Appare una discussione poco "politica" ma credo che invece quando succede un disastro in una stuttura pubblica (ed un porto lo è) ci saranno indagini ed inevitabilmente polemiche. Io per esempio mi chiedo come sia potuto crollare un palazzo del genere, appena costruito. So bene che una nave da 40'000 tonnellate quando cozza contro un ostacolo fermo imprime un'energia pazzesca (metà della massa per la velocità al quadrato) ma il fatto che l'edificio si sia afflosciato come un castello di carta (è rimasata in piedi solo la scala di sicurezza esterna) mi fa presupporre che sia stato progettato solo per i normali carichi statici verticali (dall'alto verso il basso) e che non sia stato previsto che una nave potesse anche semplicemente accostarsi e dare una spinta laterale. Ho visto ora le foto della nave e ci sono solo graffi. Nulla che faccia pensare ad un impatto violento. Non si vedono lamiere contorte. Eppure il palazzo crollato non solo è palafittato, come si vede nelle foto che lo rappresentano come era prima ma è aderente al molo, quasi sporgente sull'acqua. Una simile costruzione, in fase di progettazione, dovrebbe essere pensata anche per una certa sollecitazione orizzontale, con gradi di libertà nel movimento e strutture di rinforzo che evitino il fatto che tuti i piani si affloscino uno sopra l'altro. I casi sono due. O questa progettazione non è stata richiesta oppure non è stata realizzata (immagino per problemi di costi). Se la torre fosse stata costruita piu' dentro nel porto, una resistenza a spinte laterali non sarebbe servita ma visto dove è stata costruita e la vicinanza con i colossi in transito, credo che il problema delle responsabilità in fase di progettazione e costruzione emergerà. E naturalmente non sarà mai colpa di nessuno.
Naturalmente il cordoglio di tutti noi va alle vittime, alle loro famiglie, ai lavoratori del porto.