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Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Messaggioda gabriele il 06/04/2013, 22:10

ranvit ha scritto:Avete alternative?


Appoggiare un governo M5S. Non c'è altro modo. Più si aspetta, più la cosa diviene irrealizzabile e più il PD si mette nella...avete capito, no?
Se lo fanno ora, si leva terra sotto i piedi a Renzi, lo si allontana da B. e si tirano le fila del partito. Per quanto? Per quanto serve; massimo un anno.

Un suicidio politico? Sì, ma solo per Bersani e qualcuno dei suoi più diretti vice...
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Re: Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Messaggioda gabriele il 06/04/2013, 22:12

flaviomob ha scritto:Temporeggiano in attesa di eleggere il nuovo Capo dello Stato, i veri accordi li vedremo da lì in poi.


I veri accordi li fanno ora. Prima di eleggere il Capo dello Stato. Gli effetti, semmai, li vedremo dopo
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Re: Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Messaggioda lucameni il 06/04/2013, 22:27

Un governo 5 stelle non mi pare plausibile, non fosse altro che i neo-parlamentari hanno da subito dimostrato un'inesperienza micidiale.
L'unica cosa che potrebbe fare il Pd (ma sarebbe un grandissimo sacrificio per le ambizioni di chi sta nel partito) è fare quello che non hanno fatto i grillini, eterodiretti dai loro due guru.
Proporre un nome di alto livello, non di partito, uno di quelli che erano papabili dagli stessi grillini fin tanto che il loro capo assoluto ha detto loro di non fare nulla; e da quel nome proporre un governo di altrettante alte personalità.
Il boccino tornerebbe ai grillini (e ai loro dissidenti, più numerosi di quanto appaia).
Però occorrerebbe davvero un coraggio che non sta in quel brodino generico degli 8 punti. Vorrebbe dire abdicare alle velleità di avere la presidenza del consiglio.
A quel punto qualche riforma indifferibile verrebbe fatta, smontando le ciniche ambizioni dei vecchi truffatori e dei falsi nuovi.
Ma non ne avranno il coraggio, purtroppo.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Messaggioda pianogrande il 06/04/2013, 22:31

Berlusconi ha paura.

Bisogna tenere separate le trattative per il governo da quelle del capo dello stato.

I dieci saggi non serviranno a niente ma questa dilazione dovrebbe evitarci di avere qualche berlusconiano più o meno mascherato al Quirinale.

Franceschini voleva fare il presidente della camera e adesso non si capisce bene a cosa miri.

Mi sto facendo l'idea che sarebbe addirittura meglio un 5S di minoranza con appoggio esterno del PD (grosso rischio ma forse gestibile) piuttosto che un governo PD PDl che è un disastro sicuro e certificato.

Vediamo le carte di Grillo.
Quelle di Berlusconi le conosciamo benissimo e fanno veramente schifo.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Messaggioda franz il 06/04/2013, 23:31

pianogrande ha scritto:Mi sto facendo l'idea che sarebbe addirittura meglio un 5S di minoranza con appoggio esterno del PD (grosso rischio ma forse gestibile) piuttosto che un governo PD PDl che è un disastro sicuro e certificato.

Apprezzabile, se non fosse che ho seri dubbi che oggi al paese serva un simile governo.
A dire il vero non vedo alcun governo utile al paese tra le combinazioni possibili oggi con i leader di oggi.
E non vedo come in pochi mesi la situazione possa migliorare.
Peggiorare si'. E tanto.
Forse su una cosa ha ragione Grillo: bisogna dire agli elettori che si sono sbagliati ...
E farli rivotare.
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Re: Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Messaggioda Stefano'62 il 06/04/2013, 23:33

