http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03 ... io/899262/ Governo, fratelli figli e preferenze: così Tonino Gentile è diventato sottosegretarioAntonio Gentile detto Tonino, senatore, sottosegretario alle Infrastrutture e coordinatore calabrese di Ncd. Giuseppe Gentile detto Pino, assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici della Regione Calabria, indagato. Raffaele Gentile, segretario regionale della Uil-Flp (federazione poteri locali) in Calabria. Katya Gentile, figlia di Pino e già vicesindaco di Cosenza e assessore ai Lavori pubblici, cacciata dal sindaco Mario Occhiuto (che a sua volta ha un fratello ex deputato, Roberto) per una struttura affidata all’ex marito. Andrea Gentile, figlio di Tonino e indagato per le consulenze nel settore sanitario della Calabria. Claudio Gentile, fratello di Pino, Tonino e Raffaele, assunto alla Camera di Commercio di Cosenza. Massimiliano Manna, nipote dei Gentile, idem come lo zio Claudio. Daniela Gentile, altra nipote, assunta alla “Promocosenza” che dipende dalla Camera di Commercio. Anna Rosa Gentile, Antonella Gentile, Katya Gentile, Manuela Gentile e Barbara Gentile, tutte figlie e nipoti e tutte vincitrici di un concorso all’Asl di Cosenza. Sandro Mazzuca, nipote di Pino Gentile, in organico a Sviluppo Italia Calabria.
È una lista lunghissima e che fa sbiadire il qualunquismo da film di Antonio Albanese, ovviamente nel senso della politica marcia di Cetto La Qualunque. In Calabria e a Cosenza, i Gentile sono un sistema collaudato di familismo e clientelismo e tante altre cose. Quando Pino e Tonino Gentile iniziarono a fare politica negli anni novanta erano socialisti e furono accusati di collusione con la ‘ndrangheta. Nel 1992, l’ex sindaco Giacomo Mancini testimoniò che “Tonino”, oggi sottosegretario alla censura, era circondato e scortato da “un nutrito stuolo di personaggi molto noti alla giustizia”. Il loro pacchetto di voti, alle regionali, pesa almeno ventimila preferenze. Numeri grossi per la Calabria.
I Gentile sono un sistema malato in un sistema altrettanto malato e più ampio, quello calabrese. Rigorosamente bipartisan, dove tutto si mescola in maniera torbida. Le consorterie familiari, a Cosenza, includono i Mancini socialisti (un nipote, Giacomo, che porta lo stesso nome del nonno, è assessore regionale) e il democratico Nicola Adamo, consigliere regionale, che ha la moglie deputato a Roma, Enza Bruno Bossio. Forse anche per questo il Pd è stato molto tiepido sullo scandalo Gentile, salvo prendere posizione ieri con una nota del segretario regionale di fede renziana. Da soli, i Gentile sono la conferma di quanto facciano male le preferenze al sud e il loro dominio pone la madre di tutte le domande: perché li votano? Alle ultime comunali di Cosenza, nel 2011, la già citata Katya figlia di Pino ha fatto propaganda con uno spot micidiale nella sua efficacia kitsch e provinciale. Inizia con il volto del papà Pino che poco alla volta diventa quello della figlia. Slogan ancora più incredibile: “Storikamente Gentile”. Con la “k”, in onore di Katya. Ha preso 908 voti, prima degli eletti.
A spingere Gentile nel sottogoverno renziano è stato il governatore Giuseppe Scopelliti, sostenuto da Renato Schifani. (...)
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<< Non mollo neanche io. Come sarebbero e cosa diventerebbero il Comune di Cosenza, l'ASL di Cosenza, la Camera di Commercio di Cosenza, la Regione Calabria e l'Italia senza la mia famiglia, quella dei miei fratelli (Pino, Claudio e Raffaele), senza tutte le parentele (naturali ed acquisite) e le rispettive amicizie di ciascuno? Questo territorio e l'Italia non può proprio fare a meno di una famiglia come la nostra! >>