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Ogni anno di questi tempi......................

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Ogni anno di questi tempi......................

Messaggioda Giovigbe il 28/03/2014, 14:57

franz ha scritto:
Giovigbe ha scritto:Ai predicatori - se vuoi - potrai lasciare i discorsi circa l'uso della ricchezza; ma:
- come l'hanno accumulata (se lavorando onestamente o rubando) mi interessa eccome.

Caso mai interessa alla giustizia, se è frutto di furti o ruberie, non della politica.



prima ancora che della giustizia è della politica; è la politica che fa le leggi: con quelle "ad personam" per esempio non c'è possibilità di perseguire il reato
Ci sono uomini che usano le parole all'unico scopo di nascondere i loro pensieri. VOLTAIRE
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Re: Ogni anno di questi tempi......................

Messaggioda flaviomob il 28/03/2014, 17:23

Jovanotti cantava "...dove le regole non esistono, esistono solo le eccezioni"

Essendo l'intellettuale di riferimento di Renzi, il cerchio si chiude, Giovigbe ;)


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Re: Ogni anno di questi tempi......................

Messaggioda franz il 28/03/2014, 17:38

Giovigbe ha scritto:prima ancora che della giustizia è della politica; è la politica che fa le leggi: con quelle "ad personam" per esempio non c'è possibilità di perseguire il reato

Visto che gran numero di ladri, farabutti e banditi (singoli o in associazione) che si annida negli scranni della politica e visti i grandi danni che questi fanno (60 miliardi solo di corruzione, che valgono il fiscal compact) è implicito che solo in teoria la politica puo' risolvere il problema ma in pratica lo crea.
Quindi meglio che se ne occupi la magistratura.
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Re: Ogni anno di questi tempi......................

Messaggioda pianogrande il 28/03/2014, 18:19

Combattere la corruzione è una azione politica.
La magistratura può solo applicare le leggi fatte dalla politica e con i mezzi che la politica le mette a disposizione.
Il fatto, poi, che i nostri politici siano i principali protagonisti della corruzione fa, di questa classe politica, una categoria da ristrutturare.
Quello è il vero problema.
Dovrebbe auto ristrutturarsi?
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Re: Ogni anno di questi tempi......................

Messaggioda franz il 28/03/2014, 19:04

pianogrande ha scritto:Mi viene, mestamente, da ridere.

A parte ridere, che fa buon sangue, altre soluzioni?
Emigrazione?
Secessione?
Rivoluzione?
Evasione?
È chiaro che ci sono solo strategie di exit, ma quali?
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Re: Ogni anno di questi tempi......................

Messaggioda pianogrande il 28/03/2014, 19:39

Mi appare come un problema non ancora risolto per le vie istituzionali Franz.
In questo caso, la risposta potrebbe essere eroismo.
Ma gli eroi singoli (e isolati) non ce la fanno più.
Ormai, tutto è lavoro di squadra.
Ed il tutto davanti al bivio violenza - non violenza.

Purtroppo, la collettività è ancora figlia dell'individualismo (egoismo/opportunismo).
Torniamo al discorso che a cambiare le cose hanno vero interesse solo i più deboli che sono quelli che hanno veramente bisogno di questo cambiamento.

A prescindere da più o meno eroiche scelte quotidiane (sperando che il numero degli eroi vada aumentando) non mi vengono idee su come sfruttare al meglio le possibilità istituzionali e collettive (ma questo non può modificare l'enunciazione del problema).

Se qualcuno ha suggerimenti ........
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Re: Ogni anno di questi tempi......................

Messaggioda flaviomob il 30/03/2014, 1:42

Combattere la corruzione è un'azione politica. Giusto.
Chi fa la politica? La polis? I cittadini hanno davvero voce in capitolo? E se così fosse, un livello di corruzione abnorme rispetto al resto d'Europa, all'occidente, ai paesi più sviluppati non dovrebbe far gridare allo scandalo una grande percentuale di cittadini? Perché così non avviene, in Italia? Ci adattiamo proprio a tutto?


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Re: Ogni anno di questi tempi......................

Messaggioda Iafran il 30/03/2014, 10:55

pianogrande ha scritto:Torniamo al discorso che a cambiare le cose hanno vero interesse solo i più deboli che sono quelli che hanno veramente bisogno di questo cambiamento.

Vorrei proporre di pensare che questo stato di cose è stato imposto da coloro che si sentono forti per posizione politica, per quella economica (o per entrambe) a danno di coloro che si affidano alla giustizia sociale e che credono nello Stato democratico e al rispetto delle sue leggi.
È ... per sapere bene da dove cominciare.
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Re: Ogni anno di questi tempi......................

Messaggioda pianogrande il 30/03/2014, 11:25

Certo Iafran.
In natura (non in democrazia che ha il terribile difetto di non essere naturale) valgono la legge del più forte e quella del branco (il clan o la tribù, se vogliamo riportare il concetto sul piano umano).
I più forti non hanno nessun interesse ad aiutare i più deboli.
Hanno, invece, l'interesse esattamente opposto.

Un solo parametro innaturale dovrebbe affermarsi per ottenere una democrazia stabile e durevole.
Prevalenza dei valori del collettivo rispetto a quelli individuali sia nella base che nel vertice dell'organizzazione.

Teoricamente (o ideologicamente, se preferisci) si sono mosse energie enormi in quella direzione.

Nella pratica (e ricordando anche che il carretto spinto in salita, quando smetti di spingere torna indietro) siamo ancora agli interessi del più forte che prevalgono su quelli del più debole.

Forse invocare una innaturale solidarietà va bene ma anche cercare la via per diventare più forti non guasta.
Insomma (e ci vorrà ancora tanto tempo per uscirne) siamo ancora alla società dei "rapporti di forza".
Siamo nella società che funziona su accordi su trattative (tra parti sociali) nell'ambito dei quali se si invoca la "giustizia sociale" si perde solo tempo.
Insomma.
I più deboli debbono cercare di diventare più forti.
Come?
Ecco su cosa vale veramente la pena di riflettere.
Metterei questo obiettivo tra quelli di breve termine.
La democrazia e la giustizia sociale sul medio-lungo (senza dimenticarseli, ovviamente).
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Re: Ogni anno di questi tempi......................

Messaggioda flaviomob il 30/03/2014, 15:56

I "valori del collettivo" sono un concetto piuttosto teorico. Se nella nostra società chi è più forte tende ad esserlo sempre di più, la classe media scivola verso il fondo e chi è più debole a sua volta lo è sempre di più, è difficile trovare dei valori comuni, è difficile identificare "chi" è il collettivo. Di fatto, frammentazione e individualismo lo rendono un concetto obsoleto. Eppure la cultura dominante ci ha insegnato che il conflitto di classe è demodé, non è elegante, è fuori luogo per i tempi che viviamo. Mala tempora currunt, infatti. Dobbiamo tornare a pensare che il conflitto invece è sano e costruttivo, se mantenuto entro i binari della democrazia. Dobbiamo tornare a pensare che esistono interessi confliggenti e che uno dei temi fondamentali e peculiari della democrazia italiana è la questione morale, su cui non esiste affatto una visione comune (o collettiva), sebbene sia proprio la tematica basilare per costruire uno stato che garantisca regole uguali per tutti da cui discendono doveri e diritti universali.
Ergo, se non ci convinciamo che è necessaria un'azione di protesta, di rivendicazione continua radicale, capillare, visibile, riconoscibile ed efficace, ma soprattutto unitaria e diffusa, lorsignori continueranno a fare come hanno sempre fatto.


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