da ranvit il 12/01/2009, 19:32
Da Repubblica.it :
Illustrati i dettagli della partnership con la compagnia franco-olandese
E sul futuro di Malpensa il presidente spiega: "Sarà un hub intercontinentale"
Alitalia, Colaninno: "Con Air France un accordo migliore delle attese"
Per Fiumicino il ruolo di ponte verso il Sud, a Linate i collegamenti con Roma
Sabelli: "Da Lufthansa e British non sono mai arrivate vere offerte"
ROMA - L'accordo con Air France-Klm è "straordinario, al di là delle migliore attese" e per questo il consiglio di amministrazione di Alitalia ha dato all'unanimità parere favorevole all'intesa. Lo ha affermato il presidente Roberto Colaninno nel corso di una conferenza stampa convocata per spiegare i dettagli della partnership con la compagnia aerea franco-olandese.
Investimento da 320 milioni. "L'accordo con Air France porterà sinergie per 720 milioni di euro per i prossimi anni", ha chiarito il manager, e porterà all'acquisizione da parte dei nuovi soci del 25% di Alitalia e ad aumento di capitale di oltre 320 milioni di euro. La partnership, ha aggiunto, garantirà "un'assoluta autonomia gestionale di Alitalia rispetto ad Air France" e "si sviluppa su tre contratti: il primo sull'investimento; il secondo sulle modifiche statutarie conseguenti all'entrata di Air France con Alitalia e il terzo è l'accordo industriale".
Lockup di 4 anni. Inoltre è stato fissato in 4 anni il termine del lockup per gli azionisti della nuova Alitalia. Nell'arco di questi 4 anni, ha spiegato, "i soci italiani potranno vendere azioni ad altri soci italiani che avranno diritto di prelazione".
"Malpensa resta priorità strategica". Uno dei punti su cui si è soffermato Colaninno è stato quello del futuro di Malpensa. "E' confermata la priorità strategica su Malpensa a condizione che venga riorganizzato il sistema aeroportuale", ha affermato.
Nell'accordo raggiunto, ha sottolineato, per lo scalo lombardo è previsto nei prossimi anni lo sviluppo delle rotte intercontinentali moltiplicandole dalle 3 attuali fino a 14. L'aeroporto, ha aggiunto, è destinato "ad essere l'hub di riferimento della mobilità globale dei clienti business che vivono e operano nella pianura padana, mercato che nel complesso rappresenta il quarto a livello europeo e l'ottavo al mondo".
A Linate i collegamenti con Roma. Affinché si concretizzi questa scelta strategica voluta dai soci di Alitalia guidati dal presidente Roberto Colaninno, è necessaria la "razionalizzazione" del ruolo di Linate come city airport specializzato nella tratta Milano-Roma e il rispetto dei tempi previsti nella realizzazione delle infrastrutture di collegamento tra Milano e Malpensa.
Il ruolo di Fiumicino. Per quanto riguarda invece Fiumicino, Colaninno ha spiegato che l'impegno della nuova Alitalia "sarà quello di massimizzare la presenza delle rotte verso il Meditterraneo, verso l'Estremo Oriente e verso il Sud America".
La questione cassa integrazione. Il presidente ha voluto rassicurare anche circa le politiche occuopazionali della nuova compagnia. "Abbiamo la consapevolezza dell'importanza del personale", ha sostenuto, e "cercheremo di riportare tutti coloro che sono in cassa integrazione o in precariato all'interno dell'Alitalia". "E' un impegno - ha proseguito - che ci siamo assunti, un punto fondamentale della nostra etica che cercheremo di perseguire con tutto il nostro impegno e le nostre forze".
Perché Air France. All'amministatore delegato Rocco Sabelli è spettato invece spiegare i motivi della scelta di Air France dopo le tante polemiche su un possibile rientro in corsa di Lufthansa. L'azienda tedesca, ha messo in chiaro, non ha mai presentato un'offerta per un accordo di partnership, mentre i franco-olandesi "si sono detti disponibili in maniera esplicita ad investire in una partecipazione di minoranza". British Airways, invece, "ha negato questa disponibilità", mentre Lufthansa "non l'ha data mai né in maniera implicita né in maniera esplicita", ha aggiunto Sabelli. La scelta del partner, ha affermato quindi l'amministratore delegato, "è stata fatta per due motivi: l'attrattività complessiva ed i motivi di fattibilità".
(12 gennaio 2009)
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Se vero, smentite le varie cassandre...
Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.