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Grillo, novello ridicolo duce

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Grillo, novello ridicolo duce

Messaggioda annalu il 27/04/2013, 16:36

Iafran ha scritto:Forse non ho ben capito o non sono riuscito a spiegarmi bene, comunque per me:
- "i cittadini che hanno pensato" sono quelli che hanno percepito che i loro rappresentanti hanno costituito una "casta", (l'ho scritto un centinaio di volte);
- "mettersi in proprio e presentare proprie liste" non implica necessariamente "aderire ad un gruppo capeggiato e pubblicizzato da un capopopolo che conosce bene l'arte di aizzare le folle" (anche Ingroia e Giannini si sono messi in proprio, democraticamente), ma potrebbe anche avere il significato di "cambiare padrone" se le liste fossero in una coalizione elettorale che faccia riferimento ad un capopopolo.
Il cambiar padrone lo abbiamo stigmatizzato tutti. Io, in tutti i miei post, ho ironizzando, all'occorrenza, sul servilismo o sull'amore viscerale degli uomini e delle donne del PdL verso il loro leader.
Il M5S avrebbe, apparentemente, in Grillo un capopopolo, ma secondo tanti opinionisti il M5S è nato per l'opportunità creata sullo scenario italiano da una classe politica distante dai bisogni della popolazione.
La frase iniziale l'ho scritta solo per considerarmi con le stesse amarezze e delusioni del popolo del Cs, non certamente per coinvolgere altri sulle mie posizioni, che, sono, senz'altro, personali, opinabili e criticabili (come hanno fatto tanti altri).
Non avevo alcuna intenzione di recare offesa alla tua persona. Sono rimasto perplesso e dispiaciuto.
Se sei d'accordo posso cancellare la frase che ti ha coinvolto e che è del tutto autonoma da quello che ho scritto successivamente.


No Iafran, la frase non aveva in sé nulla di offensivo, ci mancherebbe!
Quello che mi è dispiaciuto è l'impressione che i nostri discorsi evolvessero su due piani diversi, senza possibilità non dico di incontro, ma nemmeno di comprensione reciproca. Vedo invece che il desiderio di capirci è reciproco, anche se molto difficoltoso, e questo non può che farmi piacere.

Mi aveva colpito il fatto che tu dicessi che eravamo sulla stessa lunghezza d'onda, mentre io volevo sottolineare l'opposto. Ora capisco che tu rilevavi che il punto di partenza, cioè lo scandalizzarsi per il livello di corruzione e degrado della politica, era lo stesso, e dando importanza soprattutto a questo, ti stupivi del mio forte disaccordo.
Il problema è che io do per scontato che il degrado della politica scandalizzi tutte le persone di buon senso (qui, pur nella grande diversità di opinioni, mi sembra che tutti siano concordi su questo punto, da Lucameni a Ranvit, da Manuela a Flavio, da Matthelm a Franz ed a tutti noi), mentre ciò che ci differenzia è la scelta della reazione al degrado.

Forse è anche un problema generazionale, e per questo penso che giovani ed anziani devono trovare il modo di collaborare e di comprendersi, se vogliamo davvero uscire dal pantano. Un giovane può sentire forte l'urgenza di agire, e così può precipitarsi su strade sbagliate (al peggio non c'è mai fine), mentre un anziano (categoria di cui faccio parte) può esagerare la tendenza a riflettere prima di agire sino all'immobilismo. Solo l'interazione tra i due estremi, la famosa "via di mezzo", può rappresentare la strada giusta.