In questo Paese c'è un mucchio di gente (e io con loro) che pensa che la casta sia la causa,il problema primario.
Che non esista emergenza più pressante,nemmeno la crisi il lavoro e tutte le altre pur pressanti urgenze di cui soltanto pare ci si debba preoccupare.
Che non avrebbero la benchè minima possibilità di venire risolte se prima non ci si libera di quello che è parte essenziale del problema,che dunque non deve mettere mano alla soluzione,rendendola vana e inefficace se non impossibile.
Non fosse altro che certi problemi oggi sono il ditino dietro cui "il problema" (la casta) si nasconde proprio per evitare di fare i conti con se stesso.
I costi della politica...la corruzione....?
Ora non c'è tempo,bisogna pensare alla crisi,al lavoro,al rinnovo dei contratti,alle contingenze,alle cavallette....etc.
E' sempre la solita solfa e c'è sempre una scusa per evitare di abbattere le prebende e varare poche e semplici leggi di dignità.
Il Governo Monti UNA COSA doveva fare:preparare la transizione ad un cambio di rotta,cioè legge elettorale e ristrutturazione delle Istituzioni,primo fra tutti tagli di parlamentari e relativi stipendi e pensioni.
Nisba,non è stato capace di fare un cazzo,tranne fare traboccare il vaso dei cialtroni già ampiamente riempito da berluscaz e rovinarci del tutto.
Tutto mentre le opposizioni di turno hanno sempre sostanzialmente lasciato fare puntando il dito sempre sul posto sbagliato e mai nella direzione che avrebbe potuto colpire pure loro:
abbattere la casta,i suoi sprechi,le sue inefficienze e le sue furberie semplici e le corruttele.
Eppure non ci vorrebbe niente,basterebbero cinque minuti delle centinaia al giorno che passano con l'orecchio sullo smartphone a intrallazzare per chissà quali cazzate,dedicandoli ad uno scambio di telefonate tra gli schieramenti e fare una norma bipartisan che non danneggerebbe gli equilibri politici se fatta tutti insieme,e fare finalmente qualcosa di utile e richiesto a gran voce dal mondo reale.
Invece niente,stanno sempre la e mangiano sempre per cento in cambio di un cazzo.
Semplicemente è più forte di loro,proprio non ce la fanno.
E' chiarissimo qual'è il reale motivo che li spinge alla politica.

Dall'altra parte della realtà cè gente che si suicida perchè non ha i soldi per le bollette;gente che non è stata con le mani in mano,ma ha invece lavorato tutta la vita senza errori nè eccessi,e ancora non ha i soldi per mangiare e si suicida per la disperazione.
Non sono solo quel paio che ogni tanto fanno notizia,sono centinaia e centinaia e forse migliaia.
E a me tocca sentire in tv una banda di bastardi mangia pane a tradimento che all'ipotesi di dover seguire le proposte di grillo abbattendosi le prebende rispondono indignati per lesa maestà...."ma qui cosa vogliono....si vuole proprio che facciamo la fame con nemmeno 5mila euro al mese ? ma proprio adesso....se lo sapevo facevo un altro lavoro".
Lo sapete cosa pensa la gente quando sente ste cose ?
Ve lo dico io,pensa di andare a prendere il bastardo e appenderlo a testa in giù.
E quando grillo dice che prima o poi la gente prende i bastoni intende dire questo.
E quando i giornali il giorno dopo rilanciano dicendo che grillo minaccia di prendere i bastoni,pur avendo capito benissimo quello che voleva dire e che hanno utilmente mistificato a bella posta,significa che la casta ha infettato con proprio alito fetido ogni settore a sè limitrofo,che la gente lo capisce benissimo,e che forse alla fine non si limiterà ai bastoni.

Ebbene dicevo cè molta gente che si è convinta che il problema primario NON siano la crisi e il resto di cui si parla,bensì i partiti e la classe politica in blocco,e che la futura (il prima possibile) soluzione dei problemi passi prima di tutto e imprescindibilmente dalla eliminazione della casta.
Molti di loro hanno votato per M5S,e altri per nessuno e sono pronti per essere colti da grillo (ve ne accorgerete al prossimo tsunami).

Nessuno di quelli che ha votato per grillo lo ha fatto perchè vuole la tale finanziaria o la sanità pubblica invece che privata o viceversa,o la scuola idem con patate,o perchè propone soluzioni economiche in quel senso invece che nell'altro....
Lo hanno votato perchè da lui si aspettano che faccia quello di cui ha manifestato intenzione:liberare il parlamento dalla casta (quel famoso 100% pure quello mistificato dalla "stampa")

