Iafran ha scritto:Forse non ho ben capito o non sono riuscito a spiegarmi bene, comunque per me:
- "i cittadini che hanno pensato" sono quelli che hanno percepito che i loro rappresentanti hanno costituito una "casta", (l'ho scritto un centinaio di volte);
- "mettersi in proprio e presentare proprie liste" non implica necessariamente "aderire ad un gruppo capeggiato e pubblicizzato da un capopopolo che conosce bene l'arte di aizzare le folle" (anche Ingroia e Giannini si sono messi in proprio, democraticamente), ma potrebbe anche avere il significato di "cambiare padrone" se le liste fossero in una coalizione elettorale che faccia riferimento ad un capopopolo.
Il cambiar padrone lo abbiamo stigmatizzato tutti. Io, in tutti i miei post, ho ironizzando, all'occorrenza, sul servilismo o sull'amore viscerale degli uomini e delle donne del PdL verso il loro leader.
Il M5S avrebbe, apparentemente, in Grillo un capopopolo, ma secondo tanti opinionisti il M5S è nato per l'opportunità creata sullo scenario italiano da una classe politica distante dai bisogni della popolazione.
La frase iniziale l'ho scritta solo per considerarmi con le stesse amarezze e delusioni del popolo del Cs, non certamente per coinvolgere altri sulle mie posizioni, che, sono, senz'altro, personali, opinabili e criticabili (come hanno fatto tanti altri).
Non avevo alcuna intenzione di recare offesa alla tua persona. Sono rimasto perplesso e dispiaciuto.
Se sei d'accordo posso cancellare la frase che ti ha coinvolto e che è del tutto autonoma da quello che ho scritto successivamente.
No Iafran, la frase non aveva in sé nulla di offensivo, ci mancherebbe!
Quello che mi è dispiaciuto è l'impressione che i nostri discorsi evolvessero su due piani diversi, senza possibilità non dico di incontro, ma nemmeno di comprensione reciproca. Vedo invece che il desiderio di capirci è reciproco, anche se molto difficoltoso, e questo non può che farmi piacere.
Mi aveva colpito il fatto che tu dicessi che eravamo sulla stessa lunghezza d'onda, mentre io volevo sottolineare l'opposto. Ora capisco che tu rilevavi che il punto di partenza, cioè lo scandalizzarsi per il livello di corruzione e degrado della politica, era lo stesso, e dando importanza soprattutto a questo, ti stupivi del mio forte disaccordo.
Il problema è che io do per scontato che il degrado della politica scandalizzi tutte le persone di buon senso (qui, pur nella grande diversità di opinioni, mi sembra che tutti siano concordi su questo punto, da Lucameni a Ranvit, da Manuela a Flavio, da Matthelm a Franz ed a tutti noi), mentre ciò che ci differenzia è la scelta della reazione al degrado.
Forse è anche un problema generazionale, e per questo penso che giovani ed anziani devono trovare il modo di collaborare e di comprendersi, se vogliamo davvero uscire dal pantano. Un giovane può sentire forte l'urgenza di agire, e così può precipitarsi su strade sbagliate (al peggio non c'è mai fine), mentre un anziano (categoria di cui faccio parte) può esagerare la tendenza a riflettere prima di agire sino all'immobilismo. Solo l'interazione tra i due estremi, la famosa "via di mezzo", può rappresentare la strada giusta.
Ma torniamo a noi. Tu pensi che Grillo rappresenti una giusta reazione, io sono convinta del contrario, e cercherò di cominciare a farmi capire.
Prima di tutto, guardiamo a Grillo e Casaleggio. Su Casaleggio c'è poco da dire. Editore di scarso successo, teorizza teorie apocalittiche e deliranti, ben sintetizzate nel suo filmato su Gaia e il Nuovo Ordine Mondiale: se non l'hai visto guardalo (se non lo trovi dimmelo, ti cerco io il link). Se ti piace, direi che il nostro dialogo finisce qui, altrimenti possiamo continuare.
Su Grillo invece da dire c'è davvero molto. Uomo di spettacolo, è stato cacciato dalla Tv di stato per il suo linguaggio, ed ovviamente aveva ragione ad essere furibondo. Da sempre, è capace di cogliere gli "umori" della gente per trasformarli in violente invettive, che fossero giuste o meno aveva poca importanza. Così ha rotto televisori in scena quando la tecnologia appariva nemica, ha pubblicizzato una pallina di plastica in sostituzione dei detersivi per lavatrice in nome dell'ambiente (che quella pallina, del costo di ben 35€, e di cui certo lui ha ricavato guadagni, non solo non lavasse, ma addirittura rappresentasse un pericolo igienico, lo hanno dimostrato studi seri, ma lui non l'ha mai detto), e infine si è buttato a corpo morto sugli scandali politici. Con questo, il suo blog ha raggiunto un successo insperato, da cui ricava notevoli guadagni.
Sono credibili, Grillo e Casaleggio? A vedere come agiscono, direi proprio di no. Prima di tutto, se un uomo vuole reagire ad una situazione scandalosa, deve in primo luogo dimostrare di non ripeterla. Quindi, non appena il blog di Grillo è diventato strumento di lotta politica, le attività personali ed i guadagni di Grillo dovevano essere distinti da quelli del movimento; sai il significato del termine "conflitto di interessi"? Che lui personalmente ci guadagni da una certa linea politica è in contrasto con la limpidezza della linea stessa. Non importa che non usi i soldi dello stato, importa (anche solo il sospetto) che lui scelga la linea politica in base ai suoi potenziali guadagni, esattamente come fa Berlusconi con Mediaset etc.
Poi, l'autoritarismo con cui guida il suo movimento (e sottolineo "suo"). Il fatto che il blog sia proprietario, gli consente di scegliere gli interventi che lascia pubblici (e lo fa, lo so perché per un certo periodo l'ho seguito con attenzione). Inoltre così può scegliersi i seguaci ed i candidati in modo tutt'altro che limpido. Potrei continuare, ma mi fermo qui.
Ora una domanda. Io non sono una storica, molti dati mi mancano, ma di alcune cose sono al corrente. Pensi che i fascisti della prima ora fossero davvero tutti cattivissimi, e non fossero molti i seguaci di idee all'epoca viste come "rivoluzionarie", nella difficile situazione post Prima Guerra Mondiale? Lo stesso Mussolini era in origine un socialista, ed alcune riforme sociali del fascismo sono lì a dimostrarlo. Però siano tutti consapevoli di cosa è diventato il fascismo: sarà mica un evento che avrebbe potuto essere riconosciuto fin dall'inizio, se si fossero notati gli aspetti di intolleranza, di aggressività verso l'avversario, che il fascismo nascente ha dimostrato sin dall'inizio?
Il parallelo, tra i 5s e il fascismo agli esordi, per fortuna non è totale, ma molti aspetti in comune ci sono.
Cerchiamo di non cadere dalla padella nella brace, cerchiamo di reagire al degrado ritornando tra i paesi civili e democratici, senza seguire chimere di scorciatoie molto pericolose.
annalu