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Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

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Re: Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

Messaggioda Robyn il 09/09/2013, 10:21

Non si può legare il processo di riforma delle istituzioni alla durata dei governi anche perchè è il parlamento che è investito dal processo di riforma.Se le legislature durano meno di cinque anni facciamole durare cinque anni.Le riforme sulla costituzione in passato sono state fatte e riguardano molti articoli.In breve il processo di riforma delle istituzioni non si può legare a fattori contingenti perche deve guardare molto lontano nel tempo
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Re: Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

Messaggioda franz il 09/09/2013, 11:04

Robyn ha scritto:Non si può legare il processo di riforma delle istituzioni alla durata dei governi anche perchè è il parlamento che è investito dal processo di riforma.Se le legislature durano meno di cinque anni facciamole durare cinque anni.Le riforme sulla costituzione in passato sono state fatte e riguardano molti articoli.In breve il processo di riforma delle istituzioni non si può legare a fattori contingenti perche deve guardare molto lontano nel tempo

Infatti non ho scritto di durata dei governi ma di durata delle legislature. Che finiscono prima se così decide il PdR, secondo prassi costituzionale. Si', vero bisognerebbe guardare lontano ma la nostra classe politica è contemporaneamente affetta da miopia e presbiopia. Per me il modo migliore per modificare una costituzione è quello di affidare questo ruolo al popolo, che detiene la vera sovranità. Quindi referendum propositivi. Ma par farlo bisogna cambiare il 138 e gli articoli che regolano il referendum.
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Re: Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

Messaggioda Robyn il 09/09/2013, 13:03

Non si può utilizzare il popolo come un paravento per fare i propri interessi perche il rischio è la deriva plebiscitaria poupulista autoritaria,si può ingannare il popolo.La classe dirigente ha il compito di promuovere la partecipazione del popolo rendendolo cosciente dei rischi altrimenti non sarebbe classe dirigente.Più che altro bisogna rivitalizzare nell'immaginario comune i principi e i valori della costituzione
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Re: Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

Messaggioda cardif il 09/09/2013, 13:09

franz ha scritto:
- cosa significhi "carattere rigido della Costituzione", sul piano giuridico costituzionale ...
- Tutto il resto quindi può essere oggetto di revisione costituzionale.
- spesso le legislature ormai durano meno di 5 anni e quindi il tempo per la normale procedura diventa stretto.


Per quanto riguarda la rigidità della Costituzione, mi pare buono quanto c'è su Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Rigidit%C3 ... stituzione
"In diritto si parla di rigidità della costituzione quando le disposizioni della stessa non possono essere integrate, modificate o abrogate se non con procedure diverse e più complesse (o, come si suol dire, aggravate) rispetto a quelle previste per le leggi ordinarie.
...........
L'aggravamento della procedura per l'adozione delle leggi costituzionali può essere realizzato in diversi modi:
- prevedendo che la legge costituzionale sia approvata, oltre che dal parlamento federale, da quelli di una certa quota di stati federati (ad esempio, negli Stati Uniti, i tre quarti). Al riguardo, va tenuto presente che la partecipazione degli stati federati al procedimento di revisione costituzionale è carattere distintivo dello stato federale;
- richiedendo per l'approvazione parlamentare della legge costituzionale una maggioranza superiore a quella richiesta per le leggi ordinarie (come una maggioranza qualificata dei 2/3 o dei 3/4);
- richiedendo che la legge costituzionale sia approvata dal parlamento due volte, separate da un certo intervallo di tempo (ad esempio, in Italia, tre mesi);
- prevedendo la partecipazione del corpo elettorale al procedimento. Tale partecipazione può avvenire:
in modo diretto, quando è previsto che la legge costituzionale possa o debba essere sottoposta a referendum popolare;
in modo indiretto, quando è previsto che la legge costituzionale non solo debba essere approvata due volte dal parlamento ma che la seconda approvazione debba intervenire dopo che si sono svolte le elezioni per il suo rinnovo e, quindi, in una legislatura successiva.


Tutto si può modificare, ma secondo le modalità previste. Anche queste modalità si possono modificare, ma secondo le modalità in vigore, che vanno rispettate per come sono prima di essere modificate.

