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Riforme, Mineo sostituito

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda annalu il 16/06/2014, 13:44

flaviomob ha scritto:Riguardo a quanto cita Annalu, mi permetto di ribadire che sarà molto più difficile per i "dissidenti" farsi rieleggere nel PD piuttosto che per i "normalizzati"

Vero, soprattutto quando non ci sono le preferenze ed i candidati vengono scelti dai partiti. Ciò non toglie che io sono abbastanza "vecchia" da ricordare tempi in cui fare politica - soprattutto a sinistra, ma non solo - non voleva certo dire fare carriera, anzi spesso si pagavano le proprie idee con perdita del lavoro ed altre conseguenze poco gradevoli, per non parlare dei tempi in cui fare politica poteva significare mettere a rischio la propria vita e quella dei propri cari.
Per me quindi chi ora fa politica pensando alla carriera ed ai soldi non è degno di essere chiamato "politico" e non lo considero degno di rispetto, anche se ormai ce ne sono anche troppi che la pensano in questo modo, purtroppo in tutte le parti politiche.

flaviomob ha scritto: Poi chi cambia idea "con convinzione" e fa politica disinteressatamente per passione idealistica merita rispetto, ma se ha cambiato idea significa che almeno una volta ha sbagliato

Questa affermazione è interessante: conosci qualcuno che in vita sua non ha mai sbagliato?
A parte le battute, in politica cambiare idea non sempre coincide con l'aver sbagliato qualcosa. A volte significa solo che è cambiata la situazone, e quindi non cambiare opinione significa semplicemente un irrigidimento su posizioni storicamente superate e denota l'incapacità di adeguarsi ai mutamenti, cosa gravissima per un politico.
Ho visto persone cambiare idea in modo drastico, dopo aver attraversato momenti di vera sofferenza e profonda crisi personale: questi sono i politici onesti. Certo, forse ormai sono una specie rara, e purtroppo quelli che ci sono sono spesso poco visibili.

Quanto alla sostanza, riforma del Senato compresa, non posso che riportare il discorso di Pianogrande, col quale mi capita sempre più spesso di trovarmi pienamente d'accordo:
pianogrande ha scritto:L'ago della bilancia non l'ho inventato io nemmeno a proposito di Mineo ed il suo parere era chiarissimo ed era una posizione più che legittima in parlamento ma non poteva pesare in commissione dove si sarebbe imposta una maggioranza che non rispecchiava il voto dei cittadini. Via Romano, via Mineo. Giustissima azione preventiva.
[...]
Se vogliamo discutere sulla riforma del senato, sulla quale tra l'altro, siamo abbastanza d'accordo visto che anche io piuttosto che per un pasticcio sono per l'abolizione, sono qua, argomento per argomento e ragionare.
Resto favorevole a Renzi, trovandomi in raro accordo con Ranvit e cioè contento che qualcuno discuta, ascolti, soppesi, medi, chiacchieri... ma poi, decida e faccia.
Riaffermo che sono arcistufo che il decidere e fare sia patrimonio (propagandistico e non reale) della destra più becera.
Addirittura ti dico, meglio un pasticcio che niente.
Almeno destabilizziamo un po' questa massa fangosa e maleodorante e rifugio e allevamento di zanzare (anche la definizione di palude non l'ho inventata io).


Su una sola cosa non so se essere pienamente d'accordo: meglio un pasticcio che niente? Dipende dal pasticcio. Se si tratta di un vero pasticcio che peggira la situazione, meglio di no; a volte però ciò che viene definito "pasticcio" è il risultato della mediazione tra opposte tendenze (anche la nostra Costituzione lo è stata), quindi magari non è nemmeno un vero pasticcio, solo un compromesso accettabile.
Ma la situazione va valutata caso per caso, meglio se a giochi conclusi.

Per ora riguardo al Senato posso dire che non mi interessa molto sapere se possa venir eletto per voto diretto od indiretto, perché l'importanza del tipo di elezione dipende dalle questioni su cui sarà chiamato a deliberare, cosa ancora non chiara.
Per la legge elettorale in genere, devo dire che al primo posto per me è il ritorno delle preferenze; sul premio di maggioranza e sulla soglia di sbarramento si può discutere, l'importante è che non siano eccessivi.

