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La politica e le fonti rinnovabili

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

La politica e le fonti rinnovabili

Messaggioda flaviomob il 26/01/2013, 16:07

http://www.greenpeace.org/italy/it/iononvivoto_info3/

Le fonti rinnovabili rappresentano gran parte dell'energia del presente e per certo la quasi totalità di quella del futuro. Sono la sola tecnologia energetica che può consentirci, assieme all'efficienza energetica, di salvare il clima, e con esso il Pianeta, riducendo drasticamente le emissioni di gas serra.
La potenza globale installata di fotovoltaico, solare termico ed eolico è cresciuta negli ultimi tre anni di oltre il 60%. Le rinnovabili rappresentano oltre metà della nuova potenza annua elettrica installata e, in appena quattro anni, il loro mercato ha raddoppiato il valore, portando il numero degli occupati – su scala mondiale – a 5 milioni.

La transizione a un sistema energetico fondato sulle energie rinnovabili non è istantanea e non è a costo zero. Richiede forti investimenti, che saranno ripagati in diverse forme: la IEA (International Energy Agency), solo per stare alla questione clima, prevede che per ogni dollaro d'investimento mancato, da qui al 2020, in rinnovabili, efficienza e ammodernamento delle infrastrutture energetiche, ne serviranno poi 4,3 per riparare all'aumento delle emissioni di gas serra.

L'Europa rappresenta il 45% della potenza installata rinnovabile globale e nel 2011 gli occupati del settore hanno superato il milione di unità. La Roadmap energetica dell'UE prevede che le rinnovabili arrivino a coprire il 30% dei consumi energetici al 2030 e il 50%‐75% al 2050. Centrare questi traguardi costerà, secondo la stessa Commissione Europea, 270 miliardi di euro l'anno, largamente compensati dal solo risparmio sulla bolletta energetica, stimato in circa 400 miliardi di euro l'anno. Noi crediamo si possa fare ancora di più: i nostri scenari energetici dicono che è possibile centrare un obiettivo del 40% al 2030 e del 90% al 2050!

Le energie pulite rappresentano una realtà crescente e importante anche nel nostro Paese: nel 2011 la produzione di elettricità da fonti rinnovabili ha raggiunto il 28% della produzione nazionale. Nel 2010 le emissioni di gas serra evitate grazie alle rinnovabili sono state almeno 56 milioni di tonnellate; e grazie alla minore dipendenza energetica dai combustibili fossili, sempre nel 2010, l'Italia ha risparmiato 8-10 miliardi di euro.

Oggi vento, sole e le altre fonti pulite danno lavoro ad almeno 120.000 persone. Queste fonti rappresentano l'unico comparto produttivo del Paese che ha resistito alla crisi, continuando a crescere, a generare ricchezza e occupazione. La politica sembra non essersene accorta, però. Oppure, pur accorgendosene, sembra non fare davvero gli interessi del Paese. Si cambiano continuamente le regole che definiscono il mercato, impedendo agli operatori di investire in nuovi impianti e annegandoli in un mare di pastoie burocratiche e inefficienze; si continua a tagliare gli incentivi, a raccontare bugie grossolane su quanto le fonti pulite pesino sulla nostra bolletta. Mentre il mondo, e la Germania in primis, investono su quello che sarà il futuro dell'energia, la nostra classe politica tenta un viaggio nel tempo. Verso il passato.


===

Greenpeace sottolinea su facebook che Bersani ha in passato fatto proposte a favore del carbone.
Così non va, caro Pierluigi, a questo giro si vota SEL.


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Re: La politica e le fonti rinnovabili

Messaggioda ranvit il 26/01/2013, 17:08

Così non va, caro Pierluigi, a questo giro si vota SEL. :D
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La politica e le fonti rinnovabili

Messaggioda trilogy il 29/01/2013, 22:04

flaviomob ha scritto:http://www.greenpeace.org/italy/it/iononvivoto_info3/


Oggi vento, sole e le altre fonti pulite danno lavoro ad almeno 120.000 persone. Queste fonti rappresentano l'unico comparto produttivo del Paese che ha resistito alla crisi, continuando a crescere, a generare ricchezza e occupazione.....


A seguito della comunicazione all'Autorità per l'energia da parte del GSE in cui si attesta che il 12 luglio il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi spettanti agli impianti fotovoltaici ha raggiunto il valore annuale di 6 miliardi di euro,
fonte: http://www.autorita.energia.it/it/com_s ... 0713cs.htm

incentivi 6.000.000.000 : occupazione 120.000 = incentivo X occupato 50.000

Mi sarei stupito se non resisteva alla crisi :mrgreen:
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Re: La politica e le fonti rinnovabili

Messaggioda pianogrande il 30/01/2013, 11:05

Consideriamolo un laboratorio.
Consideriamo questa spesa come un investimento per il futuro.
Naturalmente, lo stato dovrebbe gestire, guidare, questo progresso, visto che ci mette i soldi dei cittadini.
Le fonti rinnovabili non sono una stravaganza ma una via obbligata.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: La politica e le fonti rinnovabili

