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Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

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Re: Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

Messaggioda Iafran il 18/11/2013, 9:51

cardif ha scritto:Perciò è opportuno che la stessa Cancellieri si dimetta.

Le dimissioni dovrebbe darle anche il "capo-cordata" che ha voluto questa persona al posto che occupa perché (suppongo io) "al di sopra di ogni benché minimo sospetto e di moralità ineccepibile", o l'altro "capo-cordata" (o cavaliere) che l'ha proposta, sotto sotto, per le sue doti "umane"...

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Re: Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

Messaggioda Robyn il 18/11/2013, 11:43

cancellato per errore argomento
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Re: Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

Messaggioda cardif il 18/11/2013, 14:26

Alla resa dei conti si addebitano alla Cancellieri alcune telefonate che non pare abbiano avuto un reale effetto. E anche quelle del marito.
Le si addebita la frequentazione, pare ultradecennale, con Antonino Ligresti, fratello di Salvatore Ligresti, arrstato assieme ai figli.
Peraltro anche Antonino ha passato guai per un caso del 1997, come medico.
Mi chiedo perché la 'analisi del sangue', come si diceva una volta, non è stata fatta prima. Perché non la si istituisce per prassi e per tutti.
Altrimenti pare che uno possa essere eliminato per via giornalistica, se viene preso di punta da qualcuno che fa opinione.
Già c'è chi si lamenta dell'eliminazione per via giudiziaria; adesso ci sarebbe anche questa forma di selezione.
Si dice, anche se non è vero, che in questo caso 'sembra' che lei si sia mossa per aiutare un amico potente. L'ha detto pure Renzi, ieri sera, da Fazio.
Mi pare che pure i giornali, allora, fanno questa ingiustizia: prendono di punta uno e ne trascurano 100, in Parlamento.
Mi piacerebbe una campagna altrettanto martellante che metta a confronto le pecche della Cancellieri con quelle di tutti gli altri.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

Messaggioda pianogrande il 18/11/2013, 15:33

Cardif
In quali casi "l'eliminazione" sarebbe ammessa?
Giudiziaria no.
Giornalistica no.

Esclusa la nostra sora morte corporale che diamo per scontata, vorrei un paio di sì (e che valgano per tutti).
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Re: Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

Messaggioda flaviomob il 18/11/2013, 16:03

Concordo con Pianogrande. Certo, anche Cardif ha ragione se andiamo a vedere certi personaggi in parlamento o nei consigli regionali, c'è decisamente di peggio rispetto alla Cancellieri (di cui ad esempio Amnesty dà una valutazione "collaborativa"). O rispetto a Vendola, indagato (ma anche Civati lo è, per i rimborsi regionali ai consiglieri), o a Renzi, condannato in primo grado dalla Corte dei conti. Dobbiamo quindi rassegnarci al "meno peggio"?


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Re: Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

Messaggioda cardif il 18/11/2013, 17:29

pianogrande ha scritto:Cardif
In quali casi "l'eliminazione" sarebbe ammessa?

Beh, penso che c'è qualcosa che non va.
L'eliminazione non ci dovrebbe essere; né quella giudiziaria né quella giornalistica. Ho scritto: "Altrimenti pare che uno possa essere eliminato per via giornalistica". C'è meno libertà e meno democrazia se un giornale può montare una campagna scandalistica su quisquilie contro qualcuno e riesce così ad ottenerne l'eliminazione sollevando l'opinione pubblica. Non è il caso del Richard Nixon, ma è quello di Giovanni Leone.

Io ho presenti queste cose:
- non c'è traccia di ipotesi di reato, come si vede pure dall'articolo di Padellaro che non riferisce nemmeno un 'fatto';
- non se ne sarebbe parlato se le telefonate non avessero riguardato i Ligresti (come non se n'è parlato per i tanti casi precedenti);
- una campagna così intensa non viene fatta per tutti i condannati ed inquisiti presenti in Parlamento.

Le mie opinioni sono, in ordine sparso (e sicuramente ne dimentico tante altre):
- ci sono state tante distorsioni nell'interpretazione dei fatti da parte di politici e giornalisti, che ormai è inutile ripercorrerli;
- dopo questa campagna, la presenza della Cancellieri è usurata, quindi tanto vale che si dimetta; la sua presenza dà solo modo a coloro

che vogliono dare spallate al governo di continuare a farlo;
- non ci vedo proporzione tra l'attacco alla Cancellieri per comportamento eticamente criticabile e la presenza indisturbata di 117

parlamentari (oltre a quelli regionali, provinciali, a sindaci ed assessori; a funzionari negli enti pubblici ecc ecc);
- l'attacco lo credo strumentalmente portato dal M5S proprio per dare un colpo al Governo, secondo la logica del tanto peggio tanto

meglio di Grillo;
- l'episodio è strumentalizzato da tanti, anche dai concorrenti alla segreteria del PD per pescare consenso, presentandosi come portatori

di valori etici;
- la morale è un valore; ma leggere in chiave morale qualunque comportamento non è realistico: sulla torre non rimane nessuno;
- pragmatismo è meglio che moralismo;
- la perfezione non è di questo mondo, perciò credo che qualche scheletro nell'armadio ce l'abbiano tutti quelli del governo;
- preferisco valutare un politico per l'azione 'politica' che fa, e non sul piano etico;
- la libertà di stampa è sacrosanta: lo è quella de Il Fatto come quella de Il Giornale, anche nel caso che io ci veda posizioni strumentali;
- la stampa è libera di selezionare in modo insindacabile l'obiettivo su cui sparare, nascondendo i peccatucci degli amici;
- la stampa sarebbe coerente (ma non è un obbligo) se non chiedesse agli altri comportamenti di perfetta equità se poi non la pratica;
- la libertà di opinione è sacrosanta; quella di tutti, compresa la mia.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

Messaggioda annalu il 18/11/2013, 18:43

Anche nel caso Cancellieri, come per De Magistris, ho l'impressione che ci sia qualcosa che non va.
Certo, il comportamento del Ministro è criticabile, ma perché si accorgono solo ora che la famiglia della Cancellieri era amica da decenni della famiglia Ligresti?
Oppure - come credo abbiano già detto in molti - i politici in generale ed i ministri in particolare vengono scelti solo se hanno qualche scheletro nell'armadio, di modo che possano essere ricattabili quando cominciano a dare fastidio?
La Cancellieri ha forse dato fastidio a qualcuno, magari vicino al nostro Caro Leader Pregiudicato?