Per quanto rigurda i tempi, lo so che si dà la colpa alla vita breve dei governi, che non consentirebbero di fare le riforme (non come, ma quali?).
Però le Commissioni Bozzi (1983/1985) De Mita/Iotti (1993/1994) D'Alema (1997) non hanno raggiunto risultati per mancanza d'intesa, non per mancanza di tempo.
Qua c'è un riepilogo del dibattito che dura da trent'anni da cui questo risulta: mancanza d'intesa.
http://www.storiain.net/arret/num167/artic2.asp
Se ci fosse intesa si potrebbero fare in meno di due anni, durante la vita seppur breve di una legislatura. Il fatto è che chi le vuol fare in un modo e chi in un altro per cui, anche accorciando i tempi, non si farebbero lo stesso. Col danno del minor tempo per un utile ripensamento.
Ripeto: mi pare il caso dell'accorciamento dei tempi di prescrizione invece che per arrivare alle sentenze.
Insomma, forse è più utile una discussione approfondita, conclusiva e decisiva sulle riforme che si vogliono fare piuttosto che sulle modalità per farle. Secondo me.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

Messaggioda franz il 09/09/2013, 13:22

cardif ha scritto:Tutto si può modificare, ma secondo le modalità previste. Anche queste modalità si possono modificare, ma secondo le modalità in vigore, che vanno rispettate per come sono prima di essere modificate.

Perfettamente d'accordo.
Su perché non c'è intesa o perché è difficile da raggiungere, direi che o essa c'è fin dall'inizio della legislatura (e quindi si puo' procedere celermente) oppure un'intesa è una cos che va costruita gradualmente, spesso in diversi anni. Quando si arriva ad intravvedere una soluzione condivisa, la legislazione è quasi al termine e bisogna prcedere celermente.
Anche per questo ritengo che la miglior soluzione sia affidare il tema a referendum popolari propositvi.Ma figuariamoci se la casta si toglie il potere di emendare la costituzione, lasciando al popolo la possibilità di decidere cose che potrebbero anche ritorcersi contro di lei.
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Re: Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

Messaggioda Robyn il 09/09/2013, 20:51

così si stravolgono i principì della democrazia rappresentativa perche c'è una specie di feebook di retroazione,in cui il corpo elettorale elegge i rappresentanti,ma a sua volta può emendare la costituzione cosa peraltro che può rivelarsi pericolosa.I principi della democrazia rappresentativa sono semplici.Il corpo elettorale elegge i rappresentanti,e delegherà ad essi la realizzazione di un programma,al partito vincente,l'elezione del Presidente della Repubblica,la possibilità di cambiare gli articoli della costituzione,la fiducia al governo,l'elezione dei membri laici del csm.La democrazia rappresentativa funziona sulla delega e naturalmente i rappresentanti vanno scelti non nominati.Poi il corpo elettorale ha sempre la possibilità del referendum confermativo su un ddl di tipo costituzionale se non si raggiungono i due/terzi in parlamento e di referendum normali per l'abrogazione totale e parziale di una legge nel caso il parlamento non riesca a legiferare.Il corpo elettorale può rovesciare la maggioranza alle successive elezioni se non ha governato bene così come avviene in tutte le democrazie funzionanti in europa
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Re: Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

Messaggioda franz il 09/09/2013, 21:34

Robyn ha scritto:così si stravolgono i principì della democrazia rappresentativa ...

In effetti la Democrazia Diretta è uno stravolgimento, per chi basa tutto sulla rappresentanza. :o
Come se anche la logica della rappresentanza pura non avesse i suoi pericoli (leggi "Casta"). :(
Visto lo stato attuale dell'Italia, io trovo che c'è molto da stravolgere.
L'ideale comunque è un insieme armonico di DR e DD, dove due metodi si controllano e limitano a vicenda.
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Re: Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

Messaggioda cardif il 09/09/2013, 22:18

cancellato
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

Messaggioda Robyn il 10/09/2013, 9:37

La democrazia rappresentativa non ha il pericolo della casta.Questo fenomeno si è determinato perchè è stata tolta la possibilità all'elettore di scegliere i suoi rappresentanti,e naturalmente la scelta dei rappresentanti sù base verticistica ha determinato delle anomalie,si è capovolta la democrazia con l'attuale legge elettorale,ma rischia di capovolgersi anche la democrazia rappresentativa.Inoltre già i partiti inseriscono il limite a due mandati per i rappresentanti
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Re: Riforme costituzionali a cominciare all'art.138

Messaggioda franz il 10/09/2013, 13:05

Robyn ha scritto:La democrazia rappresentativa non ha il pericolo della casta.Questo fenomeno si è determinato perchè è stata tolta la possibilità all'elettore di scegliere i suoi rappresentanti,e naturalmente la scelta dei rappresentanti sù base verticistica ha determinato delle anomalie,si è capovolta la democrazia con l'attuale legge elettorale,ma rischia di capovolgersi anche la democrazia rappresentativa.Inoltre già i partiti inseriscono il limite a due mandati per i rappresentanti

perché non vi piace la democrazia diretta? Fa cosi' tanta paura? A chi?
Chi ha paura del lupo cattivo?
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