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Alitalia : accordo con Air France?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Alitalia : accordo con Air France?

Messaggioda ranvit il 12/01/2009, 16:59

Guido ti attacchi agli specchi, infatti se non volevi essere offensivo o intollerante o professorino, perchè hai rimarcato l'errore???
Comunque questa storia è diventata davvero incredibile per cui chiedo alla moderazione di intervenire!

Per me, in ogni caso finisce qui!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Alitalia : accordo con Air France?

Messaggioda chango il 12/01/2009, 17:25

Paolo65 ha scritto:La DX che ha governato dal 2001 al 2006 è stata uguale per incapacità di governare al CS 2006-08 targato Prodi;nel senso che non dava l'impressione di governare tanto era sfilacciata e litigiosa la sua maggioranza.

Questa DX invece è compatta,poco litigiosa e da l'impressione di governare il paese. Può non piacere come lo sta facendo ma non si può dire che essa non stia facendo nulla ed in modo unitario.

I media italiani sono quello che sono ma non darei la colpa a loro dell'impressione che i cittadini hanno su ciò che fa il governo.

Usciamo da questa bugia che ci propinano proprio i nostri leader di CS per cercare di non addossarsi la colpa dello sfacelo in cui verso lo stesso.
Paolo


Sono talmente compatti che sulla giustizia e le intercettazioni hanno posizioni diverse.
e sulla tassa di soggiorno per gli extracomunitari? un altro esempio di compattezza?
e sul caso malpensa-alitalia?
per non dire del federalismo.

chi è responsabile nel formare l'opinione pubblica se non gli organi di informazione?
la scelta delle informazioni e il modo in cui vengono presentate è fondamentale.
la percezione dell'opinione pubblica è determinata dall'atteggiamento dei mass media. basta vedere come il tema sicurezza è stato trattato diversamente con due governi diversi e come questo abbia in parte contribuito a modificare le priorità degli italiani.

l'informazione non è certo colpevole dello stato in cui si trova il CS, ma questo che c'entra?
certo che la classe dirigente del PD ha tutte le responsabilità della crisi del partito, ma questo non diminuisce le responsabilità che i mezzi di informazione hanno nel formare l'opinione pubblica di un paese.
anche perchè spero che si sia in grado di distinguere tra una corretta informazione e una cattiva informazione (cosa diversa dalla propaganda).
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Re: Alitalia : accordo con Air France?

Messaggioda pinopic1 il 12/01/2009, 18:08

Se davvero contassero molto le cose fatte e non fatte, le verità e le bugie, le promesse non mantenute, ogni tanto bisognerebbe fare il riepilogo e verificare.
Vado a memoria:
Per esempio, dopo quasi 20 anni di sbraitamenti quanto federalismo ha realizzato la Lega? Sembra una sciocchezza, ma il tempo passa, e ormai il federalismo della Lega è diventato un elemento decorativo del panorama politico, un tocco di colore.
E quanti ultimatum, quante minacce di bossi, e quante rassicurazioni ai suoi elettori che ormai era dietro l'angolo...

Vi ricordate il governo delle tre "I": Inglese, Internet e Impresa? Sembra passato tanto tempo......

L'altro giorno da Lampedusa Maroni ha dichiarato che presto si farà l'accordo con Gheddafi e l'immigrazione clandestina finirà. Se qualcuno avesse preso nota oggi ci accorgeremmo che sarà almeno la decima volta. C'è da aggiungere che l'informazione si guarda bene dal ricordarlo, eppure ce l'hanno in archivio. Del resto si guardano bene anche dal dire che quella di Lampedusa è solo una piccolissima parte dell'immigrazione clandestina e non raccontano come avviene la maggior parte. Non c'è gusto, non fa audience.

Anche Malpensa sarà dimenticata presto.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Alitalia : accordo con Air France?

Messaggioda ranvit il 12/01/2009, 19:32

Da Repubblica.it :

Illustrati i dettagli della partnership con la compagnia franco-olandese
E sul futuro di Malpensa il presidente spiega: "Sarà un hub intercontinentale"
Alitalia, Colaninno: "Con Air France un accordo migliore delle attese"
Per Fiumicino il ruolo di ponte verso il Sud, a Linate i collegamenti con Roma
Sabelli: "Da Lufthansa e British non sono mai arrivate vere offerte"



ROMA - L'accordo con Air France-Klm è "straordinario, al di là delle migliore attese" e per questo il consiglio di amministrazione di Alitalia ha dato all'unanimità parere favorevole all'intesa. Lo ha affermato il presidente Roberto Colaninno nel corso di una conferenza stampa convocata per spiegare i dettagli della partnership con la compagnia aerea franco-olandese.