Si può essere d'accordo o meno,questo è chiaro,dipende dalle proprie libere valutazioni personali.
Ma nel momento stesso in cui si accusa M5S di non decidere,di non essree chiaro....di non dire con che vuole stare...di non avere fatto proposte.....ebbene in quel preciso momento si sta negando a noi la legittimità di quella valutazione e la libertà di dire: le nostre proposte sono chiare,arrendetevi.
Non è dato conoscere il futuro e la realizzabilità di certe scelte del M5S,ma non si può negarci il diritto di pensare che con quei marpioni mangia pane a tradimento non bisogna averci niente a che fare,e che il M5S ha il sacrosanto diritto di rifiutare qualsiasi proposta che non ricalchi paro paro il loro programma.
Perchè in questo caso tale condizione non è mancanza di animo democratico,ma convinzione che non c'è democrazia nel trattare con gente che ha ampiamente dimostrato di non meritare considerazione e fiducia come interlocutore,anzi diffidenza e disprezzo.

Per questo motivo ritengo la soluzione di Gabriele:
gabriele ha scritto:
ranvit ha scritto:Avete alternative?


Appoggiare un governo M5S. Non c'è altro modo. Più si aspetta, più la cosa diviene irrealizzabile e più il PD si mette nella...avete capito, no?
Se lo fanno ora, si leva terra sotto i piedi a Renzi, lo si allontana da B. e si tirano le fila del partito. Per quanto? Per quanto serve; massimo un anno.

Un suicidio politico? Sì, ma solo per Bersani e qualcuno dei suoi più diretti vice...


la migliore possibile per il PD (quello pulito ovviamente,ai marpioni conviene seguire renzi a braccetto con berlusconi per fare il nuovismo di plastica)
Perchè oltre ad aiutare il M5S nel progetto di eliminare la causa prima che impedisce la soluzione delle nostre urgenze,può aiutare a capire quali siano i componenti della classe politica che sono parte del problema,e quali quelli in buona fede e volenterosi presenti nei partiti,verosimilmente più nel PD che altrove,e che potrebbero essere parte della soluzione ma che finora non hanno potuto realizzare niente per colpa della forza di un Moloc che si mangia qualsiasi buona intenzione.
Cioè evitare di buttare vie il bambino insieme all'acqua sporca.
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Re: Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Messaggioda flaviomob il 06/04/2013, 23:43

Se Bersani ha trovato otto punti "di contatto" con M5S significa che si può pensare ad un "modello Sicilia", ma è evidente che bisogna mettere nel conto una fronda interna nel PD e tirare fuori dei nomi per il governo che siano o estranei ai partiti o rappresentino un rinnovamento radicale (alla Boldrini, p.e.)

Intanto Civati fa proposte decisamente "compatibili" col rinnovamento in atto:

http://www.ciwati.it/2013/04/05/il-tetto-del-quirinale/

Il tetto del Quirinale

Con Filippo Taddei, giovane ed esimio economista, abbiamo pensato di rivolgerci ai saggi (e in particolare a Valerio Onida, perché la questione riguarda per diversi motivi la Corte Costituzionale) per affrontare una questione di grande interesse e di notevole valore economico (si parla di miliardi di euro). La proposta è semplice: nessun dipendente pubblico dovrà percepire uno stipendio annuale superiore a quello del Presidente della Repubblica. Il tetto del Quirinale, dove sventolano le nostre bandiere, insomma, non dovrà in nessun caso essere superato. E il tetto non è basso: sono circa 230.000 euro all’anno, una cifra considerevole, che è però superata da numerosi pubblici amministratori e manager delle aziende che lo Stato controlla.

Se ci rivolgiamo a Onida è per evitare quello che è accaduto in passato, ovvero che la riforma introdotta per la riduzione degli stipendi al di sopra di una certa soglia fosse poi bocciata dalla Corte Costituzionale, lasciandoci allo status quo.

Lettera aperta al comitato saggi del Quirinale

Non più in alto del Quirinale e del suo tetto

Egregio prof. Onida,

ci rivolgiamo a lei per capire come si possa superare una questione particolarmente rilevante, senza incorrere nei rilievi di incostituzionalità che ha ricevuto nel recente passato e che hanno vanificato il tentativo di riforma che sul punto era stato avanzato.

