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Ulivo e sinistra massimalista

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda ranvit il 02/02/2013, 10:39

Si rileggano i miei commenti all'euforia dei militanti del Pd/Sel....D'Alema lo ha fatto :D



http://www.ilmattino.it/primopiano/poli ... 8636.shtml


D'Alema: «Pd, serve una scossa il nemico resta Berlusconi»
L'ex premier dichiara: «Non abbiamo vinto, su lavoro
e Sud dobbiamo fare di più o restiamo al traino del Pd»
di Nando Santonastaso

ROMA - Presidente D’Alema, è una campagna elettorale un po’ strana quella che si è vissuta finora: pochi temi veramente vicini alle attese dei cittadini, molte polemiche e idee spesso riciclate. È d’accordo? «Sì, condivido l’aggettivo. Effettivamente, la campagna elettorale non ha affrontato finora i nodi veri. Sembra ripercorrere vecchie strade. La tendenza è quella di inasprire le polemiche più che mettere al centro i problemi veri del Paese».

I sondaggi dicono che la forbice tra Pd e Pdl si va riducendo: è preoccupato?
«Non ho mai sottovalutato Berlusconi, la vera competizione è con lui. Si sta parlando molto di Monti, la sua candidatura ha finito per spostare almeno in parte e in modo inappropriato l’attenzione della campagna elettorale. Ma, con tutto il rispetto, non credo che Monti possa correre per vincere, mi auguro che riesca a prendere più voti di Grillo. Ripeto: noi e il Pdl siamo gli antagonisti reali di quest’appuntamento e Berlusconi rilancia la sua sfida con gli argomenti su cui è sempre stato bravo».

Ma con questa premessa non diventa impossibile ragionare in termini di alleanze post-voto tra progressisti e moderati?
«Quello che succederà dopo il voto dipenderà solo ed esclusivamente dall’esito delle elezioni. La discussione su ciò che potrà succedere una volta chiuse le urne non solo non mi appassiona, ma la ritengo inutile. La questione vera è che il Pd vinca e per farlo deve battere il suo avversario, che continua a chiamarsi Berlusconi. Siamo in un sistema fortemente maggioritario: se vinciamo noi – come ha giustamente detto Bersani – si dialogherà per unire progressisti e moderati e affrontare i nodi irrisolti del Paese. Ma questo riguarda il dopo voto, la premessa è che dobbiamo vincere. E dobbiamo impegnarci al massimo, perché non dobbiamo sottovalutare la capacità di recupero di Berlusconi. Di questo tutti, nel Pd, devono essere consapevoli».
Sta dicendo che nel Pd si è sottovalutata la capacità di Berlusconi di tornare in campo, magari illudendosi che il più fosse già fatto dopo il successo delle primarie?
«Le primarie sono state uno straordinario esempio di democrazia, ma ho avuto l’impressione che il clima di euforia che le ha seguite abbia fatto perdere di vista il vero obiettivo, quello di vincere una sfida che resta complessa. La candidatura di Monti è stata il colpo di scena che ha, in qualche modo, distratto l’attenzione sul vero impegno che attende il popolo del centrosinistra: chiudere definitivamente la stagione politica di Berlusconi. Ora c’è bisogno, da parte del Pd e dei suoi alleati, di una scossa per ribadire che in campo ci siamo solo noi e il Pdl e che se non vinciamo noi non può che vincere ancora Berlusconi».

Quindi i giochi, sondaggi a parte, si decideranno in questi ultimi venti giorni di campagna elettorale?
«Intendiamoci, sono convinto che vinceremo noi, ma dobbiamo faticare, impegnarci in una vera e propria battaglia. Dobbiamo rimettere in campo il popolo delle primarie, quegli oltre tre milioni di persone che sono stati protagonisti di una scelta di responsabilità e che hanno dato una spinta al cambiamento. A loro dobbiamo rivolgerci: completiamo insieme l’opera».