Investimento da 320 milioni. "L'accordo con Air France porterà sinergie per 720 milioni di euro per i prossimi anni", ha chiarito il manager, e porterà all'acquisizione da parte dei nuovi soci del 25% di Alitalia e ad aumento di capitale di oltre 320 milioni di euro. La partnership, ha aggiunto, garantirà "un'assoluta autonomia gestionale di Alitalia rispetto ad Air France" e "si sviluppa su tre contratti: il primo sull'investimento; il secondo sulle modifiche statutarie conseguenti all'entrata di Air France con Alitalia e il terzo è l'accordo industriale".

Lockup di 4 anni. Inoltre è stato fissato in 4 anni il termine del lockup per gli azionisti della nuova Alitalia. Nell'arco di questi 4 anni, ha spiegato, "i soci italiani potranno vendere azioni ad altri soci italiani che avranno diritto di prelazione".

"Malpensa resta priorità strategica". Uno dei punti su cui si è soffermato Colaninno è stato quello del futuro di Malpensa. "E' confermata la priorità strategica su Malpensa a condizione che venga riorganizzato il sistema aeroportuale", ha affermato.
Nell'accordo raggiunto, ha sottolineato, per lo scalo lombardo è previsto nei prossimi anni lo sviluppo delle rotte intercontinentali moltiplicandole dalle 3 attuali fino a 14. L'aeroporto, ha aggiunto, è destinato "ad essere l'hub di riferimento della mobilità globale dei clienti business che vivono e operano nella pianura padana, mercato che nel complesso rappresenta il quarto a livello europeo e l'ottavo al mondo".

A Linate i collegamenti con Roma. Affinché si concretizzi questa scelta strategica voluta dai soci di Alitalia guidati dal presidente Roberto Colaninno, è necessaria la "razionalizzazione" del ruolo di Linate come city airport specializzato nella tratta Milano-Roma e il rispetto dei tempi previsti nella realizzazione delle infrastrutture di collegamento tra Milano e Malpensa.

Il ruolo di Fiumicino. Per quanto riguarda invece Fiumicino, Colaninno ha spiegato che l'impegno della nuova Alitalia "sarà quello di massimizzare la presenza delle rotte verso il Meditterraneo, verso l'Estremo Oriente e verso il Sud America".

La questione cassa integrazione. Il presidente ha voluto rassicurare anche circa le politiche occuopazionali della nuova compagnia. "Abbiamo la consapevolezza dell'importanza del personale", ha sostenuto, e "cercheremo di riportare tutti coloro che sono in cassa integrazione o in precariato all'interno dell'Alitalia". "E' un impegno - ha proseguito - che ci siamo assunti, un punto fondamentale della nostra etica che cercheremo di perseguire con tutto il nostro impegno e le nostre forze".

Perché Air France. All'amministatore delegato Rocco Sabelli è spettato invece spiegare i motivi della scelta di Air France dopo le tante polemiche su un possibile rientro in corsa di Lufthansa. L'azienda tedesca, ha messo in chiaro, non ha mai presentato un'offerta per un accordo di partnership, mentre i franco-olandesi "si sono detti disponibili in maniera esplicita ad investire in una partecipazione di minoranza". British Airways, invece, "ha negato questa disponibilità", mentre Lufthansa "non l'ha data mai né in maniera implicita né in maniera esplicita", ha aggiunto Sabelli. La scelta del partner, ha affermato quindi l'amministratore delegato, "è stata fatta per due motivi: l'attrattività complessiva ed i motivi di fattibilità".

(12 gennaio 2009)

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Se vero, smentite le varie cassandre...

Vittorio
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Re: Alitalia : accordo con Air France?

Messaggioda chango il 12/01/2009, 20:28

ranvit ha scritto:Da Repubblica.it :

Illustrati i dettagli della partnership con la compagnia franco-olandese
E sul futuro di Malpensa il presidente spiega: "Sarà un hub intercontinentale"
Alitalia, Colaninno: "Con Air France un accordo migliore delle attese"
Per Fiumicino il ruolo di ponte verso il Sud, a Linate i collegamenti con Roma
Sabelli: "Da Lufthansa e British non sono mai arrivate vere offerte"



ROMA - L'accordo con Air France-Klm è "straordinario, al di là delle migliore attese" e per questo il consiglio di amministrazione di Alitalia ha dato all'unanimità parere favorevole all'intesa. Lo ha affermato il presidente Roberto Colaninno nel corso di una conferenza stampa convocata per spiegare i dettagli della partnership con la compagnia aerea franco-olandese.

