da Manuela il 11/06/2013, 12:14
Ci sarebbe piuttosto da chiedersi se sia meglio vincere le elezioni e non riuscire a governare - di più: non riuscire a cambiare di un grammo questo paese - o perdere addirittura... Quindi, la vera domanda è: possiamo fare in modo di vincere le elezioni, governare e cambiare nel profondo l'Italia? E siccome le strade fin qui battute non hanno portato da nessuna parte, non sarebbe ora di battere sentieri nuovi?
A parte questo, la mia lettura delle amministrative, è che si sia stati, negli ultimi mesi, vittime di una straordinaria illusione ottica.
Dopo la caduta del governo Berlusconi, il centrodestra era allo sfascio; la perdita della credibilità internazionale parallela alla progressiva perdita di fiducia all'interno. Berlusconi fuori scena, il PdL senza alcuna proposta politica, in preda alle contorsioni e alla ricerca di un nuovo assetto.
Il centrosinistra, per parte sua, ha inanellato errori su errori, a partire dal fatto che la segreteria Bersani è stata incapace di fare una sola proposta credibile e innovativa: avendo vinto le primarie ha creduto di aver vinto le elezioni.
Il centro, da parte sua, si è illuso che l’elettorato fosse stanco del bipolarismo, e ha fatto una proposta grandemente innovativa: resuscitare la DC!
Da ogni parte politici vecchi, logori, ripiegati su se stessi, incapaci di qualsiasi guizzo di ingegno. Il sistema politico, nel complesso, allo sfascio.
C'è a chiedersi perché mai l'elettorato avrebbe dovuto dare fiducia ancora una volta a questi partiti e a questo sistema.
Poi arriva la campagna elettorale e, a salvataggio del sistema, Grillo che assorbe, come una spugna, buona parte della protesta e dell’astensionismo. Berlusconi, che è un combattente, riprende su di sé le sorti del centrodestra e riesce a non perdere catastroficamente le elezioni. Bersani fa quello che sa fare, e infatti non vince le elezioni.
L’illusione ottica è che la destra abbia quasi vinto, ed abbia superato i suoi problemi; e che, sconfitto il PD, la partita finale si giochi fra Berlusconi e Grillo. Grillo stesso ripete come un mantra la favola degli highlander
Invece succede che la destra è allo sfascio esattamente come prima, Grillo non è in grado di dare una risposta anche minima ai bisogni del paese, e il PD riesce a mobilitare solo il suo zoccolo duro (che si assottiglia sempre di più).
Il gioco di prestigio è svelato, l’elettorato, semplicemente, non va a votare.
E cosa deve fare di più, per pretendere un rinnovamento reale del sistema politico? Come lo deve dire?
Non ci si illuda che il PD che prima aveva “non perso”, adesso abbia vinto. Il giudizio dell’elettorato sul sistema politico è chiarissimo; e sarebbe ora di cogliere questa dichiarazione di sfiducia per cambiare davvero.
Se qualcosa ha salvato il PD da un ulteriore crollo, è stato il personale politico che si è messo in gioco in queste elezioni, quasi sempre alternativo alla vecchia nomenclatura. Se qualcuno pensa di trarre la conclusione, da questo risultato, che la strada intrapresa dal PD sia quella giusta, e che non occorra un cambiamento radicale, si sta sbagliando di grosso.
Manuela