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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda Iafran il 16/06/2014, 14:16

flaviomob ha scritto:Renzi ora fa il novello Grillo sull'onda del successo elettorale (che peraltro riguardava elezioni europee e non aveva nulla a che fare con l'espressione di consenso - che non c'è - sulle sue proposte di riforma costituzionale), costruito in buona parte grazie alla promessa degli ottanta euro. Cerchi di sgonfiare il proprio ego e di intervenire con efficacia contro il cancro della corruzione, dell'inefficienza, della stagnazione economica.

Finora la maggioranza "politica" non ha prodotto molto per far fronte a questi temi ... lasciando a pochi eletti di dire la propria e costringendo una buona fetta dell'elettorato a votare il M5S lo scorso anno per condannare l'andazzo corrente (ma questo, per quelli del PD, sembra storia di un altro pianeta).

pianogrande ha scritto:La differenza moralisticheggiante :) tra "normalizzati" e "dissidenti" continuo a respingerla.

Sarebbe meglio che nessuno potesse notarla. La situazione italiana di certo non preoccupa la "maggioranza parlamentare" (dell'inciucio) che è casta in Italia, preoccupa, invece quelli che la patiscono ... i cittadini, che hanno anche il "torto" di accorgersene e di denunciarla (secondo il classico popolare: "cornuti e mazziati").

pianogrande ha scritto:come respingo tutti i vittimismi delle minoranze che, per definizione, hanno ragione e sono belle pure e caste e disinteressate mentre, altrettanto per definizione, le maggioranze sono brutte e cattive e vili e opportuniste e sintonizzate sul più forte di turno.

A fare bene i conti, sono 59,7 milioni (se sottraiamo dai 60,7 milioni del dato Istat, il milione che vive di e con la "politica" in Italia). Non è quindi una minoranza numerica a lamentarsi del "modo di fare politica" in Italia .. le lamentele vengono dalla popolazione, per lo stato in cui vive, ed una parte di questa (popolazione) si rivolge alla sua rappresentanza politica di centrosinistra per porvi rimedio, non certamente a coloro che vorrebbero apparire tali o alle formazioni "politiche" padronali.
Sul successo del "nuovo corso PD" e del Cs, ripropongo le parole di Amalia Signorelli di qualche giorno fa: "In primo luogo l’appello al famoso (e tra poco famigerato ) 40,8% è quanto meno arbitrario nella misura in cui lo si cita come se si trattasse della metà degli italiani, mentre con le astensioni al 45%, si tratta all’incirca di meno di un quarto."
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda franz il 16/06/2014, 15:01

annalu ha scritto:
flaviomob ha scritto: Poi chi cambia idea "con convinzione" e fa politica disinteressatamente per passione idealistica merita rispetto, ma se ha cambiato idea significa che almeno una volta ha sbagliato

Questa affermazione è interessante: conosci qualcuno che in vita sua non ha mai sbagliato?
A parte le battute, in politica cambiare idea non sempre coincide con l'aver sbagliato qualcosa. A volte significa solo che è cambiata la situazone, e quindi non cambiare opinione significa semplicemente un irrigidimento su posizioni storicamente superate e denota l'incapacità di adeguarsi ai mutamenti, cosa gravissima per un politico.
Ho visto persone cambiare idea in modo drastico, dopo aver attraversato momenti di vera sofferenza e profonda crisi personale: questi sono i politici onesti. Certo, forse ormai sono una specie rara, e purtroppo quelli che ci sono sono spesso poco visibili.

