da Manuela il 22/01/2013, 10:04
Quello che non capisco, invece, è l'uso (e l'abuso) della parola "sintesi". In realtà la si usa quasi sempre al posto di "compromesso", anche se il suo significato è del tutto diverso. La sintesi presuppone una "terza" posizione che ricomprende, ma soprattutto supera le posizioni di partenza (l'Ulivo era nato per essere una sintesi, e invece è abortito in un piccolo compromesso).
Si parla invece molto spesso, di mettere assieme, trovando una posizione mediana, posizioni opposte. Il che va benissimo in una contrattazione aziendale, quando fra le richieste delle controparti si trova un punto di intesa. Ma difficilmente vale in politica. Ci sono temi a cui non si può rispondere che con un sì o con un no. Vale per le missioni all'estero come per il matrimonio gay (oppure si arriva ai DICO, che hanno fatto ridere il mondo intero...).
Allora io sogno un partito che:
1) non ha paura di essere superato a sinistra. Così come ci sarà sempre qualcuno più settentrionale di noi e per il quale noi siamo "terroni", ci sarà sempre uno più a sinistra, e bisognerà rassegnarsi;
2) ha al suo interno un arco di posizioni che vanno dal più severo riformismo al massimalismo spinto, ma non passa tutto il tempo a discuterne;
3) al suo interno si combattono dure battaglie, e si fanno veri congressi, ma la linea è quella del vincitore;
4) non fa alleanze a scopo elettorale, ma si presenta da solo e chiede i voti direttamente agli elettori, e non per interposta segreteria;
In una visione proporzionalistica, dove ciascuno deve difendere il suo piccolo pezzetto di territorio, non si fanno sintesi, ma solo compromessi, fra i partiti e all’interno di uno stesso partito, Con il risultato che, per esempio, a un mese dalle elezioni non si sa se la patrimoniale fa parte o meno del programma, in che misura e con quali modalità, non si sa quale sarà la coalizione di governo (con Monti, senza Monti…)… ma quello che si sa di sicuro è che qualche compromesso e qualche aggiustamento, non saranno sufficienti a riformare profondamente il paese.
Manuela