da Espresso:
Giuseppe Civati attacca il governo Renzi
"La maggioranza del Partito democratico
consegna il paese a Silvio Berlusconi"
Il deputato del Partito Democratico, che ha già minacciato di non votare la fiducia, attacca il suo partito nel giorno dell'annuncio della lista dei ministri. "Più che una scissione a sinistra, l’abbiamo già fatta a destra"
E' un durissimo attacco alla maggioranza renziana del Partito Democratico quello che Giuseppe Civati consegna al suo blog. "Si dice che Bertinotti e Turigliatto hanno consegnato il paese a Berlusconi", scrive Civati, "Questa volta ci ha pensato la maggioranza del Pd".
Lo stesso Civati nei giorni scorsi aveva in più occasioni manifestato il suo disappunto per la nascita del governo di Matteo Renzi, minacciando di non avere intenzione di votare , insieme ai parlamentari della sua corrente, la fiducia all'esecutivo del segretario del Pd. Con il suo post sul blog, e dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa, diventa sempre più probabile l'ipotesi di una scissione interna ai democratici.
Il deputato Pd Giuseppe Civati, già avversario di Renzi alle primarie, annuncia che in queste ore valuterà la situazione insieme ai parlamentari a lui più vicini. ''Si tratta di un governo politico a tutti gli effetti e con la stessa maggioranza di prima, che non rispetta il mandato elettorale''. Video-intervista di Francesco Cocco
Questo il testo del post scritto nel suo blog
Ora, va bene tutto, scrivete tutto quello che volete, ma se uno non è d’accordo con il governo Renzi non assomiglia affatto a Bertinotti e Turigliatto.
Bertinotti fece cadere il governo Prodi che era stato votato dagli elettori e per me rimane il miglior governo della storia repubblicana. Poi si fece un governo simile a quello che stiamo costituendo ora, senza la sinistra e con la destra di Cossiga nel posto dove ora sta Alfano. Per dire. Anche allora sarebbe stato meglio tornare al voto in fretta.
Turigliatto si oppose al secondo governo Prodi in una posizione in cui era decisivo per la sua caduta. Era perciò a suo modo essenziale la sua presenza: mentre chi non è d’accordo con il costituendo governo non è decisivo, altrimenti non si sarebbe fatto il governo nuovo, avremmo tenuto quello vecchio giusto il tempo di andare a votare, e saremmo andati a votare.
Spero che le differenze siano chiare. E se è vero che nessuna scissione a sinistra ha mai portato bene, nemmeno il governo delle larghe intese sembra un modello che funziona benissimo. E più che una scissione a sinistra, l’abbiamo già fatta a destra, se è vero che questa maggioranza è garantita direttamente da Berlusconi. Ed è una maggioranza politica, per definizione stessa di chi l’ha promossa.
Si dice che Bertinotti e Turigliatto hanno consegnato il paese a Berlusconi. Questa volta ci ha pensato la maggioranza del Pd.