Ma torniamo a noi. Tu pensi che Grillo rappresenti una giusta reazione, io sono convinta del contrario, e cercherò di cominciare a farmi capire.
Prima di tutto, guardiamo a Grillo e Casaleggio. Su Casaleggio c'è poco da dire. Editore di scarso successo, teorizza teorie apocalittiche e deliranti, ben sintetizzate nel suo filmato su Gaia e il Nuovo Ordine Mondiale: se non l'hai visto guardalo (se non lo trovi dimmelo, ti cerco io il link). Se ti piace, direi che il nostro dialogo finisce qui, altrimenti possiamo continuare.
Su Grillo invece da dire c'è davvero molto. Uomo di spettacolo, è stato cacciato dalla Tv di stato per il suo linguaggio, ed ovviamente aveva ragione ad essere furibondo. Da sempre, è capace di cogliere gli "umori" della gente per trasformarli in violente invettive, che fossero giuste o meno aveva poca importanza. Così ha rotto televisori in scena quando la tecnologia appariva nemica, ha pubblicizzato una pallina di plastica in sostituzione dei detersivi per lavatrice in nome dell'ambiente (che quella pallina, del costo di ben 35€, e di cui certo lui ha ricavato guadagni, non solo non lavasse, ma addirittura rappresentasse un pericolo igienico, lo hanno dimostrato studi seri, ma lui non l'ha mai detto), e infine si è buttato a corpo morto sugli scandali politici. Con questo, il suo blog ha raggiunto un successo insperato, da cui ricava notevoli guadagni.

Sono credibili, Grillo e Casaleggio? A vedere come agiscono, direi proprio di no. Prima di tutto, se un uomo vuole reagire ad una situazione scandalosa, deve in primo luogo dimostrare di non ripeterla. Quindi, non appena il blog di Grillo è diventato strumento di lotta politica, le attività personali ed i guadagni di Grillo dovevano essere distinti da quelli del movimento; sai il significato del termine "conflitto di interessi"? Che lui personalmente ci guadagni da una certa linea politica è in contrasto con la limpidezza della linea stessa. Non importa che non usi i soldi dello stato, importa (anche solo il sospetto) che lui scelga la linea politica in base ai suoi potenziali guadagni, esattamente come fa Berlusconi con Mediaset etc.
Poi, l'autoritarismo con cui guida il suo movimento (e sottolineo "suo"). Il fatto che il blog sia proprietario, gli consente di scegliere gli interventi che lascia pubblici (e lo fa, lo so perché per un certo periodo l'ho seguito con attenzione). Inoltre così può scegliersi i seguaci ed i candidati in modo tutt'altro che limpido. Potrei continuare, ma mi fermo qui.

Ora una domanda. Io non sono una storica, molti dati mi mancano, ma di alcune cose sono al corrente. Pensi che i fascisti della prima ora fossero davvero tutti cattivissimi, e non fossero molti i seguaci di idee all'epoca viste come "rivoluzionarie", nella difficile situazione post Prima Guerra Mondiale? Lo stesso Mussolini era in origine un socialista, ed alcune riforme sociali del fascismo sono lì a dimostrarlo. Però siano tutti consapevoli di cosa è diventato il fascismo: sarà mica un evento che avrebbe potuto essere riconosciuto fin dall'inizio, se si fossero notati gli aspetti di intolleranza, di aggressività verso l'avversario, che il fascismo nascente ha dimostrato sin dall'inizio?

Il parallelo, tra i 5s e il fascismo agli esordi, per fortuna non è totale, ma molti aspetti in comune ci sono.
Cerchiamo di non cadere dalla padella nella brace, cerchiamo di reagire al degrado ritornando tra i paesi civili e democratici, senza seguire chimere di scorciatoie molto pericolose.

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Re: Grillo, novello ridicolo duce

Messaggioda matthelm il 27/04/2013, 17:46

annalu ha scritto:Il parallelo, tra i 5s e il fascismo agli esordi, per fortuna non è totale, ma molti aspetti in comune ci sono.
Cerchiamo di non cadere dalla padella nella brace, cerchiamo di reagire al degrado ritornando tra i paesi civili e democratici, senza seguire chimere di scorciatoie molto pericolose.

Inappuntabile tutto l'intervento.
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Re: Grillo, novello ridicolo duce

Messaggioda franz il 27/04/2013, 18:16

matthelm ha scritto:
annalu ha scritto:Il parallelo, tra i 5s e il fascismo agli esordi, per fortuna non è totale, ma molti aspetti in comune ci sono.
Cerchiamo di non cadere dalla padella nella brace, cerchiamo di reagire al degrado ritornando tra i paesi civili e democratici, senza seguire chimere di scorciatoie molto pericolose.

Inappuntabile tutto l'intervento.