Esatto. La realtà cambia e quindi dovrebbe essere perfettamente normale cambiare idea senza legare questo al fatto di "avere sbagliato". Non rinnego le idee che potevo avere 40 anni fa. Erano perfettamente coerenti con la situazione di allora e con la mia mentalità, la mia maturazione, la mia esperienza di allora. Oggi ho doverosamente cambiato idea ma non per questo ho "sbagliato". Se lo ammetto per me stesso devo implicitmente ammetterlo per tutti: il che pero' non vuol dire che uno non ha mai fatto errori. Alcune cose che pensavo, col senno di poi, erano clamosoramente sbagliate. Posso saperlo solo ora, pero'.
annalu ha scritto:Quanto alla sostanza, riforma del Senato compresa, non posso che riportare il discorso di Pianogrande, col quale mi capita sempre più spesso di trovarmi pienamente d'accordo:
pianogrande ha scritto:L'ago della bilancia non l'ho inventato io nemmeno a proposito di Mineo ed il suo parere era chiarissimo ed era una posizione più che legittima in parlamento ma non poteva pesare in commissione dove si sarebbe imposta una maggioranza che non rispecchiava il voto dei cittadini. Via Romano, via Mineo. Giustissima azione preventiva.
[...]

Ecco, qui iniziano i distinguo. Il volere dei cittadini di appoggiare genericamente Renzi (al 41% dei pochi votanti alle europee) non è una cambiale in bianco per quasiasi proposta renziana. Anche lui puo' sbagliare. Non si puo' confondere la maggioranza che si crea all'interno di un partito (per mille motivi, anche opportunistici) con la maggioranza di quello che pensano i cittadini su un caso concreto e puntuale come il metodo di costituzione di una camera (elettiva/nominata).

Ora tra l'altro se per il tema dell'italicum Renzi difende le liste bloccate dicendo che lui non le vuole ma ha dovuto cedere ad una richiesta "irrinunciabile" di Berlisconi, per il Senato la scusa non regge. CD e centro sono contrari ed anche una buona parte del PD. 14 su 105 non è poca cosa. Quindi è uno sfizio del solo Renzi e tra l'altro uno sifzio puerile. La cosa importante sono i compiti, le competenze e li' mi pare che non ci siano contrasti. Ma allora perché impuntarsi su questioni di lana caprina?
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda ranvit il 16/06/2014, 16:28

...per il Senato la scusa non regge. CD e centro sono contrari ed anche una buona parte del PD. 14 su 105 non è poca cosa. Quindi è uno sfizio del solo Renzi e tra l'altro uno sifzio puerile. La cosa importante sono i compiti, le competenze e li' mi pare che non ci siano contrasti. Ma allora perché impuntarsi su questioni di lana caprina?

Non mi pare che ci sia impuntatura se non quella di fare presto....
Come sarà il Senato sarà figlio delle diverse richieste dei vari Partiti......
Intanto pero' ....andiamo in aula e vediamo. L'intenzione dei mineo (volutamente in piccolo) invece è solo quello di far perdere tempo!
A questo punto è anche rientrato in gioco....si spera....il M5S (il cui democratellum non mi sembra male).
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda franz il 16/06/2014, 17:07

ranvit ha scritto:A questo punto è anche rientrato in gioco....si spera....il M5S (il cui democratellum non mi sembra male).

Concordo. A prima vista non è male. Solo i dettagli pero' possono evidenziare eventuali magagne.
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda Robyn il 16/06/2014, 19:59

All'Italicum servono le preferenze perche buona parte della classe dirigente è sempre più incline ad attaccare "l'indipendenza" della magistratura è sempre più incline alla partitocrazia e quindi và cambiata.Però bisogna fare in modo che gli italiani quando vanno a votare non facciano la croce su candidati condannati per corruzione per mafia.Quindi nelle liste non ci devono essere persone implicate in vicende di corruzione mafia di illegalità in genere.Adesso la riforma della giustizia si può fare ma senza mai venire al principio inderogabile dell'indipendenza della magistratura,ma buona parte della classe dirigente dopo 20 anni ancora continua con il derby ideologico,quindi và cambiata
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda Iafran il 17/06/2014, 7:59

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06 ... o/1028358/

Legge elettorale: Renzi, #staiconBerlusconi o #staiconGrillo? di Luisella Costamagna

