cardif ha scritto:Non riesco a quotare co 'sto e-book, comunque
Giovigbe "il Concilio"
Cosi' si apre una discussione infinita (se ho capito il senso del riferimento)
Giusto per fare una nota, il Concilio V. II, nel rinnovamento della liturgia, ha fatto abbandonare l'uso del latino nella messa; Papa Ratzinger ha cercato di reintrodurla.
Il Concilio ha cambiato la posizione dell'altare e del prete, mettendolo di fronte e non di spalle ai fedeli.
Va bene.
Per me va bene pure pregare con la fronte poggiata a terra in direzione de La Mecca, come fanno i musulmani.
Ma che c'entra con la laicita' degli Stati e di quello italiano in particolare?
Coi diritti delle persone in una societa', indipendentemente dalla loro fede?
cardi
Ero sicuro di averti risposto ieri sera, invece stamane mi sono accorto che forse non ho battuto "invia" e quindi non c'era alcuna mia risposta .
Non intendevo aprire alcuna discussione - che sarebbe davvero senza limiti e forse solo in parte approriata ad un forum politico - ne sulla laicità dello stato italiano e quindi sui riflessi in italia delle scelte vaticane, ne sulla complessità enorme di una chiesa, società umana (ma animata dal divino per coloro che lo credono) nella quale coesistono esempi di dedizione inarrivabile agli ultimi - malati, anziani, bambini, poveri.... - insieme ad esempi di brama sfrenata di potere.
Volevo - in modo molto più "leggero" - stimolare l'attenzione sulle possibile sorprese (a cominciare da quella di ieri) che potrebbero venire da un corpo che forse ha molte più capacità di rinnovarsi di tanti altri consimili.
In questo senso il concilio VaticanoII è stato il più recente esempio di questa capacità di rinnovamento, limitata dai difetti (nella chiesa si chiamano
peccati ) anche gravi degli uomini, ma capace comunque di generare quegli esempi di dedizione di cui dicevo.