pianogrande ha scritto:flaviomob ha scritto:NASPI, un sussidio di disoccupazione per chi ha lavorato almeno tre mesi in un anno.
E perché?
Chi lavora zero mesi in un anno è sul lastrico: perché non farsene carico? E' una ripetizione della storia degli 80 euro: provvedimenti pur positivi in sé e migliorativi, ma che lasciano fuori proprio i più deboli ed emarginati.
E' lo stesso problema della definizione di disoccupato.
Chi è senza reddito o chi è senza lavoro (iscritto a qualche lista di collocamento o roba del genere)?
Senza lavoro o senza reddito?
E' il problema fondamentale.
Che strane domande.
Disoccupato è uno che lavorava come dipendente ed ora non lavora piu'.
In ogni paese civile ha diritto ad un certo numero di mesi di sostegno al reddito, di soliti perché è prevista una sorta di assicurazione contro il rischio di perdere il lavoro.
Ne ha diritto perché ha pagato l'assicurazione (nella maggiornaza dei casi) o le tasse (mi pare solo in Svezia).
In alcuni paesi ne hanno diritto anche gli indipendenti.
Ma sono misure limitate nel tempo (uno o due anni) a cui si ha diritto anche se contemporaneamente si riscuotono gli affitti di 10 case o si hanno atrri redditi (per esempio lavora la moglie).
Poi quando uno finisce la protezione da disoccupato, il sussido resta. Uno rimane "disoccupato" ma se ha reddito da altre fonti, non mi sembra goisto che la collettività lo aiuti.
Se non ha reddito invece viene aiutato non in quanto disoccupato ma in quanto "privo di reddito".
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)