Ma lei non ritiene che le maggiori incognite, Berlusconi a parte, per il centrosinistra possano derivare dai vostri vicini, dallo scontro tra “arancioni” e Sel? Quanto pesa Ingroia in questa fase?
«Noto con preoccupazione il ritorno di una stagione di estremismi politici, che peraltro conosco bene, essendo un vecchio militante della sinistra. La logica è sempre la stessa, colpire il vicino, non l’avversario. La logica è quella del “tanto peggio tanto meglio”. In questa campagna elettorale viviamo il paradosso di chi da una parte ci accusa di voler fare un accordo con Monti, dall’altra fa di tutto per rendere indispensabile Monti. È evidente che in alcune regioni chiave lavorano per la sconfitta del centrosinistra».
Si riferisce alla Lombardia?
«Esatto, anche. Del resto è una malattia antica, quella dell’estremismo politico, che coinvolge vecchi amici... Nulla di nuovo, solo che il prezzo da pagare a questo atteggiamento rischia di essere l’ingovernabilità del Paese».

Anche Ingroia estremista della politica?
«Guardi, oggi è diventato uno dei leader dell’estremismo politico, di un raggruppamento di persone che fanno le loro scelte con logiche tali da rimettere in gioco il vero nemico della sinistra e del centrosinistra, Berlusconi».

Peserà sui voti del Pd lo scandalo Mps?
«Non c’è dubbio che pesa sui sondaggi, soprattutto a favore di Grillo, ma il Partito Democratico non ha responsabilità. Siamo di fronte a una barbarie elettorale in cui si cerca di coinvolgere il Pd con forzature inaccettabili. Tanto più che, se Mps fosse davvero stata una banca politica, non avrebbe certo prestato tanti soldi anche a Berlusconi. Sono le istituzioni senesi che, per legge, si sono occupate direttamente della banca, hanno nominato i suoi amministratori e hanno promosso il cambiamento chiamando alla guida nuovi manager. Se si vuole mettere l’accento sulle responsabilità, bisogna farlo anche sui meriti. L’intervento della magistratura è avvenuto su sollecitazione degli stessi amministratori del Monte, e la sua azione accerterà le eventuali responsabilità. Detto questo, sono convinto che bisogna affrontare il problema dell’acquisto di derivati da parte delle banche: sono prodotti troppo rischiosi. Se qualcuno vuole giocare d’azzardo, lo faccia, ma non con i risparmi dei cittadini. Ecco perché devono esserci regole e controlli severi».

Quando ha parlato di scossa per il partito a cosa pensava veramente?
«A rimettere al centro della nostra azione, in questa fase decisiva di campagna elettorale, i temi e le proposte che interessano davvero i cittadini. Penso che la priorità del Paese sia il lavoro, in particolare per i giovani e nel Sud».

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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda flaviomob il 02/02/2013, 18:00

Ora sembra che la corsa in Lombardia dipenda dalle "novità" di Monti, Ingroia o dalle divisioni a sinistra...
In realtà Monti ha preso il potere dopo aver mentito agli italiani e aver sostenuto che sarebbe stato solamente un tecnico di transizione, tanto che Napolitano lo ha nominato senatore a vita, ed è inaudito vedere una carica onorifica mettersi alla guida di uno schieramento, tra l'altro raffazzonato con una serie di "riciclati" da anno zero della prima repubblica.

Ingroia, che pure in quanto a riciclati non scherza, raccoglie un totale di voti pari ad una frazione di quanto IDV da sola otteneva, in consenso, ai massimi storici. Eppure nella sua formazione sono confluiti una serie di partiti che in passato si ritenevano appetibili di risultati elettorali a due cifre, in alleanza tra loro.

La realtà è che gli unici autentici exploit sono stati le primarie del centrosinistra, l'esplosione di Grillo e il ritorno mediatico di Berlusconi. La questione lombarda a mio modesto parere rappresenta un grave indicatore del declino della classe politica ma anche della società civile negli ultimi venti - trent'anni. Una regione che si ritrova una maggioranza al centro di una serie di scandali intrecciati tra loro, in un vero e proprio groviglio paragonabile alla criminalità organizzata, che peraltro nelle sue forme "classiche" (la ndrangheta calabrese) dilaga in centinaia di comuni, distorce e vince appalti, uccide e minaccia di morte, organizza (anzi, viene chiamata dalla politica ad organizzare) una raccolta di "voti sicuri" per candidati compiacenti.
Una regione che nonostante la portata, ormai rivelata al grande pubblico, di questo sistema marcio sembra disposta, nei principali sondaggi, ad andare vicinissima a premiare di nuovo gli autori di tale letamaio, per non ricordare il "cerchio magico" e le barbariche, celtiche imprese della famiglia Bossi e dintorni.


