Il post dopo l'intervista del Corriere al candidato per il Quirinale dei 5 StelleGrillo attacca Rodotà (senza citarlo): «Ottuagenario miracolato dalla Rete» Attacco anche a Renzi, Bersani, Civati e Veltroni in un intervento sotto il titolo: «I maestrini dalla penna rossa»Attacco di Beppe Grillo ai «maestrini dalla penna rossa» che dopo le comunali hanno criticato il M5S. Dito puntato anche contro Stefano Rodotà, cui Grillo allude come a «un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo di rifondare la sinistra». Le dure parole di Grillo nei confronti di Rodotà (mai citato ma appare nei tag) dopo l'intervista apparsa oggi a firma di Alessandro Trocino sul Corriere della Sera, in cui l'ex garante della privacy e candidato per 5 Stelle al Quirinale, invitava Grillo ad assumersi le responsabilità della sconfitta elettorale.
GLI ALTRI - Ma Grillo ne ha per tutti. Dopo aver fulminato Rodotà (come a dire che aver vinto le «quirinarie» ed essere stati il candidato M5S al Colle non dà diritto a criticare il Movimento, e il suo leader) ha rivolto strali ai «maestrini dalla penna rossa», sempre senza fare i nomi ma attraverso allusioni e soprannomi, cioè a Nichi Vendola, Pier Luigi Bersani, Walter Veltroni, Anna Finocchiaro e anche Matteo Renzi e Pippo Civati. Vediamo in quali termini: «È tornato in grande spolvero il supercazzolaro che non sa nulla né di Ilva, né degli inceneritori concessi alla Marcecaglia», scrive Beppe Grillo con allusione a Nichi Vendola. E Aggiunge: «È come le vecchie di "Bocca di Rosa" "Si sa che la gente dà buoni consigli/ se non può più dare cattivo esempio"».
«C'è poi lo smacchiatore di Bettola - aggiunge, parlando di Bersani - in grande forma che spiega, con convinzione, che la colpa del governo delle Larghe Intese è del M5S quando il pdmenoelle ha fatto l'impossibile per fottere prima Marini e poi Prodi e non ha neppure preso in considerazione Rodotà. Belin, questo ha perso più battaglie del general Cadorna a Caporetto e ci viene venduto da Floris come Wellington a Trafalgar». Il leader del Movimento 5 Stelle ne ha anche per Matteo Renzi: «Renzie, lo statista gonfiato, imperversa con le sue ricette e le critiche al M5S su tutti i canali televisivi preda di compiacenti cortigiane come la Gruber. Renzie non è più sindaco di Firenze da tempo, è diventato un venditore a tempo pieno di sè stesso. Vende in giro un sindaco mai usato, come nuovo».
E ancora: «Persino Topo Gigio Veltroni è stato riesumato per discettare delle elezioni, forte della sua esperienza di averle perse tutte, ma proprio tutte. E poi c'è la claque, quella cattiva e quella buona, quella che attacca a testa bassa, la cui esponente è la Finocchiaro che vuole fuorilegge il M5S, accampata in Parlamento da 8 legislature, e quella buona, alla Pippo Civati, che ha votato Napolitano, non ha fatto i nomi dei 101 che hanno affossato Prodi, che vive in un partito che succhia da anni centinaia di milioni di finanziamenti pubblici, ma però è tanto buonino. Lo vorresti adottare o, in alternativa, lanciargli un bastone da riporto».
Redazione Online 30 maggio 2013 | 16:28
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