I mirabili passi indietro dell’industria europea
La possente macchina dell’industria tedesca, modello per tutta l’Europa, produce oggi esattamente quanto
produceva nel 2006. Anche negli Stati Uniti siamo ai livelli dell’inizio del 2006, ma le prospettive per il manifatturiero americano nei prossimi anni sono eccellenti, mentre in Germania sono solo discrete.L’industria francese è
tornata al 1997, l’anno del governo Jospin. È in crisi nera la cantieristica, la siderurgia
sarebbe da nazionalizzare ma non ci sono i soldi. L’auto affonda e il governo sta rassegnandosi a massicci
licenziamenti e chiusure di fabbriche. Il nucleare è l’ombra di se stesso e i TGV non sono più competitivi con i treni coreani e cinesi.L’industria spagnola è arretrata sui livelli del 1994, l’anno in cui il paese era ancora governato da Felipe Gonzalez. Il manifatturiero italiano si spinge indietro fino al 1986. [..]
[..] mentre l’euro viene comprato a piene mani.
A 1.35 l’euro torna al livello che fu raggiunto per la prima volta alla fine del 2004. Da allora, 1.35 è stato il livello medio di tutti questi anni. Saremmo già in vista di 1.40 se un preoccupatissimo Hollande non avesse comunicato al mondo tutto il suo disappunto.[..]
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