Investimento da 320 milioni. "L'accordo con Air France porterà sinergie per 720 milioni di euro per i prossimi anni", ha chiarito il manager, e porterà all'acquisizione da parte dei nuovi soci del 25% di Alitalia e ad aumento di capitale di oltre 320 milioni di euro. La partnership, ha aggiunto, garantirà "un'assoluta autonomia gestionale di Alitalia rispetto ad Air France" e "si sviluppa su tre contratti: il primo sull'investimento; il secondo sulle modifiche statutarie conseguenti all'entrata di Air France con Alitalia e il terzo è l'accordo industriale".

Lockup di 4 anni. Inoltre è stato fissato in 4 anni il termine del lockup per gli azionisti della nuova Alitalia. Nell'arco di questi 4 anni, ha spiegato, "i soci italiani potranno vendere azioni ad altri soci italiani che avranno diritto di prelazione".

"Malpensa resta priorità strategica". Uno dei punti su cui si è soffermato Colaninno è stato quello del futuro di Malpensa. "E' confermata la priorità strategica su Malpensa a condizione che venga riorganizzato il sistema aeroportuale", ha affermato.
Nell'accordo raggiunto, ha sottolineato, per lo scalo lombardo è previsto nei prossimi anni lo sviluppo delle rotte intercontinentali moltiplicandole dalle 3 attuali fino a 14. L'aeroporto, ha aggiunto, è destinato "ad essere l'hub di riferimento della mobilità globale dei clienti business che vivono e operano nella pianura padana, mercato che nel complesso rappresenta il quarto a livello europeo e l'ottavo al mondo".

A Linate i collegamenti con Roma. Affinché si concretizzi questa scelta strategica voluta dai soci di Alitalia guidati dal presidente Roberto Colaninno, è necessaria la "razionalizzazione" del ruolo di Linate come city airport specializzato nella tratta Milano-Roma e il rispetto dei tempi previsti nella realizzazione delle infrastrutture di collegamento tra Milano e Malpensa.

Il ruolo di Fiumicino. Per quanto riguarda invece Fiumicino, Colaninno ha spiegato che l'impegno della nuova Alitalia "sarà quello di massimizzare la presenza delle rotte verso il Meditterraneo, verso l'Estremo Oriente e verso il Sud America".

La questione cassa integrazione. Il presidente ha voluto rassicurare anche circa le politiche occuopazionali della nuova compagnia. "Abbiamo la consapevolezza dell'importanza del personale", ha sostenuto, e "cercheremo di riportare tutti coloro che sono in cassa integrazione o in precariato all'interno dell'Alitalia". "E' un impegno - ha proseguito - che ci siamo assunti, un punto fondamentale della nostra etica che cercheremo di perseguire con tutto il nostro impegno e le nostre forze".

Perché Air France. All'amministatore delegato Rocco Sabelli è spettato invece spiegare i motivi della scelta di Air France dopo le tante polemiche su un possibile rientro in corsa di Lufthansa. L'azienda tedesca, ha messo in chiaro, non ha mai presentato un'offerta per un accordo di partnership, mentre i franco-olandesi "si sono detti disponibili in maniera esplicita ad investire in una partecipazione di minoranza". British Airways, invece, "ha negato questa disponibilità", mentre Lufthansa "non l'ha data mai né in maniera implicita né in maniera esplicita", ha aggiunto Sabelli. La scelta del partner, ha affermato quindi l'amministratore delegato, "è stata fatta per due motivi: l'attrattività complessiva ed i motivi di fattibilità".

(12 gennaio 2009)

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Se vero, smentite le varie cassandre...

Vittorio



hai mai visto, a parte la sinistra radicale al governo, un venditore che dichiara che il proprio prodotto fa schifo?

per quanto riguarda il ruolo strategico di Malpensa, dipende da un SE (razionalizzazione del ruolo di Linate e infrastrutture di collegamento con Milano) che ad oggi non è stato mai risolto e che difficilmente lo sarà. anche perché il problema non è solo Linate, ma pure gli altri aeroporti della pianura padana.
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Re: Alitalia : accordo con Air France?

Messaggioda ranvit il 12/01/2009, 20:38

Scusa Chango, solo un appunto formale : perchè riporti ogni volta tutto l'intervento precedente?
Non ce ne è affatto bisogno! Chi vuole se lo legge un attimo prima!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Alitalia : accordo con Air France?

Messaggioda chango il 12/01/2009, 21:04

il più delle volte perchè mi dimentico di cancellare a volte perchè non sempre è scontato che il messaggio a cui si risponde sia sempre quello precedente.
se però è un problema proverò ad evitare il quote.
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Re: Alitalia : accordo con Air France?

Messaggioda ranvit il 12/01/2009, 22:08

Ok
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Alitalia : accordo con Air France?

