UN PARTITO IN VIA DI FALLIMENTO!

[Paolo65]

DAL CORRIERE:
Registrazioni, bufera sulla Iervolino
Il «disappunto» di Veltroni
E Nicolais: io senza parole, dal sindaco una caduta di stile incredibile. Oggi il coordinamento del Pd
COMMENTO:
La vicenda napoletana e questa sulla registrazione degli incontri,sta ad indicare che nel PD a tutti i livelli quasi tutto sta franando.
Non si capisce,se non per motivi legati al vantaggio dei singoli,come mai non si chiuda baracca e burattini e non si ritorni a DS e Margherita.
Non che questa sia la panacea dei mali,ma almeno avrebbe il sapore onesto di un fallimento politico che sarebbe giusto comunicare agli elettori.
Oggi più che mai do ragione a chi non ha mai voluto il dialogo ed il confronto con la DX e Berlusconi. Meglio gridare alla DX ed al Cavaliere che sono dei "ladri e corrotti",tenendo almeno insieme un elettorato anti,che ritenere che il PD possa in qualche maniera fare opposizione e quindi confrontarsi con l'avversario.
Il PD sta franando a livello nazionale,regionale e comunale.....mancano solo alcune province e poi stiamo al completo.
Mai vista tanta dabbenaggine politica che non riesce a sfruttare una situazione come quella che sta vivendo il paese:crisi economica,liti per Alitalia ecc.

Paolo

[chango]

il PD è un fallimento politico o è invece fallita una fetta consistente della sua classe dirigente?
l'idea del PD come idea di un soggetto nuovo a rappresentare il centrosinistra italiano non mi sembra che sia fallita.
quello che oggi emerge è il fallimento di DS e Margherita e delle loro inette classi dirigenti.
dell'incapacità di accettare un progetto nuovo e della difficoltà di fare scelte radicali sul piano politico-culturale.
della continua manifestazione di benaltrismo, evidente sintomo di tafazzismo, che contagia fette sempre più rilevanti del centrosinistra (dirigenti ma anche elettori).

Ma poi, tornare ai partiti precedenti ma con le stesse persone che senso ha?
non sono politicamente falliti D'Alema, Marini, Rutelli, Parisi, Bassolino, Iervolino, ecc.?
tornando ai partiti precedenti migliora la situazione di chi?

[Paolo65]

Vero, tornare indietro con le stesse persone non cambia molto.

Alla fine sarà inevitabile andare avanti,ma a questo punto si dovranno attendere le prossime batoste elettorali e sperare che i quadri dirigenti attuali cambino definitivamente aria.

Compreso Veltroni che tu pare abbia dimenticato tra i falliti.

Paolo

[chango]

Vero, tornare indietro con le stesse persone non cambia molto.

Alla fine sarà inevitabile andare avanti,ma a questo punto si dovranno attendere le prossime batoste elettorali e sperare che i quadri dirigenti attuali cambino definitivamente aria.

Compreso Veltroni che tu pare abbia dimenticato tra i falliti.

Paolo

non l'ho dimenticato.
ritengo lui e Bersani gli unici (tra i dirigenti più noti) a poter svolgere la funzione di "levatrici" di una nuova classe dirigente e gli unici in grado di dare un serio contributo alla crescita politico-culturale di questo partito.
mi sembrano gli unici che hanno scommesso seriamente sul PD e che guardiano al futuro, piuttosto che stare ancora a ragionare di Moro e Berlinguer e di come erano belli gli anni Sessante e Settanta.

[ranvit]

Temo che la realtà sia anche peggiore : il Pd è diviso in due macroaree, una riformista occidentale alla Blair-Zapatero, l'altra velleitaria e terzomondista (alla Gino Strada per intenderci).

Vittorio

[pinopic1]

Non credo che si creino problemi di essere alla Blair Zapatero o terzomondisti. Se fosse un problema di componenti ideali si risolverebbe facilmente democraticamente. Prevarrebbe la linea della maggioranza. I problemi difficili sono quelli che nascono dall'esistenza di gruppi di potere concorrenti o addirittura avulsi dalla vita del partito e da questo autonomi.
Mi chiedo se gli assessori napoletani si ispirano più a Blair o più a Gino Strada. Non lo so, però sono sicuro che né Blair né Gino Strada si ispirerebbero a loro.
Poi, scusatemi, ma se il PD è diviso tra Blair Zapeteristi e terzomondisti non dovrebbero esserci problemi per la scelta del gruppo europeo. Rutelli, Fioroni, Binetti a quale dei due gruppi appartengono?