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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda ranvit il 02/02/2013, 18:38

Il dramma dell'Italia è questo! Mestieranti della politica, non politici! Votati da una massa di imbecilli!
Ma non solo nel centrodestra, anche nel centrosinistra.....vedi come ultimo esempio quanto da me riportato nei post precedenti....gran parte dell'elettorato vota sempre e comunque le stesse persone ;)
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda flaviomob il 03/02/2013, 1:16

Un partito veramente innovativo dovrebbe assumersi maggiori responsabilità. Se il PD ha veramente combinato disastri nell'amministrazione regionale campana, incrementando il deficit, dovrebbe esserci una forte sollevazione e un'autotassazione da parte di tutti gli eletti democratici per intervenire, almeno simbolicamente, a ripianare l'enorme "buco". Invece ciò non avviene ed è di oggi che anche il Quirinale manterrà inalterata la propria, smodata spesa. Fanno di tutto per regalare il paese a Grillo.


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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda ranvit il 03/02/2013, 9:17

Ovviamente ho riportato il caso campano perchè mi sta piu' a cuore....ma non è che in giro per l'Italia sia un'eccezione!
Il Pd, come direbbe Pannella, è corresponsabile allo stesso livello di altri Partiti della partitocrazia, cialtrona e coatta per no dire delinquenziale!
Certo quando è stato al Governo ha fatto appena un pelino meglio del centrodestra. Ma tutti i problemi del Paese sono rimasti li': mancata modernizzazione e ristrutturazione delle regole della gestione dello Stato e aumento scandaloso/insopportabile dello strapotere e dei privilegi dei politici!

Francamente come elettore disincantato non vedo alternative ad un voto di protesta per il M5S...perchè "lorsignori" capiscano! ;)
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda flaviomob il 03/02/2013, 11:33

Ma non eri un sostenitore di Rigor Monti? ;)


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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda ranvit il 03/02/2013, 13:57

Personalizziamo? :D

Non ho alcuna difficoltà a rispondere: capisco lo stupore di chi vota per fede, ma io non ho fede...se non nella razionalità!
Sai chi sono politicamente e non ho cambiato idea: ma come tantissimi italiani sono in crisi...non so se votare e a chi dare il mio povero voto. Ne hanno fatte troppe, TUTTI!
Ogni giorno a seconda dell'umore oscillo tra M5S (per protesta: un bel po' di rompicoglioni in Parlamento non ci starebbero male), FARE (per condivisione del programma....ma non arriveranno neanche alla soglia di sbarramento quindi voto inutile), Monti (per contribuire al consolidamento del nuovo centrodestra italiano e forse per condizionare il Pd se governerà con il suo appoggio). :roll: :roll: :roll:
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda flaviomob il 03/02/2013, 16:42

No nessuna personalizzazione... semplice curiosità di conoscere meglio il mio interlocutore, tutto qua, per quanto possibile con un mezzo "virtuale" come questo.
Effettivamente capisco che con questa classe politica (o antipolitica) ci si senta spaesati...


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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda pianogrande il 04/02/2013, 0:50

Il diritto di voto va sempre esercitato Ranvit.
Se non altro per non sminuirlo.
Se votare è delegare, non votare è delegare ancora di più.
Con le tue idee e con il fatto che per qualcuno bisogna pur votare, ti consiglierei di votare per Bersani.
Non è un voto buttato via, non ha mai fatto il capo del governo, è sostenuto da Renzi ......

No, no, non mi rispondere.

Tante volte, vale la tecnica zen della bastonata del maestro sulla spalla che fa scattare l'ispirazione.

....................

Ecco.

Sono sicuro che adesso lo sai per chi votare.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Ulivo e sinistra massimalista

Messaggioda ranvit il 04/02/2013, 9:27

Pianogrande, apprezzo molto il tuo tentativo "carino" di convincermi a votare Bersani...davvero.
Ma non è "stringendo un po' di bulloni qua e un po' là" che si risolvono i problemi dell'Italia.
Renzi fa bene a stare dove sta...da buon politico sta lavorando per il futuro; ma io sono un semplice elettore.

E credo che in me la protesta (ma razionale) sia, al momento, superiore alla rassegnazione di votare per una area politica (ex Pci/cgil con una spruzzata di democristiani) che negli ultimi 24 anni (dalla caduta del muro di berlino) non ha combinato niente di buono e che tutt'ora non ha alcuna voglia di rinnovare la propria "ricetta".

Comunque, grazie.
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