Messaggioda pinopic1 il 12/01/2009, 22:28

Malpensa Hub europeo non intercontinentale. E sempre se si chiude Linate. E se si ridimensionano gli altri aeroporti del nord. E che si liberalizzino le rotte e si ridiscutano gli accordi bilaterali che garantivano Alitalia.
Forse è meglio ascoltare Cota che è intervenuto a Otto e mezzo dicendo le cose sopra rportate.
L'italianità è garantita al massimo per 4 (non cinque) anni e potrebbero essere 3 se i cordati fanno valere il diritto di recesso.
Naturalmente sarebbe troppo brutale e poco diplomatico da parte di Colaninno dire ai lombardi la verità. Visto che sono intervenuti i politici ci pensino loro.
In rete c'è anche il video della dichiarazione di Cassandra, pardon Letizia Moratti sul sito del Sole 24 Ore. E' di questa mattina.
Riflettiamo: a penalizzare Fiumicino si scontentavano i Romani e questi delusi dal PDL non avevano che da rivolgersi al PD. A penalizzare Malpensa si scontentano i milanesi e questi però delusi dal PDL si rifugiano nella Lega. Quindi per la coalizione di CD è più conveniente scontentare i milanesi. Che possono sempre consolarsi con l'Expo. $£€

Intanto l'alta velocità Milano-Roma batte l'aereo Roma-Linate.
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Re: Alitalia : accordo con Air France?

Messaggioda pierodm il 13/01/2009, 2:39

Pino, facendo il punto: allora la domanda è: "Quali vantaggi portano le privatizzazioni?". "I servizi pubblici strategici conviene privatizzarli o no?". E' meglio lo stato o i privati? E' meglio un regime di monopolio pubblico o la liberalizzazione?

Mi permetto di obiettare: dobbiamo parlare delle privatizzazioni italiane, e di quelle fatte o proposte in concreto.
Un discorso teorico sulle privatizzazioni e sul rapporto pubblico-privato possiamo farlo, ma forse ci porterebbe troppo lontano - lontano come ampiezza di discorso, ma anche lontano dal caso italiano che c'interessa.

A prima vista, non ci sarebbero risposte univoche alle varie domande di Pino: dipende dai servizi, dipende da come lo stato gestisce questi servizi, dipende da quali privati entrano nel business, dipende da come i privati subentrano nella gestione, dipende dal concetto che abbiamo sui "vantaggi", etc.

A me sembra che in Italia la gran parte delle privatizzazioni siano state assai poco vantaggiose per i cittadini, e anche per una effettiva e tangibile "libertà del mercato", e per uno sblocco complessivo della nostra società bloccata.
Anzi, la privatizzazione di alcune grosse aziende, unita alla sopravvenuta precarizzazione del lavoro e alla "flessibilità", abbiano ottenuto l'effetto di accentuare semplicemente l'abbassamento di livello del lavoro e degli stipendi.

La verità è che - lasciando da parte le teorie generali - è molto difficile fare un discorso decente in materia, in presenza di uno Stato farraginoso e malato di clientelismo, e di un capitalismo privato malato di conflitti d'interesse, di assistenzialismo e di una scarsissima propensione al rischio d'impresa - e in un sistema dove l'antitrust è inesistente, le tutele dei consumatori anche, la class action ancora un'utopia, la giustizia civile praticamente inservibile...
Come si usa dire, dove caschi caschi male.

E poi, dimenticavo di mettere tra i vari "dipende" anche un "dipende dai cittadini", nel senso che non tutti cercano o trovano in un sistema gli stessi vantaggi - e non è nemmeno detto che certi vantaggi siano davvero tali, essendo invece solo un corrispettivo tutto sommato superfluo, e indotto dal marketing, che serve a giustificare un esborso di denaro a vantaggio di qualcuno.

Per certi settori - su questo siamo tutti d'accordo - la normalità sarebbe certamente l'iniziativa e la gestione privata, ma ciò non ci esime dal riflettere ugualmente sull'effettiva utilità di un certo "sviluppo" produttivo e sul fatto che comunque il prezzo lo paga la collettività: discorso questo che invece trova una grande difficoltà ad essere accolto - per esempio, vige il luogo comune che le TV commerciali siano gratuite, quando in realtà vivono di pubblicità e il costo di questa pubblicità grava pesantemente sul prezzo al consumo dei prodotti, in una misura che sommata nell'arco dell'anno risulta molto più alta del canone RAI. Ricordo uno studio degli anni '90, da cui si conteggiava in un milione di lire l'aggravio del prezzo di una Citroen media in conseguenza del budget pubblicitario della Casa, per esempio.
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