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Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Messaggioda gi.bo. il 28/10/2014, 23:02

Iafran ha scritto:
gi.bo. ha scritto:Son consapevole che lo scontro avverra' assolutamente su questi punti e son pure consapevole che la lotta sara' molto dura.

Piu' dura di quel che qualcuno potra' pensare, dopodichè, non n'e' che dopo il Renzi ci sia il nulla, come afferma continuamente Ranvit e co. Il nulla ci sara' se avverranno questa storture alla ns,Costituzione per il solo scopo di annichilire la forza lavoro

Renzi non rappresenta nessuna ancora di salvezza per i cittadini, un altro qualsiasi (purché onesto) farebbe meno danni alle persone ed alle istituzioni.
Con lui abbiamo preso un grosso abbaglio ... lo si dovrebbe capire dalle simpatie che riceve dai beluscones.
Con lui abbiamo preso un grosso abbaglio ... lo si dovrebbe capire dalle simpatie che riceve dai [i]beluscones
Certo. E' riuscito a fare quello che Berlusconi non e' riuscito.
L'ho detto anche in un'altro post,
E questo Brlusconi lo aveva capito senza farlo capire ai suoi e ai piiddini anche se su questi ultimo ho sempre avuto i miei dubbi. La carrozza su cui salire l'hanno vista prima degli altri e quindi da scaltri si son presi i primi posti e chi, dopo non ci starà, peggio per lui. Posti a disposizione non sono sempre sicuri quando i passeggeri sono tanti.

Ha trovato l'uomo giusto nel momento giusto e questo lo dimostrano i suoi nuovi e vecchi supporter come si e' visto nella sua amata Leopolda dai facili costumi.

Brunetta ora o fa finta di dare contro a Renzi ma se non fosse cosi' sarebbe un po' troppo ingenuo per non accorgersi di essere pure lui una marionetta al soldo del suo Berlusca.

Cmq, sono sulla prima che ho detto.

Tutto il resto fa parte del gioco per arrivare agli obiettivi dopodiche tutta la ds si ricompattera in un solo Partito Della Nazione che vuol dire altro, Alleanza Nazionale.


hola

hola..
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Re: Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Messaggioda pianogrande il 29/10/2014, 0:15

Insomma, quelli che si dichiarano di sinistra confermano a gran voce che "comandare" è di destra.

Ma vi rendete conto dell'ingenuità di questa affermazione e del danno che fate alla sinistra (e alla democrazia)?

Si conferma a gran voce che un regime efficace deve essere autoritario (è, per definizione, autoritario).

Come se la democrazia potesse eleggere solo attenti osservatori della massa che distillano raffinati concetti da dibattere nelle lunghe sere d'inverno intanto che i barbari premono alle frontiere.

Io mi sento di sinistra e, per fortuna, ho avuto ed ho una vita molto più concreta.

Mi piace la decisione, l'azione e la derisione delle troppe chiacchiere.
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Re: Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Messaggioda flaviomob il 29/10/2014, 2:34

Un regime autoritario è per definizione antidemocratico.

Un regime che funzioni in una buona democrazia dev'essere autorevole, non autoritario.

Le chiacchiere? Beh, le parole contano moltissimo. Una parola in più o in meno in una legge può significare centinaia di miliardi di appalti sporchi, la scarcerazione per i mafiosi, l'impunità per i politici corrotti. Allora ben venga chi ha le competenze per usare le "parole" appropriate e la volontà per ricercare il bene comune piuttosto che la devastazione della Costituzione (come chi vorrebbe vietare gli scioperi, far fuori gli avversari politici, monopolizzare l'informazione).

Decisione e azione? Abbiamo visto con Mussolini (che peraltro era un disertore!) com'è andata a finire.

Ci vuole ragione, pensiero critico, competenze, volontà. E condivisione, dato che dovremmo essere in democrazia.

Governare è diverso da comandare. Soprattutto, governare con intelligenza.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Messaggioda Stefano'62 il 29/10/2014, 3:32

pianogrande ha scritto:Insomma, quelli che si dichiarano di sinistra confermano a gran voce che "comandare" è di destra.

Ma vi rendete conto dell'ingenuità di questa affermazione e del danno che fate alla sinistra (e alla democrazia)?

Si conferma a gran voce che un regime efficace deve essere autoritario (è, per definizione, autoritario).

Come se la democrazia potesse eleggere solo attenti osservatori della massa che distillano raffinati concetti da dibattere nelle lunghe sere d'inverno intanto che i barbari premono alle frontiere.

