franz ha scritto:anche tu dici che la teoria è quella
"in via teorica e' cosi' " probabilmente l'avrei scritto pure un tempo a proposito del sole che girava intorno alla terra, perche' quella era la teoria in cui si credeva.
Sono le realizzazioni a dimostrare la fattibilità di una teoria, che altrimenti resta tale (come per il bosone di Higgs).
E allora si dovrebbe spostare il discorso dalla affermazione di una teoria alla ricerca statistica sulle effettive realizzazioni. D'accordo che un caso non basta, ma nemmeno uno di segno opposto. Se un caso dimostra che una realizzazione è possibile, non vuol dire che è 'sempre' possibile. Proprio un solo caso opposto dimostra che quel 'sempre' è falso.
E' vero che le privatizzazioni sono solo vendite (e a volte svendite, come per le cartolarizzazioni di Tremonti) se non vengono effettuate in un libero mercato. Ma se ci sono interessi corporativi che lo impediscono, e' inutile credere in delle teorie.
La normativa comunitaria agli inizi del '90 spingeva verso la liberalizzazione, non verso la privatizzazione.
Le banche e le assicurazioni hanno tenuto fuori dall'Italia gli operatori stranieri, e la concorrenza straniera non c'è stata.
L'Enel, la Telecom, Trenitalia, l'Alitalia mantengono una buona fetta del mercato con le riserve loro concesse.
Alitalia voleva tirare avanti mantenendo la riserva sulla Roma-Milano; è intervenuto l'Antitrast. E comunque e' stato un errore politico in primis, ma e' anche un fallimento del capitalismo italiano, che pensava di fare bene anche senza competenze nel settore.
Sarebbe bello poter credere in un capitalismo industriale che faccia da motore dell'economia con aumento dei consumi e creazione di posti di lavoro; ma tanti casi dimostrano che spesso gli investimenti sono solo speculativi.
Perche' gli economisti non sono intervenuti in massa contro le 'privatizzazioni' in assenza di libero mercato? Perche' si sosteneva la necessita' di fare cassa per ridurre il debito pubblico.
Ed oggi ci risiamo: per lo stesso motivo si propone di vendere il patrimonio immobiliare pubblico.
La strada è il miglioramento della gestione e la riduzione degli sprechi, come dicono tutti.
Vedremo se e chi ci riuscirà. Speriamo bene.
L'aumento di fiducia degli investitori, come Pimco che ho citato prima, comporta l'effetto di una riduzione dei tassi sui titoli di stato. Certo, in un mercato in movimento, ci sono anche gli speculatori che sfruttano le variazioni; ma questi incidono poco: investono poco e in titoli di breve durata. Come nel mercato azionario.