Condivido. ma tirando le conclusioni e considerando che tre fronti hanno preso ciascuno 1/3 dei voti e che per governare occorre la maggioranza, direi che è meglio governare con il PDL di Berlusconi-Alfano che con il M5S di Grillo e Casaleggio.
Questo è stato l'errore di Bersani.
Non ci sono altre possibilità a meno di non andare immediatamente alle elezioni anticipate.
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Re: Grillo, novello ridicolo duce

Messaggioda Iafran il 28/04/2013, 18:12

annalu ha scritto:Cerchiamo di non cadere dalla padella nella brace, cerchiamo di reagire al degrado ritornando tra i paesi civili e democratici

È quello che mi spinge a stare attento a ciò che mi circonda e a dare il mio contributo.

Ti ringrazio per l'attenzione.

Mi trovo iscritto al blog di Grillo il 18 marzo per fare sentire la mia opinione in relazione alla nomina di Pietro Grasso alla presidenza del Senato (viewtopic.php?f=4&t=5851&p=58630#p58630).
Mi sono sempre aspettato molto dall'Ulivo, dal Cs e dal PD.
Le vicende seguite negli ultimi 20 anni le ho vissute intensamente, ma ho assistito che i miei referenti politici non sempre sono stati vicini alle problematiche quotidiane dei cittadini (soprassiedo sulle volte che ne hanno tradito la fiducia).
Il cavaliere e la Lega Nord, prima, sono stati due concorrenti politici evitati qualche volta per l'entusiasmo creatosi intorno alla proposta e alla figura di Prodi (fatto poi naufragare dai nostri).
Adesso può bastare demonizzare Grillo ed il "cavaliere" per farsi ancora preferire spassionatamente dai cittadini nelle urne?
Si chiedono quelli del Cs quali motivi avrebbero gli elettori per preferire proprio loro fra tutte le forze politiche?
A me basterebbero poche cose: che facessero della moralità la loro bandiera, che facessero propri i problemi dei cittadini e che condividessero i sacrifici a loro richiesti.
Forse, l'avranno fatto in tanti a livello personale, ma nei momenti cruciali, anche quelli del Cs, hanno fatto pensare di ritenersi una casta.
Prima di demonizzare gli altri, che si presentano alle votazioni, una formazione politica deve ben qualificare la propria proposta, senza aspettare la reazione dei cittadini, ma fare di tutto per prevenire il degrado con la volontà e con fatti concreti. In fin dei conti, i parlamentare non sono alternativi ai cittadini, sono loro costanti rappresentanti che dovrebbero giustificare e valorizzare giorno per giorno la delega che hanno ricevuto.
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Re: Grillo, novello ridicolo duce

Messaggioda Iafran il 30/04/2013, 13:20

franz ha scritto:di ALDO GRASSO

Una giornata nera per la Grillo & Casaleggio Associati. Enrico Letta, i grillini, se li è mangiati in un solo boccone.

Se Enrico Letta non avesse avuto le spalle coperte bene da accordi sicuri con il "cavaliere", anche lui si sarebbe messo alla pari di altri suoi cittadini-onorevoli.
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Re: Grillo, novello ridicolo duce

Messaggioda flaviomob il 30/04/2013, 22:45

Vedremo quanto ci metterà il cavaliere, che ha urgenza di uscire dai processi (e non nei processi) in cui è gravemente implicato, a sbranarsi Letta e il governo intero... :(


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Grillo, novello ridicolo duce

Messaggioda ranvit il 01/05/2013, 7:41

Da una parte ha i processi, dall'altra c'ha un Pd sfasciato e un Grillo in agguato....il Governo durerà per forza di cose almeno un anno! ;)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Grillo, novello ridicolo duce

Messaggioda pianogrande il 06/05/2013, 10:01

Rendicontazione e restituzione della diaria?
Sia una libera scelta


http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ef=HRER1-1

Per carità. E' loro sacrosanto diritto. Cominciano, però, queste persone ad assaggiare la differenza tra la teoria e la pratica, tra la politica virtuale e la vita di tutti i giorni. Tra le persone ideali e quelle di carne ed ossa. Bentornati in questo mondo. Se ci tornavate quando si sarebbe potuto fare qualcosa per cambiarlo sarebbe stato meglio. Sempre meno gente (anche tra gli elettori del 5S) accetta di rimanere nel mondo dei sogni.
Bentornati coi piedi per terra. C'è posto per tutti e c'è tanto da fare.
Fotti il sistema. Studia.
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Casaleggio stoppa i grillini: non occupatevi di macroeconomi

Messaggioda franz il 07/05/2013, 17:40

07/05/2013
Il M5S sogna il doppio euro
Casaleggio stoppa i grillini

Arriva il Guru. Gianroberto Casaleggio abbandona l’illuminata grotta milanese del futuro e scende a Roma per incontrare i suoi discepoli Cinque Stelle, primitivi uomini nuovi della Gaia Terra.