L’avevo scritto qualche giorno fa, in una lettera al Movimento 5 Stelle pubblicata sul Fatto: “Per una vera svolta, per cambiare davvero le istituzioni, o prendete la maggioranza assoluta (il che è difficile), o scendete a patti come fece la Lega (che, trasformandosi da partito di protesta in partito di governo, arrivò al 12%). Essere dentro davvero, continuando a denunciare le nefandezze. Sporcarsi le mani, sapendo però che – a differenza di altri – ce le si può sempre lavare. Non vedo alternative”.
I 5 Stelle hanno deciso di “sporcarsi le mani”: hanno risposto al Renzi che qualche giorno fa chiedeva loro provocatoriamente “Accetteranno di discutere le riforme o continueranno a urlare e insultare?”, offrendo il dialogo sulla legge elettorale approvata dagli iscritti. Una legge elettorale proporzionale ben diversa dall’Italicum, che offre una maggioranza bulgara a chi supera il 37%, uccide i partiti non coalizzati (come il M5S) e non contempla le preferenze.
Una brutta legge l’Italicum, costruita con Berlusconi per far fuori il M5S, grazie all’alibi che i grillini avevano detto no al dialogo.
Ma ora cambia tutto: Grillo e Casaleggio, come a poker, dopo aver detto a lungo “passo”, hanno deciso di “andare a vedere”. Hanno detto “Eccoci, discutiamone insieme”. E così Renzi, alla vigilia dell’incontro di martedì con Berlusconi, si trova una bella gatta da pelare. Cosa farà adesso? Si siederà intorno a un tavolo con loro? Ora che non può più dire di essere stato costretto trattare con Berlusconi perché i 5 Stelle hanno detto no, ha di fronte a sé la scelta più difficile, con cui finalmente capiremo chi è davvero e cosa vuole.
Matteo: #staiconBerlusconi o #staiconGrillo?


. . . . . .
Starà con il berlusca!
(Naturalmente, per il bene dell'Italia ... e loro!)
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda pianogrande il 17/06/2014, 9:50

"E così Renzi, alla vigilia dell’incontro di martedì con Berlusconi, si trova una bella gatta da pelare. Cosa farà adesso"?

Vantarsi di creare "gatte da pelare" non indica questa grande disponibilità ad una discussione nei tempi e nei modi dovuti.
Fa venire il sospetto, a chi cominciava a crederci, che si tratti dell'ennesima provocazione bufala.

Per essere disponibili al dialogo, bisogna anche cambiare modalità di proporsi e linguaggio.

Che doveva fare Renzi?
Aspettare e sperare?
E' fin troppo facile rispondere a queste affermazioni sprezzanti ma anche piuttosto ingenue che è Grillo ad essersi mosso per non rimanere a piedi davanti a un Renzi deciso e concreto.
A Grillo e Casaleggio comincia a bruciare quella parte del corpo con la quale ci si siede a un tavolo a discutere e allora si muovono all'ultimo momento e qualcuno (il fatto) tenta l'ennesima capriola dialettica per cercare di dare ad intendere che chi è in difficoltà sia Renzi.

Ma smettiamola di spararle grosse se vogliamo entrare davvero nel gioco democratico e non in quello delle chiacchiere da bar.

Adesso, è Renzi che è in difficoltà.

Questo giornale è sempre più strano.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda flaviomob il 18/06/2014, 1:12

Sì, Renzi è in difficoltà sulla riforma del Senato.

Si è speso con numerose dichiarazioni ufficiali a favore di un Senato non elettivo ma ora Forza Italia non appoggia più e nemmeno M5S. PD (meno dissidenti)+Alfano+Casini non bastano per modificare la Costituzione. E poi ci sarà il referendum...

http://www.huffingtonpost.it/2014/04/24 ... 05265.html

Riforma del Senato, Vannino Chiti non molla. E promette battaglia anche sull'Italicum
Gabriella Cerami, L'Huffington Post

Vannino Chiti è diventato il simbolo della resistenza alla corsa del premier. Funge da coagulo dei malumori di tutti. E la battaglia si concentra su quello che è il tallone di Achille del governo Renzi: la riforma del Senato. Sono ore di trattative per trovare una mediazione che impedisca il big bang visto che Renzi ha detto, fin dall'inizio, che sulle riforme istituzionali si gioca il destino della legislatura.