Bisogna accontentarsi del meno peggio?
Direi che è proprio così, al punto davvero tragico cui siamo ridotti.
Oppure mettiamoli fuori tutti, tutti coloro che hanno commesso scorrettezze più o meno ipotizzabili come reati, da Vendola a Renzi, tanto per cominciare a guardare in casa nostra.
Poi naturalmente usiamo due pesi e due misure: una scorrettezza non si perdona, una condanna in terzo grado sì ( e se anche non è che proprio la si perdoni, si accettano infiniti pretesti per non applicarla), perché in Italia non sono tutti uguali, e c'è qualcuno che è sempre innocente "a prescindere", come direbbe Totò.

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Re: Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

Messaggioda pianogrande il 18/11/2013, 20:25

Di questo passo, abbiamo tutti ragione.
Il problema è come mettere in crisi (attaccare, se vogliamo) chi non opera secondo moralità, responsabilità etc.
Il sistema sanzionatorio e le fonti della messa in discussione possono essere migliorati ma non messi in discussione in quanto tali, altrimenti i potenti resteranno sempre impuniti.
Qualche giochino di parole per minimizzare e gridare all'esagerazione si trova sempre.
Quando la destra imperversava con i suoi addetti ai talk show e questi erano messi (raramente) alle strette, si difendevano dando all'interlocutore del menagramo.
Insomma, se ad una accusa si risponde che si esagera in moralismo o che non è reato, si fa passare in seconda linea, si banalizza, proprio l'aspetto principale che è l'immagine, l'opportunità politica di una certa azione.
Nessuna vuole la Cancellieri in galera ma il fatto di non aver commesso reati nulla toglie allo scandalo politico, all'ennesima figuraccia delle istituzioni, al regalo all'estremismo di varie famiglie, costituito da un ministro (della giustizia, tra l'altro) che solidarizza con personaggi molto ma molto poco raccomandabili.
Tanto basta, ed avanza, per mettere in discussione la sua permanenza in quella delicatissima carica.
Per mettere in discussione la sua capacità di esercitare serenamente quel ruolo.
Lo sapevano anche prima?
La figuraccia delle istituzioni ne riceve una aggravante.
Vogliamo coprirla a tutti i costi?
Io non sono d'accordo (magari nel mio piccolo).
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Re: Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

Messaggioda cardif il 18/11/2013, 21:07

pianogrande ha scritto:Di questo passo, abbiamo tutti ragione.
Il problema è come mettere in crisi (attaccare, se vogliamo) chi non opera secondo moralità, responsabilità etc.
Il sistema sanzionatorio e le fonti della messa in discussione possono essere migliorati ma non messi in discussione in quanto tali, altrimenti i potenti resteranno sempre impuniti.
Qualche giochino di parole per minimizzare e gridare all'esagerazione si trova sempre.
Quando la destra imperversava con i suoi addetti ai talk show e questi erano messi (raramente) alle strette, si difendevano dando all'interlocutore del menagramo.
Insomma, se ad una accusa si risponde che si esagera in moralismo o che non è reato, si fa passare in seconda linea, si banalizza, proprio l'aspetto principale che è l'immagine, l'opportunità politica di una certa azione.
Nessuna vuole la Cancellieri in galera ma il fatto di non aver commesso reati nulla toglie allo scandalo politico, all'ennesima figuraccia delle istituzioni, al regalo all'estremismo di varie famiglie, costituito da un ministro (della giustizia, tra l'altro) che solidarizza con personaggi molto ma molto poco raccomandabili.
Tanto basta, ed avanza, per mettere in discussione la sua permanenza in quella delicatissima carica.
Per mettere in discussione la sua capacità di esercitare serenamente quel ruolo.
Lo sapevano anche prima?
La figuraccia delle istituzioni ne riceve una aggravante.
Vogliamo coprirla a tutti i costi?
Io non sono d'accordo (magari nel mio piccolo).


Non capisco.
moralità?
Mi pare che il metro per misurarla non è stato ancora inventato: ognuno ha la sua. Oggi è in vigore applicarla a qualche telefonata. E poi, ancora peggio, ognuno la deforma per il suo tornaconto (mi riferisco a Grillo e gli aspiranti segretari del PD).

sistema sanzionatorio ... in galera ... figuraccia delle istituzioni?
con 117 parlamentari inquisiti o già condannati? E per questi poco interesse? bah...

Accusa (col fine di creare uno) Scandalo politico: ecco.
Chi per dare una spallata al Governo, chi per aumentare le vendite, chi per guadagnare voti nelle primarie. Questo per me è immorale, non qualche telefonata ad un amico nei guai; fosse pure da parte del Papa o da Obama.

Coprirla?
Ma da che? A me pare solo un fatto enormemente gonfiato dai media e sfruttato da qualcuno.
Va bè che oggi così va il mondo.
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Re: Il "caso" Cancellieri e le "larghe intese".

Messaggioda pianogrande il 18/11/2013, 22:58

Insomma.
Se non vi è piaciuta, fatevi i fatti vostri.
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