israeliano per i diritti umani nei territori occupati" questa agenzia è finanziata dalla Gran Bretagna e dalla Norvegia (niente Iran e Siria, quindi).
Quali sono i risultati? questi:

questa tabella indica il numero di lanci di razzi e colpi di mortaio dalla striscia di Gaza verso Israele nel 2008. Come si vede, essendo la tregua concordata entrata in vigore nella terza decade di giugno c'è subito un crollo dei lanci che praticamente spariscono nei mesi successivi fino a tutto ottobre... significa che Hamas rispettava la tregua... tranne qualche "scaramuccia"... poi a novembre l'impennata ed il resto è storia di oggi... si dice: Hamas rompe la tregua... e invece sembra di no.
In effetti il mese di novembre inizia "tranquillo" come i precedenti poi il 4 gli israeliani uccidono un palestinese, scatta una prima risposta di Hamas flebile... quasi "dovuta" (anche Hamas segue la logica che non si può farsi vedere deboli)... cosa fa a quel punto Israele? un'operazione "chirurgica"... 6 palestinesi morti... a quel punto inizia la reazione palestinese con un'escalation che porta alla degenerazione della tregua e a tutto quello che ne è conseguito.
Una cosa curiosa che Huffingtonpost segnala è che la sua fonte (il consolato israeliano) attribuisce non ad Hamas i lanci del mese di novembre (tranne uno il 28) ma al Jihad Islamico e alla sinistra palestinese (Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e Fronte Democratico)... ma Hamas diventa l'obiettivo.
A questo punto Huffingtonpost vuole verificare anche un po' di "passato" e prende in esame il periodo dal settembre del 2000 all'ottobre del 2008 attraverso i dati di B'Tselem.
Potendo parlare di tregua solo da giugno a ottobre 2008 è andata a ricercare quelli che definisce "conflict pauses", cioè periodi più o meno brevi di uno o più giorni in cui non veniva ucciso nessuno e ha fatto questa sorprendente scoperta:
«Nel 79% dei casi, le pause nel conflitto sono state interrotte quando Israele ha ucciso un palestinese, mentre solo nell'8% dei casi sono state interrotte da un attacco palestinese (nel rimanente 13% dei casi, l'interruzione è avvenuta da entrambe le parti nello stesso giorno [1]). Inoltre, abbiamo visto che questa tendenza - dove è probabile che Israele uccida per primo dopo una pausa nel conflitto - diventa più marcata dopo periodi di pausa più lunghi. Infatti, su 25 periodi di non violenza che sono durati più di una settimana, Israele ne ha interrotti 24 unilateralmente - pari al 96% - e ha interrotto unilateralmente il 100% dei 14 periodi di nonviolenza durati più di 9 giorni»
[1] Evidentemente un responsabile c'è sempre, ma l'azione e la rappresaglia hanno avuto luogo lo stesso giorno.
Ho riportato i risultati di questa ricerca non per fare l'ennesimo elenco dei buoni e dei cattivi sulla lavagna, ma semplicemente per dire che, forse, quando si parla di faziosità degli altri si è i primi ad esserlo.
Fonte: http://www.huffingtonpost.com/nancy-kan ... 55611.html