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Il vero problema di renzino non è il suo essere autoritario.
Fosse solo quello saremmo a cavallo.
Il problema vero,suo ma soprattutto nostro,è che è un ignorante e un incapace buono a nulla che non sa una mazza né di sindacati né di governo né di politica economica e sta facendo un danno dietro l'altro uno peggio dell'altro.
O così,oppure è colluso.
E non sa una mazza nemmeno di sinistra.
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Re: Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Messaggioda pianogrande il 29/10/2014, 10:20

Le accuse di "ignoranza" le trovo più concrete e coi piedi per terra.
Giuste o sbagliate, entrano nel merito.

Secondo me, comunque, in quella posizione non ci deve stare un "tecnico" ma uno che sa come utilizzare i tecnici, gli esperti, gli scienziati e quant'altro.

Non è necessario un medico alla sanità né un docente all'istruzione o o' zappatore all'agricoltura.

La politica è un'altra cosa e Renzi (sempre secondo me) la incarna benissimo.

Sui risultati... lì sì che ancora non ci siamo.

Ancora siamo (in tanti) sulla frequenza del diamogli tempo.

Quanto tempo ancora?
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Re: Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Messaggioda mariok il 29/10/2014, 13:11

E se provassimo una volta tanto a stare ai fatti ed a ciò che è stato realmente detto?

La Camusso ha affermato che l'incontro con il governo sulla legge di stabilità è stato surreale perché i ministri non avevano alcun mandato a trattare.

Renzi ha risposto che le leggi non si fanno trattando con i sindacati, ma che il governo ne discute con il parlamento.

Cosa dice la costituzione in proposito? (Oltre a mettere i link, occorrerebbe anche leggerla). Garantisce la libertà sindacale e la facoltà di "stipulare contratti collettivi" (art. 39), la libertà di sciopero nell'ambito delle leggi che lo regolano (art. 40). La loro funzione non a caso è citata nel Titolo 3° (quello dedicato ai rapporti economici) e non in quello successivo, dedicato ai rapporti politici, in cui si parla di diritto di voto, di partiti politici e di rapporti dei cittadini con il parlamento.

Costituzione alla mano, quindi, chi ha ragione nel caso specifico, Camusso o Renzi? A me sembra che non ci siano dubbi (ovviamente per chi può e vuole capire).
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Messaggioda gabriele il 29/10/2014, 13:43

mariok ha scritto:E se provassimo una volta tanto a stare ai fatti ed a ciò che è stato realmente detto?

La Camusso ha affermato che l'incontro con il governo sulla legge di stabilità è stato surreale perché i ministri non avevano alcun mandato a trattare.

Renzi ha risposto che le leggi non si fanno trattando con i sindacati, ma che il governo ne discute con il parlamento.

Cosa dice la costituzione in proposito? (Oltre a mettere i link, occorrerebbe anche leggerla). Garantisce la libertà sindacale e la facoltà di "stipulare contratti collettivi" (art. 39), la libertà di sciopero nell'ambito delle leggi che lo regolano (art. 40). La loro funzione non a caso è citata nel Titolo 3° (quello dedicato ai rapporti economici) e non in quello successivo, dedicato ai rapporti politici, in cui si parla di diritto di voto, di partiti politici e di rapporti dei cittadini con il parlamento.

Costituzione alla mano, quindi, chi ha ragione nel caso specifico, Camusso o Renzi? A me sembra che non ci siano dubbi (ovviamente per chi può e vuole capire).


Mariok, se mi è permesso fare un sunto, la critica a Renzi non è sul merito ma sul metodo. Ovvio che è il parlamento che fa le leggi ma l'INTELLIGENZA politica sta nel trovare un accordo fra le parti (sindacati e imprese) che sia realizzabile (bilancio dello Stato). Dire ai sindacato: io non tratto con voi, vuol dire non aver capito na mazza, perché i sindacati potrebbero sempre dire: va bè, se non tratti e le cose che legiferi non mi piacciono, indico giorni di sciopero nazionale e paralizzo la nazione (o almeno ci provo).
Questo meccanismo è fatto da ingranaggi. Il governo è un ingranaggio, come lo sono i sindacati e le imprese (e molte altre cose). Come in un orologio, se un ingranaggio funziona male, l'orologio, che ben gli vada, perde colpi, che mal gli vada, si rompe e non funziona più.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Messaggioda mariok il 29/10/2014, 13:57

gabriele ha scritto: Dire ai sindacato: io non tratto con voi, vuol dire non aver capito na mazza, perché i sindacati potrebbero sempre dire: va bè, se non tratti e le cose che legiferi non mi piacciono, indico giorni di sciopero nazionale e paralizzo la nazione (o almeno ci provo).
Questo meccanismo è fatto da ingranaggi. Il governo è un ingranaggio, come lo sono i sindacati e le imprese (e molte altre cose). Come in un orologio, se un ingranaggio funziona male, l'orologio, che ben gli vada, perde colpi, che mal gli vada, si rompe e non funziona più.