Losapete che nel consiglio comunale di Messina (250.000 abitanti) non esiste il gruppo del PD? Esistono tre gruppi derivanti dal PD.
Uno fa riferimentom a Francantonio, uno fa riferimento a Genovese e uno non lo so. Però Francantonio e Genovese sono la stessa persona (l'ex sindaco). Cosa divide gli uni dagli altri?
Potete verificare nel sito del comune di Messina.
Ma quante realtà simili ci sono?

[ranvit]

Pinopic, non mi riferivo tanto agli esponenti politici, quanto all'elettorato di riferimento....il che è molto peggio!

[pinopic1]

Pinopic, non mi riferivo tanto agli esponenti politici, quanto all'elettorato di riferimento....il che è molto peggio!

Ma se l'elettorato di riferimento non ha nessun riferimento? Guarda, qualche settimana fa sono andato alla sede del circolo per partecipare alla cerimonia del tesseramento. C'erano quattro persone, più anziane di me, due ex DC e due ex PCI (dico proprio DC e PCI non DS e Margherita). Persone simpatiche e per bene, ma è difficile che da loro possa venire il rinnovamento e che loro possano definire il partito del futuro e infondere fiducia ed entusiasmo alle nuove generazioni di elettori. Intanto i vecchi elettori DC e PCI continuano a diminuire per ragioni biologiche.
Ora è la quarta volta che partecipo a qualche iniziativa del circolo e l'età media è sempre la stessa e anche le persone sono sempre le stesse.

[pianogrande]

Siccome, comunque, tutto scorre, una delle tante eventualità che si prospettano è che il popolo di sinistra cominci a sperare in un nuovo partito più che nella rigenerazione di una classe dirigente dell'attuale PD.
Questo sentimento si è gia attualizzato con la crescita elettorale di Di Pietro.

Il rimedio a questa situazione di stallo non è certo ritornare a DS e Margherita.
Ci mancherebbe!
Il PD è stato, comunque un tentativo di fare un passo avanti "ma anche" la dimostrazione che non basta avere una buona idea se poi non si è in grado di realizzarla.

E si ritorna all'inizio: o si cambiano gli uomini o la fine è vicina.
Piuttosto che Veltroni e Bersani, io Vedrei Soru e Bersani.
La Sardegna dovrebbe accettare questo sacrificio per il bene comune.

Se, per caso, qualcuno aspettasse furbescamente la batosta alle europee per soppiantare Veltroni al congresso la mia considerazione è: sì diventerebbe segretario .......... ma de che?!

[ranvit]

Pinopic, non mi riferivo tanto agli esponenti politici, quanto all'elettorato di riferimento....il che è molto peggio!

Ma se l'elettorato di riferimento non ha nessun riferimento? Guarda, qualche settimana fa sono andato alla sede del circolo per partecipare alla cerimonia del tesseramento. C'erano quattro persone, più anziane di me, due ex DC e due ex PCI (dico proprio DC e PCI non DS e Margherita). Persone simpatiche e per bene, ma è difficile che da loro possa venire il rinnovamento e che loro possano definire il partito del futuro e infondere fiducia ed entusiasmo alle nuove generazioni di elettori. Intanto i vecchi elettori DC e PCI continuano a diminuire per ragioni biologiche.
Ora è la quarta volta che partecipo a qualche iniziativa del circolo e l'età media è sempre la stessa e anche le persone sono sempre le stesse.

Appunto...non è quello l'elettorato di riferimento!

Il Circolo o la Sezione sono strumenti morti e sepolti!

Nessuno ci va piu' perchè sono in genere (qualche eccezione è sempre possibile) si tratta di andare a sorbirsi un po' litanie, sempre le solite, e ratificare quanto hanno già deciso i dirigenti locali.

Le due macroaree di cui parlavo io sono presenti anche in questo forum. In cpmune c'è solo una generica appartenenza a un ideale di società piu' vicina alle istanze tipiche della sinistra. Nel concreto invece si vogliono cose molto diverse e spesso contrapposte.


Soru ha parlato di un ritorno allo spirito dell'Ulivo che non era nato certo per inseguire le velleità della SR e del terzomondismo e pacifismo fine a stesso.
Ecco potrebbe essere un tentativo.
Naturalmente da abbinare a un profondo rinnovamento del personale politico : primarie e limitazione degli incarichi a due legislature per i parlamentari e 8 anni per le cariche istituzionali.

Vittorio
Vittorio