Perché un dipendente della pubblica amministrazione può essere pagato più del Presidente della Repubblica? È una scelta senza senso e, soprattutto, troppo costosa in un paese in crisi come il nostro e nel quale è avvenuto un profondo cambiamento strutturale molto importante: la riduzione del ruolo del lavoro nella vita delle persone. In Italia, poco alla volta, abbiamo deciso di depotenziare il lavoro con un sistema fiscale penalizzante e trascurando di sviluppare i servizi – dagli asili alla riqualificazione professionale – che lo favorissero. Lavorare oramai non basta più ad assicurare le stesse opportunità del passato. L’esempio più evidente è l’acquisto della casa: se nel 1980 l’appartamento medio valeva tra 3 e 4 volte il reddito lordo annuo, oggi vale più di 10. Non è il risultato di una bolla immobiliare italiana sproporzionata – almeno non maggiore che negli altri. È invece il risultato del fatto che iI reddito da lavoro ha semplicemente smesso di essere centrale. La società italiana ha così fermato la mobilità sociale e raggiunto una disuguaglianza dei redditi agli stessi livelli di Stati Uniti e Regno Unito. È il momento di intervenire per rirpistinare il primato del lavoro nella vita degli italiani attraverso la riforma dello Stato.

Certamente le remunerazioni del lavoro non sono un problema dovunque o, meglio, non lo sono per tutti. Già si è scritto sulla remunerazione del capo della polizia che guadagna quasi il doppio del capo dell’Fbi americana. Il problema è che non si tratta di un caso isolato. Un esempio altrettanto eclatante è dato dal Presidente della Consulta che, con oltre 450 mila euro lordi, guadagna il doppio del Capo dello Stato. Perfino il segretario generale della Consulta viene pagato più del Presidente della Repubblica. Questi non sono casi isolati nella pubblica amministrazione e, soprattutto, contribuiscono in maniera non trascurabile ad una delle principali storture della spesa pubblica italiana. Secondo Eurostat, nel 2010 la spesa per gli organi esecutivi, legislativi e affari esteri è in Italia di 1% di Pil più alta della Gran Bretagna, dello 0,7% più alta della Germania e dello 0,8% maggiore che in Spagna. Non c’è ragione di pensare che oggi queste differenze siano scomparse e 1 punto di Pil vale 15 miliardi. Sono differenze importanti.

Il fisco italiano è uno dei responsabili dello svilimento del ruolo del lavoro. Secondo l’Ocse, siamo il paese che tassa più gli individui di Gran Bretagna, Austria, Germania, Stati Uniti, Francia e Spagna. Per rendersi conto della stortura nell’attuale sistema fiscale italiano, un cittadino che guadagna 30mila euro lordi all’anno deve rinunciare a circa 70 euro per ogni 100 euro in più che il suo datore di lavoro decide di offrirgli. Tutto questo non ha senso. Non possiamo tenere in piedi un sistema fiscale così penalizzante del lavoro e un apparato dello Stato che, nel suo cuore, costa un punto di Pil in più della Gran Bretagna. Cominciamo con il mettere un limite: nessuno nella pubblica amministrazione può guadagnare più degli oltre 230 mila euro di Giorgio Napolitano, anche cumulando diversi incarichi. Questo tetto alle remunerazioni offre ampi margini alla remunerazione del merito nella pubblica amministrazione ma offre anche risparmi altrettanti larghi. Risparmi che possiamo utilizzare, per una volta, a favore dei lavoratori. Di tutti i lavoratori, cominciando tagliando l’Irpef.

Giuseppe Civati – Camera dei Deputati
Filippo Taddei – Assistant Professor, SAIS, The Johns Hopkins University


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Messaggioda Iafran il 07/04/2013, 6:49

gabriele ha scritto:Appoggiare un governo M5S. Non c'è altro modo. Più si aspetta, più la cosa diviene irrealizzabile e più il PD si mette nella...avete capito, no?
Se lo fanno ora, si leva terra sotto i piedi a Renzi, lo si allontana da B. e si tirano le fila del partito. Per quanto? Per quanto serve; massimo un anno.

Un suicidio politico? Sì, ma solo per Bersani e qualcuno dei suoi più diretti vice...