Un conto è ascoltare, tener conto, altro è trattare. Il sindacato rappresenta una parte (nemmeno maggioritaria) della popolazione, ha tutto il diritto di far sentire la sua voce, anche con lo sciopero, ma non può porsi come interlocutore istituzionale del governo.

Così come il governo ha il dovere (e direi anche l'interesse) di ascoltare e prendere in considerazione le rappresentanze sociali (sindacati, associazioni industriali, professionali, ecologiste e chiunque rappresenti degli interessi in forma organizzata), ma ha anche il diritto di decidere rendendo conto al parlamento ed in ultima istanza ai cittadini elettori.

L'esperienza ci mostra che non sempre le tesi dei sindacati sono quelle della maggioranza dei cittadini. Esempi più lampanti in proposito li hanno forniti i referendum sulla scala mobile e sull'estensione dell'art. 18.

Il sindacato ha il diritto di provarci, ma può anche essere sonoramente sconfitto, senza che ciò significhi che siamo in presenza di un governo autoritario.
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Re: Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Messaggioda gabriele il 29/10/2014, 14:31

mariok ha scritto:Così come il governo ha il dovere (e direi anche l'interesse) di ascoltare e prendere in considerazione le rappresentanze sociali (sindacati, associazioni industriali, professionali, ecologiste e chiunque rappresenti degli interessi in forma organizzata), ma ha anche il diritto di decidere rendendo conto al parlamento ed in ultima istanza ai cittadini elettori.


Il Governo non ha il dovere di ascoltare. Non ci sono leggi che lo obblighino, ma una buona pratica di governo, ovvero INTELLIGENTE, grazie alle esperienze del passato maturate da altri governi suggerisce che il Governo instauri un tavolo di trattative e confronto con le parti sociali (vedi "concertazione").
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Re: Legge di Stabilità, Renzi: “Non tratto con sindacati”.

Messaggioda gi.bo. il 29/10/2014, 15:01

mariok ha scritto:E se provassimo una volta tanto a stare ai fatti ed a ciò che è stato realmente detto?

La Camusso ha affermato che l'incontro con il governo sulla legge di stabilità è stato surreale perché i ministri non avevano alcun mandato a trattare.

Renzi ha risposto che le leggi non si fanno trattando con i sindacati, ma che il governo ne discute con il parlamento.

Cosa dice la costituzione in proposito? (Oltre a mettere i link, occorrerebbe anche leggerla). Garantisce la libertà sindacale e la facoltà di "stipulare contratti collettivi" (art. 39), la libertà di sciopero nell'ambito delle leggi che lo regolano (art. 40). La loro funzione non a caso è citata nel Titolo 3° (quello dedicato ai rapporti economici) e non in quello successivo, dedicato ai rapporti politici, in cui si parla di diritto di voto, di partiti politici e di rapporti dei cittadini con il parlamento.

Costituzione alla mano, quindi, chi ha ragione nel caso specifico, Camusso o Renzi? A me sembra che non ci siano dubbi (ovviamente per chi può e vuole capire).
Costituzione alla mano, quindi, chi ha ragione nel caso specifico, Camusso o Renzi? A me sembra che non ci siano dubbi (ovviamente per chi può e vuole capire)

Eccomi qua. Non sfuggo alle tue domande

Sulla Costituzione ho una mia fissa. Questo piccolissimo libricino me lo porto sempre appresso poiche so che spesso mi capita che questa mia Bella,Sana e Robusta Costituzione venga travisata a mo' di interesse personale o per giustificare qualche certezza che spesso si dimostra non essere. Quindi, nero su bianco, lascio a costoro leggere i punti in discussione.
Non e' cosi' facile come sembre parlare con certi individui ma qualche volta ci riesco e questo mi basta.

Inoltre non disdegnando del tutto i bar(per la loro fama di trattare la politica in modo sommario) ma se dovesse capitarmi (e mi capita spesso)di sentire delle fregnacce a riguardo ecco il mio buon libretto(nero su bianco) e spiego a costoro che non e' proprio come dicono. Spesso succede che poi "tagliano corto" e se ne vanno indispettiti ed incazzati per non aver trovato ragione .


Parte prima
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

TITOLO III
RAPPORTI ECONOMICI


Art. 41.

L'iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.


1-Quindi, chi puo essere l'interlocutore col governo piu' adatto a trattare se non il sindacato?
2-Ciampi e poi Prodi avevano messo in atto la Concertazione che pur avendo i suoi limiti era poi fallita col governo Berlusconi ma a questo punto sarebbe fallita ora col giovannotto di Firenze.

Ma non sono solo questi articoli. La parte 3 e' piena di riferimenti.

Se poi ad ogni articolo dai la tua personale interpretazione, e' un problema tuo e non dei Padri Costituenti molto attenti e previdenti a questi problemi.

Che posso dire di piu'? Come posso esserti di aiuto?

hola
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