In questo senso l'ipotesi che prevede l'elezione dei senatori contestualmente ai consiglieri regionali con un listino ad hoc, "potrebbe salvaguardare il principio che i cittadini scelgono i loro rappresentanti", dice Chiti. A questa mediazione è al lavoro il senatore Pd, Francesco Russo, ma non è detto che questa sia la soluzione. Tanto che Chiti si tiene molto cauto: "Non commento un testo base che ancora non c'e'. Tuttavia se ci fosse quel principio sarebbe positivo".

Chiti, forte anche di intese bi, tri, e quadripartisan anzi pentapartisan con Sel, con il Movimento 5 Stelle, con gran parte di Forza Italia e con il Nuovo centrodestra (che insiste sulla "quasi totale sovrapponibilità al 95 per cento"), è in piena battaglia ma sa che adesso la palla passa ai relatori di maggioranza e di opposizione che hanno il compito di scrivere il testo base. "A questo punto mi auguro che Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, nello scrivere il testo base della riforma del Senato, nella loro autonomia e responsabilità, tengano conto dei disegni di legge presentati e della discussione di ieri in commissione affinché possano convergere partiti e gruppi di maggioranza e opposizione indistintamente". È un politico moderato ma sente l'odore dello scontro e viene percepito da più parti come il paladino della lotta anti renziana sul terreno che per Renzi è il più scivoloso. Battaglia pure sull'Italicum? "Per noi non va bene e va migliorato. Non esiste un paese al mondo dove ci sono un premio al 37 percento e tre soglie di sbarramento".

Ancora Chiti: "Le adesioni formali al mio testo sulla riforma del Senato sono 37, di cui 12 sono i fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle e 3 sono di Sel. Ma ieri in commissione - garantisce il senatore Pd - è emersa una convergenza più ampia. Non solo da parte del Movimento 5 Stelle", che oggi su Facebook sta facendo circolare endorsement pro-Chiti, "ma anche da parte di Quagliariello, la cui posizione va nella direzione del testo che io sostengo. Per non parlare del testo presentato da Minzolini che vede le firme di 37 senatori di Forza Italia su un totale di 59 componenti del gruppo".

Il combattivo Chiti non retrocede di un millimetro di fronte alla fermezza del governo e racconta ancora cosa può succedere nelle prossime ore in commissione Affari Costituzionali che si annunciano incandescenti. "Il testo base potrà risolvere alcuni problemi. Ma se questi problemi non saranno risolti, allora, presenteremo emendamenti sui singoli punti con chi la pensa allo stesso modo al di là degli schieramenti. Ed è emersa una grande convergenza sul fatto che, se il Senato è un organo di garanzia, i cittadini non possono essere tagliati fuori. Quindi deve essere elettivo".

Comunque sia, "il governo con questa storia - sottolinea Chiti - non c'entra. Nelle riforme costituzionali non esiste una maggioranza politica, esistono una maggioranza costituzionale e il ruolo che hanno i singoli parlamentari". "Ieri in commissione ho detto al ministro Boschi che sta sbagliando", attacca ancora l'ex ministro Chiti che nel secondo governo Prodi, cioè del Professore e premier a cui sempre Renzi si richiama, rivestiva la carica di titolare del dicastero delle Riforme ora affidato alla fedelissima del capo del governo. "Boschi - incalza Chiti - dice che noi siamo siamo in errore soltanto perché vogliamo, e non sono solo io a volerlo, un Senato che sia elettivo. Io dico al governo che bisogna capire le ragione degli altri, in special modo, come in questo caso quando sono rappresentate da un'ampia convergenza". La ricerca del punto di convergenza tra le istanze del governo e quelle di larga parte dei senatori è ancora aperta e su questa, come su tutto il resto, aleggia il nuovo scontro che riguarderà la riforma della legge elettorale: "L'impianto maggioritario va bene ma servono o i collegi uninominali o le preferenze". Un grido di battaglia in sintonia, soprattutto, con il Nuovo centrodestra. Si preparano altre barricate.


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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda ranvit il 18/06/2014, 8:02

Renzi, andiamo a votare.....che è meglio!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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