Il contatto a Montecitorio è previsto per giovedì e venerdì, due giorni di full immersion per parlare di piccole e medie imprese. E per comunicare una visione globale - e direttiva - che eviti scivoloni e pericolose fughe in avanti di parlamentari che hanno scoperto di avere capacità progettuali autonome. Persino in materia economica. Possono permetterselo? Non sia mai.

Scambiandosi convenevoli con morbida freddezza, il Guru diffidente e i deputati rampanti del Movimento si renderanno ben presto conto di una cosa che in fondo sanno già: le sensibilità sono diverse. E anche gli obiettivi. Come si risolve il problema, considerando che Casaleggio tende a ritenere la propria traiettoria immutabile e che mentre lui pretenderebbe dai seguaci analisi semplici e dirette di micro-economia, quelli, blasfemi, pretendono di ancorarle a ragionamenti marco-economici?

Per evitare di rimanere avvitati nella tensione di un silenzio contratto di fronte al web-creatore, i cittadini-deputati cercheranno di assecondarlo lì per lì. Parleranno di microcredito, di riduzioni fiscali per le piccole e medie aziende, di incentivi concordati con Confapri (una sorta di associazione industriali 2.0 molto amata dal Guru) e si giocheranno il jolly della abolizione dell’Irap, approfittando di un assist involontario del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, che ha recentemente spiegato come le grandi aziende rinuncerebbero volentieri ai trenta miliardi previsti di incentivi, in cambio di un abbassamento delle tasse. «Quei soldi, caro Gianroberto, potrebbero consentire di cancellare - rimpiazzandone l’entrata - l’imposta regionale sulle attività produttive.

Niente Irap significa meno tasse, come vuole Squinzi. In più rimarrebbero circa 2.5 miliardi da destinare alla revisione dell’Imu». Poi gli consegneranno il numero di telefono di Luca Peotta, animatore di «Imprese che resistono» e profeta di questa teoria molto amata dai parlamentari stellati. Tutto a posto, allora? Non esattamente. Perché a quel punto gli economisti-parlamentari del Movimento dovranno trovare il modo per non far sentire il Guru come se, senza alcun motivo, fosse stato espulso dalla linea classica della sua stirpe, introducendo l’argomento che lui non vuole sentire e che loro invece amano oltremodo: l’Euro-scetticismo. «Come affrontiamo il tema?».

I più temerari analisti-cittadini Cinque Stelle ritengono che gli scenari possibili siano quattro: il mantenimento dello stato attuale, la revisione completa degli accordi con Bruxelles, un doppio euro (più leggero in Italia e più pesante in Europa) o, il preferito, la lira in Italia e l’euro oltre confine. Come si affrontano questioni del genere? Parlarne esplicitamente con Casaleggio vorrebbe dire trasformarlo in un cavaliere che disarcionato da un ciclone si ritrova con le ginocchia nel fango. «Macroeconomia, chi vi ha detto che vi dovete occupare di macroeconomia?». Sarebbe la fine di un rapporto disteso. L’inizio di un dibattito - che nessuno vuole davvero aprire - sui ruoli reciproci, sulle gerarchie effettive all’interno del Movimento. Sostanzialmente su chi comanda. Domanda che diventa inevitabile quando si parla di soldi, quando la solidarietà dell’uno vale uno rischia di trasformare l’applauso della condivisione virtuale in un irrimediabile e reale velluto funebre.

http://www.lastampa.it/2013/05/07/itali ... agina.html
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Re: Grillo, novello ridicolo duce

Messaggioda pianogrande il 07/05/2013, 18:36

Questi mi danno tanto l'impressione di giocare a monopoli.
Non mi piace fare da cavia alle loro libere teorizzazioni.
Fotti il sistema. Studia.
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