Perché questi risvolti "per Bersani e qualcuno dei suoi più diretti vice ..."?
Il "Paese di Pulcinella" smette di essere tale se non è più governato da Pulcinella.
Il cambiamento radicale, che gli italiani si attendono dalla classe politica, incomincerebbe proprio da qui, dall'essere considerati "cittadini di un Paese normale, europeo".
I politici onorerebbero, finalmente, il ruolo di loro veri rappresentanti parlamentari, che condividono difficoltà e sacrifici che chiedono alla popolazione e che sono costantemente impegnati a ricercare soluzioni alle sue necessità ed esigenze.
Un comportamento del genere non sarebbe apprezzato solo da coloro che guardano alla convenienza personale o al massimo a quella del gruppo politico a cui appartengono.
Ma, questa impostazione non è quella desiderata dai cittadini quando votano i loro rappresentanti, ai quali danno tutta la fiducia richiesta senza pensare minimamente che, poi, saranno governati come "abitanti del Paese di Pulcinella".

pianogrande ha scritto:Mi sto facendo l'idea che sarebbe addirittura meglio un 5S di minoranza con appoggio esterno del PD (grosso rischio ma forse gestibile) piuttosto che un governo PD PDl che è un disastro sicuro e certificato.

Sono dello stesso parere. Il governo può contemplare personalità di spicco che godano della fiducia di M5S e PD.

Stefano'62 ha scritto:Il Governo Monti UNA COSA doveva fare:preparare la transizione ad un cambio di rotta,cioè legge elettorale e ristrutturazione delle Istituzioni,primo fra tutti tagli di parlamentari e relativi stipendi e pensioni.

Questo governo ha deliberato quello che andava bene a coloro che lo sostenevano e soprattutto ciò che il "cavaliere" desiderava (una vergogna pensare che possa essere influente sui destini dell'Italia).
Una proposta che dovrebbe essere ovvia è quella fatta da Giuseppe Civati e Filippo Taddei: "nessun dipendente pubblico dovrà percepire uno stipendio annuale superiore a quello del Presidente della Repubblica. Il tetto del Quirinale, dove sventolano le nostre bandiere, insomma, non dovrà in nessun caso essere superato".
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Re: Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Messaggioda gabriele il 07/04/2013, 7:54

Iafran ha scritto:Perché questi risvolti "per Bersani e qualcuno dei suoi più diretti vice ..."?


Perchè Bersani ormai è politicamente finito e lo è anche chi gli è vicino e da tanti anni appoggia all'interno del PD la linea di azione di maggioranza. La cosa migliore che può fare per il PD, e per il Paese, è proprio quello di non dare il partito in pasto agli squali dei berluscones e l'unica via d'uscita che i 5 stelle hanno lasciato aperta, vuoi per intelligenza politica (ci credo poco) vuoi per supponenza ("tanto loro non lo faranno mai") è proprio un governo 5 stelle.

Attenzione. Un governo 5 stelle se va in porto e dà i frutti sperati, ovvero riforme per i cittadini che riequilibrino le ridistribuzioni economiche all'interno del Paese, è possibile che le prossime elezioni le vinca comunque il M5S.

Come si fa nel poker. Se non si capisce la posizione dell'avversario, piuttosto che perdere tutto è necessario vedere le carte rischiando qualcosa. La dirigenza Bersani ORA deve rischiare. La scelta alternativa è peggiore della puntata: perdere tutto.

Prima mossa? Mettere Napolitano nelle condizioni di dare l'incarico e vedere i nomi. Di seguito organizzarsi per un nome di alto livello preso dalla società civile (Milena Gabanelli?) come Presidente della Repubblica.
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Re: Renzi: «Stiamo perdendo tempo»

Messaggioda ranvit il 07/04/2013, 7:58

La proposta di Civati e Taddei è OTTIMA!



Per il resto...posso solo riportare anche qua questa frase di Scalfari (argomento che ho anch'io piu' volte evidenziato):

Chi predica ad ogni piè sospinto moralità e legalità dovrebbe stare molto attento ai significati di queste affermazioni e di queste icone e dovrebbe ripassarsi con spirito critico alcuni precedenti storici.

Robespierre e Saint-Just predicando una astratta e assoluta moralità e interpretando a loro modo la legalità distrussero la democrazia costituzionale dell'Ottantanove trasformandola in una dittatura basata sui tribunali rivoluzionari, sul terrore e sulla ghigliottina. Stalin fece altrettanto su scala enormemente più vasta, accusando i suoi avversari di ruberia, complotto, tradimento del socialismo. Hitler usò altri argomenti: secondo lui la legalità e la moralità la violavano gli ebrei, gli zingari e altre pericolose minoranze da sterminare.


http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ref=HREA-1[/i]
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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