Messaggioda flaviomob il 30/01/2013, 12:57

Tutta CO2 risparmiata... meno polveri sottili, meno tumori.... milioni di polmoni ringraziano :)


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Re: La politica e le fonti rinnovabili

Messaggioda trilogy il 11/03/2013, 10:49

Elettricità: calano i prezzi all'ingrosso ma non le tariffe per le pmi [/b]
Il mercato all'ingrosso dell'energia segna un ribasso del 15% rispetto a ottobre 2012, ma le imprese non incassano il risultato. Le tariffe elettriche per le Pmi, infatti, a gennaio di quest'anno registrano solo una lieve flessione rispetto al trimestre precedente, dove per la prima volta avevano portato a casa un ribasso importante. A penalizzare le imprese anche il forte rialzo dei costi amministrati. L'A3 (incentivi alle rinnovabili) è cresciuto del 45% sul 2012

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbQCYmcH
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Re: La politica e le fonti rinnovabili

Messaggioda trilogy il 01/04/2013, 14:21

Secondo l'ultimo rapporto della Commissione sull'energia rinnovabile, il mercato europeo dei biocarburanti è dominato da 5 paesi tra cui l'Italia...

Renewable energy progress report
Brussels, 27.3.2013

[..]4. SUSTAINABILITY OF BIOFUELS
Not all Member States have developed their biofuels markets and the bulk of EU biofuels
production and consumption is dominated by five Member States (France, Germany, Italy,
Spain and UK
). [..] (pag.10)

report completo della CE: http://ec.europa.eu/energy/renewables/r ... res_en.pdf
.
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Re: La politica e le fonti rinnovabili

Messaggioda pianogrande il 01/04/2013, 16:55

Forza ragazzi!
Con le energie ci stiamo riuscendo.
Per i politici rinnovabili ci stiamo attrezzando.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: La politica e le fonti rinnovabili

Messaggioda flaviomob il 21/04/2013, 15:57

Le rinnovabili sempre meno costose, in Australia siamo al sorpasso sui combustibili fossili

di Martina Pugno il 19 aprile 2013

Le energie rinnovabili sono ormai il presente, molto più di quanto si possa immaginare: secondo una recente ricerca condotta da Bloomberg New Energy Finance, in Australia il loro costo ha già raggiunto maggiore convenienza rispetto all’energia elettrica prodotta da centrali a carbone di ultima generazione e centrali a gas.

Secondo i dati presentati dall’istituto di ricerca, le nuove centrali eoliche potrebbero provvedere all’erogazione di energia al costo di 62.67 euro/Mwh, contro i 112.18 euro/Mwh del carbone e i 91 euro/Mwh delle centrali a gas. Tali dati comprendono il costo delle emissioni di diossido di carbonio, ma il gruppo sottolinea che anche in assenza di questi costi l’energia eolica di ultima generazione sarebbe comunque inferiore del 14% rispetto all’energia derivante dal carbone e il 18% più economica rispetto a quella prodotta dalle centrali a gas.

Immediate le conclusioni, come sottolinea l’amministratore delegato della Bloomberg New Energy Finance Michael Liebreich: “La percezione che i combustibili fossili sono economici mentre quelli rinnovabili sono costosi è ormai superata”.

I dati sono ancora più significativi se si tiene conto del Paese dal quale provengono: “Il fatto che l’energia eolica è ora più economica del carbone e del gas in uno Stato con alcune delle migliori risorse fossili del mondo dimostra che l’energia pulita è in grado di sovvertire l’intera economia”.

Si tratta di un effetto che già si sta mostrando reale: secondo lo studio le più grandi banche australiane sono attualmente restie a finanziare nuove centrali elettriche a carbone a causa dei danni alla reputazione legati al finanziamento di strutture a grandi emissioni. Sembrano avere un futuro segnato anche le centrali a gas, dal momento che l’aumento della richiesta dall’estero del gas naturale australiano comporta la crescita dei prezzi locali, tendenza che non accenna ad invertirsi a breve.

L’analisi rivela inoltre che entro il 2020 anche la produzione di energia elettrica tramite i pannelli solari sarà più economica del carbone e del gas. La conferma arriva anche dalla compagnia Racth Australia, che possiede centrali a gas, a carbone ed eoliche, ha recente confermato che il costo delle nuove centrali solari è già intorno ai 94.14 euro – 117.68 euro/Mwh e in continua discesa.

L’importanza di questa analisi non è solo legata al futuro delle rinnovabili, ma anche a quello dell’economia nazionale, che potrà essere fortemente trainata dalle risorse rinnovabili, mentre gli investimenti in energia fossile saranno limitati. Un primo segno della direzione che interesserà concretamente anche l’Europa nell’immediato futuro?

http://www.tuttogreen.it/le-rinnovabili ... i-fossili/


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