Franz:"Naturalmente non bisogna dimenticare che questo crea aspetti di concorrenza sleale tra chi evade e chi rispetta la legge."
"anche i salariati arrotondano e se non arrotondano ... allora anche loro subirebbero un calo del reddito"Giusto. Perciò alcune attività dove non c'è controllo sono più diffuse ed altre meno. Per esempio: i docenti che fanno lezioni private operano (quasi) tutti a nero, e quindi non si ostacolano. Invece il pensionato che mette piastrelle a nero è soggetto alla denuncia da parte di coloro che lo fanno allo scoperto. E' vero che se non facesse questa seconda attività a nero ridurrebbe il suo reddito. Ma la parte molto maggiore dei salariati, stipendiati e pensionati non ne fa secondo lavoro. E per loro aumenterebbe tutto.
Però non possiamo riferirci al particolare per sostenere un ragionamento, trascurando le proporzioni.
Quanti sono i pensionati che fanno nero? Quanto nero fanno in tutto?
Leggo su L'Espresso il servizio "C'è una Cupola sul MOSE" (non l'ho trovato per aprirci un nuovo argomento).
Oltre a tant'altro, c'è scritto:
"Una coop. di Chioggia è accusata di aver gonfiato i costi dei massi per le barriere subacquee: arrivavano dalla Croazia, ma sulla carta passavano per l'Austria dove c'è una ditta fantasma che sforna fatture false per 5,5 mln (come i diritti tv di Berlusconi) ... L'inchiesta conta già ... e fatture dichiaratamente false per 30 mln".Che proporzione c'è col piastrellista?
Secondo me questi casi, oltre ad essere quantitativamente più significativi, danno un doppio colpo all'economia perché non solo distraggono fondi da altri impieghi più utili (e nel caso del Mose senza alcun controllo) ma portano anche capitali all'estero sottraendoli all'economia italiana. Almeno il piastrellista li spende qua.
Per il resto, credo che ci ripetiamo. Sulla necessità di ridurre la burocrazia, per esempio, in un documento riportato tempo fa la Confindustria pone tra le difficoltà al primo posto l'inefficienza della burocrazia statale e al 4° posto l'alta imposizione fiscale.
Se lo dicono loro, ci credo.
Flaviomob:certo che non è così semplice. Sarebbe stupendo se si potesse risolvere tutto con una mezza pagina.
1) Parrucchieri (e altri): tu hai fissato i limiti superiore ed inferiore tra chi evade e chi no. Oggi, però, stanno più o meno alla pari perché il mercato regola; hanno più o meno tariffe uguali, e quindi evadono un po' tutti, più o meno nella stessa misura. La differenza è sulla qualità, come dici, non sull'evasione. Chi fornisce un servizio migliore ha prezzi più alti. E se uno evade troppo e gli restano troppi soldi sul conto, Serpico gli chiede come mai.
2) ma a corrompere la GdF ci pensano i grandi, non il parrucchiere. Anche se ho visto in lavanderia un finanziere ritirare un grosso pacco di panni lavati, e ho sentito dire al lavandaio: "lascia stare..." all'atto del pagamento. Ma questo è solo un caso; anzi è un casino (nel senso di piccolo caso, trascurabile).
3) veramente prima aumenta il fatturato, poi l'iva. Il fatturato è diverso dal reddito: c'è chi lo riduce con fatture false di acquisto, e quindi abbassa l'imponibile. Per esempio con le carte carburante. A me è capitato: il gommista mi ha detto: se scarichi ti posso fare una fattura, perché il commercialista mi ha detto che devo fatturare un pò, altrimenti non mi trovo con gli acquisti.
Casi singoli, certo. Sono indizi. Ma a volte anche una rondine fa primavera.
4) imposta negativa: però non è che non si possono fare cose perché c'è il disonesto: i lavori no, perché se li appalta la camorra o simili; vendite di Stato no perché c'è Riva che compra; il Mose no perché ci sono Colombelli e Minutillo (riferimento all'art. sul Mose)... Sono i controlli che vanno migliorati. Certo, se c'è il Gen. a tre stelle della GdF (sempre in riferimento al Mosa, scusa)... Ma c'è pure la GdF, quella buona, che indaga anche su di lui.
5) "
è più difficile evadere per imprese medio / grandi" ? Questa non l'ho capita. Queste mica evadono sulla busta paga, trattenendo le tasse che il dipendente deve versare sul suo reddito e non dandole allo Stato. Anche sono spesso successi casi di versamenti contributivi (pensionistici) incassati e non versati. Queste evadono con le scatole cinesi, con acquisti e vendite di società in rosso per abbassare l'imponibile (come la carta carburante del piccolo). Con i passaggi attraverso società estere. Berlusconi: sono 350 mln l'imponibile evaso, anche se ne sono rimasti solo 7,2 perché gli altri sono stati evasi in periodi andati in prescrizione.
6) "controllo scontrini": nel bilancio dello Stato 2012 ci sono 7,741 mld di entrate 'ruoli': incassi di multe.
E comunque a me è capitato: un'amica è venuta a casa con 35 € di pesce e una multa della GdF (non ricordo l'importo).
Però sono d'accordo: lasciamo stare gli scontrini e vediamo chi ha troppi soldi rispetto a quando dichiara (ma sì, lo ripeto: Serpico e così sia!)
Naturalmente questo è ciò che vedo io dal mio osservatorio privato
